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Notiziario Sezione di Torino Febbraio 1995
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ATTIVITÀ PREVISTA
18-19 marzo - M. Fourchon (2902 m) (SA)
Il ritrovo è previsto il 18 marzo alle ore 15 a Bourg-Saint-Bernard (1914 m) all'imbocco Nord (lato svizzero) del tunnel del Gran San Bernardo per unirci con gli amici svizzeri della Juralpe.
In due ore circa si sale per la testata della Valle di Entremont fino al Colle del Gran San Bernardo (2469 m); l'itinerario è segnalato per agevolare l'accesso al celebre Ospizio, fondato poco dopo l'anno 1000, al quale si soggiornerà.
L'indomani ci si inoltra sul versante italiano, dapprima scendendo per breve tratto fino all'alpeggio della Montagna Baus (2373 m), poi si risale verso N, indi verso O fino a raggiungere la vetta del Mont Fourchon (2902 m) in 2,15 h.
Al ritorno si ripercorre lo stesso itinerario, passando per il Colle, per ritrovarsi alle auto a Bourg-Saint-Bernard e salutare gli amidi elvetici.
Mezzo di trasporto: auto private
Coordinatore di gita: BRICCARELLO Ettore tel. 2734822
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25-26 marzo - XXVIII Rally SciAlpinistico
Il Rally, giunto alla ventottesima edizione, viene organizzato dalla nostra sezione e quella di Genova.
La manifestazione si svolge a Saint Pierre - Vetan, bella balconata sulla Valle d'Aosta, da cui si gode un amplissimo e suggestivo panorama su tutta la valle.
Il percorso di gara si snoda sugli ampi pendii della Punta Leissé (2772 m). Il ritorno in questa località, che già vide svolgersi con successo un precedente rally, è quindi garanzia di una buona riuscita e merita, ce lo auguriamo, una concreta partecipazione di squadre, collaboratori e accompagnatori.
Saint Pierre - Vetan si raggiunge in auto percorrendo l'autostrada della Valle d'Aosta, sino all'uscita di Aosta Ovest (in corrispondenza di Aymavilles). Si raggiunge la statale 26, la si percorre in direzione Courmayeur sino a Saint Pierre, si svolta a destra per Vetan, che si raggiunge dopo 16 km di piacevole salita.
PROGRAMMA
Sabato 25 marzo
Nel pomeriggio, ritrovo dei partecipanti a Vetan, Albergo NOTRE MAISON (1780 m). Assegnazione delle camere. Accettazione delle iscrizioni al Rally.
ore 18.00 Santa Messa prefestiva
ore 19.30 Cena
Dopo cena: Costituzione della Giuria
Comunicazioni del Direttore di gara
Estrazione ordine di partenza
Domenica 26 marzo
ore 5.45 Colazione e trasferimento al luogo di partenza
ore 6.30 Inizio gara, partenza 1^ squadra
ore 13.00 Premiazione
ore 13.30 Pranzo sociale
ore 16.00 Scioglimento del raduno
Quote e Prenotazioni
Iscrizioni alla gara, per squadra 10.000 Lit
Cena, pernottamento, colazione, pranzo 85.000 Lit
Pranzo di domenica 26 marzo 35.000 Lit
Le prenotazioni dovranno pervenire, accompagnate dal Modulo di iscrizione debitamente compilato per ogni squadra, entro e non oltre il 16 marzo p.v. in Sede, il giovedì sera, oppure telefonicamente a:
Sergio BUSCAGLIONE tel. 568.23.25
Stefano RISATTI tel. 819.36.41
Cesare ZENZOCCHI tel. 349.79.62
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2 aprile - Forte di Fenestrelle (Val Chisone) (E)
Località di partenza: dalla Porta Reale del Forte S.Carlo.
Dislivello in salita: 570 m
Tempo totale della visita: 8 ore
Una porzione di grande muraglia cinese trasferita sulle Alpi, così può essere definito questo monumento di pietra eretto dalla mano dell'uomo.
Il forte si snoda senza interruzioni sul costone occidentale del monte Orsiera. E' un tipico esemplare di organizzazione difensiva, con dimensioni superficiali non riscontrabili in nessun'altra opera delle Alpi. Venne eretto a sbarramento del punto più stretto della Val Chisone.
De Amicis, durante una sua visita al forte, lo definì "Una sorte di gradinata titanica, come una cascata enorme di muraglie a scaglioni, che dalla cima di un monte alto quasi duemila metri vien giù fin nella valle.....".
La nostra visita ha inizio dal forte San Carlo (1214 m), si sale al forte Tre Denti, si percorrono alcuni tratti della Scala coperta e, l'intera Scala Reale sino a raggiungere la ridotta Belvedere e il forte Tre Valli(1784 m).
Il costo della visita, accompagnata da una guida autorizzata, è di 10000 Lit a persona, ridotto a 7000 Lit per più di trenta persone. Pranzo al sacco nel corso della visita al forte.
Ritrovo di partenza: P.Bernini (Ist. ISEF) 7.30 h P.Pitagora 7.45 h
Mezzo di trasporto: pullman
Coordinatore di gita: ZENZOCCHI Cesare tel. 349.79.62
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30 aprile-7 maggio - Settimana di pratica SciAlpinistica
Quest'anno la settimana di pratica scialpinistica, organizzata dalla Commissione Centrale, si svolgerà nel maestoso scenario del Monte Bianco.
La base logistica sarà il rifugio Natale Reviglio, ad Entrèves (Courmayeur), da dove verrà effettuata una serie di ascensioni, precedute da esercitazioni pratiche e lezioni teoriche, in base al grado di preparazione ed allenamento degli allievi partecipanti.
L'equipaggiamento richiesto per gli allievi è quello classico da scialpinismo (sci, pelli di foca, scarponi da scialpinismo, abbigliamento adeguato alla quota) con l'aggiunta di un cordino da 6 mm di diametro lungo circa 6-8 metri e di una fettuccia larga di tre metri circa di lunghezza (sono inoltre consigliabili imbragatura, bussola, pala, ramponi, piccozza ed ARVA). Per i capicordata bussola, imbragatura e piccozza sono obbligatori.
Inoltre, per evitare che la Settimana si trasformi in un corso di sci, è auspicabile che gli allievi abbiano almeno una discreta padronanza della sciata in pista.
COSTO SETTIMANA: 350.000 Lit (sconto per i capicordata "attivi").
PUNTO DI RITROVO: domenica 30 aprile nel pomeriggio presso il rif. Reviglio.
INFORMAZIONI: Daniele CARDELLINO tel. (011) 8172212
ISCRIZIONI: Giulio TERRAGNOLI tel. (045) 540495 8010262 - Antonio FELTRIN tel. (049) 690867 8750158
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23-25 Aprile - Aiguille du Tour Argentière (SA)
L'itinerario attraversa quattro bacini glaciali: quello di Tour, quello di Trient, quello di Saleina ed infine quello dell'Argentière che, insieme, costituiscono il più grande complesso glaciale della parte settentrionale del massiccio del monte Bianco.
L'ambiente è grandioso, con terreni perfettamente adatti allo sci senza eccessive difficoltà.
L'Aig. du Tour è un belvedere di primordine poiché il panorama abbraccia una vasta porzione del gruppo del Bianco vero e proprio e tutta la catena delle Aig. Rouges.
1° giorno: Ritrovo alla chiesa di C. Vercelli ang. v. Ivrea
Partenza ore 5 con auto private
Ad evitare malintesi giovedì 20 in sede verranno presi gli ultimi accordi e definiti gli occupanti delle varie auto.
Percorso in auto: Torino - Aosta - Courmayeur - Traforo del monte Bianco - Chamonix. Si prosegue quindi lungo la strada che risale la valle; oltrepassato Argentière si giunge a Le Tour (1453 m) dove termina il viaggio in auto (190 km ca.)
Salita al rifugio ALBERT I (2702 m). In condizioni normali il percorso richiede circa 4 ore e 30; si snoda al margine di un severo ambiente glaciale dominato dalle seraccate del Glacier du Tour. Nella parte intermedia dell'itinerario si percorrono ripidi pendii che richiedono nevi abbondanti e ben assestate. In questo tratto in particolare, ma in tutto il percorso in generale, i partecipanti dovranno, nel modo più tassativo, attenersi alle disposizioni del capo gita che, in caso di pericolo, a suo insindacabile giudizio, potrà modificare il percorso o la meta, per garantire l'incolumità dei partecipanti.
L'arrivo al rifugio è di grande effetto poiché la vista si apre all'improvviso su un grande anfiteatro glaciale al cui margine sud-orientale si innalza la superba parete dell'Aiguille du Chardonnet.
2° giorno: Dal rifugio ALBERT I all'Aig. du Tour e discesa alla Cabane de Saleina
Dal rifugio si raggiunge il glacier du Tour, lo si percorre superando una zona centrale con seracchi puntando al col du Tour (3182 m). Dal colle si mette piede sul ghiacciaio du Trient; traversando sotto l'Aig. Purtsheller si punta alla Fen'tre du Pissoir (3410 m). Lasciati gli sci, si segue la cresta verso Sud che, dapprima nevosa poi con facili rocce, conduce in vetta (3544 m).
Ripresi gli sci si scende sul Plateau du Trient, si passa alla base delle Aig. Dorées e, descrivendo un ampio semicerchio si punta al col des Ravines Rousses ed il glacier des Plines. Da questo punto per comodi pendii si raggiunge il glacier de Saleina a circa 2800 m e lo si percorre spostandosi progressivamente sul lato destro.
A circa 2600 m si lascia il ghiacciaio e con breve rimonta si giunge alla Cabane de Saleina (2693 m).
Tempo complessivo 6-7 ore.
3° giorno: CABANE de SALEINA - COL CHARDONNET - discesa ad ARGENTIERE .
Dalla cabane de Saleina si ritorna sull'omonimo ghiacciaio puntando direttamente al col du Chardonnet (3323 m).
La discesa del glacier du Chardonnet, a parte una zona centrale crepacciata, non presenta eccessive difficoltà e permette di porre piede sul glacier d'Argentière, che si attraversa prima della zona crepacciata, per raggiungere la morena della riva sinistra. Da questo punto si raggiunge Lognan dove si trovano le piste degli impianti di risalita che la collegano con Argentière.
Tempo complessivo 5-6 ore.
In caso di maltempo durante lo svolgimento della gita, sono possibili vie di fuga e precisamente:
Dal bacino du Trient alla cabane du Trient (3122 m) con successiva discesa alla cabane d'Orny e da questa, come pure dalla cabane de Saleina al fondo della Val Ferret svizzera.
Difficoltà e materiali
L'itinerario, essendo classificato per BSA non è adatto ai principianti. E' pertanto richiesta una discreta capacità ed esperienza sci-alpinistica che sarà valutata dal capo gita all'atto dell'iscrizione.
L'itinerario richiede conoscenza dell'alta montagna e buona capacità nella scelta dell'itinerario.
Occorre tuttavia sottolineare che si tratta di zone assai frequentate in primavera, il che facilita parecchio la traversata.
Data la vastità dei ghiacciai possono sorgere, in caso di nebbia, seri problemi di orientamento; è perciò consigliabile che ogni gruppo di 4-5 partecipanti sia dotato di cartina, bussola ed altimetro.
VITTO
E' necessario portare il necessario per i 3 giorni in quanto i rifugi, in questo periodo, non sono custoditi.
E' unicamente aperta una parte con circa 40 posti.
L'Albert I dovrebbe essere attrezzato con stufa, gas e stoviglie mentre, a tutt'oggi non si hanno notizie in merito per la cabane de Saleina.
Ci si dovrà accordare in sede per i fornelli e le stoviglie in relazione al numero dei partecipanti.
ATTREZZATURA ED EQUIPAGGIAMENTO
Indispensabile equipaggiamento d'alta quota.
In particolare si ricorda:
ARVA, ramponi, piccozza, imbragatura, occhiali da sole, pila frontale, sacco a pelo.
Le corde verranno gestite dal capo gita in relazione al numero dei partecipanti.
ISCRIZIONI
E' necessario conoscere con congruo anticipo il nominativo dei partecipanti per conoscere il livello medio del gruppo.
Le iscrizioni si accettano in sede dal 1° al 20 marzo.
Dopo tale data non si garantisce l'accettazione.
Bibliografia:
"Grandi raid in sci" di Piero Tirone ed. Zanichelli
Alpes et neige - 101 sommet a ski ed. Arthaud
Coordinatore di gita: Cesare BARBI tel. 4509177
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29 aprile-2 maggio - La Tuscia (E+T)
Dall'approdo degli Argonauti, ad antiche strade ed insediamenti intagliati nel tufo, a quartieri medioevali.
Il territorio della Tuscia comprende l'odierno Lazio settentrionale ed è circondato da monti di natura vulcanica: Sabatini, Cimini e Volsini. All'interno di questo territorio vi sono i laghi di Bolsena, Bracciano e Vico.
Sono numerosi gli insediamenti di Necropoli etrusche ed inoltre vi sono conservate alcune testimonianze d'arte medioevali tra le più importanti del Lazio.
Grandi architetture di prestigio, ideate dal Vignola, site in diverse località del territorio, ricordano che la Tuscia è anche stato feudo della famiglia Farnese, notissima per il suo mecenatismo.
Programma
Sabato 29 aprile - Partenza di prima mattina in pullman per Genova-Livorno, sosta per il pranzo in una località lungo il litorale grossetano. Nel pomeriggio, escursione alla riserva naturale Duna Feniglia, nella laguna di Orbetello.
Proseguimento del viaggio sino a Celleno (Viterbo).
Sistemazione per la cena e pernottamento.
Domenica 30 Aprile - Da Celleno al Santuario di "S.Maria della Quercia", elegante edificio del rinascimento. Si prosegue per Bagnaia e visita a Villa Lante, ideata dal Vignola. Giardino all'italiana ricco di fontane e di giochi d'acqua.
Caprarola sarà la meta successiva per la visita di palazzo Farnese, sempre del Vignola.
Sosta per il pranzo, al ristorante "Il Pino Solitario" a Vetralla in località Cura. Nel pomeriggio proseguiamo per Viterbo, "capitale della Tuscia", città di antica origine e di grandi tradizioni storiche, che racchiude tra le sue mura monumenti ed opere d'arte di spiccato interesse.
Lunedì 1 maggio - Tuscania, la città etrusca su sette colli come Roma. Con le sue chiese medioevali, il suo pittoresco centro storico è una delle mete più interessanti del Lazio.
Si prosegue per Pitigliano, le cui case addossate le une alle altre sono costruite sul filo della rupe con la quale formano un tutt'unico di pittoresca organicità. Tempo permettendo raggiungeremo a piedi Sovana, suggestivo paese medioevale. Riprendiamo la via del ritorno e, seguendo il lago di Bolsena, raggiungiamo Bagnoregio. Da questa località, proseguiamo a piedi sino a Civita, "la città che muore", così chiamata perché minacciata da continue frane.
Martedì 2 maggio - Da Celleno a Pienza, definita "città d'autore", con visita ai principali monumenti. Si prosegue per Monte Oliveto Maggiore, abbazia benedettina e insigne monumento d'arte. Sosta per il pranzo. Da Monte Oliveto si rientrerà per giungere a Torino in serata.
Notizie logistiche:
Nella spesa sono compresi il costo del viaggio in pullman, la sistemazione presso il Centro Comunitario di Celleno (Viterbo) tel. 0761 - 91.22.75 con trattamento di mezza pensione (cena, pernottamento, colazione e il pranzo al sacco di dom.1 maggio), il costo della guida turistica che ci accompagnerà nelle varie località domenica e lunedì, il pranzo di domenica 30 aprile presso il ristorante "Il Pino Solitario".
Non sono compresi i pasti di mezzogiorno di sabato 29 aprile e martedì 2 maggio e gli ingressi in eventuali musei.
La prenotazione, con versamento di un acconto, deve essere effettuata entro il 9/3/95, mentre il saldo entro il 20/4/95
N.B. - Il programma escursionistico/turistico potrà subire delle variazioni, secondo il tempo a disposizione, la praticabilità dei percorsi escursionistici e le condizioni meteorologiche.
Informazioni: in sede tel. 817.48.06 oppure al coordinatore: Zenzocchi Cesare tel. 349.79.62
Ritrovo e partenza: sabato 29 aprile P.za Bernini ore 5,15 P.za Pitagora ore 5,30
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PROSSIME SERATE IN SEDE
Giovedì 16 marzo - "Muli e Canoe"
Navigazione di laghi alpini con canoe indiane portate a dorso di mulo.
E' questo l'argomento su cui il sig. Ezio Capello, scrittore alpinista, membro del GISM, e promotore dell'Associazione Italiana per la Valorizzazione dell'asino e del mulo, un tempo tanto importanti per l'economia montana, ci intratterrà con diapositive.
Intervenite numerosi a questa serata di indubbio interesse.
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Giovedì 20 aprile - "Patagonia"
Un gradito ritorno: ospite della serata sarà Daniele Valperga che ci parlerà, con l'aiuto di diapositive, di un suo trekking in: " PATAGONIA "
Intervenite numerosi.
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ATTIVITÀ SVOLTA
11-13 Novembre 1994 - Assemblea dei Delegati a Susa
Come consuetudine della Giovane Montagna la manifestazione celebrativa dell'Associazione, in questo caso per gli ottant'anni di fondazione, è stata organizzata dalla sezione di Torino, in concomitanza con l'Assemblea dei Delegati.
In relazione agli stretti rapporti sempre avuti con la Valle, particolarmente cara ai Torinesi, la sezione di Torino ha voluto celebrare l'Ottantennio di fondazione a Susa, ai piedi di quel Rocciamelone sulla cui cima negli anni venti la Giovane Montagna costruì il suo primo rifugio.
La manifestazione ha comunque avuto inizio il venerdì pomeriggio presso il Duomo di Torino per l'omaggio alla tomba di PierGiorgio Frassati con le appropriate parole della Dott.sa Carla Casalegno, cui fece seguito la visita alla cappella della Santa Sindone.
La comitiva, già composta da una quarantina di persone, si reca quindi al museo Pietro Micca, per la visita del museo stesso e delle interessanti e pressoché uniche al mondo ormai, gallerie di mine e contromine, che facevano parte integrale della Cittadella di Torino e che videro l'eroico sacrificio del soldato piemontese.
Trasferitisi a Susa, i partecipanti vennero ospitati a Villa San Pietro, alle cui suore, anche da queste colonne, va il nostro ringraziamento per la calorosa accoglienza.
Il sabato mattino, la parte turistica venne completata con la visita alla Precettoria di Sant'Antonio di Ranverso e delle vestigia medioevali della città di Avigliana. Nel pomeriggio, riunione di tutti i partecipanti, oltre un centinaio, nel salone della Villa San Pietro per la manifestazione celebrativa.
I lavori vengono aperti da Cesare Zenzocchi, Presidente della Sezione di Torino, e da Giuseppe Pesando, Presidente Centrale, cui fanno seguito Mons. Bernardetto, vescovo di Susa, le calde e simpatiche parole del Sindaco di Susa, Germano Bellicardi, e l'assessore alla cultura della città di Susa, Canavoso. Armando Aste presenta il volume di Armando Biancardi "Il perché dell'alpinismo", pregevole rassegna di scritti di montagna di oltre 70 alpinisti di tutti i tempi, la cui edizione la Giovane Montagna ha inteso promuovere per l'ottantesimo anniversario di fondazione. Quindi, a chiusura degli autorevoli interventi, Roberto De Martin, Presidente Generale del Club Alpino Italiano, cui la Giovane Montagna rivolge un particolare ringraziamento per la sua partecipazione.
Ha fatto seguito un breve rinfresco e la Santa Messa celebrata da Padre Onorato, della Sezione di Torino e di'Genova, accompagnata dai canti dell'ottimo coro Magnificat, diretto da Padre Angelo Gila.
Il dopocena, ha visto i consueti lavori assembleari, con l'esposizione della situazione societaria e delle varie sezioni ed il dibattito su vari problemi di organizzazione, scopi e finalità nostra Associazione.
Alla domenica, visita alla millenaria Abbazia della Novalesa, con i pregevoli affreschi di scuola bizantina, ed alle vestigia romane e medioevali della città di Susa.
La manifestazione ha avuto la sua conclusione con il pranzo sociale a Villa San Pietro, dove oltre centocinquanta convitati hanno avuto modo di gustare la semplice, ma accurata cucina delle suore di S. Giuseppe.
Riteniamo che la grande partecipazione di soci avuta da questa celebrazione organizzata dalla Sezione di Torino sia dimostrazione della vitalità della Giovane Montagna e di buon auspicio per il suo futuro.
Sergio Buscaglione
Soci Onorari
Nel corso dell'Assemblea dei Delegati, la Presidenza Centrale ha proposto la nomina a Soci Onorario della Giovane Montagna, il nostro Socio Armando Biancardi e l'accademico Armando Aste, in considerazione della loro preziosa collaborazione alla nostra Associazione ed alla Rivista. L'Assemblea ha approvato all'unanimità.
Da tutta la Sezione, le nostre più vive congratulazioni ed auguri di serenità e salute.
Un particolare ringraziamento va alla nostra socia Giuseppina Rossetto per il suo generoso e sostanzioso "ricordo", in occasione di questo importante traguardo dell'Associazione.
Riportiamo le lettere dell'Arcivescovo di Torino, Card. Giovanni Saldarini e del Sindaco di Torino, Valentino Castellani pervenuteci in risposta all'invito alle manifestazioni per l'Ottantennio.
Lettera Arcivescovo di Torino
Illustrissimo Presidente,
La ringrazio sentitamente per l'invito alla manifestazione per l'ottantesimo anniversario della Giovane Montagna. Purtroppo i numerosi impegni pastorali di questo periodo non permettono una mia partecipazione.
Sono però felice di aderire spiritualmente, assicurando la mia preghiera e la mia Benedizione. So infatti quanto l'amore per la montagna, soprattutto se sostenuto da intensi motivi spirituali, possa contribuire alla formazione umana e cristiana delle persone, in particolare dei giovani. Lei stesso ricorda (né si potrebbe dimenticarlo) come Socio dei primi tempi della Vostra Associazione il Beato PierGiorgio Frassati, che proprio dal contatto con la montagna, così tanto da Lui amata, trasse frutti di crescita anche spirituale. Non è infatti certamente un caso che l'icona esposta in S. Pietro il giorno della Sua solenne Beatificazione lo ritraesse proprio durante un'escursione.
Assicuro a tutti i partecipanti il mio cordiale sostegno spirituale e invito a trarre dalle attività sui monti l'occasione per un incontro profondo con il Creatore, la cui presenza si rivela così forte e potente in una natura ancora incontaminata.
+ Giovanni Card. Saldarini
Arcivescovo di Torino
Lettera Sindaco di Torino
Egr. Sig. Presidente Assoc. Giovane Montagna,
Ho gradito molto il cortese invito a presenziare alla manifestazione celebrativa dell'ottantennio di fondazione dell'Associazione alpinistica "Giovane Montagna", e mi dispiace comunicare che impegni assunti in precedenza non mi permettono di aderire, come avrei voluto, a questo importante piacevole incontro. Desidero esprimere, anche a nome della Città di Torino, vivo apprezzamento per il prezioso impegno dell'Associazione, con gli auguri più sinceri di un futuro ricco di ancora tanti traguardi.
Nel ringraziare per il significativo libro, che leggerò con interesse, i miei migliori saluti a tutti i Soci e partecipanti.
Valentino Castellani
Sindaco di Torino
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27 Novembre 1994 - Incontro al Monte dei Cappuccini
Come ogni anno ci siamo ritrovati al Monte dei Cappuccini per partecipare alla Santa Messa in suffragio dei nostri amici che ci hanno lasciato.
Dopo la Santa Messa ci siamo ritrovati nel salone sottostante per festeggiare i nostri soci di 20, 50 e 70 anno di appartenenza alla Giovane Montagna, augurando a tutti ancora lunghi anni di "scarpinate" per le nostre montagne.
Ettore Briccarello
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Giovedì 1 Dicembre 1994 - Assemblea Ordinaria dei Soci
Alla presenza di un discreto numero di Soci, si è svolto il consueto incontro annuale, che ci permette di scambiare opinioni e suggerire nuove proposte.
L'assemblea ha inizio con la relazione del Presidente sull'attività sociale.
Siamo verso la conclusione di un nuovo anno e le attività della Sezione stanno vivendo un momento abbastanza felice.
E' stato un anno in cui si è lavorato parecchio. Vi è stata molta collaborazione da parte dei Soci nelle attività in cui sono stati interessati: nelle varie gite, per la manutenzione del Reviglio, nelle altre attività sociali e, ultima in ordine di tempo, l'Assemblea dei Delegati, ottimamente riuscita e in cui la Sezione ha ricevuto le congratulazioni da parte di tutti i partecipanti.
L'ingresso di un affiatato gruppetto di giovani ha portato una nota di freschezza nelle attività alpinistiche e nello sci alpinismo, contagiando con il suo entusiasmo anche chi non è più tanto alle prime armi e infondendo quella giusta carica per rinsaldare e creare quel certo amalgama che serve a fare forte una sezione.
Brevemente le varie attività svolte dalla nostra sezione in quest'anno sociale. Per lo sci alpinismo, è stata particolarmente apprezzata, dati i buoni risultati di partecipazione, la formulazione del calendario sociale in cui non erano definite delle località precise, ma veniva effettuata la scelta a seconda delle condizioni di innevamento alla data stabilita. La nostra sezione ha partecipato al XXVII Rally con due squadre, ottenendo dei buoni piazzamenti in classifica.
Per l'alpinismo, sull'esperienza degli scorsi anni, abbiamo nuovamente organizzato una serie di gite alpinistiche coordinate dalla guida alpina Claudio Bernardi che ci permettesse di accostare nuovi appassionati di questa attività. Le gite programmate hanno avuto una buona media di partecipanti. Inoltre, con lo scopo di formare dei capicordata e sempre con la collaborazione della guida alpina, sono state organizzate gite più impegnative per i più esperti. I risultati tecnici ottenuti permetteranno, già dal prossimo anno, di avere nuovi capicordata per l'attività alpinistica sociale. Passando all'escursionismo, che comprende anche la parte turistico-culturale, vediamo che la partecipazione alle varie mete proposte è sempre buona ed entusiasta. Abbiamo voluto fare nuove conoscenze, così in settembre sono stati organizzati tre giorni di escursionismo con una associazione alpinistica svizzera, la "Juralpe" del Cantone di Vaud. L'incontro, grazie anche alla complicità della casa per ferie Natale Reviglio ed il gruppo del Monte Bianco innevato, è stato molto apprezzato dai partecipanti, creando le basi per ulteriori incontri non solo escursionistici, ma anche in altre attività alpinistiche. Le serate cultural-fotografiche in sede, dedicate a vari argomenti di interesse generale, hanno avuto una buona presenza di soci e simpatizzanti.
Per la sua manutenzione e gestione, il Natale Reviglio richiede un grosso impegno fatto sempre con competenza ed entusiasmo. Ha coinvolto nel totale, qualcuno per poche ore e altri per più giorni, una ventina di Soci dai più giovani ai più maturi. Questo impegno viene ripagato dai graditi apprezzamenti dei numerosi Soci che lo frequentano nei vari periodi di apertura nell'arco dell'anno. Le condizioni dei bivacchi, in media, sono buone. Nell'estate scorsa, è stato rimesso a nuovo il bivacco Rainetto. Permettetemi di ringraziare, a nome di tutti i Soci, la famiglia Rainetto che ha dato un consistente contributo nelle varie spese. Concludiamo con l'attività Aiuto agli Alpigiani. Come lo scorso anno, abbiamo rivolto la nostra attenzione ad alcune richieste pervenute dal nostro socio Enzo Clerici, fratello laico missionario della Consolata, che svolge la sua opera in Etiopia. Inoltre, si è provveduto a versare una somma in denaro alla rubrica Specchio dei Tempi, per devolverli agli alluvionati.
Vediamo ora i momenti più importanti per il 1995. Saremo impegnati a collaborare con la sezione di Genova per l'organizzazione del XXVIII Rally sci alpinistico, che si svolgerà probabilmente a Saint Pierre Vetan (Valle d'Aosta). Se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, la classica uscita delle festività del 25 aprile, sarà nella zona dell'Argentière (Monte Bianco), non effettuata quest'anno.
Dall'incontro avuto al Reviglio con l'associazione svizzera "Juralpe" sono nati due appuntamenti per quest'anno: uno sci alpinistico nella zona del Gran S.Bernardo, a metà marzo, e un altro escursionistico in Svizzera nella Val di Bagnes, a fine giugno (festività di S. Giovanni).
Nell'escursionismo, si inserisce una novità giovane: la possibilità di partecipare ad alcune gite con la mountain-bike.
L'attività alpinistica, che di anno in anno sta diventando sempre più impegnativa e frequentata, avrà a completamento dell'attività sociale, come gli scorsi anni, un corso di perfezionamento per capicordata.
Si ripeterà sicuramente al Reviglio la possibilità di gite alpinistiche con guida, che vedremo di migliorare. Altre attività, ma di genere lavorativo, ci aspettano per il prossimo anno: tra i bivacchi, dedicheremo particolare attenzione alla manutenzione ed al rinnovo dell'arredo del bivacco Carlo Pol e alla casa per ferie Natale Reviglio, dove si dovrà rifare il tetto in lose, completare il rifacimento dell'impianto elettrico, e l'abituale manutenzione per l'apertura estiva.
A conclusione di questa mia relazione, ringrazio ancora tutti quei Soci che hanno collaborato nelle varie attività. Permettetemi una piacevole considerazione: nello scorrere il calendario gite, noto con piacere che, tra i coordinatori gite, i nomi dei giovani sono cresciuti. E' questo un segno positivo della crescita della Sezione.
Il Sig. Buscaglione dà poi lettura dei bilanci, del consuntivo 1994 e del preventivo 1995, che vengono approvati dall'assemblea.
Viene quindi data la parola ai Soci presenti, non emerge nessuna proposta concreta, ma vengono richieste informazioni sulla assicurazione stipulata dalla nostra Associazione per le gite sociali e si chiede di portarne a conoscenza dei coordinatori gita affinché sappiano come comportarsi, in caso di necessità.
Il Presidente
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Giovedì 22 Dicembre 1994 - Auguri Natalizi in Sede
Sono le 19.45 di giovedì 22 dicembre: il salone della Sede ha cambiato completamente aspetto.
Un altare, con tovaglia candida, rosa di Natale e candela, è preparato contro la parete di fondo. Sul muro è appesa una Natività molto moderna e sulle altre pareti si sono aggiunti, ai quadri già presenti, disegni che ricordano il Natale.
Un folto numero di persone, fra cui molti giovani, attende l'inizio della Santa Messa. Le prime due file a sinistra sono occupate dal coro che già ha preso accordi con il celebrante per gli inni da cantare durante la Santa Messa. La candela viene accesa da un chierichetto ultrasessantenne, il coro intona "Venite fedeli" e, Don Esterino inizia la celebrazione dell'Eucarestia.
La forte spiritualità di Don Esterino è evidente in ogni suo gesto e preghiera, ma raggiunge il massimo nell'omelia. L'argomento trattato è il silenzio. Quel silenzio che ha avvolto Gesù alla sua nascita, avvenuta di notte quando il mondo rallenta i suoi rumori ed il silenzio domina l'uomo e ciò che lo circonda.
Quel silenzio è ben noto agli alpinisti quando raggiungono la meta prefissata.
Anche noi dobbiamo, come Cristo, lasciarci avvolgere dal silenzio che non deve mai essere fine a se stesso ma un momento tale da permetterci poi di effondere agli altri la nostra spiritualità.
La messa termina; il coro intona "Stille Nacht" e gli applausi dei presenti chiudono la parte seria e religiosa della serata.
In un attimo il salone cambia nuovamente aspetto: le sedie vengono accostate alle pareti; l'altare, privo di tovaglia candida, ritorna un comune tavolo su cui vengono appoggiate bevande varie. Due tavoli, compaiono in mezzo al salone su cui mani solerte posano vassoi colmi di tramezzini, così perfetti da entrare in gara con quelli delle più rinomate pasticcerie. Si aggiungono poi altri vassoi pieni di golosità.
A questo punto si scatena la compagnia degli affamati. Degna di una videocamera la voracità degli amici presenti: in poco più di dieci minuti il reparto alimentari salato è stato divorato. A quanto risulta l'appetito non è sazio: si prosegue il lauto spuntino con i dolci, torte, panettoni, ecc....
Verso le 22,30, mentre gli ospiti cominciano a salutarsi, si fa il bilancio di ciò che è rimasto: in un angolo della biblioteca si trova un panettone, che, per puro caso, non è stato tagliato. Tutte le bottiglie, ormai vuote, sono discese dal tavolo al pavimento ed allineato contro il muro.
In questa serena atmosfera, gli amici della Giovane Montagna si sono scambiati gli auguri natalizi.
Tina Bonfante
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SERATE IN SEDE
Giovedì 17 Novembre 1994 - La Casa nel Mondo
Il dottor Tito Poggio ci ha presentato come sia la casa, intesa come abitazione o come ricovero, nelle varie parti del mondo.
Ed ha veramente spaziato da un continente all'altro passando, con fotogrammi in successione, da un'abitudine di vita all'altra.
Abbiamo così visto come siano le dimore dei nomadi o quelle dei popoli più primitivi, o anche come siano le varie urbanizzazioni, dalle metropoli più avanzate alle "favelas", dalle residenze più confacenti alle nostre abitudini agli agglomerati posti sull'acqua, con palafitte se non addirittura su barche.
Nell'insieme è stata una bella serata, offrendoci una panoramica sui vari gradi di civilizzazione dei diversi popoli.
Ettore Briccarello
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VITA SEZIONALE
Consigli sezionali
Nell'ultima riunione di consiglio, del 16 gennaio u.s. sono stati trattati vari argomenti di ordinaria amministrazione. Inoltre, viene confermata la località di Saint Pierre Vetan, per lo svolgimento della ventottesima edizione del Rally, sullo stesso percorso dove si effettuò una precedente edizione.
Sono stati ammessi i seguenti nuovi Soci:
Gabriella BEZZE
Luca MASTRORILLO
Daniele VALABREGA
Valentina GUERCI
Francesco POLITO
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Quote Sociali
Hanno già rinnovato la quota associativa 1995 il 60% degli ordinari e il 54% degli aggregati.
Come da Regolamento della sezione, è necessario pagare la quota associativa entro il mese di marzo dell'anno in corso:
INVITIAMO quindi tutti coloro che non hanno ancora rinnovato la loro iscrizione alla Giovane Montagna a farlo al più presto, preferibilmente venendo in sede al giovedì sera (21:30 - 23:00) - se no che ci sta a fare? - sia mediante versamento sul ccp 13397104 intestato a Giovane Montagna via S. Ottavio 5 Torino.
Coloro che risultano morosi troveranno inserito in questo notiziario un bollettino di ccp già compilato: dovranno perciò fare soltanto la fatica di andare alla Posta e pagare!!!.
Coloro che nel frattempo si fossero già messi in regola non tengano conto di questa comunicazione.
Vi ricordiamo le quote 1995: SOCI ORDINARI 25.000 Lit SOCI AGGREGATI 10.000 Lit
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Lutti
E' mancato il socio Luciano Luria.
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Nuovi Libri in biblioteca
Tutti i volumi della biblioteca sono a disposizione dei Soci per essere letti o consultati.
Alessandro Giorgetta - ANDREA OGGIONI, La Vita Dello Spirito Nel Ritmo Delle Cose - Ediz. Tamari Montagna.
La rivisitazione della storia dell'alpinismo degli anni cinquanta attraverso l'attività, le riflessioni e le immagini di Andrea Oggioni, uno dei suoi maggiori protagonisti, scomparso nella tragedia del Pilone Centrale al Monte Bianco, il 6 luglio del 1961.
Jean Berard - AI PIEDI DELLA GRIVOLA - Ediz. Tipografia Valdostana.
Storia, leggende, fatti e figure del tempo antico.
Giancarlo Corbellini - IL MANUALE DELL'ALPINISTA - Ediz. Piemme.
Escursionismo, trekking, arrampicata: tutto ciò che si deve sapere per affrontare con sicurezza il mondo della montagna.
Riccardo e Cristina Carnovalini -A PIEDI NELL'EUROPA CHE CORRE - Ediz. CDA
Da sud a nord tra est e ovest: il racconto di un viaggio lungo 2700 km per capire e per vedere dove nasce la nuova Europa, attraverso sei paesi: Slovenia, Austria, Cecoslovacchia, Polonia, Germania, Danimarca.
E.Andreis, R.Chabod, M.C.Santi - GRAN PARADISO (Parco Nazionale) Ediz. CAI / TCI
Terza edizione aggiornata del volume della serie: Guida dei Monti d'Italia.
Gino Buscaini - MONTE BIANCO, Volume primo, Dal Col de la Seigne al Colle del Gigante - Ediz. CAI / TCI
Nuovo volume della serie: Guida dei Monti d'Italia.
Cosimo Zappelli - UNA RAGIONE DI VITA. Diario di una guida alpina Ediz. Giunti Barbèra.
Racconto di episodi scaglionati lungo il corso degli anni, non solo le sue avventure e le sue esperienze, ma il senso etico del contatto e della passione per la montagna, quale scuola ed essenza di vita.
Sergio Marchisio - FRA LE UJE DI LANZO - Ediz. l'Arciere
Settantadue itinerari nelle Valli di Lanzo e le Prealpi torinesi, dal Monte Musiné al Monte Soglio. Itinerari di tipo escursionistico, che variano dal grado facile a quello impegnativo.
Beppe e Italo Zandonella Callegher - ANGELO URSELLA, IL RAGAZZO DI BUIA - Ediz. l'Arciere / Vivalda.
Personaggio schivo e solitario, impara ad arrampicare aiutandosi con il libro di Cesare Maestri " A scuola di roccia". Appena libero dal lavoro, fugge in montagna e sale alcune delle vie più impegnative delle Dolomiti. Muore a soli ventitré anni, nel luglio del 1970, sulla parete Nord dell'Eiger.
Armando Biancardi - RACCONTI IMPOSSIBILI & DINTORNI. Evasioni di un alpinista - Ediz. Arti Grafiche San Rocco.
.....I ricordi delle sue scalate, ancora vivissimi, gli hanno consentito di ricostruire fatti, sensazioni, ritratti di amici ancora viventi e di altri purtroppo scomparsi, come se tutto fosse avvenuto il giorno prima. Il che gli ha permesso di concedersi parecchi sconfinamenti nella pura fantasia, ma tutti ispirati dal ricordo di lontane emozioni realmente vissute.....
Del volume di Armando Biancardi:
"IL PERCHE' DELL'ALPINISMO" Un'antologia della letteratura di ieri e di oggi
in sede sono ancora disponibili delle copie. Vi invitiamo a consultarlo, e volendo, ad acquistarlo.
REDAZIONE a cura di Enrico ROCCO.
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