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Notiziario Sezione di Torino Giugno 1995



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ATTIVITÀ PREVISTA


   24-25 giugno - Incontro escursionistico Juralpe - G.M.


Nell'ambito degli incontri internazionali con gli amici della "Juralpe", sul calendario annuale era previsto il ritrovo nella valle di Bagnes. Gli amici svizzeri invece, con l'intento di favorirci nell'avvicinamento ed alla ricerca di un locale adatto a riunirci tutti assieme, hanno reperito una possibilità di soggiorno a Bourg-St.-Pierre (1632m) nella valle di Entremont, presso il Gran San Bernardo.
Saranno pertanto loro ad esporci il programma vero e proprio per le possibilità escursionistiche, anche se al momento (queste note vengono redatte alla metà di maggio. ndr) è difficile stabilire le condizioni meteonivometriche del 24 e 25 giugno.
Resta comunque l'invito degli svizzeri, ovviamente per chi può, di trovarci alla sera del 23, anche a sera tarda approfittando delle giornate più lunghe, per stare maggiormente insieme. Naturalmente chi sarà libero solo il 24 o il 25 giugno sarà certamente ben accetto.
Con queste premesse, si possono solo avanzare ipotesi di gite: da Bourg-St.-Pierre ci sono ottime possibilità nella Valsorey, con gli alpeggi di fondovalle (Chalet d'Amont - 2197m, o i Grands Plans - 2501m) o la ricostruita Cabane du Velan (2569m). Altre possibilità escursionistiche sono nella Combe des Planards con gli ultimi alpeggi a 2185m, un laghetto a 2618m, e nella Combe de Drône, a lato del tunnel del Gran San Bernardo, con un colle a 2757m.
Nel caso ci fosse troppa neve ad alta quota, con pochi chilometri di spostamento in auto fino a Liddes-Vicheres (1423m), ci si può inoltrare nella Combe de l'A, riserva naturale, od i pascoli del Bavon (2030m) dai quali è possibile salire fino a 2267m (o a 2348m) per ammirare la Val Ferret svizzera ed il massiccio del Monte Bianco, dalle Grandes Jorasses al Mont Dolent, al Tour Noir, all'Aig. d'Argentière.
Comunque, queste sono solo ipotesi di escursioni, mentre saranno gli amici elvetici a condurci sui loro monti.
A questo punto è arduo stabilire ritrovo di partenza ed orari: ci accorderemo telefonicamente o ci vedremo in sede nei giorni precedenti all'incontro. Rimane un caldo invito a partecipare numerosi, affinché gli amici d'oltralpe possano contraccambiare l'accoglienza ricevuta presso di noi allo Chapy a settembre.

Coordinatore di gita : BRICCARELLO Ettore tel. 2734822

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   1-2 luglio - Cima di Jazzi (3804m) (A)


Da Pecetto di Macugnaga (1362m) con la seggiovia per il Belvedere (1950m).
Di qui attraversando il ghiacciaio del Belvedere e passando sotto l'Alpe di Jazzi si perviene a Roffelstafel dove si trova il sentiero che sale da Pecetto (1917m). Lasciati i casolari, si continua su un sentiero molto ben tracciato, che sale a zig-zag fino alla base di un costone roccioso, quindi si volta dapprima a destra lungo i nevai e montando poi per detriti e roccette si raggiunge il rifugio E. Sella (3150m; 3 ore).
Il giorno successivo dal rifugio si percorre per una cinquantina di metri il sentiero d'accesso, quindi si sale a destra su terreno misto e facile fino alla fascia rocciosa del passo Nuovo Weisstor (3498m) che immette in territorio svizzero e che presenta una lunghezza di circa 120 metri, due passaggi di 2° grado e qualche tratto esposto (in cordata).
Usciti a monte della massima depressione del colle, si sale quindi per i dossi della cresta, badando alle cornici, fino alla cima (3 ore).

Coordinatore di gita : CARDELLINO Daniele tel. 8172212

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   15-16 luglio - Aiguille du Midi (3842m) - Cresta dei Cosmiques (A)


La salita si svolge nell'ambiente maestoso quanto spettacolare del massiccio del Monte Bianco.
L'itinerario non presenta eccessive difficoltà, occorre però esperienza di progressione su terreno misto e di cresta, per questo è richiesta la partecipazione alle precedenti uscite alpinistiche.
1° giorno: Partenza da P.za Rebaudengo per Entrèves-La Palud; proseguimento in funivia per il Ref. des Cosmiques.
2° giorno: Dal rifugio alla vetta dell'Aiguille du Midi per cresta esposta e panoramica.

Equipaggiamento : da alta montagna

Attrezzatura: piccozza, ramponi, imbragatura, casco, alcuni moschettoni e cordini
Mezzo di trasporto: auto private
Coordinatore di gita: FRESIA Enrico tel. 9540981

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   24-25 giugno - Herbetet (3778m) (A+)


E` la prima delle tre ascensioni riservate ai capi cordata nell'ambito dei corsi di perfezionamento che la Giovane Montagna, da alcuni anni ormai, ha messo a programma con ottimi risultati.
La cresta Sud in particolare è una salita di grande interesse tecnico. E` una scalata suggestiva su di una roccia solida e, data l'esposizione a mezzogiorno, sovente in buone condizioni.
Non altrettanto si può dire per la discesa che richiede precauzioni a causa di lunghi traversi coperti da sfasciumi che, in presenza di neve possono riservare sgradevoli sorprese. Sono da escludersi le discese dalle altre creste che, inevitabilmente porterebbero a divallare verso Cogne.
L'itinerario verrà pertanto stabilito una decina di giorni prima con la guida Claudio Bernardi cercando di non deludere gli arrampicatori ma agendo con un pizzico di prudenza.
L'ora di partenza verrà decisa in sede giovedì 22 giugno.
Sarà comunque necessario che gli interessati si facciano vivi con notevole anticipo per uno scambio di opinioni in merito.

Equipaggiamento: da alta montagna
Attrezzatura: Scarponi, scarpette da roccia, corda, ramponi, piccozza, moschettoni, discensore, chiodi, martello, nut, imbrago e casco
Coordinatore di gita: BARBI Cesare tel. 4509177

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   8-9 luglio - Punta Dufour (4633m) (A+)


E` la più alta vetta delle Alpi Pennine e la 2a vetta delle Alpi. Non è molto frequentata a causa della lunghezza della salita e perché? sovente le ultime rocce sono vetrate.
L'itinerario passa attraverso il colle del Lys (4277m), il col Gnifetti (4454m), la punta Zumstein (4561m) ed il colle Zumstein (4452m). Una vera indigestione di 4000! La salita è decisamente lunga: 6-7 ore dalla capanna Gnifetti e, anche se le difficoltà, con la montagna in normali condizioni, non sono sostenute, è comunque richiesta una buona esperienza in salita di misto e buon allenamento.
I particolari della salita verranno concordati in sede; ci si dovrà comunque iscrivere almeno 1 mese prima dovendo prenotare i posti nel rifugio.

Equipaggiamento: da alta montagna
Attrezzatura: Scarponi, corda, ramponi, piccozza, moschettoni a ghiera, discensore, chiodi da ghiaccio, imbrago e casco
Coordinatore di gita: BARBI Cesare tel. 4509177

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   22-23 luglio - Traversata dei Lyskamm (4778m) (A+)


E` una delle più belle ascensioni su cresta delle Alpi ed ogni buon occidentalista la vuol annoverare nel suo curriculum.
Può essere percorsa da Est a Ovest e viceversa. Saranno perciò le condizioni della montagna a far scegliere l'uno o l'altro itinerario. In ambedue i casi il panorama è talmente grandioso da non avere rivali: Breithorn, Cervino, Dent Blanche, Ober Gathelhorn, Rothorn, Weisshorn, Michabel e tutti i 4000 del Rosa.
L'ascensione richiede un'ottima conoscenza dell'alta montagna a causa delle ampie cornici che molto sovente ornano i circa 2 chilometri di cresta ed un severo allenamento dato che per la traversata completa occorrono dalle 6 alle 8 ore.
Anche per questa salita è necessario prenotare con oltre un mese di anticipo i posti nel rifugio; è necessario quindi iscriversi per tempo. I particolari della salita verranno concordati in sede.

Equipaggiamento: da alta montagna
Attrezzatura: Scarponi, corda, ramponi, piccozza, moschettoni a ghiera, discensore, chiodi da ghiaccio, imbrago e casco
Coordinatore di gita: BARBI Cesare tel. 4509177

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   30 luglio-5 agosto - 19a Sett. di Pratica Alpinistica


Organizzata dalla Commissione Centrale di Alpinismo, la settimana di pratica alpinistica si svolgerà presso la casa della Giovane Montagna di Verona (tel. 0439 - 68.312) a Prà delle Nasse, SAN MARTINO di CASTROZZA (TN).
Verranno effettuate ascensioni, precedute da esercitazioni pratiche e lezioni teoriche, in base alla preparazione ed allenamento dei partecipanti.
IMPORTANTE: I partecipanti dovranno essere provvisti del "Certificato Medico di Idoneità alla Pratica Alpinistica" da consegnare all'arrivo, alla direzione della settimana.
Ritrovo dei partecipanti domenica 30 luglio alle 16,00h alla casa di Prà delle Nasse.
ISCRIZIONI TASSATIVE ENTRO GIOVEDI' 20 LUGLIO.

Per informazione rivolgersi in sede al giovedì tel. 817.48.06
oppure al Coordinatore : Luca ENRICO tel. 819.53.13

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   2-3 settembre - Bivacco Pol e Punta Ceresole (3777m) (A)


La gita in programma prevede la manutenzione al bivacco Carlo Pol (3183m) e l'ascensione alla Punta Ceresole. Per la realizzazione dei due obiettivi è necessaria la formazione di due gruppi, di cui uno con lo scopo di raggiungere il bivacco (circa 6 ore da Valnontey) e l'altro, più velleitario, di raggiungere la cima della Punta Ceresole (circa 4 ore dal bivacco).
Premesso che la gita avverrà in ambiente di alta montagna con le difficoltà che ne derivano, i dettagli della stessa verranno discussi in prossime riunioni estive. Si deve pertanto tenere conto di alcuni fattori organizzativi inerenti la manutenzione del bivacco Pol (elicottero, materassi, coperte, ecc.) nonché? quelli inerenti l'ascensione alla Punta Ceresole che comporta fra l'altro l'attraversamento del crepacciato ghiacciaio della Tribolazione.
Lasciata l'auto a Valnontey (fraz. di Cogne), si segue il fondovalle fino a raggiungere la Barma dei Bouquetins, si continua la salita su un pendio di blocchi rocciosi e per un canale, si sale la cresta rocciosa per giungere al bivacco nel primo pomeriggio. Pulizia del bivacco, cena, pernottamento. All'alba del giorno successivo, partenza del gruppo che andrà alla Punta Ceresole, mentre a quello che resterà spetterà il compito di eseguire la manutenzione del bivacco.
C'è da ricordare infine che il bivacco Pol ha una capienza massima di quattro in cuccetta e due posti su tavolato, e nelle vicinanze dello stesso c'è un altro bivacco di circa nove posti.
Data la limitata capienza dei posti letto, e nella possibilità di trovarli occupati da altri alpinisti, è consigliabile portare delle tendine per evitare un disagevole riposo notturno.

Ritrovo di partenza: p.za Rebaudengo 6,00 h
Mezzo di trasporto: auto private
Coordinatore di gita: FERRARO Enzo c/o Centrale AEM - Rosone tel. (0124) 80.01.14 int.3117

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   9-10 settembre - Pra Catinat - M. Cristalliera (2801m) - Raduno Intersezionale Estivo (E+A+MTB)


Il raduno intersezionale estivo, organizzato dalla sezione di Moncalieri,si svolgerà nel Parco naturale "Orsiera-Rocciavrè" con sede nell'accogliente Centro di Soggiorno "Pra Catinat".
Il programma del soggiorno prevede la salita, sia alpinistica che escursionistica, del Monte Cristalliera (2801m), dove sulla vetta cinquant'anni addietro è stata eretta, dai Soci fondatori della sezione di Moncalieri, una croce a memoria delle sofferenze patite nella lunga guerra e in omaggio alla libertà ritrovata.
Programma di queste giornate:
VENERDI' 8 Settembre
17,00h in poi, accoglienza dei partecipanti presso il Centro "Pra Catinat" - tel. (0121) 83.880 / 83.912 con assegnazione delle camere.
19,00h Cena - Pernottamento.

SABATO 9 Settembre
7,30h Colazione
Partenza per la visita del Forte di Fenestrelle (la più grande fortificazione alpina d'Europa).
Per coloro cui non interessa visitare il Forte, ampia possibilità di escursioni nella zona del Parco.
Per gli escursionisti con MTB, trasferimento con le macchine sino al Sestriere, si prosegue in MTB per il Colle Basset e seguendo la strada sterrata che percorre tutta la cresta tra la Val Chisone e la Val di Susa, si ritorna al Centro di "Pra Catinat" (sviluppo dell'intero percorso circa 50 km).
Pranzo al sacco fornito dal Centro di Soggiorno.
19,00h Cena
Formazione delle cordate per la Cristalliera.
Pernottamento.

DOMENICA 10 Settembre
6,30h Sveglia
7,00h Colazione
7,30h Partenza alla volta del Monte Cristalliera.
Salite alla Cristalliera:
Escursionistica-Su ottimo sentiero fino al Colle Sup. di Malanotte (2680m), quindi salita su traccia ben segnata, leggermente ripida, senza alcuna difficoltà dal Colle alla Vetta.
Su vie di roccia - Dal 3ø al 5ø grado.
itin. 9 - via Spigolo Bianciotto e Varianti
itin.12 - via Ghirardi
itin.14 - via Diedro Caneparo
12,00h S.Messa in Vetta.
Pranzo al sacco fornito dal Centro di Soggiorno.
Discesa al piano delle Selleries - Rinfresco.
Ritorno al Centro di Soggiorno, scioglimento del Raduno

Quota di partecipazione:
Contenuta intorno alle 50.000Lit per giornata e sono comprese: cena, pernottamento, colazione, pranzo al sacco.
NON SONO COMPRESE: le bevande e la visita guidata al Forte di Fenestrelle.

LE PRENOTAZIONI DEVONO PERVENIRE, TASSATIVAMENTE, ENTRO GIOVEDI' 31 AGOSTO p.v.

Informazioni in Sede il giovedì sera tel. 817.48.06
oppure dai Coordinatori: Daniele CARDELLINO (A) tel. 817.22.12
Stefano RISATTI (MTB) tel. 819.36.41
Cesare ZENZOCCHI tel. 349.79.62

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   24 settembre - Oratorio di Cuney (2652m) (E)


Località di partenza: Lignan, Porliod (1876m)
Dislivello in salita: 800m
Tempo di salita: 3,50h
Difficoltà: Escursionismo

Il ritrovo è previsto per le 7 ore in P.za Bernini, con itinerario Nus - Valle di S. Barthélémy. A Lignan si prosegue per Porliod, dove finisce il tratto automobilistico (1876m).
Si prosegue per strada poderale sino al Colle du Salvé, da dove si può vedere l'Oratorio. Si scende un poco sulla sinistra su terreno ondulato; raggiunto in breve un bel sentiero lo si segue in leggera discesa passando ai piedi di una parete rocciosa. Superato un corso d'acqua si inizia una ripida salita fino ad arrivare al Rifugio Cuney.
Il ritorno si svolge per la stessa strada.

Ritrovo di partenza : P.za Bernini 7,00h
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita : BOSA Sergio tel. 306552

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   8-10 settembre - Rocca Provenzale (2452m) (E+A)


Località di partenza: Chiappera (Acceglio)

La Rocca Provenzale, "urlo di pietra" di 2452m della Val Maira, appare, insieme alla vicina Torre Castello, come un ardito obelisco naturale secondo alcuni, "gigantesco animale preistorico pietrificato" secondo altri. Fatto sta che la pietra quarzitica del gruppo Castello-Provenzale conserva tra le sue fessure, i suoi diedri e le sue placche una storia entusiasmante: dai primi tentativi con lanci di corda e traversate alla tirolese, alle realizzazioni di Ettore Castiglioni, intellettuale-alpinista degli anni '30, fino ai moderni itinerari di grande difficoltà degli anni '70 e dei giorni nostri, sempre tuttavia concepiti in ottica tradizionale.
Le possibilità che l'arditissima parete ovest offre sono veramente numerose: i suoi 300 metri d'altezza hanno fatto sì che la Rocca Provenzale sia diventata terreno di arrampicatori alla moda e di alpinisti classici.
Il luogo di partenza per il sentiero che conduce alla parete è sito poco dopo l'abitato di Chiappera. La roccia è di tipo quarzitico, abbastanza ricca di fessure, ma assai insidiosa in caso di pioggia.
Il materiale occorrente è quello tradizionale e necessario da arrampicata (molto utile il casco!) e l'abbigliamento quello da montagna.
La discesa delle vie potrà essere effettuata sia a piedi che in corde doppie, a seconda degli itinerari effettuati.
Coloro che DESIDERANO partecipare alla suddetta ascensione sono ardentemente pregati di recarsi in sede il giovedì precedente l'uscita, per i consueti accordi su materiale, corde, relative cordate e note organizzativo-logistiche, qualunque esse siano.

Ritrovo di partenza: P. Caio Mario 6,00h
Mezzo di trasporto: Auto private
Coordinatore di gita: ENRICO Matteo tel. 8195313

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 21 settembre - Il Forte di Fenestrelle....... Una cosa strana, grande, bella davvero.......


I Sigg. Dario Gariglio e Mauro Minola, membri dell'Associazione per gli Studi di Storia ed Architettura Militare, coautori del volume su "Le Fortezze delle Alpi Occidentali" dal Colle del Piccolo San Bernardo al Monginevro sia sul versante italiano che francese, ci terranno una conferenza illustrata con diapositive, su questa imponente costruzione che abbiamo potuto ammirare in tutta la sua grandiosità, in una recente gita sociale.
Intervenite numerosi, i molti gradini percorsi durante la visita avranno sicuramente stimolato la nostra curiosità.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   12 febbraio - Cima Leissè


E` sempre un problema organizzare gite quando non c'è neve e dove c'è è pericolosa.
Dopo alcune discussioni i giovani hanno deciso di andare alla Leissé? per provare il percorso del Rally, in quanto non conoscevano il percorso.
Ci siamo ritrovati in 14 in C. Vercelli ed a Vetan abbiamo trovato un tempo splendido. Alle 9 si parte dal campo sportivo, e si formano subito piccoli gruppi che hanno in comune età ed energie. Alle 12 siamo tutti in cima, influenzati e no.
Lo spettacolo è magnifico, ma il clima molto freddo non ci permette di fermarci. A metà discesa ci fermiamo per un breve spuntino e per controllare lo stato di salute degli influenzati, che si lamentano ma resistono. Alle 14 siamo a Vetan: un breve commiato e via verso casa.
Sergio Bosa

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   18-19 marzo - Incontro SciAlpinistico G.M. - Juralpe


Nel quadro del gemellaggio fra la GM e la Juralpe, l'autunno scorso redigendo i programmi si era pensato di fare anche una sci-alpinistica, con l'intento di maggiormente aggregare fra i due sodalizi.
Gli amici svizzeri avevano proposto la zona del Gran San Bernardo: cosa ci sarebbe stato di meglio che ritrovarsi al famoso Ospizio, così carico di storia e reso celebre nei secoli per le sue vicissitudini invernali, per passare assieme una serata e ripartire l'indomani per una gita?
Inoltre nella zona ci sono impianti sciistici, utili per favorire l'avvicinamento e prolungare il soggiorno su quelle nevi: l'iniziativa era veramente allettante.
Da contatti con gli elvetici era emerso che da parete loro ci sarebbe stata una considerevole presenza, ed ero perciò stato invitato a fornire il nostro numero di partecipanti per stabilire con anticipo i posti disponibili.
Peccato che anche il tempo, anzi il maltempo, abbia voluto partecipare "al gioco", frenando così i nostri entusiasmi: ed ecco perciò la pura cronaca.
Chiedendo informazioni al mercoledì pomeriggio sia alla società degli impianti sciistici che all'Ospizio era emerso che ... sì, al momento era possibile effettuare il collegamento sciistico, ... che la "Combe des Morts" (designazione significativa!) ..., sì, al momento era percorribile, ... però .: infatti a sera il Servizio Meteorologico annunciava una perturbazione in arrivo da Ovest che in due o tre giorni si sarebbe spostata ad oriente.
Sabato mattina (il 18) salgo agli impianti sciistici: oltre che per divertirmi su quelle note piste anche per verificare la fattibilità del collegamento. Ma c'era poco da vedere: a Bourg St. Bernard c'era nevischio, al Col Menouve il nebbione ed una fitta nevicata. Le piste, anzi l'unica pista al momento percorribile, era una delizia, con mezzo metro di neve fresca, ma il collegamento con l'Ospizio era chiuso, con tanto di corda e paletto segnaletico: troppa neve.
Verso le 15 a Bourg St. Bernard arrivano dapprima gli svizzeri, che a causa del maltempo sono solo quattro, poi gli italiani: ci ritroviamo in undici (anziché i nove previsti!). Siamo pertanto in totale 15, mentre sta riprendendo a nevicare con maggior lena! In tale circostanza è veramente indispensabile consultarci, fare il punto della situazione e chiedere ancora informazioni all'Ospizio: ne emerge che, al momento, esso è raggiungibile (da Bourg St. Bernard), che il proseguimento al Fourchon è scarsamente consigliabile, che sta continuando a nevicare.
In conclusione: gli italiani tornano a casa e gli amici elvetici salgono al Gran San Bernardo, incamminandosi verso le 15,30.
Sempre per la cronaca, l'indomani partono verso le nove grazie ad una schiarita ed effettuano i due terzi del percorso, poi un successivo peggioramento, soprattutto della neve, li fa ritornare, arrivare appena in tempo all'auto e prima di Martigny trovare la pioggia.
Speriamo che le prossime uscite abbiano un esito migliore.
Ettore Briccarello

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   2 aprile - Forte di Fenestrelle


Una bella gita al forte. Ecco come si può riassumere in due parole la gita di domenica 2 aprile. Non credo che tra le persone accorse all'appello di questa uscita ci fossero dei guerrafondai e neppure molti fanatici di installazioni militari, ma un forte come quello di Fenestrelle esercita un fascino particolare sull'esperto quanto sul profano. E infatti eravamo una cinquantina ad aspettare puntuali ai cancelli di ingresso che la guida (peraltro gentilissima) desse inizio all'escursione. L'introduzione alla visita è avvenuta nella cosiddetta Piazza d'Armi, ed è apparso subito chiaro che quell'agglomerato di edifici apparentemente sparpagliati a caso sulla montagna riservava molte sorprese. Ed effettivamente la mia sorpresa è stata tanta, salendo quei quattromila gradini per circa i 650 metri di dislivello che portano in cima... mi sembrava incredibile che un'opera del genere potesse passare inosservata percorrendo la statale pochi metri più in basso. La convinzione comune fra di noi, mi è sembrato di capire, era quella che il forte non avesse la pubblicità che si merita. Probabilmente se non fosse per l'entusiasmo di alcuni volontari che si sono presi a cuore la sorte della rocca, questo patrimonio che ci troviamo dietro l'angolo rimarrebbe inavvicinabile. Non starò a fare retorica sull'obbiettivo titanico che si sono prefissati questi ragazzi, ma penso vada ricordato che mentre noi, armati di macchine fotografiche, ci aggiravamo nel forte, loro, armati di pale e picconi, sradicavano gli arbusti cresciuti placidamente un po' ovunque.
Come faceva notare la guida, questa piazzaforte ha avuto la fortuna-sfortuna di non essere protagonista di grandi battaglie o episodi bellici di rilievo, e per questo caduta facilmente nel dimenticatoio. Sembra quasi di fare uno sgarbo al genio strategico degli uomini che hanno progettato quest'opera più di duecento anni fa, e anche agli umili artigiani della valle che hanno lavorato per realizzarla.
Credo che tutti i presenti, anche quelli meno fantasiosi, aiutati dalle spiegazioni esaurienti, abbiano potuto "vedere" i soldati che correvano sulle scale, il panettiere che forniva 1500 pani ogni mattina, i muli carichi sulle rampe; i muri spogli, i pavimenti sventrati, i tetti crollati assumevano un significato. Era strano pensare che noi potessimo, dopo tanti anni, goderci quel luogo in tutta serenità, mentre coloro che vi abitavano nel momento di massimo splendore avrebbero voluto stare altrove.
Il percorso si snodava dalla scala reale coperta, alla "Rocca del Diavolo" con le sue leggende, alla polveriera, alla chiesa, agli alloggiamenti dei graduati, ai forni passando per gallerie, ponti levatoi, bastioni e "trabocchetti". Durante la visita era tangibile la sensazione della cura nel dettaglio, nulla era stato lasciato al caso e tutte le possibilità di offesa e difesa considerate. Nel complesso così eterogeneo anche la feritoia più semplice e il muretto più minuscolo avevano una specifica funzione, e non potevano essere che così.
Forse proprio per queste potenzialità enormi il "mostro" architettonico di Fenestrelle è stato lasciato in pace nei secoli, quasi per paura di quello che sarebbe successo se si fosse svegliato.
Marco Ponsero

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   9 aprile - M. Fourchon


La scelta di questa gita non è stata delle più semplici in quanto le condizioni della neve erano veramente assurde: il caldo dopo le abbondanti precipitazioni infatti rendeva l'attività scialpinistica piuttosto pericolosa.
Il ritrovo classico del Giovedì sera ci ha però permesso di poter attingere a piene mani dall'esperienza di tutti quelli che hanno passato gli ultimi quarant'anni a riconoscere e a valutare i pericoli della Montagna.
Per chi si trovi a dover fare in futuro questa scelta così ardua e difficile, l'ordine di importanza per la scelta della gita secondo gli Antichi è il seguente:
1) l'ora di partenza calcolata come direttamente proporzionale all'età dell'Antico più anziano e considerando la macchina più potente di quelle disponibili.
2) luogo della gita scelto tra quelli che le gite personali dell'Antico più anziano non hanno toccato.
3) il dislivello calcolato con un semplice algoritmo basato sul fiato medio degli Antichi presenti in Sede o rintracciabili telefonicamente (sia chiaro, non su quelli segnati sul foglio gita!).
Non tenendo assolutamente conto di tutto quanto sopra, ci siamo semplicemente basati sull'esposizione, il grado di innevamento e il grado di allenamento generale applicando il principio che qualunque gita può terminare quando uno è stanco.
Per chi vuole la relazione della gita basti sapere che la neve era buona il panorama fantastico e la compagnia ottima; solo un forte vento che ci ha accompagnato per gran parte della gita ha cercato di rovinarci la giornata...forse perché? è antico anche lui....
Marco Barbi

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   29 aprile-1 maggio - 3 giorni di SciAlpinismo nel vallone di Argentière


Questa gita è sicuramente nata sotto una cattiva stella! La gita si doveva effettuare in concomitanza con il ponte del 25 aprile (4 giorni di tempo stupendo!). A causa delle elezioni la gita è stata spostata al 1° maggio (c'è da chiedersi se ne valeva la pena!) e mal ce ne incolse, in quanto il ponte del 1° maggio è stato turbato dal maltempo. Nuovo rinvio a metà maggio e nuovo appuntamento con le perturbazioni da Sud-Ovest che hanno definitivamente fatto tramontare le speranze di effettuare questa stupenda traversata.
Comunque non ci perdiamo d'animo: la gita rimessa in calendario nel '96 per il 3° anno consecutivo. Speriamo sia la volta buona!
Cesare Barbi

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   29 aprile-2 maggio - La Tuscia


Nonostante la partenza ad un'ora antelucana, arriviamo pimpanti ad Orbetello per l'escursione alla riserva naturale del tombolo di Feniglia e alle rovine di Cosa. E' una giornata stupenda, sole caldo, cielo terso, il bel mare dell'Argentario e tanto verde, il verde tenero della primavera.
Ed eccoci a Celleno, col suo vecchio borgo medioevale, il castello ormai quasi in rovina ed il convento, una bella costruzione non imponente ma armoniosa, alla quale danno un fascino particolare i tetti bianchicci dovuti alla porosità dei laterizi. Il Convento, dedicato a San Giovanni Battista, risale ai primi del '600; fu poi ingrandito alla metà del '700. Ora è un Centro Comunitario gestito da una Comunità di famiglie che ha il suo ceppo originario a Calvagese della Riviera (BS). Siccome qua passeremo tre notti, siamo tutti curiosi di vedere che cosa ci aspetta. Si entra in un piccolo chiostro appena restaurato con le pareti affrescate e un campanile a vela. Al primo piano ci sono le celle: la sistemazione è alquanto spartana, ma ciò non pesa affatto perché ci circonda un'atmosfera serena e un ambiente molto tranquillo e pulito. Nel refettorio c'è ancora il pulpito, ma Cesare non ne approfitta per farci le letture!
Abbiamo una guida che ci accompagna per due giorni nella visita alle località in programma. Bellissimi il giardino all'italiana, con fontane e giochi d'acqua, di Villa Lenta a Bagnaia, e gli affreschi dello scalone e delle sale di Villa Farnese a Caprarola. In questa zona si coltiva la nocciola di cui i pasticceri fanno largo uso per torte e pasticcini. Il quartiere medioevale di Viterbo in questi giorni ospita una ricca mostra di fiori che colorano vivacemente tutte le stradine, le scalette, i sottopassi e i balconi; un tripudio per gli occhi e per lo spirito che ci ammaglierebbe se non fosse per la pioggia che cade noiosa e indifferente. Il paesaggio è molto riposante con leggeri declivi e tanto verde, nel quale si uniscono qua e là campi gialli di ravizzone.
Tuscania ci offre due gioielli, San Pietro e Santa Maria Maggiore, indimenticabili. A Pitigliano dobbiamo rinunciare alla visita, per ragione di posteggio. Ci accontentiamo di girargli attorno e di guardarlo di sfuggita. In compenso trascorriamo alcune ore piacevoli a Sovana, patria del monaco Ildebrando, diventato poi Papa Gregorio VII.
La Madonna col Bambino è un tema ricorrente negli affreschi del 1200-1300, ma quella di S.Maria, in piazza del Pretorio, è di una dolcezza particolare. Visitiamo anche la necropoli etrusca, alcune tombe e facciamo una passeggiata rilassante su per una strada incassata tra pareti di roccia e alberi secolari. Ci sono anche i ciclamini.
Chi non ha sentito parlare di Civita, la "città che muore"? E' un borgo medioevale arroccato su uno spuntone tufaceo franoso, circondato da un paesaggio ricco di boschi e calanchi. Lo raggiungiamo a piedi, percorrendo la lunga passerella che lo unisce al resto del mondo.
La breve vacanza volge al termine. Salutiamo Celleno e sulla via del ritorno facciamo ancora una visitina a Pienza e all'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.
Elena Ciriotti

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   7 maggio - Incontro Intersezionale di Primavera


L'appuntamento per l'incontro intersezionale di Primavera delle Sezioni occidentali è accanto alla Cappella della Visitazione (1047m) sopra Castelnuovo Nigra.
In partenza da Piazza Rebaudengo c'è anche un camioncino porta mountain-bike. Per la prima volta non ci sarà solo gente che "sgambita" ma anche chi pedala. E` una bella novità inserita nel calendario gite. Ciclisti giovani e anche meno giovani pigeranno sui pedali fino alle pendici della Punta Verzel.
I primi ad arrivare, con un certo anticipo, siamo noi di Torino. Ci troviamo in un angolo poco noto di questo bellissimo e verde Canavese. Salendo poco dopo al Monte Calvo (1357m) avremo modo di conoscere meglio monti e valli di questa zona. Alla spicciolata arrivano anche le altre sezioni: Moncalieri, Ivrea, Pinerolo, Cuneo, Genova. E` una vera gioia rivedere tanti amici!
Ivrea fa da "batti-monte" e in numerosissima compagnia saliamo prima il pendio e poi la cresta del Monte Calvo. E` una montagna modesta ma estremamente panoramica: vicinissima la cresta che ci divide dalla Val Chiusella, dalla Punta Palit al Colle di Bossola e via via lo sguardo corre verso valle, in mezzo al verde, al Lago di Alice Superiore e tra la foschia al Lago di Viverone e alla grande pianura. A ovest, ancora innevate, la Punta di Verzel e la Quinzeina o "Bella Dormiente" per gli amici di Ivrea.
Scendiamo dalla parte opposta del monte, ci fermiamo ad una specie di colletto presso alcune baite per il pranzo al sacco. Ma qui la sorpresa!... Da capaci contenitori, esperte mani traggono un "gran ben di Dio"; affettano e distribuiscono fette di salame saporitissimo, ottimo pane speciale (valdostano o no? Con quali ingredienti è composto? non possiamo saperlo, forse è un segreto industriale culinario), segue una "toma" buonissima e il tutto è innaffiato da tanti tanti doppi litri di vino che si svuotano forse un po' troppo velocemente. La distribuzione, quasi una moltiplicazione di salami, tome ecc. continua con una solerte "Marta" (evangelica) come lei si definisce, asserendo, giustamente, che ogni Sezione ha la sua Marta, e noi silenziosamente annuiamo ringraziando le nostre Rosangela, Maria Rosa ecc.
Non ho timore di dire che è quasi un'"orgia" gastronomica preparata dalla Sezione di Ivrea, che si consuma in allegra fratellanza. Lungi da noi il timore di trigliceridi e colesterolo!
Le rimostranze di un "villico" con un ruggente e minaccioso trattore, interrompe per poco l'"idilliaca" scena che riprende un po' più in basso sotto l'ombra di benefici alberi. Tra nostalgici canti di montagna e fitti "ti ricordi" consumiamo anche ottimi e abbondanti pasticcini. Una bottiglia di grappa, tipo grolla, fraternamente gira fra tutti noi. Gli ingredienti per rendere viva l'allegria e l'amicizia ci sono tutti.
Chiacchierando e affrettandoci, si fa per dire, ci dirigiamo in discesa alla Cappella della Visitazione per la Messa delle 15,15. Qui troviamo anche il nostro presidente. Siamo in tanti, circa centodieci e la Chiesina è zeppa zeppa; c'è anche il Presidente Centrale. La funzione ha toccanti momenti di commozione: il vivo ricordo di Renato Montaldo e di tutti coloro che già ci hanno lasciati, l'omelia del sacerdote che esalta lo spirito di amicizia quando è anche fratellanza di figli di Dio e il canto bellissimo di "Signore delle Cime" che commuove fino alla lacrime.
Dopo la Benedizione del Sacerdote, sul sagrato della Chiesina, ci salutiamo e risalutiamo per allungare ancora un po' questo giorno che ha reso ancora più unite tutte le Sezioni.
Speriamo veramente che si possa consolidare questo straordinario appuntamento di Primavera. Un grazie di cuore alla Sezione di Ivrea.
Rita Finello

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SERATE IN SEDE


   giovedì 16 marzo - "Muli e Canoe"


La serata era stata presentata con un sottotitolo che lasciava adito alla curiosità: "Navigazione di laghi alpini con canoe indiane portate a dorso di mulo".
Relatore è stato lo scrittore-alpinista Ezio Capello, membro del GISM, il quale ci ha praticamente entusiasmati con l'esposizione di due argomenti diversi finendo poi per unirli: dapprima ci ha fatto la storia dei muli, del loro uso per l'uomo, poi ci ha narrato dei suoi sogni giovanili, infine di come sia le canoe che i muli siano entrati a far parte della sua vita.
Meravigliose le fotografie di canoe in navigazione nei laghi di alta quota: non è da tutti vedere il fondo degli specchi d'acqua che abbiamo sovente ammirato dalle sponde.
Infine, ultima chicca, la traversata con i muli da Susa alla Vanoise ed a Courmayeur: in deliziosa sequenza, uomini e quadrupedi hanno solcato facili percorsi fra montagne bellissime, a molti note, dando un sapore di antico alla pratica dell'escursionismo.
Un vivo ringraziamento al relatore che ci ha fatto gustare un inusitato eppure antico modo di percorrere i monti.
Ettore Briccarello

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   giovedì 20 aprile - Patagonia


L'amico Daniele Valperga ci ha presentato un eccezionale angolo di mondo: la Patagonia dal lato cileno.
Le Torri del Paine ci sono apparse fra nuvole sfilacciate da forti venti, ergentesi da un paesaggio "nordico", paragonabile alla Norvegia, lussureggiante di boschi e di verde.
Abbiamo anche visto le difficoltà che si sono presentate nello svolgimento della spedizione, con troppa neve in quota ed addirittura una nevicata improvvisa sulle tende, con conseguente ripiego.
Ma Valperga ha anche voluto farci vedere un altro Cile, quello dei tropici, dal deserto presso Antofagasta lambito dalle onde del Pacifico, conducendoci fino a San Pedro de Atacama: uno dei luoghi più aridi del mondo, con geysers nel deserto.
Veramente una bella serata, con diapositive tute stupende: i nostri più vivi complimenti, con la speranza di avere altre suggestioni e rivivere altre avventure, parimenti meravigliose.
Ettore Briccarello

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VITA SEZIONALE


   9 luglio - 27 agosto - Vacanze al N. Reviglio


Sono aperte le iscrizioni al soggiorno al Natale Reviglio. Gli interessati devono verificare la disponibilità dei posti, venendo o telefonando in Sede, il giovedì sera dopo le 21,00h (tel. 011/817.48.06) o contattando il responsabile sig. ROCCO Enrico (ab. 011/437.45.98 - uff. 011/48.70.36) oppure mediante FAX (011/517.68.77).

N.B.-Dopo il 7 luglio, chi desidera ancora prenotarsi, deve contattare direttamente il Responsabile di turno al Reviglio (telef. 0165-89.998).

Il soggiorno estivo 1995 avrà il seguente calendario:

9/16 luglio 6/13 agosto
16/23 luglio 13/20 agosto
20/30 luglio 20/27 agosto (*)
30 luglio / 6 agosto
(*)Il turno 20/27 agosto verrà effettuato se vi è un numero minimo di prenotazioni.

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   Consigli Sezionali


Nella riunione di Consiglio del 10 aprile u.s., si è discusso sul condono edilizio per il Natale Reviglio, si è pure esaminato il preventivo di spesa inviato dalla ditta interpellata per il rifacimento del tetto in lose.
Si è pertanto deciso di procedere nel prossimo mese di giugno, all'esecuzione della ristrutturazione del tetto.

Sono stati ammessi i seguenti nuovi Soci:
REIMONDO Stefania

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   NATI - FIOCCO ROSA


Ad Anna e Pilli Ravelli le congratulazioni di tutta la Sezione per la nascita di Elisabetta.
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   SPOSI


Francesca Gosio e PierGiorgio Rosso si sono uniti in matrimonio: felicitazioni e auguri da tutti i Soci.
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   Nuovi libri in Biblioteca


Badino - TECNICHE DI GROTTA, per far dei passi avanti dall'orlo dell'abisso-Ediz. Soc. Speleologica Italiana.
Manuale di tecnica speleologica.

Franco Giovannini - ARRAMPICARE ERA IL MASSIMO-Ediz. L'Arciere/Vivalda.
E' una storia di montagna e di amicizia, ricca di quell'allegria forsennata di cui solo i giovani sembrano capaci, ma anche di riflessioni che scaturiscono dalle discussioni tra i protagonisti, di momenti magici vissuti in parete, e anche di profondo dolore, perché? questa è una storia vera, e nella vita capita che degli amici non tornino più dalle montagne.

Gianni Pieropan - MONTE PASUBIO-Ediz. Gino Rossato.
Guida alla Zona Sacra, itinerari, ambiente, storia.

Bragaglia, Fedrizzi, Pellegrinon, Rapisarda - LA MONTAGNA NEGLI EX LIBRIS - Ediz. Nuovi Sentieri.

Renato Cresta - LA NEVE E LE VALANGHE - Ediz. Mulatero
Premio ITAS 1994 per libro di montagna.
Pubblicazione in cui vengono esaminate varie tipologie di valanghe, e il terreno dove normalmente queste si sviluppano. Le precauzioni da adottare nell'organizzare un'escursione in sicurezza durante il movimento in montagna e in caso di soccorso.
Un invito a leggere questo interessante manuale.

LE MONTAGNE DELLA FOTOGRAFIA - Edizione Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi" / Torino

Pietro Giglio, Matteo Giglio - VALLE D'AOSTA, oltre il sentiero - Ediz. C.D.A.
Sessanta splendidi itinerari di escursionismo impegnativo e di alpinismo facile, distribuiti su tutto il territorio della Valle d'Aosta in grado di soddisfare tanto il semplice appassionato quanto il più animoso "cacciatore di cime".
Itinerari che vanno dall'ultimo grado della scala escursionistica (EE) al grado AD della scala alpinistica.

Walter Giuliano - IL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO - Ediz. Giunti.

LA MONTAGNA DI GHIACCIO, Storia dei ghiacciai italiani del Monte Rosa - Guida realizzata da Walser Kurturzentrum, Comitato Glaciologico Italiano / Torino

Ezio Capello - ASINI, MULI E CANOE - Ediz. Arti Grafiche S.Rocco
Asini e muli, il libro ripercorre nella prima parte, la storia di questi due quadrupedi, da sempre al servizio dell'uomo. E' corredato da un'interessante documentazione fotografica, sono citate imprese, o anche semplici fatti, nei quali questi due animali sono stati protagonisti.
La seconda parte racconta di un'impresa, compiuta dall'autore, la navigazione di laghi alpini con una canoa in legno, simile a quella usata dagli "Indiani" del Nord America.

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