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Notiziario Sezione di Torino Dicembre 1995
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VITA SEZIONALE
Giovedì 21 dicembre - Auguri Natalizi in Sede
Vi invitiamo ad essere in molti e puntuali, alle 19,30 in sede, per quest'incontro che ormai possiamo includere nella tradizione natalizia della nostra sezione.
Un semplice e simpatico momento aggregante che ci darà modo di ascoltare insieme la Santa Messa, celebrata da Don Esterino Bosco con inizio alle 19,45, e scambiarci gli auguri.
Seguirà in atmosfera natalizia, uno spuntino, a cui i soci presenti avranno collaborato, che concluderà serenamente la lieta serata.
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Giovedì 6 gennaio 1996 - Assemblea dei Soci
L'Assemblea ordinaria dei Soci è convocata presso la sede Sociale per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del Presidente e presentazione delle attività
2) Esame del bilancio preventivo
3) Varie ed eventuali
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Calendario Gite 1996
Ogni anno, in questo periodo, il notiziario presenta il calendario di gite sociali per il nuovo anno che è alle porte. L'attività sociale inizia con lo sci-alpinismo che propone un corso di introduzione, con lo scopo di perfezionare chi già lo pratica e di trovare nuovi proseliti.
Con la proposta dello sci di fondo, che si affiancherà allo sci in pista, si cercherà di raggruppare i soci appassionati che già lo praticano per amalgamarli e perfezionare, in futuro, questa attività.
L'alpinismo, con la collaborazione tecnica di Claudio Bernardi, inizia con una giornata dedicata al ripasso delle manovre di soccorso, a cui seguiranno altre gite di un certo impegno.
Avremo dell'escursionismo tradizionale e in Mountain-Bike, incontri intersezionali, e inoltre sarà possibile partecipare alle settimane di pratica sci-alpinistica e di alpinismo, organizzate dalla Commissione Centrale di Alpinismo.
Gli impegni sono sicuramente molti, ma la Commissione che ha redatto il calendario e il Consiglio sezionale che lo ha discusso e approvato, saranno riusciti nel non facile compito di proporre mete e attività che soddisfino la maggioranza dei Soci?
La risposta ai futuri partecipanti.
La Commissione Gite
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CALENDARIO GITE 1996
21 gen - SA - Sci Alpinistica - Barbi M./Bernardi
28 gen - SF - Sci in pista/fondo - Briccarello/Montanaro
4 feb - SA - Sci Alpinistica - Barbi M./Bernardi
11 feb - SF - Sci in pista/fondo - Briccarello/Cellino L.
18 feb - SA - Sci Alpinistica - Risatti S./Bernardi
25 feb - E - Deiva / Bonassola Riviera di Levante - Forneris G.
25 feb - SF - Sci in pista/fondo - Briccarello/Montanaro
3 mar - SA - Sci Alpinistica - Enrico L./Bernardi
10 mar - SF - Sci in pista/fondo - Briccarello/Cellino L.
17 mar - SA - Sci Alpinistica - Armando A.
17 mar - E - Ventimiglia / Dolceacqua - Riviera di Ponente - Zenzocchi
24/30 mar - SA - Settimana. pratica sci-alpinistica a Rollières/Cesana - Comm. Centr. Alp.
30/31 mar - SA - Rally Sci-Alpinistico a Rollières/Cesana - sez. Pinerolo
13/14 apr - E - Sentiero Belvedere Appennino Modenese - sez. Modena & Torino
14 apr - SA - Sci Alpinistica - Barbi M.
25 apr - E - Monte Isola (Lago d'Iseo) - Zenzocchi
25/28 apr - SA - Quattro giorni di Sci-alpinismo internazionale - Rocco G.
1 mag - MTB - Madonna di Cotolivier (2105m) Valle Susa - Risatti S.
5 mag - E - Incontro intersez. di primavera orientali e occid. a Fiorano Modenese - sez. Modena
11/12 mag - SA - Sci Alpinistica - Guerci A.
19 mag - A - Manovre di soccorso - Enrico M./Bernardi
25/26 mag - SA - Sci Alpinistica - Rocco G.
26 mag - E - Traversata Bard/Machaby Valle d'Aosta - Briccarello
1/2 giu - MTB - Monte Jafferau (2785m) Valle Susa - Risatti S.
8/9 giu - A - Uja di Mondrone (2964m) Val d'Ala - Enrico M./Bernardi
15/16 giu - E - Pania della Croce (1859m) - Alpi Apuane - Zenzocchi
22/23 giu - A - Becca di Gay (3621m) Valle di Piantonetto - Enrico L./ Bernardi
6/7 lug - A - Punta Castore (4230m) Val d'Ayas - Risatti S./Bernardi
13/14 lug - E - Rocciamelone (3528m) Rif. Cà d'Asti/Valle Susa - sez. Torino/Venezia
20/21 lug - A - Mont Pelvoux (3932m) Delfinato - Armando A./Bernardi
28 luglio - A - Settimana pratica alpinistica
4 agosto - Valle d'Aosta Comm.Centr.Alp.
Luglio/Agosto - Soggiorno Estivo al Natale Reviglio (sez.Torino)
8 set - MTB - Monte Chaberton (3136m) Valle Susa - Risatti S./Briccarello
14/15 set - A+E - Raduno inters. estivo Monte Antelao - sez. Venezia
22 set - E - Laghi Unghiasse (2468m) Val Grande - Cellino/Montanaro
6 ott - E - Rocca la Meja (2831m) Valle Grana - Cardellino D.
20 ott - T - Gita di chiusura - Comm. gite
10 nov - E - Sentieri del "Pioniere" Valle Angrogna - Solera L.
23/24 nov - Assemblea dei Delegati a Venezia
1 dic - Funzione religiosa al Monte dei Cappuccini
8 dic - E - Escursionistica nel Marchesato del Monferrato - Allara C.
19 dic - Auguri Natalizi in Sede
Gite sci-alpinistiche previste secondo le condizioni METEO nei mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo:
Bieteron 2764m da Estoul/Brusson (Val d'Ayas)
Monte Saron 2681m da Allein (V.Gran S.Bernardo)
Punta Selletta 2574m da Rodoretto (V.Germanasca)
Traversata Bardonecchia-Beaulard 2342m
Monte Besimauda 2231m da Pradeboni (Valle Pesio)
Traversata Bardonecchia-Modane 2445m
M.Malamot 2914m dal lago Moncenisio
di Aprile, Maggio:
Traversata Colle dei Becchi 2990m (Diga di Teleccio)
Pic de Rochebrune 3322m da CervierÈs
Punta Basei 3338m (da Ceresole)
Albaron di Savoia 3627m (rif.Gastaldi)
Punta Calabre 3445m (rif.Benevolo)
Gran Serz 3552m (rif.Vittorio Sella)
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ATTIVITÀ PREVISTA
28 gennaio, 11 e 25 febbraio, 10 marzo - Sci in Pista e di Fondo
Anche quest'anno la nostra sezione organizza delle uscite di sci in pista, abbinate questa volta alla pratica dello sci di fondo.
Ovviamente, al momento della stampa del notiziario, è veramente arduo stabilire le località più adatte a tale scopo, a partire da fine gennaio fino ad inizio marzo, ma si confida nella numerosa partecipazione dei soci e nella generosità del tempo ad elargire abbondanti nevicate indispensabili a questo sport.
Poiché? sarà possibile poter effettuare queste gite in pullman, si invitano gli interessati a segnalare la propria presenza entro il giovedì sera precedente, onde poterlo prenotare.
Coordinatore di gita: Ettore Briccarello tel. 2734822
in sede al giovedì sera tel. 8174806
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"MULTIPASS" per lo sci in pista
Per gli appassionati dello sci in pista sono disponibili, in sede da giovedì 21 dicembre p.v., le contromarche "MULTIPASS" a 10.000 Lit che danno diritto a sconti sugli impianti sciistici (dietro presentazione della tessera sociale Giovane Montagna o del C.A.I.) in località piemontesi, valdostane e francesi.
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Sci di Fondo
L'anima di FONDO della Giovane Montagna si è risvegliata!!
Quest'anno le località delle uscite in pista saranno scelte in modo da assicurare agli appassionati dello sci di fondo un adeguato numero di chilometri.
Invitiamo quindi i soci a far pervenire le adesioni in sede il giovedì sera precedente alle gite.
Informazioni:
Lorenza Cellino tel. 726419
Irene Montanaro tel. 5682490
oppure in sede tel. 8174806
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SCI ALPINISMO - 21 gennaio - 4 e 18 febbraio - 3 marrzo
Il calendario gite è stato compilato cercando, un po' a fatica, di soddisfare le esigenze di tutti.
Si inizierà, di buona abitudine, con un ricco programma dedicato allo sci-alpinismo, dove abbiamo indicato però, vista l'esperienza degli anni passati, soltanto le date. Le mete verranno scelte il giovedì in sede, per poter meglio valutare le condizioni meteo, di innevamento e valanghe. Ci saranno quindi, poi le solite lunghe, interminabili discussioni, che un poco ci mancano, sul dove andare, dove sia meglio, più sicuro, più ...... nell'attesa di uscire dal grigio della città e finalmente entrare nel magico mondo della montagna d'inverno.
Ritorneranno i desideri di gite bellissime, in neve leggera, e tante altre cose ancora. Ognuno libero di creare o ricreare spazi nella propria fantasia, dove dar sfogo al proprio bisogno di avventura. Tutto questo unito al piacere di ritrovare gli amici, e con loro condividere queste giornate.
Così, nel programma '96, abbiamo voluto far coincidere anche un corso di sci-alpinismo, con la finalità di avvicinare a questa bellissima attività tutti coloro che, per la prima volta, intendono frequentare la montagna nella sua veste invernale e perfezionare chi già lo pratica. Le gite saranno precedute il giovedì sera da lezioni e discussioni sui vari temi inerenti lo sci-alpinismo.
Il corso è aperto a tutti, soci e non soci con la speranza di coinvolgere nuovi appassionati. E' richiesta una tecnica sciistica minima pari al 4ø livello della Scuola Sci Italiana, cioè discesa a sci paralleli sui diagonali, con leggera apertura in fase di curva o virata elementare.
Ovviamente contiamo sull'apporto tecnico-pratico di tutti i soci, sul loro bagaglio di esperienza, e soprattutto sul loro entusiasmo a prova di gite catastrofiche su neve marcia.
Fatti i debiti scongiuri, ognuno è libero di sognare.
Coordinatori gite: Bernardi C., Barbi M., Risatti S., Enrico L.
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25 febbraio 1996 - Deiva-Bonassola (E)
Nei profumi della macchia accompagnati dai panorami
Località di partenza: Stazione F.S. di Deiva
Dislivello max: 330 m
Tempo di percorrenza: 4 - 4,30 ore
Difficoltà: Escursionistica
Interessante e suggestivo itinerario lungo una costiera fra le più integre e spettacolari della Riviera di Levante. Si può godere di una mirabile tranquillità e nel silenzio si può ascoltare il frangere del mare sulle scogliere. E' il regno della macchia mediterranea, pinete, ulivi e vigne, straordinari punti panoramici a picco sul mare e sulle coste. Questo è quanto ci promette di ammirare, la descrizione di un tratto del percorso dell'itinerario "Verdeazzurro", che va da Moneglia a Portovenere.
Per i "fià curt" è possibile abbreviare il percorso fermandosi a Framura Stazione F.S.
NB.-Iscrizioni in sede, entro giovedì 22 febbraio, con versamento quota biglietto ferroviario, riduzione per comitive.
Mezzo di trasporto : Treno
Ritrovo di partenza : Torino P.N. 7,12h
Rientro, previsto : To Lingotto 19,26h Torino P.N. 19,34h
Coordinatore di gita : FORNERIS Giovanni tel. 7765662 oppure in sede tel. 8174806
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Apertura invernale del Natale Reviglio
In questi periodi la sezione mette a disposizione dei soci, di tutte le Sezioni, la casa per ferie Natale Reviglio. La zona offre ampie possibilità sportive per tutti: dallo sci in pista, allo sci di fondo, e gite sci-alpinistiche.
I posti disponibili per il soggiorno, nel periodo invernale, sono complessivamente 35.
Inoltre, per gruppi di almeno 15 persone, è possibile soggiornare in altri periodi compresi tra gennaio e aprile. Le prenotazioni per eventuali soggiorni devono pervenire con un preavviso di 15-20 giorni prima del periodo scelto.
Non essendovi personale addetto alla cucina, è indispensabile che ogni gruppo di partecipanti abbia una persona in grado di svolgere le mansioni di cucina. E' consentito l'uso dell'attrezzatura già presente, avendo cura di servirsene non più di due persone per gruppo, onde evitare l'affollamento della cucina stessa. Nei locali del Reviglio sono disponibili prodotti alimentari non deteriorabili che potranno essere acquistati al prezzo di costo.
Le prenotazioni vanno effettuate in Sede il giovedì sera, dalle 21,00h alle 22,30h - tel. (011) 8174806, oppure telefonando Cesare Zenzocchi tel.(011) 3497962 o fax (011) 5176877.
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PROSSIME SERATE IN SEDE
Giovedì 25 gennaio 1996 - MTB in Asia
Reportage di un'escursione in MTB in Asia.
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Giovedì 22 febbraio 1996 - Islanda
In questa serata verranno presentati un servizio di diapositive riguardanti il paesaggio e i punti caratteristici dell'Islanda e uno sulla traversata dell'isola in Mountain Bike.
Saranno presentati da: Carlo Baffert e Stefano Risatti
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ATTIVITÀ SVOLTA
9-10 settembre - Raduno Intersezionale a Pra Catinat
Il raduno intersezionale estivo della Giovane Montagna quest'anno si è tenuto in Val Chisone, al Centro di Soggiorno di Pra Catinat, sapientemente organizzato dalla Sezione di Moncalieri che quest'anno festeggia il cinquantenario.
Già venerdì sera (8 settembre) noi della sezione di Torino ci siamo ritrovati in quattro con altri circa ottanta soci giunti da tutta Italia, ed è stato piacevole rivedere amici provenienti da altre regioni.
Il sabato mattina, con condizioni meteorologiche ottime, la maggioranza dei presenti alle nove circa si è avviata per la visita al Forte di Fenestrelle, classificato come la più grande fortificazione alpina europea.
Per coloro che non hanno preso parte alla visita del Forte è stato possibile fare escursioni nella zona. Noi della sezione di Torino abbiamo atteso altri amici provenienti dalla città partiti di buon'ora per le gite ed altri che si accingevano a compiere il percorso in "mountain-bike" dal Sestriere al Colle dell'Assietta ed a Pra Catinat. Una volta accordatici per il ritrovo pomeridiano siamo partiti in auto, accompagnati da un amico della sezione di Moncalieri, per il Colle delle Finestre (2176m) da dove, proseguendo a piedi per la carrareccia in quota, siamo giunti al Colle della Vecchia poi, per il Vallon Barbier, fino alla Punta del Mezzodì (2691m) godendo di uno stupendo panorama sulle vette più alte della Val di Susa e degli Ecrins.
Ritornati a Pra Catinat abbiamo avuto il piacere di incontrare ancora altri amici, giunti al Centro di Soggiorno dopo la visita al Forte: alle 18,45 per la Santa Messa siamo oltre cento e così pure a cena. Dopo cena, mentre ci scambiamo le nostre impressioni e ci raccontiamo le ultime gite effettuate, gli organizzatori preparano la giornata di domani, formando il gruppo escursionistico e quello alpinistico.
E siamo a domenica 10: purtroppo, dopo la bella giornata precedente, ci svegliamo con banchi di nebbie che ricoprono le vette. I circa otto chilometri che ci separano dal Rifugio Selleries sono affrontati da numerose auto; la strada è a volte malagevole, il parcheggio è assiepato ed è solo dopo le 9,30 che la maggioranza inizia il percorso escursionistico verso la Cristalliera, mentre gli scalatori si sono già diretti verso le vie di arrampicata.
Passando per il Lago del Laus, il Lago la Manica ed il Colle superiore di Malanotte, benché circondati da nebbie diffuse, prima delle 12h arriviamo sull'ampia vetta della Cristalliera.
Attendiamo gli arrampicatori per celebrare insieme un'unica funzione sulla cima ma, poiché? tardano, alle 13,30 ci apprestiamo alla discesa ed alle 14,40 circa siamo di ritorno alle Selleries.
Qui gli amici di Moncalieri ci hanno preparato un'ultima tavolata per salutarci e suggellare queste belle ore trascorse, mentre nel frattempo anche gli scalatori ci raggiungono. Un grazie alla Sezione di Moncalieri per la perfetta organizzazione e la cordialità.
Tutti assieme ci salutiamo, ripromettendo di rivederci nei prossimi impegni sociali e continuare questa serie di incontri, così utili per l'Associazione.
Ettore Briccarello
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9 settembre - Forte di Fenestrelle
Come previsto dal programma del raduno, il primo giorno si è effettuata la visita alla Fortezza di Fenestrelle.
Anche se i soci della nostra Sezione erano pochini (la stessa gita era stata fatta nel mese di aprile), l'affluenza delle altre Sezioni è stata notevole, circa un centinaio di partecipanti suddivisi in tre gruppi: due per il giro più lungo (7/8 ore) ed uno per quello breve (3 ore circa).
Occorre tener presente che la Fortezza è una costruzione del tutto particolare, che si snoda senza interruzione sul costone sud-occidentale del Monte Orsiera con uno sviluppo di proporzioni ciclopiche che si aggira sui 5km, con un dislivello (tra le opposte estremità) di ben 670m.
Detto questo, si comprende come la visita richieda tempo e ... fiato e non si possa pensare di abbinarla - come per alcune opere minori - ad altre mete.
Il Forte è situato sull'antica strada romana che dalla pianura del Po portava alle Gallie, ed era inserito in una poderosa linea difensiva che tagliava la Val Chisone e si collegava alle fortificazioni della Val di Susa. Attualmente è inglobato nel parco naturale dell'Orsiera-Rocciavré
La visita (tralasciando la ridotta Carlo Alberto ormai pericolante posta al controllo ed allo sbarramento dell'arteria di fondovalle) inizia dal Forte S.Carlo, il più importante dell'intero complesso. Vi si accede attraverso uno sventramento delle poderose mura perimetrali che ha sostituito l'antico ingresso attraverso il ponte levatoio. Qui, sulla piazza d'armi, la guida illustra con perizia le vicissitudini della Fortezza dall'inizio della costruzione (1715) fino all'attuale stato di degrado.
Il Forte S.Carlo occupa la parte più bassa degli edifici, ma ne rappresenta il cuore essendo la sede del comando generale, degli alloggiamenti per gli ufficiali e dei soldati, delle scuderie e dei servizi essenziali per la vita e le attività di 1750 persone. Si trovano qui, infatti, anche la Cappella, l'ospedale e il cimitero.
Dal piazzale si gode una bella veduta sul complesso delle costruzioni che sfuggono verso l'alto: il Forte Tre Denti, la Garitta del Diavolo, il Forte delle Valli collegati in parte dai "risalti", una successione di grandi gradini di pietra di enormi dimensioni con funzione di fortini.
Lasciato il piazzale cominciamo a salire utilizzando sia la "strada reale" - voluta da Carlo Emanuele II per visitare ogni anno la fortezza - sia la "scala coperta" che, attraverso ben 4000 gradini praticati all'interno di una solida galleria (caratteristica che ne fa la più lunga d'Europa) e raggiungiamo progressivamente il Forte Tre Denti con la Garitta del Diavolo, le ridotte di S.Barbara e Porte e la batteria dell'Ospedale.
La scala reale termina, con nostro grande sollievo, presso il tempietto (ex corpo di guardia della porta reale alta) ingresso principale al Forte delle Valli. Questa è la parte più elevata della piazzaforte ed è costituita da tre ridotte autonome, separate da ponti levatoi. Alla prima, la Belvedere, ci fermiamo finalmente per il pranzo. Sono trascorse circa tre ore dalla partenza, ed i numerosi gradini cominciavano a pesare!
Dopo pranzo si riprende il cammino ora più agevole, e sempre con l'aiuto della guida, disponibile ad ogni chiarimento, scopriamo con interesse come nulla fosse lasciato al caso: la doppia scala coperta, i due forni per il pane, le due cisterne per l'acqua (non comunicanti), la Cappella, le cucine, alloggiamenti vari, un lungo locale adibito ad osteria, la polveriera ... tutto questo sottolinea la totale autonomia del Forte delle Valli dal S.Carlo.
La nostra "maratona" continua attraverso le ridotte S.Antonio e dell'Elmo giungendo infine sotto le mura formanti la Tenaglia Sommitale che si protendono verso il Ponte Rosso, punto di collegamento con Pra Catinat, oggi interrotto dal ponte levatoio mancante!
Per la discesa siamo pertanto costretti a ritornare sui nostri passi ed usciamo dallo scalone delle Traverse della ridotta Belvedere fino alla "strada dei cannoni" ove, per un piacevole percorso in folta pineta, raggiungiamo chi Fenestrelle, chi Pra Catinat.
Al termine della gita i partecipanti si dichiarano soddisfatti di quanto hanno visto. La visita ha suscitato in noi una sorta di vertiginosa ebbrezza ed anche un certo fascino misterioso con le due scale sotterranee a prova di bomba, le gallerie costellate di feritoie che sciabolano l'oscurità dell'ascesa, i ponti levatoi, i trabocchetti nelle scale coperte .....
Vorrei concludere citando Edmondo De Amicis il quale, riferendo d'un viaggio nella Piazzaforte con l'amico Giuseppe Giacosa nel 1883, così si esprimeva: "Uno dei più straordinari edifici ... una cosa strana, grande, bella davvero ...".
La Fortezza è stata dismessa dall'esercito nel 1946 ed abbandonata alla devastazione di saccheggiatori e vandali, oltre all'incontrastata invasione della lussureggiante vegetazione.
E' stato scritto del Forte di Fenestrelle: "Agonia di un Gigante", ma oggi il complesso - grazie all'entusiasmo di un gruppo di volontari - è oggetto di lavori di restauro e ricupero purtroppo limitati, ma comunque indicativi di una volontà che vuol trasformare un'opera di guerra in uno strumento di cultura e di pace.
Speriamo che nuovi e decisivi contributi - di idee e di mezzi - riescano a sottrarre il "gigante" alla sua agonia.
Franco Ghiglione
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9 settembre - MTB al Raduno Estivo
In occasione del raduno intersezionale estivo della GM, svoltosi nel Parco dell'Orsiera, alcuni intrepidi ciclisti hanno approfittato del luogo per effettuare una escursione in MTB. Sebbene in pochi, partiamo lo stesso sabato mattina per Sestriere, trovando una giornata splendida ma ventilata.
Lasciamo le vetture all'inizio di una strada sterrata e partiamo soltanto dopo aver effettuato un normale controllo alle bici. Dopo aver percorso una decina di chilometri finalmente facciamo una sosta per pranzare. D'ora in poi la strada diventa un leggero saliscendi, e attraversa uno splendido tratto da cui si può ammirare la Valle di Susa.
Verso la fine del percorso un incidente meccanico (la rottura di una catena) ci causa qualche problema ma l'intervento provvidenziale di un attrezzato ciclista ci permette di concludere al meglio questa splendida gita.
Arriviamo al rifugio di Pra Catinat in 5 ore e dopo aver effettuato un percorso di 40km sul dislivello di 1000m.
A Stefano e Alberto l'onore di prolungare la gita andando a Sestriere per recuperare le vetture; a Daniele e a me la speranza di un giusto riposo, vanificata presto dalle coinvolgenti attività fuori programma della sezione di Moncalieri.
Chiara Cellino
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10 settembre - La Cristalliera per roccia...
Presso l'accogliente centro di soggiorno di Pra Catinat, la sera di sabato, ci attende una lauta cena che ci ritempra delle fatiche della giornata (visita al forte di Fenestrelle per alcuni, gita in mountainbike per altri), e ci da le energie per affrontare quelle previste per la domenica.
La meta in programma è infatti il monte Cristalliera raggiunto sia salendo dal sentiero che da un paio di itinerari di arrampicata.
Così dopo cena un gruppo di arditi alpinisti si riunisce e le cordate vengono così definite: un paio di cordate genovesi sulla via Accademica, due torinesi e moncalieresi sullo spigolo Bianciotto, ed infine altre tre miste su una via di Grassi.
L'alba di domenica è grigia e nebbiosa ma nessuno avanza dei dubbi; sperando che il tempo non si guasti ulteriormente un lungo corteo di automobili si snoda lungo la strada sterrata che porta al rifugio Selleries dove abbandoniamo le vetture e ci incamminiamo verso la nostra meta.
Il torrione centrale, sul quale si sviluppano le vie di arrampicata si intravede nella nebbia; alla sua base si separano le varie cordate ed ognuna si avvia alla ricerca del proprio itinerario.
L'appuntamento è per mezzogiorno in punto in punta (gioco di parole), dove don Giovanni Morero aggregato alle cordate sulla Grassi celebrerà la S. Messa.
Notizie dalle vie:
Sull'Accademica tutto bene.
Sul Bianciotto tutto bene, ma un po' lenti; usciamo in punta verso le 14,00.
Sulla Grassi non molto bene. Dopo un'iniziale indecisione sulla localizzazione dell'attacco risolta a testa e croce ci si è trovati decisamente fuori via.
Causa il ritardo e le difficoltà del percorso superiori al previsto queste cordate decidono di traversare su una cengia e riguadagnare la pietraia, rinunciando così alla vetta.
Nonostante il piccolo imprevisto e la Messa che non è potuta essere celebrata in punta (ma si è rimediato poi al centro di soggiorno), tutto si è concluso felicemente con il ritorno al rifugio Selleries dove ci hanno accolto due tavolate imbandite e l'allegria di tutti gli amici.
Daniele Cardellino
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24 settembre - Oratorio di Cuney (o no?)
Alle 7 in punto siamo tutti presenti in Piazza Bernini, con previsioni di brutto tempo. Ad Ivrea, nonostante alternanze di pioggia, decidiamo di proseguire, sperando in un miglioramento. Alle 9 siamo a Porliod, ma la pioggia ed il freddo ci fanno desistere.
Ritorniamo a Bard ed andiamo a visitare il Forte, che ospita una mostra di fotografie (chi non l'ha vista ha perso proprio niente!)
Alle 12 tentiamo di andare a mangiare la polenta a Trovinasse, ma naturalmente non troviamo più posto e ci accontentiamo del nostro pranzo al sacco. Approfittiamo di una schiarita e facciamo la passeggiata Trovinasse / S.Giacomo di Andrate, anche se la visibilità è poca (peccato, non siamo stati fortunati).
Alle 16 siamo di ritorno: un breve saluto ed un cordiale arrivederci.
Sergio Bosa
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8 ottobre - MultiGita alla Rocca Provenzale e dintorni
La gita prevedeva due alternative:
alpinistica, con l'ascensione alla Rocca Provenzale, per la via normale con passaggi di I e II grado;
escursionistica, che si svolgeva con un percorso intorno al gruppo Castello/Provenzale.
Gli escursionisti, quattordici partecipanti, hanno costeggiato la parte est della Rocca, proseguito lungo il vallone Gregouri sino al Colle omonimo, per poi scendere lungo il lato ovest.
Durante il percorso, vi è stata la possibilità di godere della vista notevole delle vertiginose pareti della Torre e del Castello. Inoltre, è stato molto emozionante osservare le cordate di arrampicatori impegnati a salire le numerose vie di roccia, con i differenti gradi di difficoltà. In particolare, abbiamo sostato a lungo al Colle Gregouri per seguire l'arrampicata dei nostri quattro rocciatori impegnati, dal primo mattino, sulla parete est della Torre. Naturalmente non abbiamo fatto mancare loro, a gran voce, i nostri incoraggiamenti.
Il Colle Gregouri si trova a quota 2319m
Il monte Eigher (che qualcuno con pronuncia fraudolenta ha trasformato in Eiger) raggiunge la quota 2574m.
All'unanimità, si è deciso di salire oltre il Colle, in modo da poter affermare una superiorità "altimetrica" nei confronti del gruppo alpinistico che raggiungevano una quota .... ben più modesta.
Pertanto, il nostro gruppo compatto alle 12,45h conquistava ... la vetta dell'"Eig...". Di qui, bel panorama sul gruppo dello Chambeyron e sull'Oronaye. Interessante la vista sulla valle Maurin, con le sue acque e cascate.
Dopo la sosta per il pranzo, siamo tornati, proseguendo oltre il Colle Gregouri e scendendo lungo un ripido pendio. Delle previste "tracce di sentiero", nessuna traccia.
Le difficoltà della discesa sono state mitigate della vista sulle pareti ovest della Torre e del Castello, che apparivano in uno scorcio completamente nuovo.
Tutto bene perciò: bella la giornata, con uno splendido sole, interessante l'itinerario, amichevole e simpatica la compagnia.Giovanni Riccabone
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8 ottobre - Salita alla Rocca Provenzale
Era la prima volta che mi trovavo con "quelli" della Giovane, nonostante avessi più volte partecipato alle fatidiche "riunioni".
- Si va in GITA, mi hanno detto, - è semplicemente un' escursionistica... In realtà era ben di più (a saperlo...)
Il gruppo, arrivati a Chiappera, si divide in due: una parte, saggiamente, va verso il Colle Gregouri, e l'altro, con la sottoscritta, decide di percorrere la "normale". Mi si presentava alta e scoscesa e mi pareva di poter "andare" senza troppi problemi, rincuorata dal fatto che insieme a me vi erano altre quattordici persone.
Man mano che si saliva, ci si accorgeva che la Rocca Provenzale non era poi così banale, tant'è vero che ad un certo punto occorse legarsi: si crearono due spropositate cordate e si cominciò a pregare.
Io decisi di soffermarmi un po' a "meditare", lasciando che il gruppo continuasse il suo percorso alla vetta, ma io ero lo stesso con esso. Aspetta e riaspetta... li vidi arrivare dopo tre ore di lunga attesa e tutti insieme cominciammo la discesa.
... Che fatica! Peggio della salita! Per fortuna avevo con me due angeli custodi: "le sorelle Rainetto", Marta e Carola, che con grande calma, esperienza, senso del dovere, altruismo, mi hanno aiutata a scendere. Poverine! Le ho fatte un po' impazzire, e si vede! Ma sono riuscita ad arrivare fino in fondo.
Beh! La gita finì: ero stanca, stremata, distrutta, rovinata, affamata, assetata, ma felicissima (ci mancherebbe!), di essere riuscita a superare le difficoltà, e soprattutto di aver camminato con persone veramente simpatiche e altamente qualificate.
Elena Giglioli
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8 ottobre - L'escursione al Colle Gregouri
Sul tempo della gita non vi sono dubbi: bellissimo e caldo. Così circondati da uno scenario di dentatissime guglie e montagna abbiamo iniziato il sentiero di salita tutti assieme; ma presto i più arditi hanno deviato a sinistra per arrampicare su un sentiero mozzafiato ma facile!
Io parlerò della comitiva di 12 persone che ha raggiunto il Colle Gregouri (2300m) alla base delle due cime, percorrendo un sentiero su prato, poi una decina di loro ha proseguito e raggiunto la cima Eigher (2500m) dopo circa un'ora di cammino.
Nel frattempo, sdraiata al sole, guardavo le evoluzioni di arrampicata e di corda doppia di alcuni ragazzi nonché? di Luca, Matteo, Daniele e Stefano sulla vicinissima Torre Castello.
Quando ritornano i 10 escursionisti dall'Eigher è ora di iniziare la discesa. Cesare ricorda una via facile facile che aggira il gruppo alla base, per prati. e sull'onda dei ricordi ci siamo persi in prati con l'erba alta un metro, senza altro sentiero che il letto di un ruscello privo d'acqua. Non c'era altro da fare bisognava scendere di lì. E così un po' ruzzolando, un po' saltando alle 17 siamo alla base.
Breve attesa della comitiva arrampicante, ricondotta sana e salva dall'Ettore e dall'Enrico, mentre anche i rocciatori arrivano. Sul pullman l'autista si scusa di avere in repertorio solo il film IL FUGGITIVO. Lo manda in video e parte: ottimo film / quando compare la parola FINE, siamo a Torino.
Maria Teresa Morello
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24 ottobre - Gita di Chiusura a Vinadio e visita al Forte
Mi sono state chieste le impressioni sulla gita a Vinadio: eccole a caldo. Cordialità, amicizia, serenità fra tutti i partecipanti ed una attente organizzazione, hanno caratterizzato, come sempre d'altronde, lo svolgimento della nostra trasferta verso le montagne del cuneese. Si parte alle 7,15 e dopo aver raccolto i gruppi di partecipanti nei vari punti di ritrovo, si prosegue immersi nella nebbia fitta che favorisce qualche dormitina. Arriviamo a Cuneo con una speranza di sole, delusa però da una persistente nebbiolina, tipicamente autunnale, si risale su tornanti abbastanza tortuosi la bella valle che si presenta con i colori smaglianti dei faggi, dei castagni e più in alto dei larici. Il sole non si vede, ma non importa, a Vinadio ci attende una giovane guida del posto ed iniziamo la visita del forte, del quale siamo già stati informati da Tina su date, epoca della costruzione, materiali e tecniche usate. La visita è interessante e dettagliata, scopriamo curiosità e restiamo stupiti dal lavoro immane svolto da uomini, donne e bambini tra il 1834 e il 1849, lavoro che sarà però inutile, perché? la fortezza non sarà mai nemmeno armata, date le mutate condizioni storico-politiche. Qualcuno paragona tale fatica umana a quella della costruzione delle piramidi! Cominciamo a sentire un certo languore data l'aria buona e il continuo salire e scendere dai sotterranei agli spalti della fortezza; molti hanno pensieri mangerecci alla vista di un orto ricco di carote, insalata, pomidoro e quant'altro. Conclusa la visita scendiamo in paese, visitiamo la chiesa e lo splendido portale del 1300 e l'interno ricco di tele di pregio; quindi attraverso le stradine strette e pulite arriviamo all'Erboristeria Artemy, dove i proprietari ci offrono assaggi dei loro prodotti. Ormai in preda a vera fame, ci dirigiamo a Bagni di Vinadio dove ci attende un pranzo abbondante e gustoso. Al pomeriggio raggiungiamo la chiesa lungo una strada in salita che ci sgranchisce le gambe dopo la seduta a tavola: il parroco celebra la S.Messa, è un momento molto intenso di partecipazione nella fede che ci unisce. All'uscita si è alzato un vento piuttosto freddo e la sera avanza rapidamente, scendiamo verso il pullman e apprezziamo il tepore con cui ci accoglie. Il viaggio verso Torino è tranquillo e la gita si conclude in Piazza Bernini con saluti e arrivederci a presto. Domani si "continua la strada" come invita a fare la riflessione contenuta dell'immaginetta che il parroco ci ha regalato, con la "bisaccia" piena di utili "ricette".
Linda Lucchetti
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23 settembre - sabato - 50 anni di G.M. a Moncalieri
Un gruppo di soci della nostra sezione ha partecipato ai festeggiamenti, svoltisi a Moncalieri, per la ricorrenza del cinquantennio di fondazione della locale sezione.
Nel pomeriggio, una proiezione di diapositive, commentate da alcuni soci che ne sono stati protagonisti, hanno fatto rivivere momenti di vita associativa dalla nascita della sezione ai giorni nostri. E' seguita la Santa Messa presieduta e concelebrata da diversi sacerdoti che sono stati vicino alla sezione in questi cinquant'anni.
Al termine della Santa Messa, nel salone attiguo alla chiesa, un ricco self-service ha coinvolto numerosi invitati, che hanno insaporito i ricordi delle attività più o meno passate con deliziose ghiottonerie. La piacevole serata conviviale si è conclusa con i canti della "Corale Giuseppe Verdi di Moncalieri".
Cesare Zenzocchi
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18-19 novembre - Assemblea del Delegati a Moncalieri
Nella sala dell'Istituto Oasi Maria Consolata di Cavoretto e nell'ambito del raduno intersezionale della Giovane Montagna, organizzato dalla sezione di Moncalieri, si sono riuniti sabato pomeriggio 18 novembre i delegati di tutte le sezioni per partecipare ai lavori assembleari e principalmente per ascoltare le relazioni esposte dai Presidenti.
Molti gli spunti e le osservazioni emerse dai vari interventi, su tutti però è apparso come principale e comune punto di convergenza il forte e radicato attaccamento agli ideali della nostra Associazione, interpretati in modo univoco.
Pur nell'alternarsi delle diverse situazioni è stato possibile constatare sempre la notevole vitalità delle sezioni, decisamente in alcuni casi dall'aumento dei soci (principalmente quelle orientali), in altri casi invece, dal rinnovato entusiasmo espresso dagli interventi di nuovi giovani presidenti.
E' stato comunque, ribadito il concetto che la meta da raggiungere non è sempre il maggior numero di soci, ma l'attenzione costante ai valori individuali dei nuovi iscritti per mantenere inalterato lo spirito e le caratteristiche dell'associazione.
Nelle note pratiche è emerso poi, dal resoconto dei vari interventi, che in molti casi hanno più successo le gite escursionistiche, mentre pare che in quasi tutte le sezioni nascano difficoltà nell'organizzazione dell'attività alpinistica.
Si fà perciò molto affidamento nella buona riuscita delle settimane di pratica alpinistica per riavere, con nuovi capicordata, anche degli elementi pronti a dare nuovo impulso all'alpinismo sia estivo che invernale.
Si possono concludere queste note ricordando che è stato espresso come augurio la nascita di nuove sezioni, affinché? la nostra Associazione sia sempre più attiva sul territorio e principalmente nelle regioni nelle quali non siamo ancora presenti.
Nella serata, dopo alcuni dibattiti, si sono svolte le votazioni per il rinnovo del Consiglio Centrale di Presidenza del biennio 1995-97 che hanno dato il seguente risultato:
Presidente: Piero Lanza
Vice Presidenti: Luciano Caprile, Andrea Carta
Consiglieri: Antonio Feltrin, Giulio Terragnoli, Paolo Fietta, Cesare Zenzocchi, Giuseppe Stella, Ilio Grassilli, PierGiorgio Pellacani
Revisori dei conti: Sandro Cogorno, Tita Piasentini, Flavia Bortolozzo.
Al Dott. Pesando, che per tanti anni è stato Presidente Centrale, il grazie più sentito dalla nostra sezione per l'attenzione data alla Giovane Montagna, e a Piero Lanza, neo presidente, l'augurio di buon lavoro e di una serena presidenza.
Lodovico Solera
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SERATE IN SEDE
Giovedì 21 settembre - Il Forte di Fenestrelle
Titolo della serata era una conferenza sul Forte di Fenestrelle, oggetto di recenti visite da noi effettuate; i relatori Dante Gariglio e Mauro Minola per? hanno spaziato più ampiamente, parlando di molte altre fortificazioni.
Oltre che Fenestrelle, del quale fra l'altro abbiamo potuto ammirare anche i lavori di ristrutturazione compiuti in questi ultimi anni per rendere visitabile la costruzione, abbiamo visto inoltre altri forti italiani, quali quelli di Bard, Exilles, Vinadio, Colle di Tenda, Colle di Nava, Chaberton, o che erano italiani, o meglio sabaudi, come quelli di Moncenisio o di Modane.
Infine altresì i forti francesi si sono fatti ammirare, soprattutto per il fatto che sono "cittadelle fortificate", con un'interazione fra gli edifici militari e le abitazioni civili, quali quelle di Brian'on, Entrevaux (presso Nizza), Sisteron.
Nel corso della loro narrazione i conferenzieri hanno anche evidenziato l'evoluzione delle armi, intrinsecamente collegata a quella dei forti: abbiamo così visto sorgere nuove strutture, dapprima su quelle già esistenti, poi edifici totalmente nuovi, più adatti a ricevere l'offesa di armi successivamente nate e via via più potenti.
Sono architetture ora in disuso con i nuovi sistemi di guerra, ma alla fine della serata due concetti si sono affermati: quanto hanno lavorato i nostri avi nei secoli scorsi per difendersi e difenderci, ed in che meravigliosi scenari è ancora possibile vedere oggi queste strutture, vecchie magari di qualche secolo, ma ormai compenetrate con l'ambiente.
Ettore Briccarello
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Giovedì 9 novembre - Film "La tragedia dell'Eiger 1936"
"Il proiettore è guasto", con questa frase inizia la serata. Dopo aver armeggiato un po' intorno al vetusto apparecchio ogni problema sembra risolto. La platea è ansiosa. L'immagine vacilla, sembra scomparire, torna nitida ..... ma ..... non c'è audio: l'amplificatore è bruciato. Mezz'ora e anche questo inconveniente viene accomodato. Ci accomodiamo pure noi.
La Nord dell'Eiger, ebbi l'occasione e la fortuna di ammirarla durante un viaggio sul trenino della Jungfrau, ed ora rivivo quei magici attimi attraverso la pellicola, narrante uno dei tanti drammi di cui furono teatro queste rocce. Una muraglia di pietra calcarea per lo più mediocre e ricoperta di verglas, punteggiata da ripidissimi nevai, mitragliati continuamente dai sassi: questa è la Nord dell'Eiger, ribattezzata dagli alpinisti tedeschi "Mordwand" (invece di Nordwand). Questi 1800m di roccia e ghiaccio, negli anni '30 uno degli ultimi "grandi problemi" delle Alpi, non si ergono da tormentati ghiacciai, ma da dolci e variopinti pascoli, vicino al mondo civile, eppure non lasciano scampo.
1936: Hinterstoisser, Kurz (tedeschi), Rainer e Angerer (austriaci) sono sulla parete. Hanno attaccato sabato 18 luglio dapprima separati ma ben presto si fondono in un'unica cordata. "Dopo aver superato la difficilissima fessura sotto la Rote Fluh, Hinterstoisser compì per primo la traversata che porta al primo nevaio. (...) Quando furono passati tutti, Andreas ritirò la corda della traversata (...) La porta che consentiva il ritorno era chiusa." (da "Il ragno bianco" di H. Harrer) Tale traversata richiede al tedesco, forse dei quattro il più dotato tecnicamente, quelle "acrobazie" e quelle manovre di corda introdotte dal fortissimo Hans Dülfer e dalla "Scuola di Monaco" e sperimentate nelle Alpi Orientali. Sono anni in cui l'artificiale comincia ad affiancare la libera, e il chiodo, pur se usato con parsimonia, diviene mezzo indispensabile per la progressione.
Domenica 19 luglio.
Angerer, seppur ferito da una pietra, riesce a tenere il passo dei tre compagni; Giù sotto la grande parete, i cannocchiali sono assediati dai curiosi, giornalisti e guide locali. Il tempo, però sembra non accompagnare più i quattro scalatori e un peggioramento è previsto, brandelli di nuvole celano, di tanto in tanto, la parete.
Lunedì 20 luglio.
Willy Angerer è in difficoltà. Kurz e Hinterstoisser attaccano il ripido pendio di neve che porta la "Bivacco della morte" (punto in cui morirono assiderati due tedeschi protagonisti di un precedente tentativo) ma, dopo una trentina di minuti, sono costretti a fermarsi: Angerer non ce la fa.
Inizia così la lunga serie di calate in corda doppia; la speranza è quella di giungere alla galleria ferroviaria tramite una delle due finestre che s'aprono sulla grande parete. Ma la grande incognita è la traversata. Sarà fattibile?
Martedì 21 luglio.
I quattro giungono, già nelle prime ore del mattino, alla tanto temuta traversata, ma, come dice Harrer "La porta che consentiva il ritorno era chiusa." Le rocce, ora incrostate di ghiaccio e neve, non consentono più ad Hinterstoisser di passare. A questo punto cosa sia esattamente successo nessuno lo sa, la sola certezza è che Rainer, Angerer ed Hinterstoisser muoiono (il film ipotizza una slavina). Kurz rimane solo.
Mercoledì 22 luglio.
I soccorritori giungono a poche decine di metri sotto Kurz ma sono bloccati da un grande strapiombo. Lo sfortunato alpinista, con gli spezzoni di corda rimastigli, dopo 5 ore di sforzi, riesce a formare un lungo cordino a cui i soccorritori legano due corde annodate. E' la salvezza ... Kurz inizia la calata ..... ma ..... il nodo, il nodo non passa attraverso il freno moschettone. Kurz prova e riprova ma deve arrendersi. Dalla corda penzola un cadavere , quello di Kurz morto di sfinimento.
La grande parete verrà vinta nel '38, quasi contemporaneamente alla grande impresa di Cassin sullo Sperone Walker, da Heckmair, Vörg, Kasparek ed Harrer. Anche in seguito capiteranno molti altri incidenti mortali, tra cui quelli degli italiani Longhi (anni '50) e Ursella ('70), ma bisogna anche dire che le nuove tecniche di soccorso consentiranno di salvare la vita ad alpinisti altrimenti spacciati, divorati dall'"Orco".
Luca Enrico
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VITA SEZIONALE
Giovedì 26 ottobre - Assemblea dei Soci e Votazioni
In una sala affollata di Soci, le cui età erano tutte rappresentate, si è svolta l'annuale assemblea in cui sono state illustrate le varie attività sezionali. Queste hanno avuto un bilancio sufficientemente buono e la vita associativa sta attraversando un buon momento di impegno giovanile. Il numero di soci non è aumentato dallo scorso anno, ma le nuove iscrizioni hanno integrato il naturale ricambio associativo.
Brevemente le attività sociali effettuate.
SCI-ALPINISMO.E' iniziato alla grande con un buon numero di partecipanti alla prima gita, anche se la meta scelta presentava larghe chiazze di terreno brullo. Nelle uscite seguenti, il numero dei partecipanti è via via diminuito.
Il momento culminante dello sci-alpinismo è stata la partecipazione al Rally, organizzato dalla nostra sezione con la collaborazione della sezione di Genova, in quel magnifico balcone naturale della Valle d'Aosta che è Vetan. Ben diciassette le squadre presenti, in rappresentanza di otto sezioni. La nostra sezione ha partecipato con due squadre e, oltre vincere il primo premio, ha conquistato per il 1995 il trofeo Giovane Montagna.
ALPINISMO. Per i più esperti, sono state organizzate tre gite con la collaborazione della guida Claudio Bernardi, con lo scopo di perfezionare i capicordata. Hanno partecipato da quattro a cinque soci, ottenendo buoni risultati tecnici. Alla settimana di pratica alpinistica, organizzata dalla Commissione Centrale di Alpinismo e svoltasi a San Martino di Castrozza, hanno partecipato quattro nostri soci.
ESCURSIONISMO. Questa attività non ha presentato grossi problemi di organizzazione e partecipazione. Quest'anno si era presentata l'opportunità di ritrovarci con i soci dell'Associazione svizzera "Juralpe", dopo la felice esperienza dello scorso anno al Reviglio. Purtroppo, però, la nostra adesione ad una gita da loro organizzata è stata minima: due partecipanti. E' così sfumata un'occasione per continuare un reciproco scambio di conoscenza e di partecipazione in alcune attività comuni.
Ha mosso le prime "pedalate" una nuova attività: andare in montagna con la mountain-bike. Sono state effettuate tre uscite, delle quali due in occasione di incontri intersezionali. E' sicuramente un'attività da sostenere e stimolare, dato lo sviluppo di questo mezzo, che non potrà che portare nuovi simpatizzanti, e chissà che in futuro non potranno anche diventare fautori dell'alpinismo.
BIVACCHI. Le condizioni dei nostri bivacchi sono buone. Quest'anno si è provveduto alla pulizia ed al rinnovo di parte dell'arredo del bivacco Carlo POL. Se non succedono dei grossi danni, per qualche anno, sarà sufficiente eseguire la normale manutenzione.
Casa per ferie NATALE REVIGLIO. La frequenza dei soci, durante i mesi di apertura, è stata buona. Vi sono sempre richieste di soggiorno anche per i periodi di non apertura ufficiale. La casa necessita sempre di un grosso impegno lavorativo, in piccolo si può paragonare al Duomo di Milano, non si finisce mai. Vanno ringraziati tutti quei soci che, trasformandosi in validi artigiani, collaborano a renderla funzionale e accogliente.
Nelle sei SERATE CULTURALI E FOTOGRAFICHE programmate in sede, sono stati trattati argomenti di vario interesse e si è sempre avuta una buona presenze di soci e simpatizzanti.
Ultimata la relazione, viene data lettura, con successiva spiegazione, del bilancio consuntivo dell'anno sociale 1995, che viene approvato dall'assemblea.
Vengono nominati i componenti del seggio, e viene data la parola ai Soci, per un approfondimento delle attività sociali ed ascoltare eventuali proposte.
Nel corso del dibattito, viene suggerita la necessità di avere un responsabile per le attività alpinistiche al Reviglio, che possa indirizzare ed amalgamare i partecipanti, in particolare nel periodo di maggiore affluenza degli ospiti. Inoltre, che anche in sede, oltre alla Commissione gite, ci sia un responsabile per lo sci-alpinismo e per l'alpinismo, perché? coordini e si interessi a coinvolgere più persone nelle varie gite. Infine, viene fatto il punto sul grado di preparazione tecnica del gruppo di ragazzi che si è formato, che supera il grado delle difficoltà delle gite sociali, e danno la loro disponibilità per accompagnare i soci meno giovani e i principianti. Al termine dell'assemblea, si dichiara aperto il seggio elettorale ed i Soci provvedono alle elezioni del nuovo Consiglio sezionale che a scrutinio ultimato ha dato i seguenti risultati:
CONSIGLIO SEZIONALE
Barbi Cesare, Bosa S., Risatti S., Barbi Marco, Buscaglione S., Zenzocchi C., Cardellino D., Bolla M.T., Rocco Enrico, Briccarello E., Castagneri M.R., Rocco Giorgio, Enrico Luca, Bernardi C.
DELEGATI AL CONSIGLIO CENTRALE
Bosa S., Castagneri M.R., Zenzocchi C.,Buscaglione S., Bolla M.T., Forneris G., Solera L., Rocco Giorgio, Rocco Enrico, Boggero R., Ghiglione F., Guerci A., Ravelli P.L.
Il Presidente
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Consigli Sezionali
Nelle due riunioni svoltesi prima del rinnovo del Consiglio, è stato fatto il punto sulla Casa per ferie Natale Reviglio.
Il Comune di Courmayeur ha approvato le modifiche interne del solaio e il rifacimento del tetto in lose di tutto l'edificio compresa la parte attualmente coperta in lamiera. Invece, dovrà essere ripresentato il progetto per la scala di sicurezza esterna. Si è pure deciso per il prossimo anno, di effettuare un corso di introduzione allo sci-alpinismo, pubblicizzandolo opportunamente.
Nella prima riunione del nuovo Consiglio è stato esaminato il nuovo calendario gite per il 1996, che completato di alcune attività è stato approvato.
Il Presidente
Prossimo consiglio lunedì 8 gennaio 1996
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CONSIGLIO CENTRALE
Domenica 19 novembre, in concomitanza con l'Assemblea dei Delegati, si è riunito per la prima volta il nuovo Consiglio Centrale.
Durante la riunione vengono assegnate le cariche di segretario, tesoriere e direttore della rivista. Sono eletti:
Segretario: Cesare Zenzocchi; Tesoriere: Sergio Buscaglione; Direttore della Rivista: Giovanni Padovani
Si procede quindi ad esaminare alcune proposte organizzative, si individuano alcune problematiche, che interessano la nostra Associazione, da approfondire e da poter discutere nelle prossime riunioni di Consiglio.
Cesare Zenzocchi
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QUOTE SOCIALI 1996
Le quote sociali per il 1996 sono state fissate in:
Soci Ordinari: 25.000 Lit
Soci Aggregati: 10.000 Lit
Si invitano i Soci ad essere solleciti e presenti al versamento mediante una visita in sede (ogni giovedì sera dalle 21,00 alle 23,00) o, se proprio non è possibile venire, mediante il seguente Conto Corrente Postale:
n.13397104
GIOVANE MONTAGNA SEZIONE TORINO
VIA S.OTTAVIO 5 10124 TORINO
Si ricorda inoltre che il versamento della quota deve essere effettuato entro la fine di MARZO p.v., come da regolamento interno sezionale.
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Lutti
E' mancato Bernardo Merlo, già Presidente Centrale negli anni '70. Ai famigliari le condoglianze di tutti i soci, che ricordano la sua discreta ma significativa presenza.
La signora Rina Musso ha raggiunto il marito nella cordata celeste. I vecchi soci la ricorderanno nelle loro preghiere.
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