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Notiziario Sezione di Torino Dicembre 1998
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VITA SEZIONALE
La Giovane Montagna augura
Buon Natale e un Felice Anno Nuovo ai Soci, alle loro Famiglie e a tutti gli Amici Giovedì 17 dicembre - Auguri natalizi in sede Nel rispetto delle migliori tradizioni, anche quest'anno ci troveremo insieme per festeggiare il Santo Natale. Vi aspettiamo numerosi alla celebrazione della Santa Messa a cui seguirà il sempre piacevole momento conviviale. Siamo tutti invitati a sbizzarrirci in prelibatezze dolci e salate. Ritrovo in sede alle 19,30 h.
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ATTIVITÀ PREVISTA
Le buone intenzioni per il 1999
Il calendario gite '99, a differenza degli anni passati, è stato suddiviso per categorie di attività, per potersi proporre più facilmente, oltre che naturalmente ai soci, anche ai simpatizzanti. Sia per lo scialpinismo che per l'attività alpinistica le gite sono state inserite in ordine graduale di difficoltà, in modo da dare la possibilità a ciascun partecipante, compreso il neofita, di rag-giungere la meta. Naturalmente è richiesta una continuità nella partecipazione. Coloro che fossero sprovvisti di materiale, ma non della "voglia di montagna", non disperino: rivolgendosi con un certo anticipo in sede si potrà provvedere alla bisogna. Nel periodo autunnale è prevista un'attività di palestra di roccia, coordinata dal nostro socio e guida Claudio Bernardi. Come potrete notare, il giovedì precedente le uscite abbiamo previsto in po' di teoria (e non solo...) in sede. Oltre alle attività ordinarie non può passare inosservato che nel calendario sono stati inseriti degli appuntamenti speciali: il percorso della Via Francigena che ci vedrà pellegrini verso Ro-ma (almeno per un tratto!!!), la celebrazione del centenario del Rocciamelone. E ancora: il ra-duno intersezionale al Rifugio Natale Reviglio nel 40° anniversario della sua inaugurazione, il rally di sci alpinismo in Trentino e una sicuramente avvincente gara sociale di discesa ai piedi del Cervino! Inoltre per gli appassionati di montagna, ma anche di bici 5 sono gli appuntamenti da non per-dere che ci porteranno a pedalare oltre i 2.000 metri in Val di Susa, Val d'Aosta e valli di Lanzo. Da sottolineare che, come di consueto, vengono riproposte le settimane di pratica alpinistica e sci-alpinistica nonché quella di escursionismo nata l'anno scorso e che ha registrato un buon successo. Chi non pago di tutte queste proposte avesse altre idee... deve solo farsi avanti: al giovedì co-me sempre la sede è aperta a tutti e sono bene accette nuove iniziative e...nuovi partecipanti !!!!! La Commissione Gite
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CALENDARIO GITE 1999
SCI IN PISTA 17 e 31 gennaio - Corso di sci (Briccarello E.) 14 e 28 febbraio - Corso di sci (Briccarello E.) 28 marzo - Gara sociale di discesa a Cervinia (Briccarello E. / Risatti S.) SCIALPINISMO 24 gennaio - Cima del Bosco / 2381m (Rainetto C. / Cardellino D.) 7 febbraio - Monte Nebin / 2510m - Val Varaita (Risatti S./Saporito A.) 21 febbraio - Monte Briccas / 2426m - Valle Po (Risatti S. / Vassallo C.) 28 febbraio÷5 marzo - Settimana di pratica scialpinistica (Commiss.Centr.Alpinismo) 6-7 marzo - Rally scialpinistico - Valle Sorrentina / Bolzano (organ.sezz.Verona / Vicenza) 14 marzo - Colle Perdu / 2492m - Cervières (Castagneri M.R. / Demaria M.) 11 aprile - Pic Blanc de Galibier / 2955m (Barbi M.) 25 aprile - Pic d'Asti / 3219m - Chianale (Rocco G. / Demaria M.) 15-16 maggio - Gran Paradiso / 4061m - rif. Vittorio Emanuele (Risatti S. / Cardellino D.) ALPINISMO 9 maggio - Palestra Rocca Sbarua / 1415m (Cardellino D.) 23 maggio - Punta Villano / 2663m - Valle Susa (Bello A.) 5-6 giugno - Punta d'Ondezana / 3492m - rif.Piantonetto (Briccarello E.) 10-11 luglio - Pic de Neige Cordier / 3615m - rif. Glacier Blanc (Cardellino D. / Rainetto M.) 24-25 luglio - Punta Polluce / 4097m - rif. Mezzalama (Risatti S. / Saporito A.) 1÷8 agosto - Settimana di pratica di Alpinismo - S.Martino di Castrozza (Commiss.Centr.Alpinismo) ROCCIA giovedì 7, 21 ottobre e 4 novembre - Attività teorica in sede 10 ottobre - Attività su Roccia / Palestra di Traversella 24 ottobre - Attività su Roccia / Palestra dell'Aquila 7 novembre - Attività su Roccia / Palestra di Machaby (coordinatore Bernardi Claudio) ESCURSIONISMO 21 marzo - Monte Acuto / 747m - Ceriale (Germano V.) 11 aprile - Tenda*Briga*Tenda / Val Roja (Zenzocchi C.) 25 aprile - Quattro Denti di Chiomonte / 2106m (Bardina L.) 9 maggio - Monte Freidour / 1445m (Zenzocchi C.) 23 maggio - Forti Croix de Bretagne, Grand Maye / Briançon (Germano V.) 5-6 giugno - Biv. Carpano / 2865m - rif. Piantonetto (Solera L.) 4 luglio - Giro dei Quattro Colli / Gran San Bernardo (Buscaglione S. / Briccarello E.) 4÷11 luglio - Settimana di pratica di Escursionismo - Chialvetta (Commiss.Centr.Alpinismo) 17-18 luglio - Monte Rocciamelone / 3538m (Commissione gite) 17 agosto - Via Francigena * Abbazia di Novalesa / Rif. Amprimo 18 agosto - Via Francigena * Rif. Amprimo / Sacra S.Michele 19 agosto - Via Francigena * Sacra S.Michele / Rivoli 20 agosto - Via Francigena * Rivoli / Basilica di Superga 11-12 settembre - Monte Granero / 3171m - rif. Granero (Rainetto M. / Bello A.) 26 settembre - Oratorio di Cuney / 2652m - Lignan (Solera L.) 10 ottobre - Lago degli Albergh / 2038m Palanfré (Zenzocchi C.) 21 novembre - 4 passi nel Marchesato del Monferrato (Allara C.) MOUNTAIN BIKE 29-30 maggio - Raduno intersezionale MTB Commiss.Centr.Alpinismo) 20 giugno - Madonna di Catolivier / 2105m - Oulx (Vassallo C. / Saporito A.) 4 luglio - Passo Mulattiera / 2412m - Beaulard (Rocco G.) 5 settembre - Lago di Cignana / 2158m - Torgnon (Guerci A.) 19 settembre - Colletto qt. 2048 m / Tornetti di Viù (Gamerro M.) ALTRE ATTIVITÀ 24÷27 giugno - Raduno intersezionale al Natale Reviglio nel 40° dell'inaugurazione (Comm.gite e Reviglio) 11 luglio÷29 agosto - Soggiorno estivo al Natale Reviglio 30 settembre - Assemblea dei Soci in sede 15÷18 ottobre - Assemblea dei Delegati a Roma 14 novembre - Gita Chiusura, Pranzo sociale (Commissione gite) 28 novembre - Funzione religiosa al Monte dei Cappuccini 23 dicembre - Auguri natalizi in sede
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CORSO DI SCI IN PISTA
Anche quest'anno viene organizzato un corso di sci in pista. Avrà una durata di quattro dome-niche e si svolgerà in località ancora da definirsi. Possono parteciparvi tutti i soci, adulti e ragazzi, che desiderano apprendere o perfezionare la tecnica dello sci. Le adesioni si ricevono in sede al giovedì sera dalle 21,00 h alle 23,00 h (tel. 011.817.48.06), e devono pervenire entro il 17 dicembre 1998, per dare modo di confermare quanto organizzato. Per quanto riguarda la gara di sci, quest'anno intersezionale, si svolgerà il 28 marzo 1999 a Cervinia, Plan Maison indicativamente alle 13,00 h. La gara prevede una sola manche della durata di circa 50/70 secondi. Alla sera è prevista la solita cena in piola. Comunque, ulteriori informazioni saranno date successivamente in sede, oppure contattando direttamente RISATTI Stefano (tel. 011.81.93.641), o BRICCARELLO Ettore (tel. 011.273.48.22). sommvoce \l 1 "24 gennaio 1999 = Cima del Bosco # "24 gennaio 1999 - Cima del Bo-sco (SA) Ancora una volta ritorna in calendario l'ormai nota Cima del Bosco. In particolare mi torna in mente quando vi andammo nel 1995. Io, alle prime esperienze come coordinatore di gita, riuscii imperdonabilmente a perdere per strada l'equipaggio di una mac-china di partecipanti. Una di questi, la nostra amica Carola, nonostante quel piccolo contrattempo, ha perseverato nella sua passione per lo scialpinismo, ed io sono oggi felice di poterla affiancare nella sua pri-ma coordinazione di gita. Sarebbe molto bello, in questa salita che così bene si adatta ad un esordio, avere la compagnia di qualcuno di quei soci titubanti che tutti gli anni affermano: "dall'anno prossimo, se fate del-le gite facili, inizio anch'io con lo scialpinismo!". La gita è facile, piacevole e la neve sarà sicu-ramente bella!! Le iscrizioni si raccolgono il giovedì precedente in sede. Chi volesse iniziare con lo scialpinismo ma fosse sprovvisto dell'attrezzatura necessaria è pre-gato di rivolgersi il più presto possibile a me o a Stefano; con un po' di buona volontà e sfrut-tando le conoscenze giuste speriamo di poter provvedere. Coordinatore di gita : CARDELLINO Daniele tel. 0118172212 6 febbraio - MONTE NEBIN (SA) Questa è stata la mia prima gita di sci-alpinismo. Cosa c'entra? Nulla, ma la prima gita è sem-pre la prima gita ed una persona ne conserva sempre un ricordo particolare. Difficoltà? Pochis-sime, adatta per chi sta iniziando o per chi vuole iniziare ad allenarsi per una stagione ricca di sci-alpinismo. Panorama stupendo. Neve: sicuramente ottima! Difficoltà : MSA Partenza : da P.zza Caio Mario alle ore 7:00 Coordinatore di gita : RISATTI Stefano tel. 011.8193641 SAPORITO Antonello tel. 011.5214028
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21 febbraio - MONTE BRICCAS (SA)
Il monte Briccas può essere considerato una vera rarità, soprattutto per quelli che non "vedono l'ora di arrivare". Infatti, durante tutto il percorso, è possibile ammirare: di fronte la cima e alle spalle lo splendido scenario del Monviso. Si tratta di una gita caratterizzata da un itinerario li-neare. L'assenza di curve e il dislivello di soli 900 metri rendono tutto il percorso adatto a quelli che si stanno avvicinando alla pratica dello sci alpinismo. Dislivello : circa 900 metri Difficoltà : Facile Ritrovo : P.zza Caio Mario alle 6,50 h Materiale : Normale equipaggiamento da sci-alpinismo Coordinatore di gita : VASSALLO Claudia tel. 0338.3119561 RISATTI Stefano tel. 011.8193641
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28 febbraio - 5 marzo - Settimana di pratica Sci-Alpinistica '98
Sono ormai anni che cerco di coinvolgere soci a partecipare alla settimana di pratica sci-alpinistica. Ho sempre detto alla commissione centrale di sci-alpinismo della GM che i soci di Torino hanno problemi a disporre di una settimana che non sia inserita a cavallo di festività (ma chi vogliamo prendere in giro !!!). Lo scorso anno era stata scelta (sempre per venirci incontro) nel ponte 25 aprile - 1°maggio. Risultato? Demoralizzante! Tre persone in tutto, di cui due organizzatori e promotori di questa iniziativa e la terza addirittura non socia trovata per caso il giorno prima della partenza. Se pensate, inoltre, che la località fosse in qualche sperduta landa d'Italia, vi sbagliate ancora: era nella comoda e agevole sede dello Chapy dove si potevano aggregare anche i soggiornan-ti!!!
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Anno nuovo vita nuova!
La stagione '99 promuove la settimana di pratica sci-alpinistica in Trentino nello stesso posto dove si svolgerà la 32° edizione del Rally di sci-alpinismo. Periodo? Domenica 28 febbraio - sabato 6 marzo 1999. Termine per le prenotazioni 31 gennaio 1999. Anche se ormai molto demoralizzato a promuovere un'attività come questa nella nostra sezio-ne, cerco di spiegare comunque di cosa si tratta. E' un ritrovo a cui possono accedere tutti i soci che abbiano questi "terribili requisiti": Essere in grado di effettuare 800 metri di dislivello in giornata con una ascensione di almeno 250 m/ora (peggio di così.) Sapere sciare a sci paralleli in pista (sci-paralleli consiste nel livello subito superiore a quello dello spazzaneve). Materiale : sci, ARVA e voglia di partecipare (i primi due disponibili in sezione, la terza ... vedete di recuperarla voi, possibilmente!) N.B. Per tutte le sezioni in "crisi" come la nostra, sono anche ben accetti i non soci! Per informazioni ed iscrizioni (entro il 31 gennaio 1999): RISATTI Stefano tel. 011.8193641
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6-7 marzo - 32o RALLY SCIALPINISTICO
1999! Il 32° Rally si terrà nello strepitoso scenario del Trentino, nei pressi di Bolzano. La località precisa si saprà a breve, ma conoscendo le sezioni che lo organizzano (Verona e Vi-cenza) e, in particolar modo chi sta effettuando le ricognizioni e preparando il percorso, sarà sicuramente valido, divertente e alla portata di tutti, ma proprio tutti. Torino aveva un grande desiderio, negli anni passati, di aggiudicarsi il trofeo e dopo tre belle vittorie consecutive è riuscita nel suo intento. In questi ultimi anni (specie gli ultimi cinque) si è assistito ad una massiccio incremento nei partecipanti. Ormai sono sempre oltre 25 le squadre iscritte ogni anno! Lo scorso anno la Se-zione di Genova aveva iscritto ben 7 squadre. Ora lo scopo di Torino è quello di partecipare adeguatamente, cioè in tantissimi, a questa gara. In che cosa consiste il Rally ( va ricordato che esiste un preciso e dettagliato regolamento e quindi sintetizzo) : Ogni squadre consta di tre componenti (possono avere un'età compresa tra i 16 anni e i....); se la somma degli anni dei componenti della squadra supera i 150 si dispone di punti in più. Le squadre possono essere: maschili, femminili o miste. Il percorso consiste in una salita obbligatoria di circa 800/900 metri con 2 o 3 tratti facoltativi, di una discesa con breve tratto legati in cordata e di una prova di "ricerca di travolto da va-langa" con gli ARVA. Divertimento e ottima gastronomia assicurati. Per informazioni e iscrizioni (entro 31 gennaio 1999) : RISATTI Stefano tel. 011.8193641
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14 marzo - COL PERDU (2492) (SA)
Breve e simpatica gita tra il Pic de Rochebrun ed il Col dell'Izoard. Si parte dal villaggio di Le Laus che si raggiunge su strada asfaltata da Briançon. Si lascia alla destra la strada del Colle dell'Izoard per seguire a sinistra la pista di fondo, che percorre l'ampio vallone, dal quale, con un ampio giro sulla destra, ci si innalza per rag-giungere il Col Perdu. La discesa può essere effettuata lungo lo stesso percorso di salita, oppure, se le condizioni della neve lo permettono, (sostenuto pericolo di valanghe nel tratto iniziale) verso il Colle dell'Izoard per raggiungere il villaggio Le Laus, usufruendo della strada dell'Izoard che attra-versa bellissime pinete. Località di partenza : Le Laus Dislivello : 850 m Tempo di salita : 3 h Coordinatore di gita : CASTAGNERI Maria Rosa tel. 011.3197309 DEMARIA Marco tel. 011.355357
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21 marzo 1999 - Monte Acuto (748 m) (E)
Località di partenza : Ceriale Dislivello : 748 m Tempo di salita : 3,15 - 3,30 h Difficoltà : Escursionistica Dalla stazione di Ceriale ci si dirige verso Albenga, si passa sotto la ferrovia e sotto l'Aurelia e si segue il segnavia composto da un quadratino rosso. Si passa nei pressi del cimitero e del ca-stello Borelli e si percorre una comoda mulattiera fino al M. Piccarò (229 m). Di qui un sentie-ro in cresta conduce al M. Croce (541 m; 2,30 h) e al M. Acuto. Il M. Croce si può evitare at-traversando il suo versante sud. Il panorama è notevole da tutte e tre le cime, quindi chi vuole può fermarsi ad attendere sul M. Piccarò o sul M. Croce. Mezzo di trasporto : treno Partenza da : Porta Nuova 6,30 h Lingotto 6,37 h Arrivo a : Lingotto 19,32 h Porta Nuova 19,40 h Lingotto 20,13 h Porta Nuova 20,20 h Coordinatore di gita : GERMANO Vittorio tel. 011.3091547
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15-16 maggio 1999 - Gran Paradiso
Anche quest'anno riproponiamo, a fine stagione, la salita in sci di un 4000. Notizie più detta-gliate riguardo alla gita saranno pubblicate sul prossimo notiziario. In queste poche righe si vuole fare presente, a chi fosse poi interessato a partecipare, la necessità di prenotare per tem-po i posti in rifugio. Considerando l'affollamento di questo itinerario tanta tempestività non è forse fuori luogo. Vi invito pertanto a comunicare il vostro eventuale interesse alla gita entro giovedì 18 marzo 1999. Coordinatore di gita : CARDELLINO Daniele tel. 0118172212
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Giovane Montagna - Percorso Giubileo
Pellegrinaggio nel 1999 dall'Abbazia di Novalesa a Roma Per una rapida descrizione generale delle motivazioni e di alcuni dettagli tecnici del percorso, riportiamo le parole del nostro socio Guido Papini: "La manifestazione, prevista per la fine estate ed inizio autunno 1999, non vuole essere una mera inaugurazione di un percorso escursionistico ma piuttosto un momento qualificante per l'Associazione, una pausa di riflessione sull'identità e l'attività della Giovane Montagna proiettata verso il terzo millennio ovvero un modo per la GM di proporsi all'esterno in modo più marcato attraverso lo svolgimento di un'attività che le è propria come quella escursionistica e di confermare con vigore la propria identità spirituale e culturale. Sarà anche un modo di contribuire con un itinerario di largo respiro ad un fattivo sviluppo della rete escursionistica italiana e ad una riscoperta di un turismo più silenzioso e a misura d'uomo. Ecco alcuni dettagli tecnici: il percorso nel suo complesso disegna una grande Y sul territorio italiano cosicché dai due punti di partenza, l'Abbazia di Novalesa vicino al Moncenisio ed Aquileia in Friuli, si convergerà verso Modena e da lì, attraverso l'antica via Francigena, si raggiungerà Roma dove l'Udienza Papale e l'Assemblea dei Delegati GM chiuderanno la ma-nifestazione." La prima parte del percorso è stata "tracciata" dalla sezione di Torino con la collaborazione della sezione di Pinerolo e qui illustriamo brevemente le prime quattro tappe: 1) Dall'Abbazia di Novalesa al rifugio Amprimo. Il pellegrinaggio non poteva avere inizio da un luogo più significativo dell'Abbazia di Novale-sa, teatro per molti secoli di una storia intensa. Dedicata ai santi Pietro e Andrea, l'abbazia venne fondata nel 726 da Abbone, aristocratico gallo-romano, e affidata ai benedettini. Fu avamposto Franco al confine con la dominazione longobarda e il suo massimo splendore fu all'epoca di Carlo Magno, il quale vi soggiornò a lungo, quando, con 500 monaci, costituiva un centro di potere e di cultura di indiscussa autori-tà. Importantissimo centro di cristianità medievale, luogo di transito sulla via del Moncenisio, ebbe una della biblioteche più vaste del tempo con produzione di testi sacri e classici latini. Ora l'aspetto culturale è rifiorito grazie all'attrezzato laboratorio di restauro di antichi testi cu-rato dai monaci benedettini. L'Abbazia mostra l'accavallarsi delle epoche: dalla ricostruita facciata barocca, agli stupendi affreschi sia romanici che quattrocenteschi e un autentico tesoro della pittura medievale si trova nella Cappella di Sant'Eldrado al cui interno gli affreschi raffi-guranti scene della vita del Santo e di San Nicola coprono le pareti e la volta. Dall'Abbazia si scende fino alla piccola borgata di San Rocco e quindi, per sentieri che co-steggiano il torrente Cenischia, si arriva alla borgata San Giuseppe di Mompantero. Per strada asfaltata si prosegue per Susa e, passando per l'incrocio "Passeggeri", si arriva in Piazza Savoia con l'omonima porta del III secolo d.C. e alla millenaria Cattedrale di San Giusto già abbazia benedettina. Nella cattedrale è custodito il prezioso trittico in bronzo finemente inciso datato 1358 che, per sciogliere un voto, fu portato da Bonifacio Rotario sulla vetta del Rocciamelone. Vicino alla chiesa si eleva per 52 metri uno dei più bei campanili del Piemonte; ha sette piani in pietra con bifore, trifore e quadrifore ad archi a tutto sesto ed è sormontato da quattro guglie agli angoli ed una più elevata al centro. Da Susa per strade e sentieri si prosegue per la borgata Grangia di Meana e quindi, per bei sen-tieri in mezzo ai castagneti, si attraversa la borgata Assiere arrivando a Mattie borgata Menol-zio. Sul sentiero si iniziano a vedere le segnalazioni del GTA (Grande Traversata delle Alpi) che ci accompagneranno fino al Col Bione e quelle del "Sentiero dei Franchi" che arrivano alla Sacra di San Michele. Da Menolzio si sale ai 1435 metri della rustica e graziosa cappella di Toglie e quindi un pano-ramico e molto piacevole sentiero ci conduce, attraverso prati e boschi di larici, al rifugio Am-primo (quota 1385). 2) Dal rifugio Amprimo alla Sacra di San Michele. Dal rifugio Amprimo si attraversano prati e boschi fino al rifugio Val Gravio. Nelle vicinanze antichi graffiti segnano il percorso della "Via del Sale". Dal rifugio si scende in un ambiente appartato e romantico dove nel XIII secolo è stata costruita la Certosa di Montebenedetto ora di proprietà privata. L'edificio principale è stato recentemente restaurato ed è possibili visitare nell'interno una molto interessante mostra fotografica e anche l'attuale destinazione della Cer-tosa, utilizzata come stalla e come cascinale, è un suggestivo e simbolico richiamo all'operosità e al rigore dei certosini. Verso la metà del '400 i monaci di Monte Benedetto si trasferirono più in basso nella Certosa di Banda. Dalla Certosa si sale per un ripido sentiero nei boschi fino al bellissimo e molto panoramico Pian dell'Orso con la suggestiva cappella "Madonna della Neve". Dai 1850 metri di altezza del colle la vista su tutte le montagne della Val Susa e della Val Sangone è semplicemente stu-penda. Si prosegue per comodo e sempre molto panoramico sentiero sullo spartiacque fra le due valli fino alla cappella e al bel punto di sosta del Col Bione (quota 1420). Sempre per facili sentieri prima sullo spartiacque e poi in discesa nei boschi si arriva alla mille-naria Sacra di San Michele, imponente, ardita e stupenda abbazia, ben degna di essere il sim-bolo del Piemonte. Sul monte Pirchiriano si ipotizza l'esistenza di una cappella castrense già nel 400 d.C. alla quale in seguito si affiancò una cappella ampliata successivamente dai bizan-tini. Alla fine del 900 San Giovanni Vincenzo costruì l'abbazia e la consacrò a San Michele. Fu uno dei monasteri benedettini più importanti d'Europa, con vastissimi possedimenti donati da papi e imperatori e il lustro conferito dall'opera degli artisti più celebri dell'epoca. La sua architettura, fortemente e pittorescamente ripristinata a fine '800, è letteralmente costruita sul-la roccia tanto che la pietra lavorata dall'uomo e quella del monte convivono una sull'altra nel-lo Scalone dei Morti. E' ammantata da aloni di leggenda come la sua origine, che si vuole co-struita con l'aiuto degli angeli, o quella che narra il salto della Bell'Alda da una delle sue torri per sfuggire alle insidie di un soldato: si posò leggera e illesa a terra ma poi, volendo ritentare il miracolo, si sfracellò sulle rocce. 3) Dalla Sacra di San Michele al Castello di Rivoli. Dal piazzale della Sacra si scende verso i laghi di Avigliana seguendo la vecchia "Via dei Prìn-cipi" che collegava Avigliana con l'abbazia. Il veloce percorso consente di godere di uno splendido panorama sulla Sacra, sui laghi di Avigliana, sulle montagne della Val Susa e su To-rino fino alla collina sulla quale domina la Basilica di Superga. Si attraversa il parco della "Palude dei Mareschi", si passa vicino al santuario "Madonna dei Laghi" e poco dopo si ammira la suggestiva chiesa di San Pietro del X secolo. Per stradine e sentieri si passa vicino alla vecchia torre di Buttigliera Alta posta sul culmine di una collina bo-scosa e quindi, per un bel sentiero nel fitto del bosco, si arriva alla splendida abbazia di San Antonio di Ranverso del XII secolo, uno degli esempi più puri del gotico in Piemonte. I mo-naci Antoniani che la fondarono erano dediti alla cura dei malati anche lebbrosi; sul loro abito nero portavano una "T", simboleggiante sia la croce che la stampella e questo segno è riprodot-to nelle decorazioni dell'abbazia. Nell'interno gli affreschi del 1400, capolavori assoluti del gotico internazionale, sono la caratteristica di maggior pregio dell'abbazia; quelli meglio con-servati sono visibili nel presbiterio e nella sacrestia e sono opera di Jacopo Jacquerio. Il prege-vole polittico d'altare del 1500 è di Defendente Ferrari. Da Ranverso si arriva in breve alla bella cappella "Madonna dei Boschi" e quindi, per piacevo-lissimi sentieri nel fitto dei boschi della collina morenica di Rivoli, si arriva al castello di Rivoli con splendida vista su tutta la città di Torino e sulla sua collina. 4) Da Rivoli a Superga. Questa parte di itinerario deve attraversare Rivoli e Collegno e completamente da ovest a est una grande città come Torino e quindi, confrontata soprattutto con le tappe precedenti, non è l'ideale come percorso pedestre: tuttavia è stato individuato un itinerario abbastanza vario e il più possibile lontano dalle grandi arterie. Da Rivoli per una successione di stradine si arriva a Collegno, si attraversa il parco dell'ex ospedale psichiatrico e quindi si prosegue verso Torino costeggiando l'aeroporto e in breve si arriva al parco della Pellerina. Si attraversa tutto il parco e poi, per corso Regina Margherita, si arriva alla bella chiesa di Maria Ausiliatrice e poco dopo al Santuario della Consolata, proba-bilmente l'edificio religioso più importante e più caro al cuore dei fedeli torinesi. Dal santuario si attraversa il Balon, il più vecchio e grande mercato della città, e quindi, dopo aver percorso i viali lungo la Dora Riparia, si attraversa il Po in località Sassi ai piedi della col-lina. L'itinerario fino a Superga è decisamente piacevole e si svolge nei boschi su sentieri re-centemente riattivati e ben segnalati come "Sentiero Beria Grande 26". Sulla cima della collina di Superga domina imponente la basilica, uno dei capolavori di Filippo Juvarra, fatta costruire da Vittorio Amedeo e il principe Eugenio in memoria e ringraziamento per la vittoria dei piemontesi sui francesi e spagnoli nel 1706. Nei sotterranei della basilica molto interessante la visita alle tombe dei Savoia; all'esterno un monumento ricorda i giovani campioni del Torino Calcio e loro accompagnatori scomparsi cinquant'anni fa in una sciagura aerea. Dal piazzale è molto piacevole soffermarsi ad ammirare lo splendido panorama di Torino cir-condato dalla cerchia innevata delle Alpi dal Monviso fin oltre il Monte Rosa. Pier Massimo Ponsero
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15-18 ottobre 1999 - Assemblea dei Delegati a Roma
La sezione di Roma in occasione del decimo anniversario della propria fondazione, ospiterà l'annuale Assemblea dei Delegati. L'Assemblea si svolgerà in concomitanza dell'arrivo a Roma dell'ultima tappa della Via Fran-cigena, ed è prevedibile un incontro con il Santo Padre. La sezione di Roma, tenendo conto della vicinanza dell'anno giubilare ed in previsione dell'ar-rivo in città di milioni di pellegrini, ha dovuto prenotare con largo anticipo una struttura in grado di accogliere i Delegati e familiari presenti all'Assemblea. La scelta è caduta sul Centro Internazionale di Spiritualità "Mondo Migliore", situato a Rocca di Papa, nella panoramica e accogliente zona del lago di Castelgandolfo. La nostra sezione, come tutte le altre, avrà un certo numero di posti a disposizione ed ha già provveduto ad inviare un acconto. Le ISCRIZIONI SONO APERTE, quindi si invitano i Soci interessati ad aderirvi il più presto possibile versando una caparra. VIAGGIO IN PULLMAN, per favorire gli spostamenti in Roma e dintorni ed evitare l'alto costo del noleggio in loco.
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CAPODANNO SULLA NEVE
Apertura del Natale Reviglio
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27 DICEMBRE 1998 - 3 GENNAIO 1999
La sezione mette a disposizione dei Soci di tutte le sezioni, nel periodo sopra indicato, la casa per ferie Natale Reviglio per trascorrervi un periodo di vacanza sulla neve e festeggiare in alle-gria l'arrivo del nuovo anno. Nel periodo invernale i posti disponibili nella casa sono limitati, pertanto invitiamo i soci inte-ressati a prenotarsi per tempo. Ricordiamo anche che, non essendovi soci della sezione addetti alla cucina, è indispensabile che ogni gruppo di partecipanti abbia una persona in grado di svolgere le mansioni di cucina. E' consentito l'uso dell'attrezzatura già presente, avendo cura di servirsene non più di due persone per gruppo, per evitare l'affollamento del locale. Nei locali del Reviglio sono disponibili prodotti alimentari non deteriorabili, che potranno essere acqui-stati al prezzo di costo. Le prenotazioni vanno effettuate in sede, venendo o telefonando allo 0118174806, il giovedì sera dalle 21,00h alle 22,30h oppure rivolgendosi a Cesare Zenzocchi tel o fax 0113497962. N.B. - Tutte le prenotazioni dovranno essere accompagnate da un acconto, inviato mediante versamento sul Conto Corrente Postale: n. 13397104 Giovane Montagna Sez. Torino via Sant'Ottavio 5 - 10124 Torino altrimenti non saranno ritenute valide.
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PROSSIME SERATE IN SEDE
Prossime Serate in Sede
A causa del trasferimento della sede nei nuovi locali, che si svolgerà nei prossimi mesi, le sera-te devono necessariamente essere sospese.
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ATTIVITÀ SVOLTA
6 settembre - Laghi del Parco del Monte Avic
La gita era stata posta a calendario per i giorni 5 e 6 settembre con pernottamento al nuovo Ri-fugio Barbustel presso il Lago Bianco, ma per sopravvenuti inconvenienti, fra i quali l'impossi-bilità di colloqui telefonici con detto rifugio, dopo un dialogo intercorso di persona con il cu-stode nella gita preparatoria di luglio, essa è stata ridotta alla sola giornata di domenica 6. Partiti da Torino di buon'ora, alle 9 circa parcheggiamo le vetture presso La Cort, sopra Cham-porcher sulla strada che conduce a Dondena, e ci incamminiamo per la mulattiera verso il Lago Muffé. Dopo il maltempo dei giorni precedenti, la giornata appare bella e lascia presagire si mantenga tale. Dal lago con lieve salita valichiamo il Col de la Croix (2287 m) dove ci accoglie un meraviglioso colpo d'occhio sulla Dent d'Herens, sul Cervino e sul Monte Rosa, mentre a breve distanza svettano il M. Ivertà, il M. Rouvi ed il Monte (o Bec) Avic, che dà il nome a questo Parco Naturale della Valle d'Aosta. Scendiamo sull'opposto versante di Champdepraz, fra le conifere (ed il sottobosco tappezzato di mirtilli, molto apprezzati in questa stagione...). Costeggiando il Lago Vallette tocchiamo il Rifugio Barbustel e con discesa meno ripida arri-viamo al Lago bianco, riprendendo la salita verso il Gran Lago, con tratti a saliscendi fra i lari-ci. All'Alpe Pisonet (2300 m) superiamo il limite degli alberi proseguendo, sempre su mulattie-ra ben tracciata, a tornanti fra imponenti placconate di roccia con evidenti segni dei ghiacciai dei secoli passati. La mulattiera ci ricorda che la zona fin dal 1600 è stata sfruttata per le sue risorse minerarie, di magnesite, pirite e calcopirite. A conclusione dei numerosi tornanti giun-giamo verso le 13 al Gran Lago (2492 m). Questo bacino lacustre formatosi per sbarramento dagli antichi ghiacciai è il più grande lago della Valle d'Aosta di origine naturale e la ridente giornata ci appaga delle fatiche fin qui fatte per raggiungere questo luogo incantevole. E' pia-cevole stare qui, con gli amici, ammirare i mille luccichii di questo specchio d'acqua, cullati dal sole e da un leggero soffio d'aria, ed è con rincrescimento che riprendiamo la strada del ritor-na. Quando siamo nuovamente nel bosco di larici, seguiamo il corso d'acqua e raggiungiamo le ri-ve del Lago Cornuto; una breve sosta ad assaporare questi angoli di pace fatti di pietre, di pra-ti, di acque, poi lo costeggiamo, così pure il Lago Nero e, dall'alto, il lago Bianco. Ammiriamo ancora una volta il gruppo di laghi, di origine erosiva, nella luce pomeridiana per poi risalire al più vicino Colle del Lago Bianco (2309 m). Salendo, diamo un ultimo sguardo al Cervino ed al Rosa, ora semicoperti di nuvole. Le ombre si stanno allungando, il sole ci tocca solo più per brevi tratti ed alle 18, raggiunte le auto, si salutiamo, paghi per aver trascorso una giornata veramente bella e con la speranza di poterne passare altre simili a questa. Ettore Briccarello
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4 ottobre - Rocca dell'Abisso
Nonostante le previsioni del tempo non rosee abbastanza numerosi i partecipanti della Sezione di Torino, assai di più quelli della Sezione di Cuneo. Il tempo incerto ci ha lasciata intravedere la vetta già fin dalla partenza ma poi la nebbia ci ha avvolti a tratti. In punta per qualche istante si è vista parte del panorama famoso che si gode da questo punto con una giornata perfetta, ma ci siamo accontentati. Pressoché tutti i partecipanti sono arrivati con soddisfazione anche se le due comitive si sono allungate di parecchio. Sempre commoven-te la canzone "Signore delle Cime" cantata in vetta che si è diffusa in quell'aria fredda ed ovattata. Anche al ritorno ci ha accompagnato la nebbia, ma per fortuna la pioggia non ci ha disturbato. Tutto sommato una bella giornata trascorsa con amici nel solito spirito della gente che frequen-ta la montagna. Vittorio Germano
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25 ottobre - Traversata da Rosazza a Oropa
Sul pullman ci ritroviamo in 21, qualcuno, vista la mattinata piovigginosa, ha preferito rinun-ciare alla gita. Quando arriviamo a Rosazza la pioggerellina si è trasformata in pioggia. Armati di ombrelli ci inoltriamo tra viottoli e scalinate per scoprirne gli angoli più caratteristici, pas-sando davanti alle residenze estive di alcuni soci originari del luogo. Proseguiamo in pullman per il Santuario di San Giovanni d'Andorno: la nebbia è così fitta che dal piazzale se ne intra-vede appena la facciata. Sono le undici, entriamo e partecipiamo alla messa. All'uscita non piove più e decidiamo di effettuare la gita. Iniziamo a salire, quando, all'improvviso, usciamo dalla nebbia e ci troviamo in pieno sole e con un bel cielo sereno. La nostra perseveranza è stata premiata: riprendiamo la salita mentre sotto di noi continua a ristagnare la nebbia. Lungo il percorso possiamo osservare i vari ripari a forma di tempietto fatti costruire nei punti più panoramici dal senatore Federico Rosazza, che nella seconda metà del secolo scorso realizzò la strada e la galleria per scendere sul versante di Oropa. Ancora un tempietto belvedere, poi il delubro ed eccoci in vista del Santuario. Un salu-to alla Madonna Nera e poi, accompagnati da un sacerdote, possiamo visitare la ricca bibliote-ca, gli appartamenti reali e l'osservatorio meteosismico. E qui termina la nostra gita, iniziata con la pioggia e finita con il sole. Giorgio M. Robatto
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18 ottobre - Gita di chiusura ad Angera
In 56 puntuali al pullman che per pudore non espone "Giovane Montagna". Come sempre, la gita di chiusura vede in prevalenza chi con la vera montagna ha già chiuso o sta per chiudere! Puntuali anche alla S.Messa delle 10 nella parrocchiale di Angera che ci accoglie al buio per la proiezione di immagini missionarie, ma poi si illumina rivelando affreschi, dipinti e pulpito no-tevoli. La visita alla Rocca Borromea è stata troppo breve per la componente femminile: oltre 1000 bambole di epoche, provenienza, materiali diversi, piccoli mobili di squisita fattura, riviste e li-bri dell'800, tutto ci riportava a quel mondo di fantasia e di desideri ormai così remoto, a quel-le tenerezze donate da bimbe ai nostri bambolotti. Bambole da tutto il mondo per bimbi di ogni razza. Tra l'abbigliamento infantile veri gioielli di pizzi e ricami, commoventi se immaginati nelle lun-ghe ore della confezione e così ingombranti per quei poveri - ricchi bimbi che li indossavano! Chi è salito alle sale superiori e alla Rocca ne ha ammirato mobili, affreschi, architettura, ma purtroppo non il panorama sul lago, dove persisteva la foschia che ci ha accompagnati tutto il giorno. Il pranzo al "Delfino Blu" di Ranco è stato apprezzato da tutti, a giudicare dai toni allegri: simpatico il locale e abbondanti le libagioni. I pochi che hanno visitato il "Museo dei Trasporti" parevano soddisfatti par la varietà di quan-to esposto in un'area vastissima, ... ma un po' carente di mezzi di trasporto per visitarla bene. Il gruppo più numeroso ha scelto di scendere i 267 scalini per l'Eremo di S. Caterina del Sasso, arroccato a 16 m sul Lago Maggiore che in quel punto è profondo ben 313 m. Nel 1170 per voto fatto in un naufragio si ritirò qui Alberto dei Besozzi e il suo corpo vi è tut-tora conservato e visibile. Per liberare Arolo dalla peste nel 1195 il pio eremita chiese la costru-zione del sacello di S. Caterina simile a quello del Monte Sinai, e da allora il complesso diven-ne luogo di devozione. Ampliato in tempi diversi, si arricchì di cappelle, porticati, affreschi in vari stili, passando di mano in mano con massima espansione (14 frati) nel 1620. Monumento nazionale dal 1914, si presenta ora consolidato e restaurato, testimonianza di fede e intelligenza umana, ma è il tocco antico e sempre rinnovato della Natura che in quell'anfratto sul lago ci offre il più bel ricordo di una bella giornata. Grazie agli organizzatori, grazie a tutti per l'atmosfera amichevole. Lina Cauda 24 ottobre Pia, che con Rosangela ha curato l'organizzazione, ci ha sorriso per l'ultima volta, quaggiù. Grazie, cara dolce amica, per tutto quanto ci hai donato, silenziosa, discreta e pur attenta ad ognuno di noi. L. C.
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13 settembre - Forte Malamot - Pointe Droset
Il giovedì sera la scarsità di iscritti ha fatto nascere alcuni dubbi sulla possibilità di fare una gi-ta "sociale"; domenica mattina le avverse condizioni meteorologiche ci hanno poi costretto ad annullare questa uscita e ci hanno fornito un alibi. A ben pensarci le cose non stanno così, dato che non mi convincerete mai che non si è iscritto quasi nessuno a causa delle previsioni non proprio invitanti che rendevano - sono il primo a dirlo - la zona del Moncenisio poco salutare. Però la meta indicata a calendario si può - anzi si deve - cambiare in funzione delle condizioni della montagna e quindi si sarebbe concordata con i partecipanti una destinazione meno impe-gnativa e più adatta alla situazione del momento. Speriamo più fortuna con la prossima stagio-ne ciclistica. Giorgio Rocco
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SERATE IN SEDE
Giovedì 26 febbraio 1998 - Kenya e Giordania
Gli amici Carlo Baffert con il Kenya e Franco Ghiglione con la Giordania ci hanno donato le immagini dei loro viaggi compiuti in terre a noi lontane. Baffert, nel Kenya, ci ha illustrati sulla "Rift Valley" (forse il luogo di nascita dell'uomo?), selvaggia ora ma, chissà quale "Eden" prima. Affascinanti gli animali, tipici delle zone equatoriali, e non ultimi, sulle rive dei suoi laghi, i fe-nicotteri con le loro linee ed i loro colori così delicati. Quasi uno stridente contrasto con la ca-pitale Nairobi, una metropoli anche troppo moderna. Ghiglione ha sapientemente documentato la Giordania, con la capitale Amman per poi farci percorrere la "Strada dei Re" e portarci fino a Petra, singolare fenditura in arenaria lunga due chilometri e così densa di storia. Abbiamo in tal modo potuto ammirare i templi in essa scavati, così pieni di eventi e di passate civiltà. Un vivo plauso agli amici per averci saputo descrivere queste terre a noi lontane. Ettore Briccarello
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Giovedì 24 settembre - ANTARTIDE
Nuovamente una proiezione sull'Antartide, ma questa volta improntata dal punto di vista pret-tamente scientifico. Relatore ne è stato il professor Bruno Lombardo, ricercatore scientifico e Presidente della sezione Giovane Montagna di Cuneo. Scopo della proiezione era quello di presentarci le montagne ed i ghiacciai della Northern Victoria Land e della Terra Nova Bay. Presso quest'ultima è sorta la base scientifica italiana, dalla quale ci è apparsa la vita di spedi-zione. Essa inizia dall'accesso, usualmente via mare; un mare solitamente in tempesta dove le latitu-dini da attraversare sono chiamate con i significativi nomi di '40 ruggenti? e '50 urlanti.... Una volta sul posto è passato alla descrizione dell'ambiente, con i ghiacciai che scendono dalla terraferma fino al mare, mentre quest'ultimo rimane gelato per molti mesi. Affascinanti i monti circostanti, completamente ammantati di neve, tali da parere più alti e scoscesi di quanto siano. Di grande interesse le immagini concernenti le rocce: è stato possibile vedere sia i graniti che le rocce metamorfiche, sia i basalti che le rocce sedimentarie, anche con tracce di fossili. Un singolare programma di ricerca è in atto: è qui possibile esaminare le meteoriti provenienti dal cosmo. L'Antartide è, insomma, un enorme laboratorio di ricerca: come tale va salvaguardato e non sfruttato, né commercialmente né tantomeno industrialmente. Esso rimane pertanto patrimonio dell'umanità intera. Un sentito grazie al professor Lombardo per la bella serata, piena di rigore scientifico, che ha saputo donarci. Ettore BRICCARELLO
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Giovedì 22 ottobre - SEGRETO TIBET
Emanuela Morelli ed altri amici del CAI di Chivasso ci hanno proiettato, in una magnifica se-rata, le visioni più belle ed affascinanti del Tibet. Questo paese, noto anche come "terra del cielo", è un paese colmo di pace e di sacralità, ma ciononostante è piombato in mano alla burocrazia cinese, in poche parole è dominato da un crudele regime. Dopo uno splendido passato, ha subìto la repressione delle "guardie rosse" e tutt'oggi è possi-bile vedere solo più una parte dei monumenti e dei tesori che esso aveva. Esordendo con una rapida ma significativa immagine della capitale Lhasa, del suo centro e del Potala, la residenza imperiale con i suoi tetti dorati, siamo poi passati alla parte più escur-sionistica, dirigendoci verso il Monte Kailas. Costeggiando il fiume sacro Brahamaputra (o "fonte di vita") abbiamo da lungi ammirato la vetta del M. Kailas, considerato una delle montagne più sacre della terra. Compiendone il pe-riplo in 52 chilometri abbiamo visto con quanta spiritualità i pellegrini vi si accostino, pur do-vendo, a causa dell'alta quota e della scarsa vegetazione, affrontare terreni semidesertici. Di tanto in tanto occhieggiavano nomi ben noti: l'Annapurna in lontananza, il lago sacro di Manasanovar, i villaggi e gli accampamenti di questo popolo. Una meraviglia le notti stellate, con una miriade di astri a costellare la volta celeste, e la Via Lattea che la solca. Un sentito grazie a questi amici per una così affascinante proiezione, suggestiva e colma di molti significati. Ettore Briccarello
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VITA SEZIONALE
CONSIGLIO di PRESIDENZA
Mercoledì 11 novembre u.s., si è riunito il Consiglio di Presidenza; oltre ai normali argomenti di ordinaria amministrazione, sono stati trattati importanti argomenti di attività associativa. Il presente notiziario, con il primo numero del 1999, otterrà una sua legalità, diventando un supplemento della rivista "Giovane Montagna": potrà così anche usufruire delle agevolazioni postali per la sua spedizione. Viene esaminato ed approvato il preventivo delle spese per l'adattamento dei locali della nuo-va sede; verrà chiesta collaborazione ai soci per la tinteggiatura dei locali e per altri lavori che via via saranno necessari. Si passa poi all'esame del calendario gite per il 1999, che dopo alcune osservazioni e modifiche viene approvato. Si decide di proporre all'Assemblea del 3 dicembre 1998 un aumento delle quote di Socio Or-dinario a 35.000 Lit e Socio Aggregato a 20.000 Lit. il Presidente
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Lavori nella nuova Sede di via Rosolino Pilo 2/bis
Dal 14 ottobre u.s., dopo diversi intoppi burocratici, la nuova sede è ufficialmente nostra. A giorni verranno iniziati i lavori di adattamento dei locali alle nostre necessità. Confidando nella indiscussa volontà dei soci a collaborare, già manifestata in altre occasioni, abbiamo bisogno dai primi giorni di dicembre di VOLONTARI esperti in lavori di tinteggiatu-ra, per un primo intervento di pulizia dei locali. Aspettano i volontari per organizzare i lavori, Solera Lodovico (011.75.73.31) e Zenzocchi Ce-sare (011.349.79.62).
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QUOTE SOCIALI
Le quote sociali per il 1999, secondo quanto deliberato dal Consiglio di Presidenza, dovranno subire un aumento, soggetto ad approvazione dell'Assemblea del 03 dicembre 1998, a: Soci Ordinari: 35.000 Lit Soci Aggregati: 20.000 Lit Si invitano i Soci ad essere solleciti e presenti al versamento mediante una visita in sede (ogni giovedì sera dalle 21,00 h alle 23,00 h) o, se proprio non è possibile venire, mediante il seguen-te Conto Corrente Postale: nº13397104 GIOVANE MONTAGNA SEZIONE TORINO VIA S.OTTAVIO 5 10124 TORINO AVVISO IMPORTANTE: Si ricorda inoltre che il versamento della quota deve essere effet-tuato entro il 31 MARZO p.v., come da Statuto della Sezione. Per poter usufruire dell'Assicurazione infortuni, compresa nella quota, è necessario essere in regola con la quota associativa. Vi chiediamo di rinnovare rapidamente la vostra adesione al sodalizio, per non mettere in dif-ficoltà burocratiche coloro che si prodigano, anche nel vostro interesse, a mantenere efficiente la gestione della Sezione.
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LUTTI in ricordo di Pia Alotto Zenzocchi
La nostra cara Pia ha spento il suo dolce sorriso lontano da noi in Namibia dove si era recata - per arricchire la propria cultura nella conoscenza della natura e delle popolazioni africane - con il marito Cesare e gli amici Sergio e Silvia ai quali vanno i nostri auguri di pronta e completa guarigione. Non la dimenticheremo mai! E' ancora nel nostro cuore il suo volto sorridente nell'incontro di Angera, pochi giorni prima del viaggio. Discreta, capace, sportiva, sempre attenta e disponibile alle necessità altrui, con la sua silenzio-sa operosità e la sua dolcezza comunicava grande serenità. Sensibilmente vicina al marito, nostro apprezzato Presidente a cui rivolgiamo un affettuoso pensiero di cordoglio, lo aiutava nel disbrigo degli oneri inerenti la carica, con intelligenza, ab-negazione e capacità. Alla sorella Maria, ad Alberto, Gabriella e famiglie e all'adorata nipotina Elena, rinnoviamo la nostra profonda simpatia mentre chiediamo a Pia di continuare ad essere spiritualmente ed amorevolmente vicina a tutti loro ed anche a noi che abbiamo beneficiato per tanti anni della sua simpatica ed affettuosa presenza. Rina Ponzio GRAZIE! Ci è difficile in questo momento trovare le parole per esprimere il nostro ringraziamento per tutte le espressioni di partecipazione al nostro dolore che abbiamo avuto dai tantissimi amici della Giovane Montagna. Vogliamo approfittare pertanto dell'opportunità che ci viene data dall'uscita del notiziario per far giungere ai Soci sia della nostra che delle altre sezioni, il nostro grazie per essere stati vicini a tutta la famiglia, ed aver ricordato in modo così unanime PIA. A tutti coloro che le hanno voluto bene, e glielo hanno dimostrato sia in vita che in questi tri-stissimi giorni, chiediamo ancora una particolare preghiera al Signore per LEI e per tutti noi. Grazie! Maria Alotto / Cesare Zenzocchi
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BIBLIOTECA a cura di Matteo Enrico
NOVARIA, Giovanni DEMATTEIS: 4 passi in Paradiso. 30 itinerari escursionistici nel cuore del Parco Naz. del Gran Paradiso Marco REY, Giorgio SCHMITZ: Mountain Bike in Val Susa. 80 itinerari su strade sterrate, sentieri e mulattiere Fiorenzo MICHELIN: Roccia d'Autore. 100 arrampicate su roccia nelle valli: Chisone-Pellice-Germanasca-Ripa-Sangone-Po-Varaita-Gesso GUIDA VALLOT: Monte Bianco (1). Settori Monte Bianco, Vallée Blanche, Aiguilles de Chamonix GUIDA VALLOT: Monte Bianco (2). Settori Grandes Jorasses, Aiguille Verte, regioni del Nord Est A. MARCHIONI: L'Alto Appennino Modenese. Guida escursionistica sui sentieri del CAI Jon KRAKAUER: Aria sottile. Una tragedia del nostro tempo raccontata da un grande scrit-tore-alpinista Joe SIMPSON: La Morte sospesa. L'incredibile forza di volontà richiesta al protagonista per sopravvivere in una situazione impossibile A. GOGNA: Rock Story. Da un lato la storia di Andrea, dall'altro la documentazione di buo-na parte delle arrampicate su roccia della zona torinese. Splendide alcune foto, in particolare quelle di Manolo ed Edlinger mentre "liberano" celebri e mitiche vie della Valle Orco. È da considerarsi un vero e proprio libro-cult della scalata piemontese R. RABACCHI, S. MARSIGLI, G. CEVÉ: Appenninia. Ecologia e itinerari naturalistici dell'Appennino modenese Associazione Grande Nord: ZEMLYA-FRANTSA-JOSIFA. Sulla rotta della "Stella Polare" alla scoperta della Terra di Francesco Giuseppe Paul PARKER: Non solo telemark. Sci a tallone libero, tutte le tecniche per ogni condizione. Prefazione di Yvon Chouinard AA. VV.: Il Santuario della Beata Vergine del Castello di Fiorano 0.Robert BALESTRA: LES CASCADES DE GLACE DE L'ARGENTIEROIS ET DU BRIANÇONNAIS: guida completa sull'ice-climbing in questa zona delle Alpi francesi. Paul WERNER: ATLANTE DELLE FERRATE: un vero e proprio atlante di tutte le vie fer-rate, dalle Alpi Occidentali a quelle Orientali. Pietro e Matteo GIGLIO: VALLE D'AOSTA IN MOUNTAIN BIKE: 55 itinerari e la traver-sata dal Monte Rosa al Bianco. Giovanni BASSANINI: MONTE BIANCO - LE CLASSICHE: le migliori vie su roccia nel massiccio del Monte Bianco. Giovanni BASSANINI: MONTE BIANCO - LE MODERNE: le migliori vie su roccia nel massiccio del Monte Bianco YANN e ROLLAND: GRIMPER DANS LE HAUT VAL DURANCE (TOME 2): completa guida alle falesie dell'Argentiere, di Frassinieres, del Queyras e di altre zone. Philippe DESLANDES - James MEREL: LE TOPO DE LA VANOISE (LES HAUTES VALLÉES DE TARENTAISE): 30 siti di arrampicata con 800 lunghezze di tutti i livelli. Enrico CAMANNI: NUOVI MATTINI: il singolare sessantotto degli alpinisti. Francis TRACQ - Giorgio INAUDI: PASTORI, CONTRABBANDIERI E GUIDE TRA VALLI DI LANZO E SAVOIA: in questo libro, nel doppio racconto italiano e francese, sono narrate le vicende che animarono la Maurienne e le Valli di Lanzo nei secoli e negli anni passati.
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IL SILENZIO
Dall'alba al tramonto, dalla sera al mattino mi giungono voci: le voci del mondo. Gli uomini parlano, parlano, parlano ... e poi scrivono, scrivono, scrivono. Sembra non si stanchino mai. Per parlare hanno inventato la radio, poi la televisione, la pubblicità, i volantini, ora anche INTERNET. Parlo molto anch'io, mio Signore, spesso troppo e a sproposito. Finisce che a forza di parlare non sto più in ascolto né di te, né di altri. Fammi rientrare in me stesso. Io ho bisogno di voci, ma anche di silenzio, di deserto, di pace. (Anonimo)
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