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Notiziario Sezione di Torino Marzo 2000



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.







ATTIVITÀ PREVISTA


   29 aprile-2 maggio - Isola d'Elba (E+T)


Una gemma caduta in mare, quando Afrodite si ruppe un monile.
Alcune note sulle località che andremo a visitare:
Populonia, unica città etrusca affacciata sul mare e situata in uno dei promontori
più suggestivi della costa maremmana. Con le sue necropoli è
uno dei luoghi più interessanti.
Elba, Athelia per gli antichi greci, in seguito Ilva dai romani. L'Elba è uno
dei resti più significativi di un continente che saldava, ai primordi geologici
la Toscana alla Corsica. Le inesauribili risorse minerali, in particolare
il ferro, hanno sempre attratto l'attenzione di potenze dominanti.
San Galgano, il nucleo originale del complesso cistercense si trova sulla
collina di Montesiepi, il piccolo tempio romanico è sorto come mausoleo
sulla tomba del giovane eremita, all'interno si trova la spada conficcata
sulla roccia, come segno di rinuncia perpetua alla guerra. Quando il monastero
divenne con gli anni troppo piccolo, si provvide a costruire
l'attuale complesso abbaziale nella valle sottostante.
Monteriggioni, il borgo che "di torri si circonda" (Dante), antico insediamento
d'origine etrusca con la più perfetta cerchia di mura medioevali
della Toscana, avamposto dei senesi contro i fiorentini.
Programma:
Sabato 29 aprile - Partenza in pullman per Genova, Livorno. Sosta per il
pranzo al sacco in una località del golfo Baratti.
Vista alla necropoli etrusca ed al borgo trecentesco di Populonia. Ultimata
la visita, trasferimento a Piombino, imbarco sul traghetto per Portoferraio
da dove, in pullman proseguiamo per Rio Marina. Sistemazione per
la cena e pernottamento presso la CASA VALDESE di Rio Marina.
Domenica 30 aprile - Colazione. Santa Messa. Visita culturale, di carattere
minerario, a Rio Marina. Trasferimento col pullman in località Cavo, escursione
al Monte GROSSO (346 m).
Pranzo al sacco. Per chi non desidera partecipare all'escursione, possibilità
di passeggiate nei dintorni.
Rientro per la cena e pernottamento.
Lunedì 1 maggio - Colazione. partenza in pullman per Marciana, da questa
località inizia la parte escursionistica che seguendo un percorso panoramico
conduce a Chiessi, sul versante occidentale dell'isola. Per chi non
partecipa all'escursione, con la cabinovia, può salire sul monte Capanne
(1018 m) la cima più alta dell'isola. Pranzo al sacco. Rientro col pullman
passando dalla parte ovest dell'isola, Zanca, Chiessi, dove si riuniscono i
gruppi, Pomonte, Fetovaia, Marina di Campo, Porto Azzurro. Rientro per
la cena e pernottamento.
Martedì 2 maggio - Colazione. Trasferimento a Portoferraio ed imbarco per
Piombino. Il viaggio di ritorno prosegue per l'interno della Maremma. Visite
di San Galgano e Monteriggioni. Pranzo al sacco. A visita ultimata
riprendiamo il viaggio; rientro a Torino in serata.
Notizie logistiche.
Nella spesa sono compresi il costo del viaggio in pullman, il traghetto e la
sistemazione in camere con servizi, presso la CASA VALDESE (tel.
0565962141) con trattamento di mezza pensione (cena, bevande comprese,
pernottamento, colazione e il pranzo al sacco per il viaggio di ritorno).
NON SONO COMPRESI I PRANZI AL SACCO DI SABATO, DOMENICA E
LUNEDÌ IL COSTO DELLA GUIDA NATURALISTICA, VISITE AI MUSEI E
LA NAVETTA PER POPULONIA.
La conferma della prenotazione, con versamento del SALDO, vanno effettuate
entro il 30 marzo p.v.
N.B. - Il programma escursionistico/turistico potrà subire delle variazioni,
secondo il tempo a disposizione, la praticabilità dei percorsi escursionistici
e le condizioni meteorologiche.
Ritrovo e partenza..... : Sabato 29 p. Bernini (ist. ISEF) alle 6,00 h
p. PITAGORA alle 6,15 h
(c.so Cosenza/c.so Siracusa)
Coordinatori gita ....... : ZENZOCCHI Cesare tel. 0113497962
REGGIANI Laura tel. 011388859

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   9 aprile - Traversata BREIL sur ROYA-AIROLE (E)


Località di partenza ... : Breil sur Roya
Dislivello complessivo : 600 m (sali-scendi)
Tempo totale............ : 5,30 h + la sosta pranzo
Con gli amici della sezione di Cuneo percorreremo un tratto di un itinerario
che si snoda su antichi sentieri della valle Roya.
Non sarà sicuramente il sentiero che, in età preromana, serviva a collegare
la costa ligure con gli alpeggi dell'alta valle Roya o utilizzato quale via di
pellegrinaggio verso il vallone delle Meraviglie, allora luogo di culto.
I romani, e precisamente l'imperatore Augusto, fecero costruire una strada
che da Albitumilium (Ventimiglia), attraverso la Vallis Rutubae (valle Roya),
giungere a Pedo (Borgo San Dalmazzo). Con la caduta dell'impero romano,
iniziarono le invasioni e distruzioni barbariche, dai Goti ai Longobardi e Saraceni.
Nel Medio Evo i Conti di Provenza, detentori del monopolio del sale,
ripristinarono questa importante arteria per favorire il commercio. Con il
passaggio delle terre ai Duchi di Savoia, si progettò di costruire una grande
arteria che collegasse Torino con il mare. Con il passare di diversi domini
divenne l'attuale strada.
Percorreremo questo sentiero balcone, senza alcun genere di difficoltà,
transitando attraverso bellissimi scorci paesaggistici e spettacolari anse del
Roya.
Mezzo di trasporto .... : Treno
Ritrovo e partenza..... : Torino P.N. 7.30 h
Torino Lingotto 7.37 h
Cuneo 8.46 h
Arrivo a ................... : Breil sur Roya 10.03 h
Partenza da.............. : Airole 16.47 h opp. 17.50 h
Cuneo 18.30 h opp. 19.29 h
Arrivo a ................... : Torino Lingotto 19.57 h opp. 20.33 h
Torino P.N. 20.05 h opp. 20.42 h
Coordinatore gita ...... : ZENZOCCHI Cesare tel. 0113497962
Informazioni e iscrizioni in sede entro giovedì 6 aprile, con versamento del
costo biglietto ferroviario per comitiva.

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   6-7 maggio - Incontro Intersezionale Occidentale ad ARTESINA


Non è ancora stato definito il programma. I soci interessati sono pregati di
venire in SEDE ad informarsi.

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   12-14 maggio - Monte Leone (3553 m) (SA)


Località di partenza ... : Ospizio del Sempione (1997 m)
Dislivello.................. : 1556 m
Tempo di salita......... : 5,30 h 6 h
Conosciutissimo itinerario primaverile, effettuabile anche in stagione inoltrata
e solo con neve sicura. Sciisticamente superbo fin presso il Breithorn,
esso assume caratteri prettamente alpinistici nella sua parte finale.
Attrezzatura ............. : corda, piccozza, ramponi
Coordinatore ............ : RISATTI Stefano tel. 0118193641

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   21 maggio - Palestra di Traversella (R)


Anche quest'anno vogliamo inaugurare la stagione alpinistica con
un'uscita in palestra.
Invitiamo quindi caldamente a quest'uscita tutti coloro che hanno intenzione
di partecipare alle successive gite alpinistiche.
Sarà l'occasione per riprendere confidenza con le manovre di corda, ripassare
i nodi e grattare via un po' di ruggine dalle articolazioni.
La palestra di Traversella offre vie di arrampicata molto ben attrezzate e di
tutte le difficoltà, con un settore dedicato esplicitamente ai principianti: un
ottimo campo di prova per chi volesse cimentarsi per la prima volta sulla
roccia.
Attrezzatura individuale: imbracatura, caschetto, 2 moschettoni a ghiera.
Chi fosse sprovvisto di materiale lo faccia presente
entro giovedì 18 maggio.
Ritrovo e partenza..... : P. Rebaudengo alle 7,00 h
Mezzo di trasporto .... : Auto private
Coordinatore ............ : CARDELLINO Daniele tel. 0118172212
oppure: in sede (giovedì sera) tel. 011747978
Informazioni ed iscrizioni entro giovedì 18 maggio

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   28 maggio - Traversata Monte Galero (1708 m) (E)


Località di partenza ... : Santuario Madonna del Lago (1008 m)
Dislivello.................. : 530 + 400 = 930 m
Tempo di salita......... : circa 3 ore
Difficoltà ................. : Escursionismo.
Il Monte Galero è la prima vetta delle Alpi Liguri con caratteristiche alpine
e spicca isolata sullo spartiacque Tanaro-Neva-Pennavaira:
Nel caso sia possibile riunire un buon numero di persone, sarà piacevole
comporre un autobus e con esso farne la traversata, da SO a NE, partendo
dalla chiesetta della Madonna del Lago a 1008 m, sopra il comune di
Alto. In tal modo si risale la Valle Tanaro fin oltre Ormea, la si lascia varcando
il Colle di Caprauna fino a toccare il Santuario della Madonna del
Lago (1008 m), sulle rive di un piccolo lago, con il pullman.
Per mulattiera si sale in direzione NO per vasti e dolci pendii al Colle di San
Bartolomeo d'Ormea ed al Monte Dubasso (1538 m) in ore 1,30.
Da questa prima vetta si discende in direzione N poi NE per tracce di sentiero,
scavalcando il Truc Bringero fino al Colle del Prione (1309 m).
Proseguendo sempre in direzione NE si supera la Costa delle Crose e si
tocca la meta, costituita dalla vetta del Monte Galero, a 1708 m. in altre
ore 1,30 ( 3 ore totali ).
Da tale sommità si scende in direzione SE per il filo di cresta fino al Passo
delle Caranche (1411 m) e di qui per mulattiera in una faggeta in direz. N
NO fino al Bocchino delle Meraviglie (1191 m) con fontana.
Proseguendo verso NE su una strada sterrata a poca distanza dal filo di
cresta si raggiunge il Colle di San Bernardo (957 m) dove ci attenderà il
bus che passando per Garessio ci riporterà in Valle Tanaro.
Coordinatore gita ...... : BRICCARELLO Ettore tel. 0112734822
Ritrovo di partenza.... : P. Bernini alle 6,30 h
P. Pitagora alle 6,45 h

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   4 giugno - Madonna di Ciavanis (MTB)


Località di partenza ... : Vonzo (1231 m)
Dislivello.................. : 659 m
Difficoltà ................. : BC
La località prescelta si trova nella Val Grande, una delle tre valli di Lanzo.
Il percorso è un buon sterrato.
Dalla frazione Vonzo (1231 m), probabile punto di partenza, si raggiunge il
Santuario della Madonna di Ciavanis, ottimo punto panoramico.
Ciclisti, bravi e meno bravi, è tempo di rimettersi in ... sellino!!!!
Equipaggiamento ...... : mountain bike con almeno 18 rapporti (è consigliata
una verifica del buon funzionamento del mezzo,
freni, cambio, ecc. ?), borraccia, caschetto, pantaloncini
da ciclista, guantini da ciclista (chi li ha),
ecc.
Ritrovo di partenza.... : p. Rebaudengo alle 7,30 h
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : SAPORITO Antonello tel. 0115214028
Informazioni ............. : in sede al giovedì dalle 21,00 alle 23,00
tel. 011747978

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   10-11 giugno - Bric Bucìe (2998 m) (A)


Località di partenza ... : Bô dâ Col 1742 m
Dislivello in salita ...... : I° Giorno 841 m
II° Giorno 415 m
Tempo di salita......... : I° Giorno 2,15 h
II° Giorno 1,30 h
Quale prima gita alpinistica dell'anno è stata scelta questa bella e caratteristica
montagna che si eleva sullo spartiacque Val Pellice-Valle del Guil.
Numerosi gli itinerari di interesse alpinistico che vi sono stati realizzati. La
via più facile ma non elementare che andremo a percorrere è quella che
segue la cresta N-E.
Il sabato raggiungeremo il rifugio del Lago Verde percorrendo una comoda
mulattiera che parte dalla località di Bô dâ Col situata a pochi chilometri
dal più noto paese Ghigo di Prali.
Il giorno seguente, contornando il lago, saliremo al Passo Boucier e da qui
imboccheremo un canalone detritico spesso ingombro di neve (soprattutto
ad inizio stagione) culminante con la Passetta 2880 m.
Da qui gli ultimi metri di dislivello saranno costituiti da una cresta abbastanza
ampia di rocce rotte e massi accatastati che diventa via via più esile
e maggiormente area nei metri precedenti la cima.
La discesa fino al rifugio potrà essere effettuata ripercorrendo l'itinerario di
salita o scendendo lungo il versante della val Pellice.
Mezzo di trasporto .... : Auto proprie.
Ritrovo e partenza..... : C. Regina Margherita (ex ist. Maffei) alle 13,30 h
Coordinatore gita ...... : BELLO Alberto tel. 0117711226.

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   11 giugno - Ancients Fort Grand Maye (2417 m) e Croix de Brétagne (E)


Località di partenza ... : Briançon (1610 m)
Dislivello in salita ...... : 807 m
Tempo di salita......... : 2,30 - 3 h
Difficoltà ................. : Escursionistica
Dalla città di Briançon ci si dirige per Villard St. Pancrace e Valle des Ajes.
Quando detta strada si porta in leggera discesa e si unisce ad altra strada
proveniente dal basso, esiste una passerella sul torrente. Si lasciano le auto
ed inizia il percorso su ottimo sentiero che, passando dalla suggestiva
frazione di Pied Sec, conduce alla strada sterrata Briançon - Croix de Brétagne
- Grand Maye. Si segue la sterrata in direzione sud-sud-est per un
tratto fino al 2º o 4º tornante, indi si abbandona per salire sullo spallone
che divide il Vallone di Ajes dal Vallone di Cervières. Si segue la cresta fino
al Forte Grand Maye. Panorama notevole sul Delfinato, sulla Valle des
Ajes e sulla Valle di Cervières. In discesa occorre percorrere lo spallone fino
al Forte Croix de Brétagne nel quale si entra per una frana del muraglione
sud. La visita al forte è interessante perché si tratta di una costruzione
complessa, ben conservata e di buona fattura. Usciti dal forte per
l'ingresso principale, si segue la carrozzabile precedentemente percorsa in
direzione sud per circa 20 minuti, indi si riprende il sentiero che porta alla
passerella.
Partenza .................. : 07,00 h
Mezzo di trasporto .... : auto private o pulmino
Coordinatore di gita... : GERMANO Vittorio tel. 0113091547

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   17-18 giugno - Raduno intersezionale di MTB


Al momento di andare in stampa non sono ancora pervenute notizie in merito.
Per informazioni rivolgersi a RISATTI Stefano (tel. 0118193641) e in
sede al giovedì sera (tel. 011747978).

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   25 giugno - Torre d'Ovarda (3075 m) (A)


La salita dal versante Sud è possibile sia per il contrafforte Sud (detto Cresta
del Vento), con difficoltà PD (passaggi di II con brevi tratti di III), sia
per il versante Sud-Ovest, sfruttando al meglio i vari canaloni di rocce
smosse, senza particolari difficoltà. Da Lemie una lunga strada sterrata
permette di raggiungere in auto l'Alpe d'Ovarda (1890 m). Si percorre
quindi il sentiero per il passo Paschiet, abbandonandolo prima delle rampe
finali e seguendo a questo punto un sentiero più piccolo che porta in direzione
Ovest al colle di Costa Fiorita. Di qui il cosiddetto "sentiero dei camosci"
costeggia la base del fianco roccioso della Torre d'Ovarda e sale
fino ad incontrare l'evidente contrafforte Sud, dove inizia la parte più alpinistica.
I canaloni del versante Sud-Ovest partono poco oltre questo punto,
proseguendo lungo il succitato sentiero. La vetta costituisce un ottimo
punto panoramico. Per la salita sono necessarie circa 4 ore.
La discesa si svolge per uno dei canaloni, ponendo attenzione alle rocce e
pietre mobili.
Mezzo di trasporto .... : auto private
Ritrovo e partenza..... : c. R. Margherita / c. Potenza alle 5,30 h
(ex Ist. Maffei)
Coordinatore gita ...... : ROCCO Giorgio tel. 011.9359608

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   2 luglio - Sentiero "le Balcon du Haut-Arc" (E)


Partenza .................. : Pont de l'Oulietta (2476m)
Dislivello in salita ...... : 284 m (733 m in discesa)
Tempo di salita......... : 3 ore circa - in discesa: 2 ore
Difficoltà ................. : Escursionismo, possibilità di trovare pendii innevati
Interessante itinerario in Vanoise, alle sorgenti dell'Arc, con quote superiori
ai 2000 metri, attorniato da spazi immensi ed al cospetto di imponenti
ghiacciai quali quello delle Sources-de-l'Arc, del Mulinet, del Grand-Mean,
des Evettes. Otto chilometri a monte di Bonneval-sur-Arc (1790 m) sulla
strada che sale verso il Col de l'Iseran, si parcheggia al Pont de l'Oulietta
(2476 m).
In breve tempo si raggiungono i Rochers de Visières a 2710 m proseguendo
verso il Plan des Eaux ed i Plans des Reys. Girandosi verso NE si contorna
l'Ouille des Reys e si attraversa il vallone del Montet raggiungendo le
Vardettes (2760 m) in tre ore circa. Proseguendo, si lascia a sinistra la biforcazione
per il Ref. Du Carro e si scende sul dorso morenico per toccare
gli Chalets du Montet ed infine l'Ecot (2027 m).
Ritrovo di partenza.... : P. Pitagora alle 6,30 h
P. Bernini alle 6,45 h
Coordinatori gita ....... : ZENZOCCHI Cesare tel. 0113497962
BRICCARELLO Ettore tel. 0112734822

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   2 luglio - Colle della Croce (2373 m) (MTB)


Località di partenza ... : Colle San Carlo (1951 m)
Dislivello di salita ...... : 422 m
Tempo di salita......... : 1,30 h
Difficoltà ................. : MCA
Si parte dal parcheggio antistante l'Albergo Genzianella e si segue la strada
per il lago d'Arpy fino ad incontrare, dopo circa 8 km, un bivio.
A questo punto si presentano due possibilità: si può prendere un sentiero a
sinistra ed arrivare in mezz'ora circa al lago d'Arpy; oppure optare per il
sentiero di destra che porta al Colle della Croce percorrendo dapprima una
strada poco agevole, per poi proseguire su un comodo sentiero militare
che conduce sul Colle (2373 m).
In questa zona, nel passato sono state costruite numerose fortificazioni.
Alcune risalgono al tempo della Rivoluzione francese, quando le truppe
transalpine ebbero scontri con quelle del Regno di Sardegna perché volevano
invadere la Valle d'Aosta. Sul colle della Croce è ancora visibile un
muro di fortificazione che si spinge dal Mont Colmet sino ai boschi del Col
San Carlo.
Equipaggiamento ...... : Casco, pantaloncini elastici da ciclista, K-way,
guanti
Attrezzatura ............. : Camera d'aria di ricambio
Ritrovo di partenza.... : P. Rebaudengo alle 7,30 h
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : VASSALLO Claudia tel. 0112051380
Termine prenotazioni . : 15 giugno

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   NATALE REVIGLIO - 22 giugno / 28 giugno - Lavori di manutenzione


Sembrerà prematuro rivolgere questo invito ai Soci per gli annuali lavori di
manutenzione, ma il prossimo notiziario uscirà in prossimità della data prevista.
Così, i Soci che intendono collaborare hanno modo di organizzarsi
per essere disponibili.
I Soci, che daranno la propria disponibilità, verranno convocati in sede nei
primi giorni di giugno, per concordare i vari lavori previsti.

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   9 luglio-27 agosto - Soggiorno estivo 2000


La Casa riapre ad una nuova estate, per accogliere i Soci della Giovane
Montagna e permettere loro di trascorrervi una serena vacanza. Vi possono
soggiornare TUTTI i Soci dell'Associazione in regola con la quota sociale
2000.
I turni avranno il seguente calendario:
9/16 luglio 6/13 agosto
16/23 luglio 13/20 agosto
23/30 luglio 22/27 agosto
30 luglio / 6 agosto
Si invitano i Soci che non hanno particolari impegni di lavoro, a NON organizzarsi
turni di vacanza nelle settimane dal 30 luglio al 20 agosto.
PRENOTAZIONI - Le prenotazioni si accettano da
GIOVEDÌ 11 maggio per i soci della sezione di Torino
GIOVEDÌ 25 maggio per i soci di TUTTE le altre sezioni
Si ricorda che prima dell'invio della scheda di prenotazione, bisogna verificare
la disponibilità dei posti, venendo o telefonando in Sede, il giovedì sera
tra le ore 21,00 e le 22,45 (tel. 011747978) oppure contattare il responsabile
per le prenotazioni sig. ROCCO Enrico (telefoni abit.
0114374598 o uff. 011487036, oppure mediante fax al 0113497962).
L'assegnazione dei posti camera è lasciata a giudizio dei responsabili.
Avuta conferma della disponibilità dei posti, inviare la scheda compilata in
ogni sua parte, accompagnata dalla quota di acconto alla
GIOVANE MONTAGNA - Sezione di Torino
via ROSALINO PILO 2 bis - 10143 Torino
Le quote di prenotazione potranno essere versate tramite:
assegno bancario NON TRASFERIBILE intestato a
Giovane Montagna - sezione di Torino
bonifico bancario sul c/c n°108039 presso Istit. Bancario
San Paolo di Torino filiale n°8 - c.so De Gasperi 14 Torino
(coord. bancarie: ABI= 01025 / C.A.B.= 01008)
Ricordiamo che le schede di prenotazioni, NON accompagnate
dall'acconto, NON saranno ritenute valide.

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 13 aprile alle 21,15 h


T E C N O L O G I A P R E I S T O R I C A E D A R C H E O L O G I A
S P E R I M E N T A L E
Conversazione di Gualtiero ACCORNERO con proiezione di diapositive ed
esame di manufatti sul tema "tecnologia preistorica".
La tecnologia preistorica è un ramo dell'antropologia che studia gli attrezzi
d'uso quotidiano impiegati dall'uomo primitivo, durante la sua evoluzione
fisica e culturale, fino ai tempi storici.
I processi di fabbricazione di questi attrezzi sono presi in considerazione
dall'archeologia sperimentale che si propone di ricostruire i manufatti impiegando
le uniche risorse di cui disponevano i nostri antenati, cercando
così di riscoprire tecnologie ormai dimenticate da migliaia di anni.

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   Giovedì 11 maggio alle 21,30 h - una serata "senior"


? U N O S G U A R D O A L P A S S A T O ?
Riviviamo per una sera un'ampia panoramica di immagini scattate dal
compianto socio Giuseppe DE MARTINI.

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   Giovedì 15 giugno alle 21,30 h


I L M O N D O A L L A F I N E D E L M O N D O
P A T A G O N I A E T E R R A D E L F U O C O
Dopo trenta giorni di ferie, trascorsi in parte in navigazione tra i fiordi cileni
ed in parte in tenda ai piedi delle Torri del Paine, al cospetto del Fitz Roy e
del mitico Cerro Torre, diventa quasi impossibile rifiutare l'invito di chi vuole
vedere qualche immagine di questa terra che offre scenari davvero spettacolari.
Consapevole del fatto che la fotografia non rende mai quanto la realtà e
soprattutto ben conscio di essere un vero neofita nel campo fotografico,
mi auguro ugualmente di potervi trasmettere almeno in parte le stesse
sensazioni che ho provato vivendo questa bella avventura.
Alberto Bello

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ATTIVITÀ SVOLTA


   Introduzione all'Arrampicata 1999


Dopo una piacevole vacanza sulle Dolomiti e qualche (facile) ferrata,
scopro il gusto di arrampicare e, malgrado la non più verde età, accolgo
con entusiasmo l'invito rivoltomi dall'amico Stefano Risatti a partecipare al
corso di alpinismo base tenuto dalla Giovane Montagna.
Le mie aspettative non vengono deluse e grazie alla competenza,
condita da una buone dose di pazienza degli istruttori ho la possibilità di
venire in contatto con la montagna in un modo nuovo e appagante.
Il piacere del nuovo approccio viene poi completato dall'encomiabile
spirito di gruppo dei partecipanti al corso che trasforma le tre giornate di
esercitazioni "sul campo" in altrettante giornate di svago e di distacco dai
soliti problemi di tutti i giorni.
Angelo Acciarito

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   14 novembre - Gita di chiusura ad Acqui Terme e pranzo sociale


Un bus a due piani, cosa forse mai successa nelle escursioni della
Giovane Montagna, ha trasportato i settantacinque soci partecipanti alla
cosiddetta "gita sociale", destinazione Acqui.
I tempi del viaggio Torino - Acqui sono perfettamente rispettati e alle
9 in punto si entra nella Cattedrale di Acqui per partecipare alla Santa
Messa. La funzione si svolge nell'ampia e suggestiva cripta a tre absidi.
Al termine della Messa ci attende la guida scovata da Gianni, cioè un
signore molto serio e colto che ci farà scoprire i luoghi più importanti, storici
ed artistici, di Acqui. Attraversata la prima sacrestia in stile barocco,
siamo introdotti nella Sacrestia dei Canonici dove è esposto il Trittico della
Madonna di Montserrat dipinto da Bartolomeo Bermejo. Solo la parte centrale
del trittico è opera del pittore, le parti laterali sono dei suoi allievi.
La nostra guida riesce con la sua dialettica a trasportarci indietro nel
tempo e ci introduce nel mondo pittorico di Bermejo. Ciò che maggiormente
attira e conquista in Bermejo è la luminosità dei sui colori sicuramente di
influenza fiamminga.
Sono infatti colori gioiosi quelli che mettono in risalto la Vergine ed il
Bambino Gesù in forte contrasto con la figura del committente vestito di
nero. Ma è nei piccoli particolari, come i fiori, le navi del porto, la corona
ed i capelli della Vergine, le parole scritte sul libro delle devozioni, dove
maggiormente si evidenzia la capacità pittorica del Bermejo.
Si esce dal Duomo, ma ci si sofferma sulla piazzetta antistante; il portale
attende di essere guardato con occhio critico: è infatti una bella opera
scolpita dal Pilacorte nel 1481.
Ora il nostro accompagnatore si dirige verso quello che nel 1500 era
l'Ospedale di S.Maria Maggiore ed ora è il "Ricovero Ottolenghi" (pare, ma
non si è certi, che qualcuno dei partecipanti si sia interessato alle rette). Il
conte Ottolenghi ha voluto e creato questo ricovero e arricchito con due
grandi opere d'arte: la cappella decorata a mosaico e lo stupendo gruppo
statuario di Arturo Martini raffigurante il ritorno del figliol prodigo.
Scendiamo nella parte bassa di Acqui e raggiungiamo la piazza della
Bollente dove l'acqua sgorga alla temperatura di 75 °C. Con perizia la guida
ci informa sulle origini della sorgente, sulle sostanze chimiche in essa
contenute e sulle sue azioni terapeutiche. Tutti per verificarne la temperatura,
tuffano le mani nell'acqua della Bollente.
Ultima tappa in Acqui è l'Enoteca, dove entrano tutti e tutti escono
forniti chi di vini particolari, chi invece di dolcetti.
Si risale sul bus e, con un breve percorso giungiamo al ristorante
S.Monica di Cessole dove sono ad attenderci altri sei soci (totale complessivo
ottantuno persone). In brevissimo tempo siamo tutti pronti a far onore
al lauto pranzo che il cuoco ha cucinato per noi.
In compagnia il tempo passa veloce; è quasi il tramonto ma c'è ancora
una parte di programma da attuare e sarà quella più simpatica, perché
inattesa. Raggiungiamo Roccaverano e visitiamo la chiesa di S.Giovanni,
antica parrocchiale ed ora chiesa del cimitero. Il campanile è ciò che rimane
della primitiva costruzione romanica, mentre la chiesa è stata costruita
nel trecento. All'interno un ciclo di affreschi, datati posteriormente al
1481, raffigurano momenti della vita di Gesù e di San Giovanni Battista.
Le potenti famiglie del luogo, cioè gli Scarampi ed i Bruno, hanno commissionato
ad un ignoto pittore questi affreschi.
Il sole è quasi tramontato e noi scopriamo la parte antica di Roccaverano:
la sua torre, la cui circonferenza (35 m) è pari alla sua altezza; la parete
in arenaria del castello con tre eleganti bifore, la parrocchiale di
S.Maria Annunziata che rivela influenze architettoniche del Bramante.
Sono le 18, in compagnia di amici le ore volano: ci attende il viaggio
di ritorno. Grazie a Gianni e Bruna per averci accompagnati alla scoperta di
un angolo del nostro Piemonte.
Tina Gramaglia Bonfante

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   21 novembre - Quattro passi nel Marchesato del Monferrato


I pochi abitanti di Murisengo e dintorni, che in una gelida mattina domenicale
uscirono sulle strade o le percorsero in macchina, si stupirono
certamente vedendo la lunga e variopinta carovana dei quarantotto escursionisti,
che sotto una neve fine ma continua procedevano con gli ombrelli
verso l'Abbazia di S.Fede, presso Cavagnolo. Non avevamo previsto questa
particolarità, ma nemmeno la bella sorpresa offertaci dalla presidenza
sezionale con la squisita colazione nel bar della frazione S.Anna, dopo
un'oretta di cammino. Grazie ai generosi ideatori!
Continuiamo la marcia in amene vallette e tra dolci colline da presepe,
avvolti nell'atmosfera ovattata e corroborante, sostammo per il pranzo sotto
l'ampio portico di una cascina ristrutturata, ospiti della gentilissima famiglia
Nicola (fraz. Cappa 2), per merito dell'audace coordinatore di gita.
Evviva gli audaci.
Mentre il tempo lentamente migliorava, giungemmo alle 15 h
all'Abbazia di S.Fede e dopo la precisa descrizione di Carlo Allara ammirammo,
godemmo, fotografammo questo gioiello di architettura e scultura
romaniche, nascosto e protetto dalle colline monferrine.
Alle 17,30 h circa ci salutammo a Torino, soddisfatti della gita e
dell'ottima compagnia. Dio benedica sempre la Giovane Montagna e le dia
prosperità.
Maddalena Viano Gianasso

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   28 novembre 1999 - Funzione al Monte dei Cappuccini


Come è ormai consuetudine in autunno, il 28 novembre ci siamo ritrovati
al Monte dei Cappuccini, a chiusura di un anno sociale particolarmente
denso di impegni per l'Associazione.
Dapprima abbiamo assistito alla Santa Messa, unendo ad essa il ricordo dei
Soci scomparsi. La celebrazione ci ha riuniti in mesto raccoglimento.
È poi seguito un saluto ai Soci che da venti, cinquanta e più anni fanno
parte dell'Associazione ed in tal modo ne dimostrano la continuità.
Il rinfresco finale ha suggellato questa unione e ci ha proiettati verso i
prossimi impegni sociali.
Ettore Briccarello

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   23 Dicembre 1999 - Auguri natalizi in Sede


Quest'anno ci siamo scambiati gli auguri natalizi in un'atmosfera nuova ed
ancor più bella. A cominciare dalla nuova Sede, da pochi mesi in funzione
nei nuovi locali di Via Rosalino Pilo e sempre affollata.
Le cerimonie sono iniziate con la Santa Messa, officiata dal Parroco della
locale parrocchia di S.Anna, e con molti soci a parteciparvi. Questi momenti
di spiritualità hanno accresciuto la nostra unione e cementato la fratellanza
fra noi.
Siamo poi scesi nel seminterrato dove, accanto alla parete artificiale per
dimostrazione in via di preparazione, già ci attendevano alcuni tavoli imbanditi.
Un ringraziamento alle socie che così intensamente si sono prodigate
nella preparazione di questo simpatico simposio.
Dopo una serata così ben riuscita la nostra amicizia si è ulteriormente incrementata
e ci ha resi ancor più pronti ad affrontare i successivi doveri
sociali.
Ettore Briccarello

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   CAPODANNO AL "NATALE REVIGLIO"


Anche quest'anno grazie al Natale Reviglio si sono potuti trascorrere
alcuni giorni immersi nella splendida cornice del Bianco e i soci che hanno
approfittato di questa occasione per il tradizionale cenone e lo scambio di
auguri per il nuovo anno sono stati numerosi, compresi gli amici di Genova
che già da tempo avevano prenotato i pernottamenti.
Le condizioni meteo erano ottime, e oltre che regalarci una visione
magnifica delle cime circostanti hanno permesso di poter svolgere molteplici
attività, dallo sci in pista a quello di fondo, dallo scialpinismo a lunghe
passeggiate nei dintorni.
L'ultima sera dell'anno, dopo aver consumato in allegria un abbondante
e gustosissimo cenone, (complimenti a tutti quelli che si sono alternati
ai fornelli), allo scoccare della mezzanotte brindisi e rituale scambio di auguri,
un'occhiata alla diretta da San Pietro per gli auguri del Pontefice e poi
tutti fuori per lo spettacolo pirotecnico messo in scena da Stefano, che ha
saputo raccogliere i consensi da parte di tutti i presenti.
Non poteva mancare proprio a fine anno un po' di musica e allora,
dopo i botti, a scaldare l'ambiente ci ha pensato un impianto audio coadiuvato
da luci ed effetti vari che avevamo avuto l'accortezza e la pazienza
di preparare nei giorni precedenti, autocostruendo persino una slitta per
trasportare il materiale occorrente fino al Reviglio, che si è così trasformato
in una sorta di discoteca fino a tarda notte; infatti gli ultimi che hanno
abbandonato i festeggiamenti sono andati a dormire quasi alle cinque del
mattino!
Il giorno seguente sveglia a tarda mattinata per quasi tutti; qualcuno
ne approfitta per una passeggiata, altri per fare un giro sulle piste di fondo
e alla sera a farla da padrona è, ancora una volta, la musica non più sparata
a centinaia di watt ma cantata e suonata dagli stessi soci. A far da contorno
all'immancabile chitarra, si ritrova un numeroso gruppetto che intona
i vari successi musicali degli ultimi? 25 anni, con estremo divertimento da
parte di tutti. Si finisce naturalmente ancora a fare le ore piccole, anche
se qualcuno, il mattino seguente, deve incominciare a preparare zaini e
borsoni per intraprendere il viaggio di ritorno, si spera anche verso un anno
ricco di soddisfazioni per tutti!
Paolo Sollai

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   23 gennaio - Sci di fondo sulle piste di Névache


La giornata tanto attesa è finalmente arrivata: 23 GENNAIO, prima gita
dedicata esclusivamente agli amanti dello sci di fondo, ma anche a chi
gradisce fare delle passeggiate sulla neve, con o senza racchette.
La meta prescelta sarebbe Ceresole, però la mancanza di neve in questa
località ha fatto optare per Névache.
All'appuntamento in piazza Rivoli ci siamo ritrovati in abbigliamento
invernale si, ma informale.
Comunque eravamo un bel gruppo omogeneo nella nostra "informalità";
del resto le cose più importanti del fondo sono scarpette adeguate, sci
ed una buona resistenza fisica.
Fino a Clavière la giornata sembrava promettere molto bene, ma una
volta arrivati sul versante francese è comparsa un po' di nuvolaglia sospetta.
Scendendo stretti e numerosi tornanti siamo arrivati all'imbocco della
Valle della Clarée, molto profonda: si distende lungo il torrente omonimo
ed è punteggiata da numerosi paesini e chiesette sparse. Il pullman l'ha risalita
tutta fino a Névache, dove però il tempo si stava mettendo decisamente
al brutto.
Laura, nostra coordinatrice di gita (anche per lei era una "prima") provava
a "saggiare il terreno", ma le raffiche di vento gelido la respingevano
all'interno del pullman. A questo punto, con votazione quasi unanime, si
decideva di andare più a valle e così siamo scesi a Les Alberts.
E mai decisione fu più saggia.
In basso c'era di nuovo il sole che ci ha deliziati per tutta la giornata.
Abbiamo potuto sciare a gogò, chi nell'anello più facile, chi nelle piste
più impegnative, risalendo lungo il torrente Clarée che ci ha regalato degli
scorci veramente magnifici.
Un grazie di cuore a Laura che per un giorno ha rinunciato a scattare
le sue "artistiche" foto, ma più prosaicamente ha consultato cartine e conteggiato
valuta sia italiana che .... straniera, cavandosela comunque benissimo.
Allora arrivederci alla prossima gita di sci di fondo, ovviamente neve
permettendo.
Bruna Riccabone

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   20 febbraio - Punta Valnera


Non molto numerosi i partecipanti, tra gita sociale e corso di scialpinismo;
le previsioni un po' incerte, con rischio di vento e tormenta sulle creste
di confine; l'innevamento quasi assente in molte delle mete classiche
dello scialpinismo invernale: tutti fattori negativi ... ma ad Estoul (Brusson
- Val d'Ayas) ci accolgono un cielo sereno, il sole, una leggera brezza fresca
e c'è persino la neve! Dopo un breve tratto di strada pianeggiante la
salita diventa subito più impegnativa, a causa della neve fresca caduta su
un fondo scarso e irregolare. Finalmente raggiungiamo la conca dei laghi di
Estoul dove ritroviamo sì il sole ma anche il vento freddo, che alla lunga
diventa anche fastidioso. Risaliamo fino alla base del ripido pendio che porta
al colletto nevoso a sinistra della vetta; le sue non buone condizioni (=
potenziale instabilità) consigliano di fermare la gita a questo punto. Scendiamo
subito, sperando - senza troppo successo - di trovare nella conca
dei laghi almeno un parziale riparo dal vento freddo. La neve è molto variabile:
ventata, dura, a tratti crostosa, più profonda e un po' pesante nel ripido
tratto boscoso finale. Speriamo che prima della fine dell'inverno ci
venga elargita ancora qualche copiosa nevicata in vista delle prossime gite.
Giorgio Rocco

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SERATE IN SEDE


   25 novembre 1999 - Immagini dal 40 del "Natale Reviglio"


Molti dei presenti a questa bella serata erano convinti di assistere ad un
proiezione di diapositive "d'epoca" relative all'attività svolta allo Chapy
negli ultimi quarant'anni. Così non è stato, ma nessuno certamente ne è
rimasto deluso.
Ettore Briccarello ha infatti saputo offrire un preciso reportage dei quattro
giorni, dal 24 al 27 giugno, di festeggiamenti per il quarantesimo anniversario
dell'inaugurazione della Casa per Ferie "Natale Reviglio".
Anche chi non ha partecipato a quel momento di attività sociale ha potuto
così godere degli stupendi scenari che offre il gruppo del Monte Bianco.
Abbiamo cosi ammirato le Grandes Jorasses, la Noire, il Dente del Gigante;
ci siamo stupiti di fronte ad immagini di rododendri e gigli martagoni e ci
siamo meravigliati nella constatazione dell'arretramento di molti ghiacciai,
in particolare di quello di Pré de Bar. Inoltre molti dei partecipanti hanno
potuto riconoscersi nelle immagini proiettate: quelle scattate durante le escursioni,
quelle durante la messa, e anche quelle relative ai momenti più
goderecci come i lauti pranzi.
Un grazie dunque ad Ettore per aver sapientemente documentato e divulgato
questi bei momenti di attività della Giovane Montagna.
Bello Alberto

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   20 gennaio - Le fortificazioni dell'arco alpino occidentale


Corino Piergiorgio, Presidente dell'Associazione per gli studi di storia e architettura
militare, ci ha intrattenuto con una "lezione di storia"
sull'evolversi delle fortificazioni nell'arco alpino occidentale. La passione
che egli dimostra per tale materia è risultata palese dall'entusiasmo con cui
ci ha parlato e dalla facilità con cui ha catturato l'attenzione dei presenti.
Molto interessanti anche alcune diapositive di forti e strumenti di difesa
che ha proiettato per facilitare le spiegazioni di alcuni concetti. Abbiamo
potuto constatare, ad esempio, come i forti non siano inserimenti «osceni
», ma spesso si mimetizzino bene con il paesaggio circostante senza deturparlo;
costruiti come elementi atti ad impedire il passaggio permettevano
inoltre la riscossione di dazi molto redditizi. La maggiore evoluzione dei
forti si ebbe con il passaggio dalla pietra al calcestruzzo, mentre cambiamenti
consistenti si ebbero negli strumenti di difesa con la possibilità di
coltivare miniere di carbone e con l'evoluzione dell'industria chimica.
Si è parlato così di differenze tra obici, cannoni e mortai e di rigatura delle
canne, ma l'attenzione è sicuramente aumentata quando ci è stato illustrato
il forte dello Chaberton, per noi meta familiare di gite ed escursioni.
Un sentito grazie per l'interessante e piacevole tuffo nella storia a Corino
Piergiorgio!
Alberto Bello

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VITA SEZIONALE


   13 gennaio 2000 - Assemblea dei Soci


Alla presenza di un discreto numero di Soci si è svolta la prima Assemblea
del nuovo Consiglio di Presidenza.
Consiglio che si è in parte ringiovanito e nell'interno dell'Associazione sono
arrivate persone nuove che hanno dimostrato spirito di iniziativa e parecchia
voglia di fare; questa nuova cornice da stimolo anche per coloro che
ultimamente si sentivano un po' stanchi.
I propositi e gli impegni che attendono il nuovo consiglio sono molti in particolare
quest'anno.
Le attività previste sono: i corsi di sci in pista, di sci alpinismo con gli incontri
che si svolgeranno in sede, il giovedì precedente che precede
l'uscita sulle varie problematiche, quali la preparazione dei materiali,
l'organizzazione della gita, le valanghe, ecc.. .
Altro appuntamento importante e particolarmente sentito, è il Rally scialpinistico
e la sua organizzazione.
Nel corso dell'anno verranno riproposti i corsi di capicordata e di arrampicata.
Per lo sci di fondo verranno organizzate due uscite.
Cardellino e Risatti illustrano le parti tecniche di tutte queste attività, inoltre
ricordano e sollecitano la partecipazione ai corsi di aggiornamento, che
propone la Commissione Centrale di Alpinismo.
Il Tesoriere Buscaglione, dà lettura del bilancio preventivo per il 2000, che
l'Assemblea approva.

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   Lutti


A Carlo Guarlotti e famiglia esprimiamo le nostre più sentite condoglianze
per la perdita della Mamma, signora Paola.
I Soci esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia Borgnino per la
perdita della Mamma.
È mancata Elena Capietti Rocco: ai famigliari siano di conforto le preghiere
di tutti i soci.

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   Fiocco azzurro


Alla piccola Elisabetta Ravelli è nato il fratellino Alessandro: ai genitori Anna
e Pilli, vanno le più vive felicitazioni e auguri da tutti i Soci.

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   QUOTE SOCIALI


Hanno già rinnovato la quota associativa 2000 soltanto il 67% degli ordinari
e il 71% degli aggregati.
Come da Statuto della Sezione, è necessario pagare la quota associativa
entro il mese di marzo dell'anno in corso:
INVITIAMO quindi tutti coloro che non hanno ancora rinnovato la loro iscrizione
alla Giovane Montagna a farlo al più presto, preferibilmente venendo
in sede al giovedì sera (21,30 ÷ 23,00) - se no che ci sta a fare? -,
oppure mediante versamento sul seguente Conto Corrente Postale:
nº13397104
GIOVANE MONTAGNA SEZIONE TORINO
VIA ROSALINO PILO 2 BIS 10143 TORINO
Coloro che risultano morosi troveranno inserito in questo notiziario un bollettino
di ccp già compilato: dovranno perciò fare soltanto la fatica di andare
alla Posta e pagare!!!.
In caso contrario questo è l'ultimo Notiziario che verrà loro inviato, sarà
sospeso l'invio della Rivista e non godranno della copertura assicurativa.
Coloro che nel frattempo si fossero già messi in regola non tengano conto
di questa comunicazione.
Vi ricordiamo le quote 2000: SOCI ORDINARI 35.000 Lit
SOCI AGGREGATI 20.000 Lit

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   CASOLARE ALPESTRE


Sul dolce clivo verde di pasture,
all'ombra d'un castagno secolare,
presso i silenzi delle selve oscure
vorrei piccolo e bianco un casolare.
Piccolo e bianco sotto un tetto nero,
con grandi occhi aperti per godere il sole
e intorno intorno, un giro di sentiero,
un orto ed un giardino con viole.
Una ghirlanda di gerani rosa
ridente penderebbe al davanzale,
colla sua grazia tenue, flessuosa,
coll'armonia d'una pastorale.
Non lungi una chiesetta, anch'essa bianca
con le campane dai rintocchi cari,
Oh! qual riposo per un'alma stanca:
la vita fra la chiesa e i casolari!
Natale REVIGLIO
Torino, 4 marzo 1915

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