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Notiziario Sezione di Torino Dicembre 2001



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.








VITA SEZIONALE


   Giovedì 20 dicembre alle 19,30 h


Come sempre alla Giovane Montagna Gesù Bambino nasce qualche giorno
prima del previsto: lo festeggeremo nella serata del 20 dicembre con la
S. Messa alle 19,30 h, durante la quale porremo davanti alla sua culla
gioie e dolori della nostra società e delle nostre famiglie.
Per non esagerare in misticismo continueremo l'incontro abbuffandoci secondo
consolidata tradizione per assaggiare tutte, ma proprio tutte, le
ghiottonerie portate da soci ed amici. Sfogliate fin d'ora i vostri libri di ricette
e stupiteci con le vostre specialità dolci e salate. E chi avesse la cantina
fornita ?

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   Giovedì 10 gennaio 2002 - 21,15 h


ASSEMBLEA ORDINARIA dei SOCI
L'Assemblea ordinaria dei Soci è convocata presso la Sede Sociale, per discutere
e deliberare sul seguente:
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del Presidente, presentazione delle attività del 2002
2) Esame e approvazione del bilancio preventivo del 2002
3) Varie ed eventuali

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   CALENDARIO GITE 2002


Ecco, per la gioia di tutti i soci, il calendario gite 2002.
Discutendone, nel corso dell'anno passato, si erano evidenziate alcune
proposte:
alleggerire il Calendario in modo da consentire, ai nostri soci più attivi, di
avere qualche domenica a disposizione per "attività personali" e non dover
essere sempre in gita.
evitare sovrapposizioni di date tra gite sociali e attività intersezionali.
Non è stato un lavoro facile e comunque non è riuscito alla perfezione.
Anzi, a prima vista, le attività proposte non sembrano affatto diminuite.
In realtà rispetto allo scorso anno sono state proposte meno gite Scialpinistiche
ed Alpinistiche per lasciare spazio, a chi in grado, di compiere salite
più impegnative che non potrebbero essere proposte come gite sociali.
Nel periodo invernale è stata inserita anche un'uscita su cascate di ghiaccio.
Si tratta di una proposta propedeutica, tecnicamente molto facile, per consentire
un approccio al mondo del ghiaccio e della piolet-traction.
Tutte le altre attività fanno ormai parte del consolidato bagaglio organizzativo:
sci in pista con corso di sci, sci di fondo, mountain-bike, escursionismo
per adulti e bambini, arrampicata, ecc..
In questi ambiti sono aumentate le proposte organizzate in collaborazione
con le Sezioni nostre vicine.
Gli osservatori più attenti si accorgeranno subito che la maggior parte degli
appuntamenti intersezionali si svolgerà nelle Alpi Orientali: le Settimane di
Pratica Scialpinistica, Alpinistica ed Escursionistica, il Rally, la traversata
Alpinistica.
Per alcuni (soprattutto per chi ha intenzione di partecipare a più incontri)
sarà un po' una scocciatura spostarsi così tanto ogni volta.
Guardando però la cosa da un altro punto di vista appare l'opportunità per
tutti, sia che si voglia fare escursionismo, alpinismo, o altre attività, di visitare
zone nuove dove magari non si ha mai avuto occasione di andare.
Buone gite a tutti.
La Commissione Gite
Ed eccovi quindi le date che dovete segnare sulla vostra agenda:

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   CALENDARIO GITE 2002


10 gennaio Assemblea dei Soci in sede
12 gennaio A Avvicinamento alla salita su ghiaccio Risatti S.
13 gennaio S Gita e Corso di sci Briccarello E.
20 gennaio SA Gita SciAlpinismo Risatti S./Bologna P.
20 gennaio F Gita di Fondo Quaranta U./Reggiani L.
27 gennaio S Gita e Corso di sci Briccarello E.
2 febbraio F Gita di Fondo Quaranta U./Reggiani L.
8 febbraio Carnevale in sede Bonfante G.
10 febbraio S Gita e Corso di sci Briccarello E.
17 febbraio SA Gita SciAlpinismo Cardellino D./Rainetto M.
24 febbraio S Gita e Corso di Sci Briccarello E.
24-25 F Rifugio Natale Reviglio
febbraio piste della Val Ferret Quaranta U./Reggiani L.
2 marzo F Gita di Fondo Quaranta U./Reggiani L.
3 marzo SA Gita SciAlpinismo Cardellino D./Sereno S.
3'9 marzo SA Settimana di pratica sci-alpinistica Risatti S.
a Versciaco (CCASA)
9-10 marzo SA Rally scialpinistico nelle Alpi orientali CCASA/Risatti S.
16-17 marzo S Gara sociale di discesa
a Courmayeur Briccarello E./Risatti S.
7 aprile E Corma di Ordieri (1490 m) da Caney Sez. Ivrea/Allara C.
14 aprile SA Gita SciAlpinismo Demaria M./Ponsero PM
21 aprile E Seguendo la ferrata di Tenda Sez. Cuneo/Riccabone G.
21 aprile EE Ferrata di Tenda (Val Roja) Sez. Cuneo/Reggiani L.
25'28 aprile SA 4 giorni di sci alpinismo Rocco G.
1'5 maggio E Appennino Tosco - Romagnolo Montanaro A.
12 maggio E Monte San Julien (1377 m) da Fenis Briccarello E.
12 maggio E Benedizione degli Alpinisti e degli attrezzi
Alpi Orientali Saporito A.
18-19 maggio E Benedizione degli Alpinisti e degli attrezzi
Appennino Ligure Zenzocchi C.
26 maggio MTB Monte Pietraborga (629 m) - Val Sangone Saporito A.
1-2 giugno G Monte Toraggio (1973 m) Allara C.
Sentiero degli Alpini (Sez. Cuneo)
2 giugno A Palestra di Alpinismo Risatti S./Bologna P.
9 giugno MTB Giro del Clot della Soma
da Pragelato Vassallo C./Guerci A.
16 giugno E Mont Glacier (3185 m)
da Dondena Briccarello E./Sereno S.
16 giugno E+G Forte di Bramafam - Bardonecchia Gamerro C.
22-23 giugno E Alpe Devero - Val Formazza Briccarello E.
6-7 luglio A Levanna Orientale (3555 m) dal rif. Daviso Cardellino D.
7 luglio'25 agosto Soggiorno estivo Reviglio
14'21 luglio E Settimana di pratica escursionistica Vassallo C.
a Versciaco (CCASA)
14 luglio E Forte delle Olive (2143 m)
da Plampinet (Nevache) Germano V.
14 luglio G Gita escursionistica famigliare Demaria M./Ponsero M.
20-21 luglio A M. Emilius (3559 m) da Pila Cardellino D.
21 luglio MTB Col de Sollières Rocco G.
4'11 agosto A Settimana di pratica alpinistica Cardellino D.
nelle Dolomiti (CCASA)
22'25 agosto A Traversata alpinistica CCASA/Cardellino D.
7-8 settembre E Pelvo d'Elva (3064 m) Reggiani L.
dal Colle della Bicocca (Sez. Cuneo)
8 settembre G Gita escursionistica famigliare Demaria M./Bolla MT
28'29 E Raduno intersezionale estivo Zenzocchi C.
settembre nelle Alpi liguri (Sez. Genova)
6 ottobre A Palestra di Roccia Cardellino D.
13 ottobre E Cima Rosta (2173 m) Germano V.
da Ribordone (Sez. Ivrea)
13 ottobre A Palestra di Roccia Cardellino D.
20 ottobre A Palestra di Roccia Cardellino D.
24 ottobre Assemblea dei Soci in Sede
26-27 ottobre Assemblea dei delegati a Padova Sez. Padova
10 novembre T Gita di chiusura Riccabone G.
17 novembre Gita Spelelogica Saporito A.
24 novembre Funzione religiosa al Monte dei Cappuccini
15 dicembre S Sci in Pista Briccarello E./Demaria M.
19 dicembre Natale in sede
SA, scialpinismo - A, alpinismo - E, escursionismo - T, turistica
MTB, mountain bike - G, escursioni per famiglie - S, sci in pista
F, sci di fondo
CCASA - Commissione Centrale di Alpinismo e Scialpinismo

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ATTIVITÀ PREVISTA


   Uscite in pista e Corso di sci in pista


Com'è ormai consuetudine nella nostra associazione, anche nel prossimo
inverno si effettueranno uscite per la pratica dello sci in pista ed, abbinato
ad esse, si terrà un corso di sci per chi desidera migliorare le proprie capacità
sciistiche. Abitualmente, gli spostamenti si effettueranno in autobus.
Per il corso di sci ci appoggeremo alle locali scuole di sci, come già
sperimentato in precedenza con risultati soddisfacenti. Ovviamente, all'8
novembre è ancora presto stabilire le località, ma è prevedibile che già a
dicembre si possa stilare un elenco di possibilità.
È già definito però il calendario: quattro giornate, nelle Domeniche del
13 e 27 gennaio, seguite dal 10 e 24 febbraio. Una quinta uscita, senza
più il corso di sci, sarà dedicata alla gara sociale di sci, il 17 marzo, ma di
essa se ne parlerà accuratamente più avanti.
Al momento si può già programmare che le prime due uscite si desidererebbe
tenerle nella stessa località per venire incontro alle esigenze didattiche,
mentre la terza e la quarta avrebbero luogo in altre stazioni. Riassumendo:
quattro uscite in tre stazioni diverse, al fine di rendere più allettante
questa attività sportiva.
Non ci resta che sperare in un buon innevamento ed in favorevoli
condizioni meteorologiche per svolgere al meglio questa possibilità di pratica
dello sci.
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere:
in sede tel. 011747978
a Ettore BRICCARELLO tel. 0112734822

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   17 marzo 2002 - Gara sociale di sci


Quest'anno la gara sociale avrà luogo domenica 17 marzo 2002 sulle
nevi di Courmayeur: si è scelta questa località proprio perché presso di essa
vi è la nostra Casa per Ferie dello Chapy, uno dei cardini della nostra vita
sociale. A questo proposito si formula l'invito, per chi può, di recarsi già
sul posto sabato 16 per usufruire in tal modo dei nostri locali come ulteriore
spunto di convivialità, ricordando che la capacità ricettiva in tale periodo
è ridotta a 35 posti. Ne deriva un secondo invito: prenotarsi in tempo.
La gara sarà valida per il trofeo Gianni Forneris, nostro beneamato
propugnatore dello sci in pista e delle scuole sezionali di sci.
Secondo la solita prassi, essa sarà in due "manches" e la classifica
sarà fatta sulla migliore delle due: buon divertimento ai partecipanti.
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere:
in sede tel. 011747978
a Ettore BRICCARELLO tel. 0112734822

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   Fondisti siete pronti?


Vi siete accorti che i giorni passano e si avvicina il tempo della neve?
Avete controllato l'attrezzatura? E la preparazione atletica è a buon punto?
Vi ricordo le date di questa stagione: due gite si svolgeranno di sabato
(il 2 febbraio e il 2 marzo) e due di domenica (il 20 gennaio e il 24 febbraio).
Come vedrete dal calendario l'uscita del 24 febbraio si può prolungare
al lunedì 25 pernottando al rif. Reviglio, come già sperimentato lo
scorso anno. Le località verranno scelte in base alle condizioni delle piste e
comunicate in sede.
Sotto dunque con la ginnastica presciistica: vediamo di arrivare in perfetta
forma all'appuntamento del 20 gennaio.
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere:
in sede tel. 011747978
a Laura REGGIANI tel. 011388859

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   9-10 marzo 2002 - Rally SciAlpinistico


Dopo parecchi anni, ed in seguito a sofferte discussioni, il Rally torna
in terra Orientale: la sezione di Vicenza ha accettato di farsene carico.
Non è stata ancora indicata con precisione la località dove si svolgerà
la gara, ma indicativamente la zona potrebbe essere quella della val Pusteria
(dove sorge la nuova casa della sezione di Verona) oppure nelle Alpi
Bellunesi.
In entrambi i casi si tratta di zone molto belle che raramente abbiamo
opportunità di visitare.
Il Rally potrebbe quindi diventare un'occasione per tutti i soci di Torino
(anche non atleti) che volessero trascorrere due giorni in queste località
e fare il tifo per le nostre squadre.
Poiché l'uscita del prossimo Notiziario è prevista per Marzo tutte le informazioni
relative al Rally saranno esposte in sede (tel. 011747978) appena
disponibili, oppure ci si potrà rivolgere al responsabile:
Stefano RISATTI....... tel. 0118193641 (casa) / 011280289 (uff.) /
3357575044

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   CAPODANNO SULLA NEVE - 29 Dicembre 2001 - 2 Gennaio 2002


La casa per ferie Natale REVIGLIO, come gli scorsi anni, sarà aperta ai Soci
dal 29/12/2001 al 2/01/2002, per iniziare il nuovo anno in allegria e godere
alcuni giorni di vacanza sulla neve.
I posti disponibili sono limitati (max 35), pertanto si ricorda ai Soci interessati
di prenotarsi per tempo.
Per la cucina i gruppi dovranno essere autogestiti. I partecipanti dovranno
avere un incaricato alla preparazione dei pasti.
IN CUCINA NON DOVRANNO ESSERE PRESENTI PIÙ DI DUE PERSONE
ALLA VOLTA, PER MOTIVI D'IGIENE E DI SICUREZZA.
Nella dispensa sono disponibili prodotti alimentari non deteriorabili (olio,
pasta, riso, pelati), acquistabili a prezzo di costo.
Le prenotazioni si accettano in Sede, presentandosi o telefonando allo
011.747.978 il giovedì sera dalle 21 alle 22.30, oppure rivolgendosi a
CARDELLINO Daniele, telefono 011.817.22.12

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   1-5 maggio 2002 - Appennino Tosco-Romagnolo (T)


Il crinale dell'Appennino Tosco Romagnolo, tra le valli del Montone e del
Savio, è interessato dal Parco Nazionale "Foreste Casentinesi, Monte Falterona
e Campigna". La parte toscana si estende sul Casentino e parte del
Mugello e comprende, fra l'altro, il Monte Falterona con le sorgenti
dell'Arno; il Convento e l'Eremo di Camaldoli; la Verna con il Monte Penna.
Il versante Romagnolo, meno esteso per quanto riguarda il Parco, comprende
la Diga di Ridracoli, sbarramento sul fiume Bidende, il cui bacino alimenta
la rete idrica dell'intera Romagna, a partire dal 1988.
Alla gita escursionistica nel Parco si aggiungerà una parte turistica con la
visita della città di Ravenna e una (o più) località del Riminese.
Gli interessati sono pregati di comunicare l'adesione entro il 24 gennaio
2002 al fine di consentire la prenotazione della sistemazione logistica.
Per iscrizioni e informazioni, con versamento di acconto, rivolgersi al coordinatore:
Alessio MONTANARO tel. 0115682490
oppure in SEDE ogni giovedì sera tel. 011747978

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   8 febbraio 2002 - Festa di Carnevale


Ritorna, per la gioia di tutti gli alpinisti, sciatori ed escursionisti
un po' goderecci, la possibilità di festeggiare
insieme il Carnevale.
L'appuntamento è fissato per venerdì 8 febbraio alle
20,30 h in sede; durante la serata avremo modo di
"rimpinzarci" di leccornie dolci e salate, chiacchierare, ridere, scherzare e
apprezzare qualche momento di spensieratezza.
È gradita (ma non obbligatoria) la presenza dei partecipanti mascherati, secondo
le migliori tradizioni carnevalesche; al termine della festa verranno
premiate le tre migliori maschere presenti.
Per ulteriori informazioni ed iscrizioni
Giovanna BONFANTE : tel. 0161818131 / 3472215708
e-mail: paobio@libero.it
Termine iscrizioni ...... : 5 febbraio 2002

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   Giovedì 14 febbraio 2002 - 21,15 h


Carlo Allara presenta: La Fisiologia della Marcia
L'escursionista prova piacere e diletto nella marcia, che è una forma
particolare del camminare: il mezzo più fisiologico di spostarsi sul terreno.
In questo incontro con voi ho pensato di ricordare alcune nozioni clico-
fisiologiche per meglio comprendere questo stupendo meccanismo della
deambulazione offrendovi lo spunto per una conoscenza che vi dia il massimo
ed economico sfruttamento delle risorse muscolari delle vostre gambe.
Non aspettatevi una lezione universitaria, ma una facile e semplice
esposizione il meno cattedratica possibile!!!

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   Giovedì 14 marzo 2002 - 21,15 h


Ettore Briccarello presenta: Immagini delle Alpi Pennine
Proiezione di diapositive con varie visioni di questa catena montuosa dalla
Valle d'Aosta e dal Canton Vallese, in vari scorci, frutto di molti anni di
escursioni da parte di Ettore Briccarello.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   28 aprile - 1 maggio - 4 giorni di Scialpinismo in Bernina


«Il Bernina fa pensare al lavoro di un orafo, a un gioiello ricavato da
scintillanti cuspidi di neve e da brillanti ghiacciai incastonati in una preziosa
cornice che l'abile mano dell'artista ha cesellato con profondi crepacci ed
eleganti cascate di seracchi».
Sabato 28 aprile ci troviamo in tre ad ammirare silenziosi ed entusiasti
questo scenario dalla terrazza antistante la Chamanna Diavolezza
(2973 m): l'iniziativa della commissione centrale ha riscontrato un numero
ridotto di partecipanti, ma la compagnia, composta da Davide della sezione
di Genova, da Stefano e dalla sottoscritta, è comunque molto contenta di
essere arrivata fin quassù. La giornata si conclude con una tranquilla cenetta
con vista sui ghiacciai del gruppo del Bernina che ancora mostrano il
riverbero della luce del tramonto.
Domenica mattina all'alba si parte, dopo una buona colazione, destinazione
Piz Palù (3905 m). Dal rifugio si scende sul Vadret Pers per circa
duecento metri di dislivello; all'altezza della base del Piz Trovat, si inizia la
salita sui pendii del ghiacciaio che presenta alternativamente conche nevose
e imponenti seracchi. Lo spettacolo in cui siamo immersi è reso ancor
più bello dai rosei colori di cui si tingono le punte quando il sole spunta sopra
la nebbiolina che ci ha accompagnato nella prima ora di cammino. Con
un ritmo costante e cadenzato, (la quota un po' si sente!), raggiungiamo la
spalla a quota 3731, dove ci togliamo gli sci e ci attrezziamo con picca e
ramponi; legati percorriamo il tratto di cresta che ci conduce in cima al Piz
Palù Orientale. La vista è notevole: c'è un bel mare di nuvole da cui sbucano
soltanto le vette più alte; qualche foto, un momento di silenzio per
far tesoro e ringraziare di ciò che stiamo contemplando e poi iniziamo a
scendere, prima che nel tratto di cresta ci sia troppo traffico! La discesa è
lunga e piacevole: ripercorriamo il Vadret Pers fino all'Isla Persa che superiamo
per trovarci poi sul Vedret da Morteratsch: è qui che ci incontriamo
con Giovanna Bonfante e Beppe che ieri non potevano partire con noi per
motivi di lavoro. È decisamente curioso nonché piacevolissimo darsi appuntamento
in mezzo a un ghiacciaio! Mentre ci raccontiamo come è andata
la giornata ci rifocilliamo un po' (chi con saporite barrette energetiche
e chi con cracker e formaggio! Il fattore discriminante non è il gusto, quanto
piuttosto la spiccata capacità di masticazione e di deglutizione di alcuni!)
e poi ci incamminiamo, nuovamente in salita, verso la Chamanna da
Boval (2495 m). In serata il tempo peggiora notevolmente: le previsioni
non sono bellissime per l'indomani e per martedì sono peggiori; decidiamo
quindi che non è il caso di attenersi al programma originale che prevedeva
la risalita del tormentato ghiacciaio del Morteratsch, per arrivare alla Fuorcla
Bellavista, alla vetta del Piz Zupò (3996 m) e poi attraverso la Fuorcla
Crast'Aguzza raggiungere il Rifugio Marco e Rosa (3597 m). Ci consultiamo
con una guida locale che ci consiglia una possibile alternativa per i
prossimi due giorni.
Dopo una notte ventosa ci incamminiamo sotto un cielo movimentato
da grandi nuvole sul Vadret Boval d'Me; dopo alcuni pendii sostenuti raggiungiamo
un primo colletto (quota 3091 m) che sorpassiamo con "abili"
mosse che si avvicinano al salto di un muretto; dopo un breve spuntino
quasi in marcia, percorriamo un tratto del Vadret Boval Dadour fino a raggiungere
la Fuorcla Misaun (3208 m). Il passaggio è delicato e saggiamente
Stefano procede ad attrezzarlo con una corda fissata da una parte alla
piccozza, e dall'altra agli sci di Beppe; oltrepassato "più o meno agevolmente"
anche questo colle, ci aggreghiamo a un'altra piccola comitiva
anch'essa diretta alla Chamanna Tschierva (sono tre ragazzi di Torino, il
mondo è piccolo!... Due li conosco!). Il tempo è un po' peggiorato: folate
di nebbia si alternano a un vento abbastanza sferzante. La proposta della
guida di salire al Piz Morteratsch non è possibile, date le condizioni meteo
e l'ora; ci resta solo più un colle e poi la discesa sul rifugio. Il percorso non
è dei più tranquilli: scendiamo un ripido canalino un po' ghiacciato con gli
sci sulle spalle e dotati di ramponi e piccozza. Costeggiamo poi le pendici
del Piz Morteratsch e risaliamo verso la Fuorcla Tschierva (3336 m), dove
veniamo investiti da una piccola bufera di neve. Acceleriamo quindi le operazioni
e iniziamo la discesa sul Vadtin Tschierva: la nebbia si è infittita e
non è facile capire la traiettoria da seguire; la compagnia inizia ad avvertire
freddo e stanchezza e si affida all'abile guida di Stefano che si destreggia
abilmente anche in queste condizioni, cartina alla mano e occhio attento a
cercare qualche punto di riferimento sul terreno... Quando scorgiamo la
bandierina davanti al rifugio esultiamo a catena, uno dietro l'altro, alzando
le braccia in segno di sollievo e di contentezza! L'arrivo alla Chamanna
Tschierva ci vede dunque provati ma felici; provvediamo ad asciugarci e a
rifocillarci; con le gambe sotto il tavolo, davanti a un tè caldo e a una lauta
merenda che si fonde poi direttamente nella cena, stiamo decisamente
meglio e apprezziamo la buona compagnia.
Dopo un sonno davvero ristoratore ci svegliamo con un tempo decisamente
volto al bello: optiamo quindi per salire al colletto che c'è proprio
di fronte al rifugio da cui ammiriamo attoniti il percorso che abbiamo fatto
per scendere sul rifugio, e che propone uno scenario notevole sul Piz Scerscen
e sul Piz Roseg. La temperatura che si alza improvvisamente, la debole
coesione dello strato di neve sceso il giorno prima e il vento che persiste
ci fanno "girare i buoi" un po' sotto il colle del Piz Aguagliouls: la prudenza
non è mai troppa! Scendiamo poi tranquillamente la lunghissima val Roseg
percorrendo la bellissima pista di fondo (attualmente, non più praticata, vista
la stagione avanzata) utilizzando il comodo passo pattinato che interrompiamo
solo per fare i guadi obbligati e per attraversare i numerosi ponti
sul torrente rigonfio di acqua gelida! Abbiamo tutti le gambe stanche,
(Giovanna e io abbiamo anche ognuna un piede a mollo nello scarpone...
dobbiamo migliorare la tecnica di guado!!!), ma tutti, ed è questo quello
che conta, abbiamo gli occhi che brillano per la gioia e per il ghiaccio e lo
spettacolo che abbiamo visto in questi giorni! Raggiunta la stazione di Pontresina
con in mano una birra fresca saliamo sul trenino che ci riporta alle
macchine che abbiamo al parcheggio della Stazione Diavolezza e via verso
le città! Il Bernina è sempre lì... prima o poi lo raggiungeremo!!!
Piera Quaranta

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   13 maggio - Arrampicata in Val Bourcet


Là dove la gola si stringe e il fiume romba come tuono e? le scarpette
fanno male, l'imbragatura mi sta stretta? e le placche su in alto luccicano
al sole e il verde si fa più rado, lascia sfogo alla roccia verticale, armonica
e? ma questa via è troppo difficile! ma chi è quel pazzo che ha
avuto il coraggio di metter su sti chiodi?! e io dovrei salire lì? liiì?! ma tu
sei matto, sei completamente andato!! lì non c'è neanche l'ombra di un
appiglio, il fantasma di una fessura!! e dove sono i bei lamoni, i bei maniglioni,
e soprattutto, dove sono quei bei gradoni di cui tutti parlano? Daniele
A-I-U-T-O!!!
Forse ho esagerato. La gola scavata dal fiume, troppo rumoroso, assordante,
si stringe ma non più di tanto; le placche in alto sì luccicano al
sole, ma se il cielo s'oscura, per alcuni istanti incombono sugli alpinisti
come un'oscura maledizione. Eppure loro (noi, gli alpinisti) vanno avanti,
continuano a salire: metro dopo metro (vedi Daniele), millimetro dopo millimetro
(vedi il sottoscritto). Il tempo può non essere sempre dalla loro parte;
per noi lo è stato (variabile, con nuvolosità crescente nel pomeriggio) e
l'ora di andare è giunta troppo presto. Ma dovevamo. Qualcuno in città
aveva bisogno di noi?
Pietro Bologna

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   8 settembre - Monviso


La gita inizia da Pian del Re (quota 2 000 m circa), dove da subito
l'imponente profilo del Monviso intima l'alt ai pavidi che si accingono alla
scalata. E sì che quelli di noi "poco pratici" del luogo si sono chiesti "da
dove diavolo si sale lassù!"; ma PierMassimo, forte di un'esperienza davvero
invidiabile, infondeva tranquillità elencando le sue innumerevoli ascensioni
alla vetta, elargendo dettagli su ogni possibile via, spigolo, cresta
o parete mai affrontata in questo massiccio.
Il primo giorno abbiamo affrontato 600 metri di dislivello, sgroppata
non trascurabile considerati gli zaini (per fortuna al parcheggio ci hanno informato
dell'inutilità dei ramponi, rimasti così "a valle") e le condizioni meteorologiche;
non ci sono nuvole piovose a spaventarci, bensì violente (violentissime!)
raffiche di vento, così forti da "sbatacchiarci" da una parte
all'altra del sentiero.
Nonostante l'inconveniente raggiungiamo in poco più di due ore
l'affollatissimo rifugio Quintino Sella, dove una notte umida e fredda contribuisce
ad abbassare il morale della comitiva.
È così che il mattino di domenica matura la convinzione che non sia il
caso di intraprendere un ascensione impegnativa; il vento non è calato, e
le sconfortanti previsioni del tempo sono corroborate dalle nuvole che coprono
il cielo stellato.
Alle 5,30 tuttavia decidiamo di attaccare ugualmente la via; scelta a
dir poco azzeccata, dato che "girato l'angolo" del col delle Sagnette il vento
cessa di tormentarci e l'alba rivela un cielo nient'affatto preoccupante.
La salita procede abbastanza a rilento, ma non ci sono necessarie più
di cinque ore per domare le pietraie del Viso; qui però imperversa il vento,
per cui iniziamo a scendere subito dopo le fotografie di rito, per nulla sicuri
di riuscire a raggiungere le macchine o almeno il rifugio senza prendere acqua.
La fortuna ancora una volta ci assiste e nonostante una discesa estenuante
(non siamo a Pian del Re prima delle 19,00), nessuno tra noi (siamo
in dieci) si può dire insoddisfatto di una così bella gita.
Pietro Bologna

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   11 settembre - Monte Zerbion


Primo appuntamento settembrino della G.M.; ben 15 partecipanti, per
ritrovare, dopo l'estate, un'effimera vacanza. Meta monte Zerbion,
2719 m. Antagnod ci accoglie tra i primi turisti. Quanta quiete!
Infilandomi gli scarponi uno sguardo lassù ad un puntino bianco ?
Oddìo è la nostra meta?
Ma questo è uno scherzo! Poi si parte, passo dopo passo accompagnati
dal simpatico Flo che con il suo abbaiare incitava la comitiva. Lui però
ha quattro marce (pardon zampe). E noi bipedi ad affrontare con lui la
lunga salita. Ci si addentra in una stupenda fitta pineta, costellata da una
Via Crucis particolare, nero argento in tratti fosforescente.. Molto significativa.
L'erta salita con tutti i suoi sassi, che a contarli un computer sarebbe
andato in tilt!
Al colle tra le due valli Ayas e Valtournanche Eolo ci attende a braccia
levate, ed indossare la giaccavento per ripararci diventa una vera impresa.
Sosta fuori programma per attendere i fiati corti (o lunghi?). Mi son detta:
Ahi, qui si tornerà indietro! Macché! Riunitosi il gruppo, si riparte su un
sentiero finalmente meno ripido.
Ancora due colli e la gioia di ritrovarsi ai piedi della enorme statua della
Madonna, situata in punta allo Zerbion. Con la vista a 360° si ammira
tutto il gruppo del Monte Rosa, i suoi ghiacciai e il superbo Cervino, che
come un gendarme sfida Eolo, che, pur in parte placatosi, è ancora un invisibile
"rompiscatole". Il Monte Bianco in lotta con nuvoloni neri e avaro
nelle sue apparizioni, pare dica "Se volete vedermi venite al Chapy".
Catene di monti, vette su vette, che il nostro esperto in nomi si impegna,
citandoli, a soddisfare la nostra curiosità.
Al riparo della Statua, ognuno di noi consuma "Pappa di casa mia".
Sosta con otturatori aperti e pancia piena, poi la via del ritorno con minori
difficoltà. Scendendo ammiriamo, tra Santi e Arcangeli, una via mariana,
alla quale l'artista ha dato linee stupende. La pineta ci riaccoglie con il suo
inconfondibile profumo di resina, fina ad una sosta presso una piccola sorgente
posta alla base di una piccola chiesetta.
Ultimo sguardo al Puntino Bianco e poi, associando il benessere fisico
a quello spirituale, ci si avvia alle macchine, con i nostri autisti personali. A
loro la guida, a noi il riposo, confidando di presto ripetere altre escursioni.
Angiolina Marsilli

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   14-16 settembre - Raduno Intersezionale Estivo a Ceresole


La parte piemontese del Parco del Gran Paradiso è stata scelta dalla
Sezione di Ivrea come meta del Raduno Intersezionale Estivo: di tutto rispetto
la risposta del Sodalizio a questo comune incontro.
In un settembre eccezionalmente assolato si sono riuniti circa una ottantina
di soci provenienti da tutto il Nord Italia, ospiti della ordinata e precisa
organizzazione della Sezione di Ivrea: noi abbiamo contribuito con la
partecipazione di cinque soci.
Il tempo, all'inizio un po' ventoso e turbolento, si è poi mutato in
giornate assai soleggiate e luminose, ma in quota assai fredde: abbiamo
attraversato i due colli sui 3 000 m coperti di ogni sorta di indumenti,
giacche a vento, passamontagna, guanti e pigiama molto saggiamente
tenuto sotto i pantaloni.
Arrivati con largo anticipo sull'orario ufficiale ci siamo sgranchiti le
gambe con il giro del lago di Ceresole formatosi dietro alla grande diga
dell'AEM: in una decina di kilometri, su ottima strada sterrata, circumnavighiamo
tutto il lago increspato da lunghe onde per un forte vento da Nord.
In serata l'incontro con gli amici delle altre sezioni: caloroso e rumoroso,
come sempre, con quei simpaticoni dei Veneziani, più riservato con i
Genovesi e Modenesi, più affettuoso con i Cuneesi, parecchi dei quali già
incontrati alla settimana di Pratica Escursionistica a Cogne.
La comunione affettuosa e la calda amicizia che si sviluppa in questi
incontri intersezionali, accomunati dal piacere di fare montagna camminando
insieme, dovrebbe spingerci di più verso questo tipo di raduni, in
modo da permettere un più intimo e profondo incontro tra le sezioni: non
credo costruttivo un isolamento delle sezioni nelle singole città. Auspico e
spero sempre più frequenti anche le gite tra sezioni geograficamente vicine
nell'intento di allargare i nostri orizzonti di calda e affettuosa amicizia.
Il gruppo più nutrito ha optato per la traversata escursionistica dal
Colle del Nivolet a Ceresole: anche la salita alpinistica alla Grande Aiguille
Rousse ha avuto dai "meno vecchi" larga partecipazione. Stupenda da togliere
il respiro, nella fredda e tersa mattina, la vista dei laghi del Serrù e
dell'Agnel, incastonati tra le circostanti nevose cime, con il vento che ne
increspava la superficie con onde e spruzzi. Con una lunga cavalcata sui
3 000 m il nostro gruppo, attraverso il Colle della Terra (2911 m) e il Colle
della Porta (3 000 m) in uno scenario alpino severo e grandioso a volte arido
e inospitale, con scorci sul gruppo del Gran Paradiso e dell'Aiguille
Rousse inusuali per chi è abituato alla parte aostana del Parco, ha raggiunto
il Colle Sià dove è avvenuto l'incontro con il terzo gruppo escursionistico
che era salito direttamente da Ceresole.
La Santa Messa prefestiva nella Parrocchia di Ceresole ci raccoglie
tutti in un abbraccio unitario legati dalla comune fatica, finalmente "fermi"
dopo più di otto ore di marcia.
L'omelia del Parroco particolarmente calda nella sua semplicità, garbata
e allo stesso tempo viva e incisiva ha concluso degnamente lo spirito e
il tenore del nostro incontro escursionistico alpino. Il giorno dopo una breve
appendice, solo mattutina, al vicino lago del Dres.
E poi la sorpresa, riservataci con grande senso dell'ospitalità dalla Sezione
di Ivrea, di un ricco e soprattutto abbondante spuntino agrestecampagnolo
a base di salami caserecci, formaggi locali e ottimo vino.
Come avrete sicuramente capito io amo molto gli incontri intersezionali
proprio per lo spirito comunitario che vi si respira e per l'allargamento
dell'orizzonte affettivo e spirituale: spero tanto per il futuro!!!
Un saluto e un arrivederci presto a tutti.
Carlo Allara

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   6-7 ottobre - Pietra di Bismantova


La prima uscita autunnale su roccia si è svolta in concomitanza con
l'Aggiornamento di Tecniche di Roccia, organizzato dalla Commissione
Centrale di Alpinismo e Scialpinismo, alla Pietra di Bismantova. È stata così
un'occasione per allontanarci dal solito circondario di falesie nostrane ed
andare a conoscere questo particolare sito.
La Pietra di Bismantova è un caratteristico monolito di arenaria che si
innalza per circa 200 metri, con pareti verticali, nel bel mezzo di prati e
boschetti. Per rendersi conto delle sue dimensioni basti pensare che il sentiero
con cui si può compiere tutto il giro si percorre in circa 3 ore.
La mattinata di sabato ci ha visti impegnati con l'aggiornamento:
Manovre di autosoccorso della cordata. Poi ci siamo sparpagliati sulle varie
vie disponibili, per cominciare a prendere confidenza con questo strano
tipo di roccia. Verso le 18 cominciano a cadere le prime gocce di pioggia
per cui facciamo ritorno all'agriturismo che ci ospita.
Domenica mattina alle 8 siamo a Messa nel piccolo santuario che ha
per tetto la strapiombante parete della Pietra. Subito dopo ricomincia a
piovere, poi smette, poi ricomincia. Tra uno scroscio e l'altro andiamo alla
ricerca di qualche tratto di parete asciutta. Fortunatamente il tempo si
rasserena e ci consente di continuare ad arrampicare per tutto il resto della
giornata.
Daniele

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   1-5 ottobre - La Francigena in Toscana dolce e antica terra senese


tratto di Francigena toscano la nostra Sezione ha voluto idealmente
riallacciarsi ai tronconi precedentemente percorsi da Novalesa e da
Aquileia.
L'ambiente molto più dolce e disteso sulle ondulazioni lunghe delle
colline toscane, la sacralità mistica dei luoghi ha permesso un andare insieme,
un "peregrinare" (ire per agrum = andare per campi) molto più
consono allo spirito di riflessione e di intima serena religiosità. La pace del
paesaggio, il tiepido sole, le brume sfilacciate sull'orizzonte, i filari di vite,
gli ulivi stracarichi di frutti, i canneti lungo i fossi, i melograni e i fichi, i
mazzi di ciclamini nel sottobosco, le pievi e gli eremi medievali ai punti di
sosta, hanno permesso di assaporare con intenso piacere le suggestioni e
l'incanto che esalavano da quei luoghi.
Le due sezioni associate di Cuneo e Torino con una trentina di soci
hanno intrapreso il percorso delle tre tappe toscane: Terme di Gambassi,
San Gimignano, Abbadia a Isola, Siena con un complessivo di circa 70 km.
La fatica di camminare insieme, i dolci paesaggi, la solitudine della natura,
il silenzio delle antiche pievi rese più belle dal passare dei secoli ha generato
una sottile salda e irripetibile comunione di affetti che ha profondamente
unito e legato tutti i partecipanti in affettuoso e commosso virtuale abbraccio.
Su un percorso così
lungo per giorni e ore di
marcia le confidenze, le
riflessioni, le speculazioni
filosofiche, emergono
dal profondo del
cuore: ci si sente come
trasportati, quasi a godere
della stessa estasi
che fece sollevare in aria
S. Caterina. La mente,
libera dal peso della
fatica dopo le molte e
monotone ore di marcia,
in una specie di
"trance", si libra nella
meditazione e nelle riflessioni
più intime e
personali, quasi una
sorta di stato di grazia, in alcuni istanti di estasi direi. Questo troncone toscano
della Francigena, a mio avviso, tra quelli della Novalesa e di Aquileia
è quello che più ha saputo far sorgere e realizzarsi in noi pellegrini quello
spirito di meditazione, religiosità, armonia e pace con noi stessi. E proprio
la pace dell'animo, in questa altra Italia, a noi totalmente sconosciuta immersi
come siamo nel caos della vita di tutti i giorni, ho potuto ricevere da
questo pellegrinare.
Tuttavia, anche i buontemponi hanno avuto modo di portare la loro
nota di allegria e di spensieratezza scatenando spontanee e sonore risate.
Abbiamo, si, fatto i turisti con dovizia di fotografie ai monumenti, di gruppo
ed anche umoristiche e scherzose, ma è stata straordinaria l'esperienza
di convivere in letizia e spensieratezza insieme questo spezzone della nostra
vita comunitaria.
Anche gli Ostelli della Gioventù con le loro camerate, i servizi con
scarsissimo comfort, anzi zero, hanno creato uno spirito giovanile e goliardico
che ci ha rispedito, noi non più giovani, all'epoca della nostra lontana
gioventù.
Ho ritenuto inutile descrivere le opere d'arte in queste città così cariche
di storia, che tutti più di una volta abbiamo già viste; ho preferito invece
evidenziarne i risultati: i sentimenti di comunione, di affetto e di pace
spirituale che ha suscitato in tutti noi.
Ancora un'ultima cosa desidero ricordare: la più importante. La potenza
della preghiera comunitaria che sempre all'inizio delle tappe e nei punti
di sosta ci ha accompagnato, non solo con la meditazione sapientemente
organizzata da alcuni, ma anche allietata dai canti gioiosi delle Lodi, uniti in
un cerchio d'amore.
Carlo Allara

La mia preghiera
Nei quattro giorni di camminata comunitaria sui
colli toscani ho fatto l'esperienza di parecchi
momenti di preghiera con i miei compagni di
pellegrinaggio e devo dire che a me è parsa una
cosa positiva e partecipata. Ho proposto di recitare
il Padre Nostro tenendoci per mano per
sottolineare con un gesto semplice il fatto di
sentirci tutti fratelli e come tali disposti ad essere
solidali e a camminare insieme non solo
sui sentieri ma nella vita. Mi è parso che anche
altri abbiamo gradito questa novità: vogliamo
farla diventare consuetudine e ripeterla nelle
nostre celebrazioni ogni volta che insieme ci rivolgeremo
da fratelli al "Padre Nostro"?
Laura Reggiani

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   14 ottobre - Monte Orfano - Emozioni (spirituali e non) raccolte durante la gita


Calore umano in pullman e colore rosso del sole che sorge sulle risaie,
nebbiolina veleggiante sui prati.
Respiro mistico in quel gioiello romanico che è la chiesetta di S. Giovanni
a Montorfano.
Gioia dello spirito nella pace raccolta e ordinata del piccolo borgo.
Fiato corto e fatica muscolare per la marcia in salita accompagnata da
piegamenti frequenti e rapidi per rapire, tra le foglie, occhieggianti, lucide
castagne (Ahi! come pungono i ricci!).
Profumo di terra bagnata, di muschio, e di funghi.
Stupore per l'opera mirabile di antichi "picapera" che costruirono le "lizze"
o scivoli di blocchi di pietra per fare scendere il granito dalle cave alte
alla valle.
Partecipazione alla legittima soddisfazione del fortunato che trova un
porcino.
Meraviglia nel contemplare un panorama a 360° su laghi e vallate.
Gioia del pranzo sulla vetta con scambio di prelibatezze e dolci casalinghi
nonché degustazione dei vini di Gino.
Sogni gioiosi durante la pennichella al sole.
Ammirazione per chi ha realizzato il sentiero Cadorna che con dolce
pendenza e continui tornanti ci sprofonda lungo il fianco del monte.
Caldo respiro della terra profumata di foglie secche.
Scricchiolio delle stessa stropicciate all'unisono da 52 piedi.
Refrigerio del corpo e dello spirito in una grotta immensa con cascate di
edera dalla volta.
Fervente preghiera e canto alla Madonna.
Conoscenza con nuovi (per me) personaggi: Marino, Romana, Cinzia,
che spero di presto rivedere.
Riconoscenza verso Vittorio e Alda che ci hanno proposto questa splendida
escursione un po' fuori del comune.
Laura Reggiani

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   21 ottobre - Arrampicata a Caprie


Sabato pioveva. Una pioggia debole ma costante affogava pian piano
la speranza di una sana arrampicata domenicale. Verso le 5 del pomeriggio
le prime telefonate: "Domani che si fa" (domanda retorica) No, perché le
previsioni danno brutto, e poi comunque io devo studiare, l'esame è
vicino (tipico comportamento da "la volpe e l'uva")....
Decidiamo di ritrovarci comunque in p.zza Rebaudengo all'ora stabilita
per un consulto sul campo. Alle 7 e qualche minuto (per così dire "accademico")
siamo solo in quattro. Si scatena il panico. La domanda che tutti
ci poniamo è: "Ma dove sono gli altri".... Daniele ci rassicura: "Sono tutti a
nanna!!!". "Ah, ha (risata amara di chi si è svegliato troppo presto al mattino
per dire "Oggi è proprio una bella giornata!").... La nebbia ci avvolgeva,
tanto che la suddetta piazza sembrava una versione cittadina della brughiera
scozzese: l'idea di "partire comunquÈ ci sembrava folle quanto scontata
(volevamo mica tornare a letto"!). Alzo lo guardo e cosa vedo? Stelle: una,
due, tre. Puntini luminosi che ci ammiccavano da un cielo mezzo grigio e
mezzo nero.
Conclusione (telegrafica): partiti STOP cielo sereno STOP lieve brezza
STOP arrampicata fantastica STOP STOP.
Pietro Bologna

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   26-27 ottobre - Assemblea dei Delegati a Pianezza


Cos?è un'assemblea dei Delegati per chi delegato non è?
Un'occasione per incontrarsi con gli amici delle altre sezioni.
Uno stimolo ad approfondire le motivazioni che ti spingono ad essere socio
della G.M.
Il mezzo per comprendere ed essere informati delle proposte e prospettive
del nuovo anno.
Inoltre, quest'anno, la possibilità di conoscere in anteprima i nomi di coloro,
presidente e vice, consiglieri, segretario, tesoriere e revisori, che sono
soci particolarmente disponibili ad onorare il carico di lavoro che
comporta inesorabilmente l'essere compresi nellOrganigramma? del
Consiglio di Presidenza!
I lavori dell'assemblea sono stati condotti con la solita sagacia da Piero
Lanza, Presidente uscente, fino alle votazioni e, dopo, dal "veloce" e
pragmatico Luciano Caprile, neopresidente eletto.
L'accoglienza è stata esercitata mirabilmente da Carola e Marta Rainetto,
che nelle loro funzioni di hostess-receptionist hanno messo a loro
agio e sistemato gli ospiti a Villa Lascaris.
Il trasferimento a Pianezza, per chi arrivava in treno, è stato realizzato
con la collaborazione di vari soci, tra i quali spiccava, anche per la capacità
dell'automezzo utilizzato, Laura Reggiani.
Per i soci romani, che hanno anticipato l'arrivo a sabato mattina, è
stata organizzata fuori programma, e con piena soddisfazione dei partecipanti,
una visita alla città, coordinata da Claudia Vassallo.

Sintesi dei temi trattati
a) Cosa vogliamo essere? Non solo "Agenzia Alpinistica", ma anche promotore
di cultura, di rispetto per l'ambiente, di miglioramento dei rapporti
interpersonali, di disponibilità al volontariato.
b) Il 2002 è l'Anno della Montagna: partecipare alle manifestazioni organizzate
dall'Ente Interassociativo a ciò preposto.
c) La Rivista di Vita Alpina chiede la collaborazione dei soci per pubblicazione
di articoli e ricerca di inserzionisti pubblicitari.
d) Attività di Alpinismo, SciAlpinismo, Escursionismo: buono l'andamento
delle settimane di pratica. È bene promuovere più alpinismo o più escursionismo?
e) Continuare a percorrere la Via Francigena, anche se a tratti: più la si pratica,
più i sentieri rimangono visibili.
f) Richiamo ai valori originari dell'Associazione: capacità di rapportarsi agli
altri, esercitando l'accoglienza e la disponibilità verso il prossimo.
g) A partire dall'aprile 2002 la nuova casa per ferie degli amici veronesi, a
Versciaco, sarà disponibile per tutti i soci.
h) Votazione ed elezione del nuovo Consiglio di Presidenza Centrale. I risultati
sono indicati in altra parte del notiziario.
Qui mi preme far rilevare la nomina di Piero Lanza a Presidente Onorario e
di Sergio Buscaglione, nostro socio, ed Ettore Cartolaro,della sez. di Genova,
come Soci Onorari: ad essi vanno i ringraziamenti di tutte le sezioni per
la loro preziosa collaborazione passata e presente.
L'incremento della presenza femminile in Consiglio Centrale è stato del
100%. Non so se sia in relazione al fatto che la nostra Assemblea si sia
svolta a Pianezza, località dove, nel 1706, durante l'assedio di Torino, una
donna, Maria Bricca, si mise alla guida dei granatieri piemontesi, riuscendo
a far prigionieri gli ufficiali francesi, rifugiatisi proprio a Villa Lascaris.
Brunalba De Felicis Riccabone

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SERATE IN SEDE


   Giovedì 20 settembre - Riassunto dell'attività sociale


I più vivi complimenti, da parte di tutti i soci, a Daniele Cardellino per
aver saputo raccogliere, unire e proiettare, in precisa sequenza, le varie attività
sociali svoltesi nell'arco di un anno, dall'autunno 2000 all'estate
2001.
A partire dalle meravigliose immagini della Marmolada (8-9-10 settembre
2000) e della Rocca la Meja (17 settembre 2000), escursioni svoltesi
con numerosi soci e tempo bellissimo: una vera emozione anche per
coloro che sono stati impossibilitasti a parteciparvi.
I ricordi o le novità si sono susseguite nel corso dell'anno, come ad
esempio la bella salita (di ripiego, causa le avverse condizioni meteorologiche
del momento in alta quota) per la recente via ferrata alla Sacra di San
Michele, o le stupende salite al Dôme ed alla Barre des Ecrins, o il riuscito
corollario (a livello escursionistico) della Settimana per la formazione di capigita
svoltasi a Cogne dal 22 al 29 luglio.
Grazie Daniele per aver avuto la pazienza e l'impegno di informare anche
gli assenti sulle nostre molteplici attività sociali: così facendo la Sezione
è sempre più viva ed interessante.
Ettore Briccarello

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VITA SEZIONALE


   Assemblea Ordinaria dei Soci - 11 ottobre 2001


Presenti in sede circa un'ottantina di Soci, si è svolta l'annuale Assemblea.
Assente il Presidente, impossibilitato a intervenire; il Vice Presidente Cardellino
relaziona sull'attività della sezione.
Il corso di sci in pista e le gite ad esso abbinate hanno avuto ottimi risultati
e vedono riuniti giovani e meno giovani.
Il corso di sci alpinismo ha avuto la partecipazione di soli due allievi, ma le
gite sociali che si svolgevano parallelamente hanno avuto un numero discreto
di partecipanti. I quattro giorni di sci alpinismo, organizzati
quest'anno a livello intersezionale, non hanno avuto successo a causa sia
del maltempo che dell'organizzazione.
Al Rally hanno partecipato due squadre della nostra sezione, che hanno ottenuto
un buon piazzamento.
Si sono organizzate, con una buona partecipazione, quattro uscite con sci
da fondo che si sono svolte di sabato, più due giorni al Reviglio sulle belle
piste della Val Ferret.
Le prime gite di alpinismo non sono state molto impegnative come difficoltà
ed hanno visto un buon numero di partecipanti; la stagione si è conclusa
con due 4000, Dôme e Barre des Ecrins.
Si ha l'impressione che si torni ha fare dell'alpinismo di un discreto livello.
C'è anche un gruppetto di giovani interessati a questa attività e si vedrà di
farli partecipare a dei corsi di aggiornamento.
Il gruppo che partecipa alle gite di escursionismo è sempre molto folto. Un
gruppetto di questi ha partecipato alla settimana di pratica escursionistica,
organizzato dalla Commissione Centrale di Alpinismo a Cogne.
L'adesione alle gite in mountain bike è stata inferiore allo scorso anno.
Per mancanza di partecipanti non si è effettuato il corso di roccia. Se ci sarà
la possibilità si vedrà per il prossimo anno di approfondire le basi soprattutto
per quanto riguarda la sicurezza.
C'è stata poi la nuova iniziativa delle gite per famiglie con bambini piccoli,
le tre uscite hanno avuto un buon successo. Si riprenderà il prossimo anno
con l'invito a partecipare anche a chi non ha bambini piccoli.
La sezione in passato ha avuto come socio Piergiorgio Frassati, ed è quindi
stata invitata a partecipare alla commemorazione in occasione del centenario
della nascita. Si è provveduto ad allestire un gazebo, dove si sono esposte
locandine riguardanti la storia della Giovane Montagna e la presenza
di Piergiorgio Frassati nella nostra Associazione. È stata un occasione
per farci conoscere all'esterno in un ambito giovanile.
Le serate di proiezioni in sede hanno richiamato molti Soci e sono sempre
un'occasione per incontrarsi.
È stata poi costituita la corale "Giovane Montagna" che debutterà alla cerimonia
al Monte dei Cappuccini.
Quest'anno l'affluenza al Reviglio, soprattutto nelle prime settimane di apertura,
è stata inferiore al passato. Sono state organizzate, una volta la
settimana, delle gite con la partecipazione di una guida ed hanno avuto un
buon risultato.
Viene poi data la parola a Franco Bo, che espone alcune considerazioni sul
futuro del Reviglio.
A seguito di una modifica regionale (valle d'Aosta) sulle Case per Ferie,
che tra l'altro prevede una consistente riduzione della capacità ricettiva
(nel caso del Reviglio si sarebbe limitata a 16/18 persone), è stato presentato
un ricorso che è stato accolto.
Ultimamente si è presentata la possibilità di entrare in una iniziativa a carattere
europeo, che riguarda la zona del Monte Bianco. In particolare a Villa
Camerun avrà sede un centro internazionale di soccorso alpino, gestito
dalle Guide di Courmayeur, che organizzerà corsi per guide alpine, per maestri
di sci, per istruttori cani da valanga e da ricerca. Poiché alla Camerun
non vi è possibilità di pernottare, ci è stato richiesto di poter usufruire del
Reviglio per ospitare i partecipanti a detti corsi.
Con la nostra adesione abbiamo la possibilità di far parte di questa iniziativa
europea e poter usufruire, da parte della Regione Valle d'Aosta, di un
rimborso parziale delle spese necessarie alla messa a norma del Reviglio,
riguardanti la sicurezza, le norme igienico-sanitarie, ecc.
È stata presentata, come richiesto, una preventiva relazione tecnicoeconomica
divisa in due parti, una riguardante la priorità assolute entro
giugno 2003, l'altra relativa agli ulteriori lavori da effettuare entro il 2004.
Si avrà la risposta definitiva entro gennaio 2002.
La presenza dei partecipanti ai corsi, non interferirà con il nostro calendario
di apertura per il soggiorno dei Soci.
Inoltre in base ad una nuova legge (confezione cibi, HACCP) il personale di cucina
dovrà essere munito di autorizzazione ad esercitare le proprie mansioni.
Ultimata la panoramica sulle attività e impegni della sezione, il tesoriere
Alberto BELLO dà lettura del bilancio consuntivo 2000/2001 e relativi
chiarimenti. L'Assemblea ascolta con attenzione e approva all'unanimità.
In considerazione delle nuove quote da versare alla Presidenza Centrale e
rendere sempre più indipendente la sezione dall'attività del Reviglio, viene
proposto l'aumento delle quote sociali. Le nuove quote vengono accettate
all'unanimità.
Prima di concludere l'Assemblea, i Soci, sono stati chiamati a compiere alcune
formalità burocratiche, necessarie per permettere alla Presidenza
Centrale di redigere l'atto costitutivo dell'Associazione Giovane Montagna
che si svolgerà nella prossima Assemblea dei Delegati a Pianezza, alla presenza
del notaio. L'assemblea all'unanimità delega il Presidente a rappresentare
i Soci della sezione di Torino, e a nominare due suoi procuratori per
compiere tale atto.
Concluse tutte le formalità si procede a nominare i componenti il seggio
elettorale. Completata l'Assemblea si dichiara aperto il seggio, ed i Soci
provvedono alle operazioni di voto per il rinnovo del Consiglio di Presidenza
e dei Delegati al Consiglio Centrale.
Cesare ZENZOCCHI

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   CARICHE SOCIALI - Biennio 2001-2003


Il 15 ottobre u.s., i Consiglieri eletti con le votazioni nell'Assemblea dell'11
ottobre si sono riuniti per assegnare i vari incarichi così distribuiti:
Presidente: ZENZOCCHI Cesare
Vice Presidente: CARDELLINO Daniele
Economo: BELLO Alberto
Cassiere: RAINETTO Marta
Responsabile:
Commissione gite RISATTI Stefano
Biblioteca VASSALLO Claudia
Commissione Reviglio ALLARA Carlo (manutenzione)
REGGIANI Laura (arredo /vettovagliamento)
Notiziario ROCCO Enrico, RICCABONE Giovanni
Bivacchi e Rifugi CARDELLINO Daniele
Segretario sezionale ROCCO Enrico
Manifestazioni REGGIANI Laura, BRICCARELLO Ettore
Internet RISATTI Stefano
Corrispondente rivista BRICCARELLO Ettore
Rapporti Condominio/Bacheca SOLERA Lodovico
Parete di arrampicata in Sede CARDELLINO Daniele, RISATTI Stefano
Programmazione attività
Bacheca esterna (v.Cernaia) REGGIANI Laura, VASSALLO Laura
Segretaria del Consiglio PAULETTO Arabella
Le Commissioni saranno successivamente costituite dal relativo Responsabile
attraverso il coinvolgimento di soci volenterosi.
I risultati delle votazioni hanno rinnovato parte dei componenti il Consiglio
Sezionale. I nuovi Soci che ne fanno parte, sapranno sicuramente trasmettere
il loro entusiasmo che li ha sinora contraddistinti, trasmettendo quella carica
necessaria che mantiene viva e forte l'attività sociale della nostra sezione.
Ringrazio quei Soci che non fanno più parte attiva del Consiglio, ma che
sicuramente continueranno a dare nel futuro la loro collaborazione. Inoltre
invito tutti i Soci, oltre che partecipare nelle varie attività con assiduità, a
collaborare con il nuovo Consiglio con proposte, suggerimenti e anche critiche,
se costruttive, in modo da migliorare le varie attività.
Il Consiglio, durante la riunione, ha deliberato di prendere in affitto, in via
sperimentale e per la durata di un anno, una bacheca sotto i portici di via
Cernaia. La bacheca ci permetterà di portare a conoscenza della cittadinanza,
in una zona molto frequentata, la nostra Associazione e promuovere
le nostre attività.
Cesare ZENZOCCHI

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   ASSEMBLEA dei DELEGATI - Votazioni


Nel corso dell'Assemblea dei Delegati si sono svolte le votazioni per il rinnovo
delle cariche sociali, per il biennio 2001/2003.
Dalle votazioni il nuovo Consiglio Centrale di Presidenza resta così composto:
Presidente: CAPRILE Luciano
Vice Presidenti: STELLA Giuseppe, RISATTI Stefano
Consiglieri: AGAMENNONE Anna, PELLACANI Pier Giorgio,
REMATELLI Paolo, FIETTA Paolo, REGGIANI Laura,
GRASSILLI Emilio, TARDINI Luigi.
Revisori dei Conti: TERRAGNOLI Giulio, COGORNO Alessandro, ALLARA
Carlo
Inoltre l'Assemblea all'unanimità ha eletto a Presidente Onorario Piero
LANZA.
Nel pomeriggio a Villa Lascaris, dopo lo scioglimento dell'Assemblea, si è
svolta la prima riunione del nuovo Consiglio di Presidenza. Nel corso della
riunione sono state assegnate le cariche di Tesoriere, Segretario e Direttore
della Rivista.
Nelle cariche sono stati riconfermati, come
Tesoriere: BUSCAGLIONE Sergio
Segretario: ZENZOCCHI Cesare
Direttore Rivista: PADOVANI Giovanni

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   Oltre la montagna


Valerio Bertoglio guida alpina, guardaparco del Gran Paradiso a Ceresole
Reale, parte per il Perù per insegnare ai ragazzi l'andare in montagna ed offrire
loro l'opportunità di lavoro per il futuro. Per poter effettuare questo
progetto sono state vendute ai soci G.M. delle cartoline Andine, da lui ritirate
e spedite dal Perù con le firme dei ragazzi che hanno partecipato al
corso di Valerio.

"Señor bendice esta comida que vamos a comer y haz que cada pobre tenga su comida"
Non sono abituato a lavorare gratis e ho sempre pregato poco, ma quando
i ragazzi davanti alle scodelle di minestra si alzavano in piedi e recitavano
la vecchia preghiera di ringraziamento uguale in tutto il mondo e in tutte le
lingue, mi sono ricordato di averla detta con mia nonna e ho ritrovato il
senso che lei attribuiva a questo ringraziamento.
Laggiù in Perù, ai 3 000 metri della Missione o ai 4 500 metri degli accampamenti
nelle valli della Cordillera, la vita è dura e la povertà è tanta.
Mi sono trovato coinvolto in quest'avventura dall'invito di un amico e per
mia volontà. Sono partito per il Perù dopo aver raccolto un po' di materiale
e un po' di solidarietà attraverso la vendita delle cartoline, per la quale ringrazio
a nome dei ragazzi cui era destinata. Nella Missione, presso il villaggio
di Marcarà, mi attendevano i ragazzi della scuola di andinismo "Don
Bosco en los andes" che è una delle scuole fondate dai volontari e dai Padri
Salesiani dell'OMG.
Negli anni settanta Padre Ugo de Censi, salesiano missionario in Perù conobbe
la gran povertà dei campesinos, discendenti dagli antichi Incas, che
abitavano le terre alte della Cordillera Blanca in villaggi spesso raggiungibili
solo da sentieri. Sono popolazioni che vivono di agricoltura e piccolo allevamento
e sono legate a una cultura antica, fatta di essenzialità.
"Le montagne" racconta Padre Ugo "sono belle per loro se danno pascolo
e legna, rocce, ghiacciai dicono solo freddo e fame". Nessuna tecnologia
nel loro lavoro, per tanti niente luce elettrica nelle case e spesso nemmeno
acqua corrente: una vita di sopravvivenza che generazione dopo generazione
attende anche i loro figli. Figli che iniziano a lavorare bambini e che a
volte subiscono il miraggio dell'emigrazione, del sogno di una vita diversa
a Lima, nella grande città. Ma Lima, 14 milioni di abitanti, inghiotte e travolge
quei sogni e laggiù lontano dalle montagne e dalla propria origine, la
povertà diventa miseria.
Negli ultimi anni qualcosa è cambiato nei villaggi sperduti ai piedi delle
grandi montagne Huandoy, Huascarán, quasi settemila metri di altezza:
sono arrivati gli occidentali, i nordamericani e sono interessati a salire queste
montagne. I peruviani non li capiscono probabilmente, ma i turisti e gli
alpinisti sono aumentati e anche se non calpestano i fiori di certo non stabiliscono
nessuna relazione con la gente dei villaggi e forse, dice Padre
Ugo, passano anche sopra povertà e abitudini, anzi neppure si accorgono
di loro, come in altre parti del mondo del resto ?
Da queste riflessioni, mi hanno raccontato i volontari dell'OMG, è nata
l'idea della scuola di andinismo: un cammino per la vita dei ragazzi, figli dei
campesinos più poveri; ragazzi forti, nati e vissuti in montagna.
Diventare guide rappresenta per loro l'opportunità di compiere un salto di
qualità altrimenti impensabile. Sette ragazzi della scuola di Marcarà hanno
superato le selezioni del Corso Nazionale Peruviano nell'anno 2001 (altri
undici l'avevano superato nel 2000) seguendo i corsi di ghiaccio, roccia e
misto.
Ci vuole molto impegno, una buona predisposizione e preparazione fisica.
La vita dei ragazzi si svolge interamente nella Missione quando non ci sono
i corsi, quindi ci sono anche le incombenze della vita comunitaria e non ultimo,
il servizio verso i più poveri del villaggio e le attività di oratorio: si è
poveri ma ci si ricorda ugualmente di chi è più povero ancora.
Con l'aiuto, anche economico, dei volontari sono stati costruiti i rifugi Ishinca
e Perù e sta nascendo anche il rifugio Huascarán. I ragazzi della
scuola di Marcarà collaborano nella gestione dei due rifugi già in funzione e
con il generoso lavoro di tutti i ragazzi delle scuole dell'OMG e dei volontari
che per tutta l'estate si alternano nei tre - quattro mesi di servizio, cresce
anche il rifugio Huascarán: pietra su pietra, portata a spalla, squadrata
e lavorata a mano, nessun elicottero quindi anche il cemento sale faticosamente
"a piedi", e tanto, tanto lavoro.
Durante i corsi abbiamo scalato una decina di vette di 5 000 metri. I
6 000 che erano in programma non sono stati saliti perché pericolosi a
causa delle valanghe, la neve comincia ad assestarsi, in quota, nel mese di
giugno. Si è arrampicato, rigorosamente con gli scarponi, su difficoltà fino
al V grado superiore, le "pie de gato" (scarpette) sono state utilizzate una
sola giornata. Su ghiaccio si sale e si scende dagli 80°. Non si è fatta la
formazione per lo sci perché questo non fa parte dell'attività tradizionale
delle guide del paese. Le guide peruviane intendono prevedere, per adeguarsi
allo standard europeo dell'UIAGM, nei prossimi corsi un livello minimo
di capacità sciistica, che negli anni successivi potrà essere gradualmente
portato ai livelli medi richiesti.
Dopo il termine del Corso Nazionale di Aspirante Guida ho salito con i ragazzi
della Scuola di Andinismo di Marcarà e i Padri Antonio e Stefano la
vetta dell'Huascarán Sud (6 768 m) per la via classica. Ci sono voluti tre
giorni di salita per raggiungere la vetta dove è stata celebrata la S. Messa,
il tempo stabile, soleggiato e senza vento ha permesso a tutti di raggiungere
la cima.
Nella Missione è prevista l'ospitalità di alpinisti che potranno, a partire dalla
prossima stagione "alpinistica" (luglio-agosto) usufruire dell'attività delle
giovani guide peruviane e condividere nello stesso tempo la loro vita e
quegli ideali di solidarietà e fratellanza per i più poveri di cui l'OMG è portatrice.
Valerio Bertoglio

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   QUOTE SOCIALI


Come avrete già letto sul Resoconto dell'Assemblea dei Soci dell'11 ottobre
2001, le quote sociali hanno subito un certo aumento, dovuto sia
all'aumento del contributo richiesto dal Consiglio Centrale, che dalla necessità
di rendere la Sezione il più indipendente possibile dalla gestione del
Natale Reviglio.
Inoltre, in seguito all'introduzione dell'euro, per semplificare la gestione di
Segreteria e di Cassa, le quote sono indicate esclusivamente in euro e verranno
accettate solamente dal 1° gennaio 2002.
L'importo è stato così fissato:
Soci Ordinari: ..................25,00 euro
Soci Aggregati:.................15,00 euro
AVVISO IMPORTANTE: Si ricorda che il versamento della quota deve
essere effettuato entro il 28 FEBBRAIO p.v., per poter usufruire
dell'Assicurazione infortuni, compresa nella quota.
Chi desiderasse pagare tramite bollettino di conto corrente postale, potrà
farlo, sempre comunque in euro e dal 1° gennaio 2002, sul solito conto:
nº13397104
GIOVANE MONTAGNA SEZIONE TORINO
VIA ROSOLINO PILO 2 BIS 10143 TORINO
Certi della vostra comprensione, Vi aspettiamo sollecitamente in sede (il
giovedì dalle 21,00 h alle 22,30 h) per adempiere a questo dovere essenziale
per la vita della vostra associazione.
Un'ultima raccomandazione: per favore, non chiedete di pagare la quota
prima della riapertura della sede dopo le vacanze natalizie: mettereste in
imbarazzo la cassiera, costretta a rispondervi di no.
La Segreteria

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   LUTTI


In memoria della cara Giolli

Non piangere se mi ami
La morte non è niente
Io sono solo passata dall'altra parte.
Dammi il nome che mi hai sempre dato
Parlami come hai sempre fatto
Non usare un tono diverso
Non prendere un'aria solenne o triste
Continua a ridere di quello
che ci faceva ridere insieme
Prega, sorridi, pensa a me, prega con me.
Che il mio nome sia pronunciato nella casa
Come lo è sempre stato
senza alcuna enfasi
Senza minima traccia d'ombra
Non sono lontana
Sono dall'altra parte del cammino
Rassicurati, va tutto bene
Ritroverai il mio cuore
Ne ritroverai la tenerezza purificata
Asciuga le tue lacrime
e non piangere se mi ami
Sant'Agostino

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   Neuit ëd Natal


A lus la stèila bovera
ciàira ant la sèira novela:
e su ij desert ëd la tera
la neuit a nass, la pì bela.
E da le stra pì lontan-e
na pastoral as dësvija,
speransa dle carovan-e
longhe, ant la neuit benedìa.
. . . . . . . . . . . . .
S'avsin-a la Tera d'amor
doa lus ant la neuit ancreusa
una Caban-a reveusa
dël prim sospir ëd Nòsgnor.
Ciairin lontan che as dësvijo
su l'orisont ancantà:
ant la neuit j?ànime a vijo
ël seugn ëd cola Masnà.
E antant la Bon-a Novela,
gioventù eterna dla vita,
a seurt da la Cun-a cita
e për ël mond së sbardela.
Ant cola neuit ciàira e nùa
arson-o le stra dël mond
ëd tuti ij pass vagabond
vers la Caban-a sperdùa.
Aldo Daverio

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