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Notiziario Sezione di Torino Giugno 2003



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.








VITA SEZIONALE


   ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI - GIOVEDÌ 9 OTTOBRE - ORE 21,15


L?Assemblea Ordinaria dei Soci è convocata presso la Sede Sociale per discutere
e deliberare sul seguente
O R D I N E d e l G I O R N O
1) Relazione del Presidente
2) Esame del bilancio consuntivo, 1/10/2001 - 30/9/2003
3) Nomina del seggio elettorale per l'elezione del nuovo Consiglio di
Presidenza e dei Delegati al Consiglio Centrale 2004/2005
4) Varie ed eventuali
N.B. Il socio ordinario destinatario di questo notiziario è tenuto, sotto la
sua responsabilità, a informare di questa Assemblea tutti i soci a lui aggregati.
MODALITÀ PER IL VOTO
1) Ogni Socio ha riceverà, tramite posta, la scheda che dovrà essere
spedita o consegnata in SEDE, compilata e sigillata, al Seggio elettorale
entro le 23 h di giovedì 9 ottobre.
N.B. Il tagliando numerato NON DEVE essere separato dalla scheda;
tale operazione è svolta dal Presidente del seggio all'atto dell'inserimento
nell'urna.
2) Come da Statuto Sezionale (art. 19), hanno diritto al voto i Soci
maggiorenni in regola con la quota sociale.
3) Il seggio elettorale resterà aperto solo la sera di giovedì 9 ottobre
4) Dovranno essere eletti 14 Consiglieri e 13 Delegati.
Si raccomanda di indicare i prescelti con nome e cognome
Decadono per fine mandato:
dal CONSIGLIO di PRESIDENZA - ALLARA Carlo, BELLO Alberto, BRICCARELLO
Ettore, CARDELLINO Daniele, DEMARIA Marco, RAINETTO
Marta, REGGIANI Laura, RICCABONE Giovanni, RISATTI Stefano, ROCCO Enrico, SAPORITO Antonello, SOLERA Lodovico, VASSALLO Claudia,
ZENZOCCHI Cesare.
da DELEGATI al CONSIGLIO CENTRALE - ALLARA Carlo, BOGGERO Rosangela,
BRICCARELLO Ettore, CARDELLINO Daniele, CASTAGNERI MariaRosa,
RAINETTO Carola, RAINETTO Marta, REGGIANI Laura, RICCABONE
Giovanni, RISATTI Stefano, ROCCO Enrico, ROCCO Giorgio, SOLERA
Lodovico.
il Presidente

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ATTIVITÀ PREVISTA


   5-6 luglio - Becca di Luseney (3504 m) cresta nord-est (A)


1° giorno
Località di partenza ... : Nus, frazione Praz 1756 m
Località di arrivo ....... : Bivacco L. Reboulaz al lago di Luseney 2560 m
Dislivello.................. : 804 m
Tempo di salita......... : 3h
2° giorno
Località di partenza ... : Bivacco L. Reboulaz (2560 m)
Dislivello.................. : 944 m
Tempo di salita......... : 4h
Difficoltà ................. : media
Dislivello in discesa ... : 1748 m
Bella salita in ambiente molto piacevole e, malgrado non sia lontano da
Aosta, poco conosciuto. Speriamo che questa salita, una delle poche alpinistiche
a calendario, sia apprezzata dai soci. Vedremo!
DESCRIZIONE: In autostrada fino a Nus e poi si sale nella bella valle di S.
Barthélemy fino ai 1756 m della tranquilla località di Praz.
Zaino in spalla sulla strada chiusa al traffico privato che, sulla destra orografica
del torrente, sale con moderata pendenza ai casolari di Vallorsière e
di Champlaisant (1900 m), quindi a Praterier (2060 m), poi all'alpe Crottes
(2389 m).
Si prosegue su un sentiero che con molte svolte supera una ripida balza
che si affaccia su di una bella conca dove, nei pressi del lago di Luseney,
troviamo il bivacco L. Reboulaz (2560 m; 3 h da Praz). Sul posto, come
ancora riportato sulle guide e sulle cartine, c'era fino a pochi anni fa il piccolo
bivacco Nebbia. Il nuovo "bivacco", inaugurato nel 1987, è stato attrezzato
e tuttora mantenuto in perfetta efficienza a cura della famiglia
dell'alpinista Luca Reboulaz caduto sulla Becca di Luseney. Ogni anno a
luglio la famiglia e gli amici, oltre a rifornire il bivacco dei materiali consumati,
ricordano sul posto l'alpinista caduto. Particolare toccante: nel corso
della cerimonia del 2001 il padre di Luca, Mario, raggiunge il figlio.
Il bivacco è incustodito, ha 24 letti con coperte, cuscini, stufa e cucina a
gas.
Dal bivacco si sale verso nord-ovest al Colle di Luseney (3162 m) prima su
tracce di sentiero nel pendio erboso, poi sul fondo detritico che verso il
colle diventa un canale nevoso, talvolta ghiacciato. (2h 20'). Dal colle che
si affaccia in Valpelline sul lago di Place Moulin, si prende la cresta e per
rocce varie (eventuali punti difficili sui possono evitare passando sul versante
SE) e/o pendii nevosi, si arriva alla quota 3389 dove la cresta principale
si dirama in quella che scende a SE. Si prosegue sulle rocce più solide
della cresta est fino alla vetta ormai vicina (1h 30'; dal bivacco circa 4 h).
La Becca è la montagna più alta della zona; tempo permettendo il panorama
è eccezionale.
Equipaggiamento ...... : media montagna + sacco letto
Attrezzatura ............. : corda, piccozza, ramponi (consigliato imbracatura e
moschettone)
Ritrovo di partenza.... : P. Rebaudengo (ora da definire)
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Pier Massimo PONSERO tel. 0119528142
Termine prenotazioni . : giovedì 26 giugno (pm.ponsero@libero.it)

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   5-6 luglio - Tête de Viraysse (2765 m) (E)


Località di partenza ... : St. Ours (1780 m) [Francia]
Dislivello.................. : 986 m
Tempo di salita......... : 3,30 h circa
Difficoltà ................. : escursionistica
DESCRIZIONE: La località di St. Ours si trova a circa 15 km in territorio
francese scendendo dal Colle della Maddalena (Valle Stura di Demonte). Si
raggiunge dopo aver pernottato (prenotazione) al posto tappa GTA presso
"La Pace" di Sambuco, 20 km prima del colle.
La Tête de Viraysse è un panoramico punto culminante della spalla meridionale
de La Meyna, riconoscibile da ogni lato perché coronato da un
grande forte, in parte distrutto, detto "La Batterie de Viraysse" e si raggiunge
attraverso agevole cammino su una ex-carrareccia tracciata a suo
tempo per scopi militari, tra ampie praterie molto frequentate da marmotte.
La discesa si effettua dalla medesima parte. Presso il posto tappa funziona
un pregevole posto di ristoro dove ci si può appoggiare per la cena di sabato.
La gita prevede la partecipazione anche degli amici di Cuneo.
La partenza da Torino avverrà sabato 5 a ora da stabilirsi per venire incontro
alle esigenze dei partecipanti (auto proprie).
Equipaggiamento ...... : da escursionismo
Ritrovo e orari .......... : da stabilire
Mezzo di trasporto .... : auto proprie
Coordinatore di gita... : Ugo QUARANTA tel. 0115807246
Termine prenotazioni . : giovedì 26 giugno tel. 3494783804

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   13 luglio - Sentiero degli Alpini - Val Troncea (E)


Località di partenza ... : Val Troncea; partenza seggiovia Pian del Sole
Dislivello.................. : 630 m
Tempo di salita......... : 3 3,5 h
Difficoltà ................. : escursionismo
DESCRIZIONE: Per rendere la gita meno faticosa e più varia si propone di
utilizzare la seggiovia fino a Pian del Sole, poi a piedi, toccando il Clot della
Soma e Col del Pis, si raggiunge Morefreddo (2.670 m) dove in un bellissimo
punto panoramico ci sono resti di baraccamenti militari ed un ricovero
(chiamarlo rifugio sarebbe davvero troppo!). Di qui si sale lungo una mulattiera
militare sul fianco del monte Ruetas poi in piano lungo un sentiero
balcone fino al Colle Arcano (2.380 m). A questo punto ci sono due possibilità:
scendere direttamente su Troncea oppure salire ancora al Bric Mesdì
(2.986 m - bellissima vista sui laghi del Beth) e passando dai laghi scendere
lungo la comoda mulattiera dei minatori fino a Troncea dove è possibile
usare una navetta che porta al punto di partenza.
Viene con noi la sezione di Pinerolo.
Equipaggiamento ...... : da escursionismo
Ritrovo di partenza.... : P. Bernini alle 7,30 h
P. Pitagora alle 7,40 h
Mezzo di trasporto .... : auto private o pullman
Coordinatore di gita... : Laura REGGIANI tel. 011388859

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   19-20 luglio - Mont Pelvoux (3946 m) (A)


Località di partenza ... : 1° giorno Ailefroide 1514 m
2° giorno Rif. Pelvoux 2700 m
Dislivello in salita ...... : 1° giorno 1200 m 2° giorno 1246 m
Tempo di salita......... : 1° giorno 3 - 3,30 h 2° giorno 3,30 - 4 h
Difficoltà ................. : PD
DESCRIZIONE: Dal campeggio di Ailefroide si imbocca il sentiero che conduce
al rifugio Pelvoux a 2700 m.
Dal rifugio si sale in direzione del ghiacciaio Clot de l'Homme, e lo si attraversa
in direzione O. sino a quota 3225. A questo punto si segue il ghiacciaio
di Sialouze che conduce al couloire Coolidge. Si risale questo ripido
canale (pendenza media 35°, massima 45°), per uscire sul ghiacciaio del
Pelvoux a circa 3800 m di quota. Di qui per facili pendii si raggiunge la
vetta.
Equipaggiamento ...... : da alta montagna
Attrezzatura ............. : piccozza, ramponi, imbracatura, 2 moschettoni a
ghiera, discensore, 2 cordini, corda.
Ritrovo di partenza.... : Pal. Maffei alle 10,00 h
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Daniele CARDELLINO tel. 0118120681

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   26-27 luglio - Rocciamelone (3538 m) (EE)


Località di partenza ... : La Riposa (2205 m)
Dislivello.................. : 650 m (1° giorno) 684 m (2° giorno)
Tempo di salita......... : 2,00 h (1° giorno) 2,30 h (2° giorno)
Difficoltà ................. : Escursionisti Esperti
DESCRIZIONE: Questa ormai nota escursione si svolge stavolta sotto la tutela
della Sezione di Cuneo che ne cura l'organizzazione. Rimanendo esclusivamente
sul piano tecnico, saliremo dal versante valsusino con l'auto fino
a poca distanza da "La Riposa" (2205 m) passando per Susa e Mompantero.
In due ore circa si tocca il rifugio Cà d'Asti (2854 m) ove si pernotta.
L'indomani, con tracce ben segnate, si sale alla vetta del Rocciamelone,
ponendo cautela nell'ultimo tratto anche se ammansito da catene e
corde.
Ritrovo di partenza.... : sabato 26 luglio alle 14,00 h
C. Regina C. Potenza (Pal. Maffei)
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Ettore BRICCARELLO tel. 0112734822
Informazioni in sede tel. 011747978

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   5 agosto - Oratorio di Cuney (2652 m) (E)


Località di partenza ... : Alpe Tsa Fontaney 2.302 m (Lignan; Val di St.
Barthélémy)
Dislivello.................. : circa 500 m, per sali e scendi
Tempo di salita......... : 1,5 '2,0 h
Difficoltà ................. : escursionismo di quota
DESCRIZIONE: Nella storia della "Giovane" questa è forse la prima volta
che una gita viene proposta in un giorno così detto feriale, ma c'è un motivo
squisitamente tecnico. Il 5 agosto (che quest'anno cade di Martedì)
è notoriamente dedicato alla Madonna della Neve. In tale ricorrenza - per
facilitare i molti pellegrini che provengono da tutta la Vallée (e non solo)
per partecipare alla semplice e suggestiva funzione religiosa della benedizione
delle sorgenti a monte del Santuario (che in questa occasione viene
aperto ed officiato, quindi possono essere ammirati i tanti ex voto) - il Comune
di Lignan permette a tutti il transito automobilistico sulle strade interpoderali facendo risparmiare oltre 600 metri di dislivello!
Questa - però - è la terza volta che viene riproposta questa meta (le
precedenti nel 1995 e 1999 vennero annullate causa il maltempo). Speriamo
che il "non c"è due senza tre? questa volta non si realizzi!
Dall'Alpe Tsa Fontaney (2.302 m) dove si lasciano le auto, con doppia
possibilità di percorso (entrambe evidenti) si raggiunge in un'oretta il
Col de Salvé (2.568 m) da dove spaziando lo sguardo su parte dell'alta
Valtournanche (Dôme e Punta di Cian) si vede anche la nostra meta e - naturalmente
- alle spalle la Valle centrale.
Da questo Colle, seguendo le ondulazioni del terreno (saliscendi) si
passa sotto la parete rocciosa della Becca Fontaney e attraverso valloncelli
erbosi e dossi vari, si raggiunge in un'oretta la conca di Cuney che ospita
l'omonimo Santuario (2.562 m) ai piedi della Becca del Merlo, affiancato
da un Rifugio del CAI di Saint Barthélemy.
Dal Colle du Salvé è possibile percorre le variante del così detto "Passet"
che attraversa la parete rocciosa della Becca Fontaney con un percorso
in alcuni tratti esposto ed attrezzato con fune metallica (era un antico
canale d'acqua per l'irrigazione).
Note storiche: Il toponimo "Cuney" potrebbe significare "au cul" ossia
"ai piedi della neve", oppure derivare dall'Achillea che ivi si trova - o si
trovava - e che nella parlata locale (francoprovenzale) viene indicata come
"cunéia". La primitiva costruzione era un piccolo oratorio che venne fatto
costruire dai Benedettini nel 1650 e che venne poi ampliato del 1869.
Mezzo di trasporto .... : auto private
Ritrovo di partenza.... : P. Bernini alle 6,30 h
Coordinatore di gita... : Riccardo ORSOLANO tel. 0114732839
Ferruccio PARI tel. 0114372589

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   23 agosto - Col de Buffère (Névache) 2341 m (E)


Località di partenza ... : Sulla strada della Vallée de la Clarée a circa 4 km a
monte di Névache (1.814 m)
Dislivello.................. : circa 650 m
Tempo di salita......... : circa 2,30 h
Difficoltà ................. : escursionismo
DESCRIZIONE: La Valle di Névache si snoda nella sua parte alta parallelamente
alla Valle Stretta di Bardonecchia, iniziando però quasi alle porte di
Briançon e quindi al termine della discesa dal Colle del Monginevro.
In considerazione di questa sua dislocazione, è molto più agevole, veloce e
panoramicamente rimunerativo, raggiungerla attraverso il Colle della Scala
(Echelle) - già in Francia - che permette di "atterrare" con perdita di poco
dislivello, direttamente su Névache - ameno abitato di altura (1.594 m) capoluogo
della Valle omonima (pregevole la Parrocchiale con il caratteristico
campanile di stile brianzonnese similare a quelli dell'Alta Valle della Dora
Riparia), evitando la noiosa salita e conseguente discesa del Colle del
Monginevro e successiva rimonta della parte bassa della Vallée de la Clarée.
Risalendo per alcuni chilometri la strada della Valle - asfaltata, ma stretta -
si raggiunge la quota 1.814 m ove inizia - attraversando il Torrente - il percorso
pedestre. Itinerario che si sviluppa lungo il tracciato di una classica
sci-alpinistica (almeno nei vecchi tempi): all'inizio nella pineta quindi, raggiungendo
gli Chalets de Buffère (2.070 m) entra nel vallone omonimo -
circoscritto dalla Tête Noire (2.917 m) e Grand Aréa (2.865 m) - sino
all'uscita sul Colle che sul versante opposto è raggiunto da una ex strada
militare.
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Ferruccio PARI tel. 0114372589

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   17-24 agosto - Settimana di Pratica Escursionistica a San Giacomo di Entraque


La Casa Alpina della sez. di Moncalieri è stata scelta dalla Presidenza
Centrale come accantonamento per la Settimana di Pratica Escursionistica.
San Giacomo di Entraque si trova nel Parco Naturale delle Alpi Marittime
a quota 1200 m in un ambiente solitario e stupendo per le ampie
possibilità di escursioni nel circondario. Dista 115 km da Torino nella provincia
di Cuneo: la sede è spartana, ma l'ambiente, la cucina ottima,
l'accoglienza calda e cameratesca ne fanno un evento da non perdere.
Il programma delle gite sarà stilato dalla Presidenza Centrale e presentato
in loco dal Presidente Centrale Luciano Caprile e da Ometto, Presidente
della sez. di Vicenza, che saranno le nostre guide responsabili per la settimana.
Per gli interessati far riferimento a Carlo ALLARA (tel. 0114342675)
o in Sede (tel. 011747978) entro il 20 giugno.

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   7 settembre - Giro dei 4 Colli al Gran San Bernardo (2757 m) (E)


Località di partenza ... : Frontiera Colle Gran San Bernardo
Dislivello.................. : 287 m
Tempo complessivo .. : 0,45 + 1 = 1,45 h Totale percorso: 4÷5 h
Difficoltà ................. : Escursionismo
DESCRIZIONE: La gita si svolge sotto l'egida della Sezione di Cuneo, che
al mattino sarà ad attenderci alla partenza, presso il Colle del Gran San
Bernardo. A differenza della gita svoltasi in antecedenza, ora si parcheggia
l'auto alla frontiera italo-svizzera. Dopo la dogana e l'Ospizio, si percorrono
a piedi ancora alcuni metri della strada in versante svizzero, per prendere il
sentiero che, in direzione N, sale al Col des Chevaux. Con al stagione ormai
inoltrata, sarà possibile tenersi in quota, costeggiare il versante NE
della P.ta Dronaz che ci sovrasterà dall'alto dei suoi 2950 m, e toccare il
Col du Bastillon (2757 m). Di qui la mulattiera scende a tornanti fino ai Laghi
di Fenêtre, raggiungendo l'Inferiore a 2456 m. Ora si risale gradualmente
in direzione S costeggiando gli altri laghi per toccare la Fenêtre du
Ferret (2698 m), ove si ritorna in Italia e si scende in direzione SE alle baite
della Montagna Baus (2373 m) dalla quale - per asfalto o per mulattiera
- si ritorna al Colle ed alle auto.
Equipaggiamento ...... : da escursionismo
Ritrovo di partenza.... : TORINO P. Bernini alle 06,45 h
TORINO C. Vercelli alle 07,00 h
(da definire con Cuneo) Colle Gran San Bernardo alle 09,30 h
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Ettore BRICCARELLO tel. 0112734822
Informazioni in sede tel. 011747978

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   7 settembre - Torrentismo dell'Orrido di Foresto


Località di partenza ... : Foresto, Piazza della Chiesa
Dislivello.................. : circa 650 m
Tempo complessivo .. : circa 5 h
DESCRIZIONE: Il "torrentismo" ci permetterà di gettare uno sguardo da un
diverso punto di vista nell'Orrido di Foresto che qualcuno conosce per aver
praticato la palestra di arrampicata ma che altri degnano di uno sguardo
distratto salendo in Val di Susa.
Il torrentista segue, scendendo, il greto del torrente, tra imponenti pareti
rocciose dove la luce del sole fatica a penetrare, dando luogo ad un ambiente
insolito e spettacolare. Non è lo sport estremo diffuso dai media e
neanche un gioco per domeniche d'estate come fanno credere gli accompagnatori
commerciali. È accessibile a chiunque abbia dimestichezza con calate
su corde ed un minimo di acquaticità (aiutati dalla muta in neoprene).
Avvicinamento in salita a piedi e discesa con calate di max 25 metri.
Si riserva la possibilità di cambiare meta in relazione alle condizioni
dell'acqua, meteo, e dei partecipanti. (alternative: Audin in Val Roja o
orrido Sessi a Caprie).
Utile ritrovarsi il giovedì precedente (4 settembre) in sede per definire i dettagli.
Equipaggiamento ...... : costume da bagno e "pile" vecchio, guanti da
lavoro, scarpe da ginnastica o scarponi "da finire",
«casco, imbrago, longe + 2 moschettoni, muta da
sub» noleggiabili tramite il coordinatore
Mezzo di trasporto .... : auto private
Ritrovo di partenza.... : P. Bernini, orario da definire
Coordinatore di gita... : Dario FRANCO tel. 011388859
Claudia VASSALLO tel. 0112051380

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   13-14 settembre - Aig. de Chambeyron (3409 m) (A)


Coordinatori di gita ... : Pietro BOLOGNA tel. 0116603405
Sergio SERENO tel. 0118193556

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   20-21 settembre - Incontro Intersezionale Escursionistico al Monte Baldo


In una conca bellissima e riposante delle Prealpi Venete la sez. di Verona
accoglie quest'anno l'Incontro Intersezionale Escursionistico.
La località "Ottagono" sulle pendici del Monte Baldo in pineta, ci ospiterà
in una confortevole casa di accoglienza.
Uscita dall'Auto-Brennero ad Affi-Garda.
Il programma articolato su due giorni prevede:
l'arrivo al sabato 20/9 con la celebrazione della S.Messa alle 18,30 h.
Dopo cena carrellata di diapositive illustrative del luogo.
La domenica 21/9 l'alternativa di due percorsi di gita:
a) Facile di circa 4 ore nella parte sud del M. Baldo
b) Impegnativo di circa 5,30 ore con possibilità di raggiungere la massima
elevazione dal M. Baldo (2218 m) alla Cima Valdritta.
c) Per i meno motivati si può passeggiare nei dintorni.
C'è anche un Orto Botanico con possibilità di pranzare nel vicino e tipico
rifugio Cedron.
Nel pomeriggio bicchierata di commiato.
I nominativi dei partecipanti, con caparra di 10 euro, devono pervenire in
sede entro il 25 luglio a Carlo Allara. Il saldo entro il 10 settembre.
Il costo della mezza pensione, comprendente la cena del Sabato (con vino
a volontà), il pernottamento e la prima colazione è di 28 euro per chi pernotta
nella casa e di 20 euro per chi pernotta in tenda privata.
Prenotazioni ............. : in sede tel. 011747978
e conferme .............. : Carlo ALLARA tel. 0114342675

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   28 settembre - Monte Sapei (1615 m) (E)


Coordinatori di gita ... : Luigi BARDINA tel. 0119342570
Annita GIACCONE tel. 0119366781
Per la parte Baby ...... : Marco DEMARIA tel. 0113170640

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   4-5 ottobre - Aggiornamento di tecniche di roccia


Purtroppo al momento di stendere questa relazione riguardante l'aggiornamento
di roccia che si terrà il 4 e 5 ottobre prossimi non è ancora pervenuto
il programma dettagliato.
Non appena questo sarà disponibile verrà prontamente messo a disposizione
in sede.
Ricordo comunque che sono invitati a partecipare coloro che in sezione
collaborano alla gestione delle attività di roccia ed alpinismo, e che siano
in possesso delle nozioni di base.
Per le informazioni rivolgersi a: Daniele CARDELLINO tel. 0118120681

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   12 ottobre - Monte Bracco


Come tutti gli anni, in questo periodo, proponiamo alcune uscite di arrampicata
su roccia in località dove sia possibile, anche per degli eventuali
neofiti, muovere i primi passi verticali.
Andremo al Monte Bracco, in Valle Po, località classica di arrampicata,
con la possibilità di scegliere tra monotiri e vie lunghe di tutte le difficoltà,
nei vari settori sparsi lungo le sue pendici.
Attrezzatura necessaria: Imbracatura, casco, scarpette, corda, 2 moschettoni
a ghiera, discensore.
Chi volesse cimentarsi nell'arrampicata, ma fosse sprovvisto di tale attrezzatura
potrà usufruire del materiale in dotazione alla Sezione, rivolgendosi
ai coordinatori.
Ritrovo di partenza.... : P. Caio Mario alle 07,00 h
Coordinatori di gita ... : Pietro BOLOGNA tel. 0116603405
Daniele CARDELLINO tel. 0118120681

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   12 ottobre - Tour della Torre Ponton


Località di partenza ... : Rif. Dondena (Valle di Champorcher)
Dislivello.................. : 980 m su tracciato circolare
Tempo totale............ : 6 ÷ 7 h
Difficoltà ................. : escursionistica con buon allenamento
DESCRIZIONE: Si ripropone, diciamo così con una seconda puntata, la gita
che l'anno scorso, a causa della pioggia, si era dovuta interrompere al rif.
Dondena: ci faranno da guida e compagni i soci della Sez. di Ivrea.
Dalla località Dondena, punto di partenza, raggiunta su strada sterrata interpoderale
da Champorcher, la valle si apre a ventaglio. Purtroppo impianti
di risalita e l'elettrodotto franco-italiano segnano questi luoghi, ma i paesaggi
non ne vengono deturpati, talmente sono vasti e solenni.
Alla testa del vallone due colli, quasi appaiati, si affacciano sulla valle di
Cogne: il Colle Pantenet (2897 m) sul percorso di andata e la Fenêtre de
Champorcher (2825 m) sul ritorno.
L'itinerario, quindi, risulterà uno splendido trekking circolare con rientro a
Dondena, dopo aver costeggiato il Lago Miserin. L'ambiente di ineguagliabile
bellezza nella sua selvaggia severità, ci ripagherà ampiamente della
lunghezza (relativa) del percorso., che si snoda sempre in quota oltre i
2000 metri su buona mulattiera, tranne il tratto di risalita (sentiero) al Col
Fenêtre, lungo ma non faticoso. Infatti i colli furono ampiamente usati, fin
dall'antichità, dai popoli autoctoni per il transito dalla Valle di Cogne alla
bassa Val d'Aosta..
Vista la tipologia del percorso e l'epoca di attuazione è comunque importante
che i partecipanti abbiano un discreto allenamento e un buon equipaggiamento
atto ad affrontare la eventuale crudezza del clima.
Ritrovo di partenza.... : P. Bernini alle 06,30 h (da confermare)
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Carlo ALLARA tel. 0114342675
Termine prenotazioni . : giovedì 9 ottobre in sede tel. 011747978

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   19 ottobre - Uscita su roccia - Gran Dubbione (R)


Località di partenza ... : Borgata Picchi ( parcheggio auto)
Tempo di percorrenza : Da 25 a 40 minuti a seconda del settore scelta
DESCRIZIONE: Per l'ultima uscita di roccia della stagione è stata scelta la
falesia di Gran Dubbione, poiché la stagione ormai avanzata non consiglia
di intraprendere la salita di vie più lunghe in ambiente d'alta montagna.
La falesia, divisa in sei settori, si raggiunge dall'abitato di Pinasca seguendo
le indicazioni per Serre Moretto e, di qui, proseguendo fra splendidi boschi
di castagni, fino alla borgata Picchi, dove si parcheggiano le auto. Lasciata
la frazione si percorre un breve sentiero che, attraversato un torrentello,
porta in pochi minuti alle pareti rocciose ove si può spaziare fra una
settantina di tiri attrezzati con difficoltà che vanno dal 3b al 7a.
Data l'amenità del luogo, la presenza nei pressi di numerosi sentieri arricchiti
di pannelli illustrativi sulla zona, un tempo ricca di carbonaie, e
l'ampia scelta di possibilità arrampicatorie, l'uscita non è riservata solo a
"climber" più o meno esperti, ma anche a coloro che vogliano tentare un
timido approccio alla roccia, o vedere da vicino che "cosa facciano quelli là
appesi alle corde", o, se la giornata lo consente, anche alle famiglie con
bimbi che, sotto lo sguardo vigile di mamme e papà, possono provare
l'emozione di "arrampicottare" con i grandi.
Vi aspettiamo numerosi!!
Ritrovo di partenza.... : P. Caio Mario alle 08,00 h
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Giovanna BONFANTE tel. 3472215708
Sergio SERENO tel. 0118193556

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   19 ottobre - Gita di chiusura a Mondovì Piazza - Rocca dei Baldi e pranzo sociale


La città di Mondovì non è certamente una meta ignota. Tuttavia, la
pittoresca posizione geografica e la bellezza di alcuni monumenti, in particolare
le Chiese progettate da monregalese Francesco Gallo, uno dei migliori
architetti barocchi, ne consigliano la visita. L'escursione verrà, inoltre,
arricchita dall'abbinamento con Rocca dei Baldi.
La storia di Mondovì risale alla fine del 1100, quando gli abitanti di
Carassone si ribellarono al Vescovo di Asti e la fondarono dopo essersi rifugiati
sul Monte Vico. Appartenne, in successione, al Marchese di Ceva,
ai Milanesi e di nuovo al Vescovo di Asti (1274). Nel 1290 ebbe il riconoscimento
dell'autonomia comunale e fu chiamata Mons Regalis. In seguito
vennero gli Angioini, i Visconti, i Marchesi di Monferrato, gli Acaja, i Savoia,
i Francesi e di nuovo i Savoia (1814).
Tra i personaggi più importanti si possono annoverare l'architetto Gallo,
il fisico Beccaria e Giovanni Giolitti.
La città è composta da due borghi:
in basso Mondovì Breo (la parte presso il torrente Ellero);
in alto Mondovì Piazza, a cui noi dedicheremo la nostra visita.
Il programma di massima sarà il seguente:
09,00 h S. Messa presso la Chiesa della Misericordia.
10,00 h circa Inizio della visita guidata di Mondovì Piazza:
Piazza Maggiore Chiesa della Missione (Boetto 1600)
Palazzo di Giustizia (Falletti 1700) Cattedrale (Gallo 1700)
Palazzo Vescovile (già sede dell'Università)
Belvedere e Torre Civica (esteso panorama circolare)
Lasciata Mondovì Piazza raggiungeremo Crava per la sosta pranzo.
Nel pomeriggio ci sposteremo a Rocca dei Baldi dove visiteremo:
Il Borgo Medioevale (risale al 1240) La Chiesa Parrocchiale (1500)
La Torre Civica e il Castello con ameno museo storico etnografico.
Se rimarranno tempo e voglia, si potranno fare due passi all'interno
dell'oasi Crava-Morozzo (Riserva naturale speciale della Regione Piemonte
dal 1987) per osservare l'avifauna in natura tra laghetti e stagni nei pressi
del torrente Pesio.
Ritrovo e Partenza..... : P. Bernini (ISEF) alle 07,30 h
P. Pitagora (C. Cosenza C. Siracusa [FARMACIA])
alle 07,45 h
Mezzo di trasporto .... : pullman
Coordinatore ............ : Gianni RICCABONE tel. 011356522

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   25-26 ottobre - Assemblea dei Delegati a Vicenza


La sez. di Vicenza gestisce l'Assemblea dei Delegati che comprende
anche le votazioni per il Consiglio di Presidenza Centrale, nella giornata di
sabato 25 ottobre.
Domenica 26 Santa Messa alle 08,00 h e poi visita guidata a Marostica,
dove avverrà anche il pranzo.
Il programma dettagliato sarà esposto in bacheca appena ci perverrà.
Carlo Allara

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VITA SEZIONALE


   13 luglio-25 agosto - Soggiorno estivo 2003


La Casa riapre ad una nuova estate, per accogliere i Soci della Giovane
Montagna e permettere loro di trascorrervi una serena vacanza. Vi possono
soggiornare TUTTI i Soci dell'Associazione in regola con la quota sociale
2003.
I turni avranno il seguente calendario:
13 / 20 luglio 3 / 10 agosto
20 / 27 luglio 10 / 17 agosto
27 luglio / 3 agosto 17 /24 agosto
Si invitano i Soci che non hanno particolari impegni di lavoro, a NON organizzarsi
turni di vacanza nelle settimane dal 27 luglio al 17 agosto.
PRENOTAZIONI - Le prenotazioni si accettano da
GIOVEDÌ 8 maggio per i soci della sezione di Torino
GIOVEDÌ 22 maggio per i soci di TUTTE le altre sezioni
Si ricorda che prima dell'invio della scheda di prenotazione, bisogna verificare
la disponibilità dei posti, venendo o telefonando in Sede, il giovedì sera
tra le 21,30 h e le 22,45 h (tel/fax 011747978, e-mail torino@giovanemontagna.
org) oppure contattando il responsabile per le prenotazioni
sig. ROCCO Enrico (tel. 0114374598), fino a giovedì 10 luglio.
Dopo tale data contattare direttamente il Direttore della Casa (016589998).
L'assegnazione dei posti camera è lasciata a giudizio dei responsabili.
Avuta conferma della disponibilità dei posti, inviare la scheda compilata in
ogni sua parte, accompagnata dalla quota di acconto alla
GIOVANE MONTAGNA - Sezione di Torino
via ROSALINO PILO 2 bis - 10143 Torino
Le quote di prenotazione potranno essere versate tramite:
assegno bancario NON TRASFERIBILE intestato a
Giovane Montagna - Sezione Torino
bonifico bancario sul c/c n°60008 presso Istit. Bancario
San Paolo IMI di Torino filiale n°14 - c.so Svizzera, 32 Torino
(coord. bancarie: ABI= 01025 / C.A.B.= 01014)
Ricordiamo che le schede di prenotazioni, NON accompagnate
dall'acconto, NON saranno ritenute valide.
N.B. I Soci durante il soggiorno NON sono coperti dalla Polizza Infortuni
compresa nella quota sociale. Pertanto, chi ne fosse interessato, può attivare
una Polizza personale versando all'atto dell'iscrizione il relativo premio
per ogni turno di presenza.

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 18 settembre alle 21,30 h


SERATA A S OR P R E SA !
Potrete avere informazioni in merito frequentando la
Sede e leggendo i messaggi in bacheca.

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   Giovedì 23 ottobre alle 21,30 h


S a l e s S i l v i a , P r e s i d e n t e d e l C i r c o l o
F o t o g r a f i c o C a s e l l e s e c i p r e s e n t a :

Un inferno alle porte del paradisoParco dello Yellowstone
La terra, l'aria, l'acqua ed il fuoco si fondono completamente in questo
crogiolo di incomparabile bellezza. Se vi è un luogo dove è possibile intravedere
il volere di un Dio, questo è il luogo. Ed è il luogo dove l'uomo si
scopre piccolo ed insignificante, apparizione improbabile nel cataclisma
della natura. a questo luogo, proclamato sacro dalle tribù indiane, i bianchi
diedero il nome di "rocce gialle", Yellowstone un inferno alle porte del paradiso.

Sos - ipotesi di un naufragio
Una improbabile competizione sportiva, al di fuori dei canoni tradizionali,
dove la tecnologia è sostituita dall'improvvisazione e dalla fantasia, e la
preparazione atletica dall'entusiasmo di partecipare. Su imbarcazioni costruite
prima della partenza con del cartone e nastro adesivo, i concorrenti
affrontano le rapide di un tumultuoso torrente. Il naufragio è molto probabile,
ma rientra nello spirito della manifestazione che accomuna sia i partecipanti
sia gli spettatori in una gioiosa domenica di luglio.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   Sci di Fondo 2003


12 gennaio - Pragelato
Anche quest'anno annata anomala per la neve, penalizzate al massimo
le stazioni sotto i 1000 m di quota, è stato necessario andarla a cercare
più in alto in compenso bella e abbondante. L'uscita del 12 gennaio ha
visto quasi una dozzina di "ghiaccioli" a -13 °C zampettare il più rapidamente
possibile ad evitare congelamenti da Pragelato (sic) al fondo, si fa
per dire, della Val Troncea e ritorno in un ambiente prettamente nordico e
con un tempo splendido.
Una provvidenziale polentata gentilmente offerta da L.(sta per locale)
ha chiuso in allegria la giornata. Dobbiamo purtroppo registrare l'abbandono
definitivo alla prima ripresa di una neofita per "incompatibilità ambientale"
causa questi maledetti sci che non essendo muniti di talloniera come
quelli da discesa fanno tutto ciò che vogliono loro.
9 febbraio Sestriere
Chi ha mai detto che a Sestriere ci sono solo piste da discesa? E stata
per me una piacevolissima sorpresa (un grazie ai suggeritori di questa meta)
quando, abbandonati i piazzali e la vista degli impianti di risalita e delle
torri che ben conosciamo, ci siamo ritrovati sul versante del Fraiteve sulla
strada che va verso Sportinia in un ambiente silenzioso, a parte il cicaleccio
dei partecipanti, prettamente fondistico, con piste perfettamente tracciate
e molto varie e, cosa che non guasta, esposte al sole della giornata
eccezionalmente tersa. Diciassette i partecipanti (sci-muniti e non) su apposito
pulmino da 17 posti molto confortevole e aggregante.
16 marzo Torgnon
Gemellaggio con gli amici discesisti in gara sulle piste di questo centro
Valdostano. Ancora un'altra luminosa giornata di sole ha visto sette dei
dieci partecipanti fondisti impegnati sugli 11 km andata +11 km ritorno
che dall'arrivo dell'ovovia portano su strade interpoderali bene innevate e
piacevolmente mosse fino all'Oratorio di Gilliarey con fantastica vista sul
M.Cervino e su buona parte della Valtournenche. Il dislivello totale è di circa
350 m il che ha permesso anche qualche digressione di velocità in discesa.
Al ritorno la neve oramai primaverile lasciava ad intendere che la
stagione può ritenersi conclusa ma una cameratesca merenda-sinoira concomitante
alla allegra premiazione della "Gara" ha dissolto ogni malinconia
per questo periodo di sport invernale propedeutico alle prossime escursioni
della buona stagione.
A questo punto tirando le somme ritengo personalmente che l'attività
SCI di FONDO abbia dato un valido contributo ad una sempre migliore fraternizzazione
tra i partecipanti (che vedo sempre ben disposti anche a uscite
fuori calendario) in una stagione che pur breve e a volte inclemente non
permette altri modi di aggregazione in vista delle prossime uscite escursionistiche
di primavera. L'auspicio è quello di essere sempre più numerosi: il
fondo è bello e faticoso ma....in fondo ci si diverte.
Ugo Quaranta

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   Sci di Pista 2003


Parlare quest'anno delle gite sciistiche è compito assai arduo, dovuto
allo scarso numero di partecipanti.
La prima gita, svoltasi al Monginevro il 12 gennaio, ha visto 13 partecipanti.
Per continuare nella tradizione di rimanere aggregati si è ugualmente preso un bus, che questa volta era veramente piccolino: ciò ha valso, se
non altro, a farci fare più velocemente il viaggio, mentre la giornata è trascorsa
su una neve meravigliosa.
Fortuitamente e fortunatamente mi è capitato di imbattermi nella persona
dell'ing. Icardi, presidente dell'A.E.R. (Associazione Escursionisti
Rocciamelone) con sede a Torino e con il calendario sociale coincidente,
per altre due gite, con il nostro: così facendo, unendo i partecipanti, si è
costituito un autobus meno oneroso ed il 2 febbraio ci siamo recati assieme
al Sestrieres., in una giornata purtroppo ventosa e qualche impianto
chiuso.
Con questi nuovi amici siamo partiti il 16 febbraio per ritornare al
Monginevro, ma a causa di una nevicata in corso ci siamo recati a Bardonecchia.
Iniziata sotto i fiocchi di neve, nel pomeriggio è tornato il bel
tempo consentendoci di finire la giornata in bellezza.
L'uscita del 9 marzo è stata annullata per mancanza di partecipanti,
ma se non altro mi è valsa la possibilità di salire a Torgnon per concludere
gli accordi della imminente gara sociale.
Essa si è svolta il 16 marzo, in una bella giornata, nella località di Torgnon
voluta da Marco Demaria, in alternativa alla già prenotata possibilità
di farla sulle nevi di Valtournenche. La gara, con 28 partecipanti, è stata
vinta da Stefano Risatti a conferma delle sue grandi capacità ed è stata
dedicata alla memoria del nostro beneamato socio, propugnatore dello sci,
Gianni Forneris. Dopo la gara siamo ritornati ad Arnad nel locale già conosciuto
l'anno scorso per concludere i festeggiamenti e consumare uno
spuntino caratteristico a chiusura di una stagione sciistica deludente.
Ettore Briccarello

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   12 gennaio - Cima del Bosco io non c'ero


Il mattino del 12 gennaio faceva un gran freddo. Io non ero presente,
mai i partecipanti mi hanno assicurato che era una bella giornata. Sarebbe
dovuta essere la mia gita; le cose hanno poi assunto una piega diversa.
Mercoledì 8 cado malato (la guardia medica mi diagnostica una influenza
intestinale alle 4 di mattina). I due giorni seguenti li trascorro a letto in uno
stato confuso tra il mal di stomaco e la consapevolezza che non potrò partecipare
ad alcuna delle gite in programma per il week-end. Venerdì si riaccende
una debole speranza: "La cascata di ghiaccio è meno faticosa della
gita scialpinismo" e poi Stefano mi ha assicurato che quella di sabato sarà
una salita facile, a due passi dalla macchina? se sopravvivo vado anche
domenica.... L'alba di sabato mi vede armato di piccozza a bordo del Pajero
di Pietro con un manipolo di ultras del ghiaccio, destinazione Balme. Al ritorno
il crollo: "Non è che domani mi puoi sostituire a Cima del Bosco" Io
non mi sento proprio bene, dico rivolto a Stefano il quale mi assicura
che risolverà il problema.
Da questo momento in poi, la verità sulla gita del 12 gennaio mi è stata
rivelata da Piera che diligentemente ha registrato vento forte in quota
unito alla presenza di Daniele quale unico e sommo coordinatore (devo ancora
capire come Stefano abbia fatto a convincerlo?).
Sergio Sereno

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   25-26 gennaio - Aggiornamento di ghiaccio (Val Daone)


Faceva freddo in Val Daone e c'era il vento. C'era anche tanto ghiaccio
e forse è per questo motivo che la Commissione Centrale l'ha scelta
per tenervi il nostro aggiornamento. Da due anni a questa parte la sezione
di Torino invia ad aggiornarsi due giovani intrepidi che, sprezzanti della distanza
e dei pericoli, si ritrovano loro malgrado coinvolti in qualcosa di umido
e verticale.
All'una (di notte) di sabato, un'auto squarcia il silenzio della valle e si
ferma di colpo (m?è scappata la frizione) di fronte ad un edificio che pare
disabitato : si tratta dell'albergo La Paja e l'equipaggio della macchina è
costituito da Stefano e dal sottoscritto. Troviamo ad attenderci una camera
confortevole quanto sotto-riscaldata, ma il sonno (e la sveglia di poche
ore dopo) ci inducono a non farci troppe domande.
Il mattino dopo (o meglio, quello stesso mattino) è dedicato alla demolizione,
a colpi di picca e ramponi, della struttura artificiale dei campionati
mondiali di cascate di ghiaccio. Apprendiamo arcane tecniche di salita
e facciamo la conoscenza della nostra "superguida" (che c'era anche
l'anno scorso: quindi lo abbiamo solo ri-conosciuto). Alla sera formiamo le
cordate che il giorno successivo stringeranno d'assedio le famose cascate
di questo angolo di mondo. I fortissimi saliranno il Gran Scozzese (il cui
nome incute già un rispetto reverenziale). Due cordate saranno impegnate
su Placca Multistrato. A Stefano viene affidato il gravoso impegno di "liberare
dalla neve" una cascata della parte alta della valle. Andiamo a dormire
sognando speck e chiodi da ghiaccio.
Al ritorno, dal gruppo dei fortissimi ho raccolto solo un lapidario
commento: bella! Stefano, orgoglioso di aver scavato un camminamento
nel tiro centrale della cascata, raccontava con pathos omerico la storia del
chiodo Grivel perduto da Davide in quella stessa lunghezza. Ed io che posso
dire? Ho salito la mia prima candela; mi sembra che sia abbastanza.
Sergio Sereno

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   26 gennaio - Bric Rutund


All'appuntamento in piazza Caio Mario, dopo alcune defezioni
dell'ultima ora, ci troviamo solo in cinque partiamo quindi con destinazione
Val Varaita - Vallone di Bellino.
Giunti in località Pian Melzè ci concediamo una breve sosta al Rifugio
e subito dopo, calzati gli sci, iniziamo la nostra gita. Il tempo è bello e la
traccia già segnata - il capo-gita non deve faticare troppo!!
Con tutta calma procediamo gustandoci anche il grazioso ambiente
che ci circonda ed in circa 3 ore giungiamo in vetta. Mentre ci accingiamo
a consumare un veloce spuntino giunge in vetta, con alcuni amici, anche
Alberto Armando con loro recitiamo la preghiera della Giovane Montagna
e subito dopo iniziamo la discesa che si presenta piacevole e abbastanza
veloce tanto che alle ore 14,00 siamo già alle macchine. Durante il
ritorno facciamo ancora una breve tappa in un grazioso negozietto di formaggi
di Melle e dopo esserci salutati riprendiamo la strada verso casa.
Carola Rainetto

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   26 gennaio - Monte Cucco (Finalmarina)


La carica dei 101 al Monte Cucco inizia intorno alle 9,30 dalla stradina
di Finale, e non c'erano solo dalmati, ma anche un S. Bernardo, un molosso
napoletano, 2 spinoni da cinghiale, un lupo, unitamente ai cani sciolti
della G. M. di Torino (22), di Moncalieri (30) e di Cuneo (49).
La gradinata delle rose conta 212 scalini che con i 101 partecipanti
pareva un drago cinese, ondeggiante al vento impetuoso che soffiava dal
mare. Finita la gradinata e la strada siamo entrati nella foresta di lecci,
corbezzoli, quercette, timo gigante, ginestre - di cui alcune già in fiore -
che delimitavano il sentiero.
Per le prime 2 ore la mulattiera prosegue nel bosco, per molti tratti su
muri in pietra secca, che richiamavano alla mente i viandanti e i briganti
dei secoli passati, mentre grandi pietre con incisioni rupestri hanno riportato
indietro il tempo di millenni.
Nonostante il vento si è proseguito il cammino sino alla cima, troppo
piccola per i 101, che hanno dovuto, a turno, salire guardare poco e scendere:
il panorama era un poco nascosto dalla foschia.
Il pranzo, rallegrato dai canti, ed il ritorno con passeggiata a Finale sul
bagnasciuga, sono stati ulteriori elementi di gioia per i nostri 101.
Lidia Traverso

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   8 febbraio - Cascata "Ciuchinel"


febbraio - Cascata "Ciuchinel"
Domenica 8 febbraio siamo in quattro a partire di buon ora per la Valle
Varaita : Pietro, Sergio, Stefano ed io. Lungo la strada recuperiamo anche
Davide, un amico della G.M. di Genova, che si è aggregato alla nostra gita.
Lasciamo l'auto presso l'abitato di Celle nel vallone di Bellino e saliamo
fino alla base del canalino dove termina la cascata Ciuchinel.
Rapidamente ci prepariamo, firmiamo due cordate ed attacchiamo il
primo tiro. Il ghiaccio è discreto, la pendenza, moderata in principio, aumenta
nel finale. Segue un tratto appoggiato, coperto di neve, che porta
alla base del tiro più impegnativo: 30 metri con tratti a 80 gradi. L'ultimo
tratto è meno ripido, ma il ghiaccio si assottiglia a mano a mano che saliamo,
fino a lasciare posto solo alla neve.
Siamo ormai fuori dalle difficoltà della cascata, ma la parte più faticosa
della gita risulta proprio la risalita di un centinaio di metri, nella neve
profondissima, fino a collegarci con l'itinerario di discesa.
Sprofondando a volte quasi fino alla vita, scendiamo lungo un pendio
boscoso fino a fondo valle.
Un breve tratto di strada ci riconduce alla nostra macchina.
Daniele Cardellino

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   9 febbraio - Monte Giaissez in scialpinismo


La gita avrebbe dovuto essere in val Varaita? ma dato il forte vento
che ha soffiato in settimana? siamo andati sopra a Bousson, dopo aver
chiesto informazioni sulla situazione nivologica al gestore del posto tappa
"La Fontana del Thures".
La meta della gita? il Monte Giaissez, tipica gita invernale. Partiti da
Thures (1703 m) percorriamo il primo tratto di gita lungo la strada - già
innevata - fino a Rhuilles (1657 m !). Un inizio tranquillo adatto a socializzare;
siamo una buona combriccola: Giorgio e Silvana, Maria Teresa B.,
Chiara, Carlo Baffert, Stefano e Claudia, Davide Sciutto (della sezione di
Genova), e qualche faccia nuova: mio cognato, Federico, e due miei amici,
Marco e Michele. Sul luogo poi si sono aggregati a noi anche Tullio Borrelli
e suo figlio. La giornata era soleggiata ma fresca. Abbiamo tranquillamente
risalito il vallone Chabaud, e poi abbiamo raggiunto la cima (2588 m) su un
itinerario "alternativo" (le altre due volte ero passata dal bosco). In discesa
invece abbiamo seguito l'itinerario "classico", per l'appunto in mezzo a un
bosco su bei pendii abbondantemente innevati. Cadere era una faticaccia:
la massa di neve era davvero notevole e non propriamente? polverosa!
Divertente comunque! Chi dei presenti non è volato almeno una volta impiegando
non poche energie per riemergere e si è poi ritrovato completamente
imbiancato - modello pupazzo di neve? Una risata e via! Da sotto la
frazione di Chabaud (1971 m) i più - e i meno arditi - si sono concessi
una rilassante discesa sulla stradina, su neve ben battuta, fino al ponte di
Rhuilles. Con un ultimo sprint a passo pattinato abbiamo indi raggiunto le
auto. Già finita? Quante gite faremo ancora in questa stagione? Quando è
la prossima?
Piera Quaranta.

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   1-2 marzo - XXXIV Rally in Val Pusteria


Con una piccola comitiva di autovetture (tre) cavalcammo le autostrade
e dopo aver accumulato un notevole numero di ore di viaggio a causa
delle estenuanti code, giungemmo alfine in quel di Dobbiaco .
Qui ci attendevano, in un accogliente ostello, gli amici della G.M. di
Vicenza.
Ben presto purtroppo ci rendemmo conto della scarsissima partecipazione
sia di concorrenti che di sostenitori ( cosa che ebbe il suo unico risvolto
positivo nella celere distribuzione dei pettorali).
Di buon ora, domenica mattina, ci trasferimmo al "cancelletto di partenza"
: i più convinti ed agguerriti iniziarono a scaldare i muscoli, altri ( o
meglio altre !) guardavano divertite tutti questi riti.
Poi venne l'ora di cominciare a scarpinare, e così "sci in spalle e
"via !:
prima la ricerca con l'ARVA, poi ancora "quattro passi" tra un lastrone
di ghiaccio e l'altro, ed infine sci ai piedi su per i pendii sino alla depressione
del Pfanntorl. Giunte al colle, termine del percorso obbligatorio,
ormai iniziava a nevicare e sospinte da un forte vento iniziammo la nostra
discesa su neve purtroppo infame.
All'arrivo i nostri sostenitori ci attendevano con foto, applausi e sorrisi.
Tutto bene dunque per una manifestazione a cui è sempre piacevole
partecipare; l'unico rammarico è dato dalla scarsissima partecipazione che
non ha certo reso onore agli sforzi degli organizzatori.
Auguriamoci che il prossimo anno vada meglio, anche perché, come
tutte le nostre attività, il Rally può esistere solo attraverso la partecipazione
entusiasta dei soci.
Marta Rainetto

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   9 marzo - Albenga - Alassio - Albenga


Le sezioni di Genova, Cuneo e Pinerolo hanno organizzato un incontro
comunitario nel retroterra ligure sul percorso Albenga / Alassio / Albenga.
Si sono uniti all'allegra compagnia anche due soci della nostra sezione, con
il raggiungimento complessivo di ben 127 partecipanti. Calorosa come
sempre l'affettuosa accoglienza della sez. di Cuneo: le socie avevano preparato
non meno di 20 torte di tutti i generi, innaffiate da numerose bottiglie
di vino miracolosamente comparse dai vari zaini su ampie e coloratissime
tovaglie. Più di cento persone a un pic nic: un bello spettacolo pieno
di gioia e di gaiezza, vista anche la bella e calda giornata, e il percorso
tranquillo e piano. Il ritorno ad Albenga transitava per la cappella di S. Croce
e la vecchia strada romana.
I soci di Torino sono stati ospiti del pullman di Pinerolo fino a Marene
e poi in auto a Torino.

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   30 marzo - Bruzolo - Maffiotto


Non ho parole per esprimere la gratitudine agli amici Gino e Luciana
Bardina, per l'impegno dedicato all'organizzazione di questa simpatica gita,
curata in ogni particolare.
È stata veramente una felice sintesi, che ha saputo coniugare
l'escursionismo alla cultura materiale (museo e castello) e alla pausa culinaria.
L'elevato numero dei partecipanti (eravamo ben 42), superiore alle
previsioni, non ha di certo scoraggiato i generosi Gino e Luciana, che hanno
provveduto ad offrire un simpatico pranzetto all'aperto, abbondantemente
innaffiato dal buon vino di Gino.
Una fortunata coincidenza (degna di essere imitata) è stata poi il
compleanno delle socie Giovanna e Laura che, per festeggiare degnamente
tale fausta ricorrenza, hanno offerto a tutti le loro deliziose torte.
Ebbene sì, dobbiamo riconoscere che i rally gastronomici riescono
proprio bene.
Ma durante questa gita non sono mancate le opportunità culturali. La
visita al simpatico museo etnografico di Bigiardi (frazione di Bruzolo), aperto
appositamente per noi, ci ha permesso di fare un nostalgico tuffo nel
passato, rivivendo lavori, ambienti, situazioni della nostra giovinezza
"ormai trascorsa. Infine, grazie al prezioso interessamento di Paolo e Monica
(nipote dei Bardina) abbiamo avuto il raro privilegio di visitare il castello
di Bruzolo, accompagnati dall'entusiasta e "giovanile" castellana, appassionata
cultrice e custode dei tesori di storia e arte della zona. Solo Sgarbi
e pochi altri eletti hanno finora goduto di questa opportunità.
Grazie di cuore a tutti coloro che hanno contribuito per l'ottima riuscita
di questa gita, da imitare.
Olga Cardellino

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   9-13 aprile - Settimana di pratica sci-alpinistica (Chapy)


A proposito della settimana di pratica sci-alpinistica sono costretto a
denunciare la defezione della sezione di Torino, aggravata dal fatto che
quest'anno i cinque giorni si tenevano presso il nostro Reviglio. Detto questo
non posso che includere il mio nome nella lista degli assenti poiché in
verità il sottoscritto è salito a Chapy solo per gli ultimi due giorni di pratica
(Stefano invece era già su da mercoledì).
Diciamo che il tempo atmosferico mi ha sorpreso: venerdì sera un "velo"
di 30cm ricopriva i pendii circostanti il rifugio e una coltre di nere nubi
avvolgeva ogni cosa. Sembrava Natale, ma non di quest'anno.
A causa del mezzo metro di neve caduto su Bianco e satelliti la guida
ha ritenuto opportuno dirottarci sulla più tranquilla Valpelline. Questo insignificante
dettaglio (che ha comportato levatacce da parte nostra e lunghi
trasferimenti in auto) ha avuto il suo perché: Alberto (così si chiamava la
nostra guida) ha candidamente confessato di abitare nella valle suddetta?
Le condizioni di sabato (in miglioramento dal mattino) ci hanno consentito
di portare a termine una gita di un migliaio di metri di dislivello che
mi ha permesso di capire diverse cose: I. non sono affatto allenato; II. C'è
gente che "pesta da matti" e sembra non soffrire la fatica; III. Il doping è
una valida alternativa; IV. In Val D'Aosta le stalle sembrano alberghi.
Domenica la nostra destinazione prevedeva un'ora di salita con gli sci
in spalla (defaticante?), e un lungo pianoro costellato di massi di dubbia
provenienza; seguiva un canale (dove abbiamo fatto pratica di "infilate di
coda"), un falsopiano ed un ripido e valangoso pendio che adduceva a un
colle. Da qui alla vetta abbiamo proseguito a piedi. La discesa e il panorama
hanno ampiamente ripagato lo sforzo della salita, anche se non ho ancora
abbandonato l'idea del doping?
Sergio Sereno

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   13 aprile - Brosso che paese è?


Questa domanda me l'ero posta aderendo alla gita proposta dalla Giovane
per la domenica 13 aprile.
Il programma veramente era questo: "Conoscere il Canavese" alla
scoperta di realtà locali poco note.
Credo che per gli 80 partecipanti provenienti dalle sezioni di Ivrea, Pinerolo
e Torino questa giornata sia stata ricca di interessanti novità.
Abbiano letteralmente invaso il piccolo centro con i nostri numerosi
mezzi di trasporto e dopo il solito caffè sorbito prima di mettersi in marcia,
la lunga vociante carovana si è incamminata; suddividendosi poi in due folti
gruppi, guidati dalle rispettive guide locali.
Nel mio gruppo è stato lo stesso sindaco di Brosso che si è assunto
questo incarico, svolto con competenza, e soprattutto con l'amore che lo
lega alla sua terra.
Così siamo venuti a conoscenza che le miniere della Valchiusella, già
sfruttate dal tempo dei romani e ormai chiuse definitivamente dal 1964,
davano lavoro in determinati periodi dell'anno a oltre 400 operai (sia uomini
che donne, residenti e non). Dalle gallerie scavate lunghe circa 180 km
furono portate alla luce tonnellate di ematite e pirite e nell'800 sotto la direzione
dei fratelli Sclopis si costruì pure una fabbrica chimica a Torino per
utilizzare la pirite stessa e trasformarla in acido solforico.
Non mi dilungo in altri particolari tecnici visti nel corso della gita perché
non sono all'altezza della situazione. Quello che è certo è che tutti
siamo stati piacevolmente sorpresi nel conoscere un po' di più questa parte
di storia del nostro Piemonte industriale.
La visita escursionistica in "scendi e sali" percorsa tra faggi e betulle
è durata circa tre ore e si è conclusa attorno a una rumorosa tavolata nel
ristorante locale.
Ma non tutto era finito così; perché nel pomeriggio abbiamo visitato la
vicina chiesa Parrocchiale del IX secolo, edificata in posizione veramente
privilegiata con una panoramica vista sulla piana e sulla Serra d'Ivrea.
Ci siamo poi recati a visitare il museo mineralogico che conserva importanti
documenti della vita della miniera, e per concludere abbiamo assistito
alla proiezione di un filmato che ha completato le nostre conoscenze
sulle difficili e faticose condizioni di lavoro dei muratori.
Infine dato che "tutti i salmi finiscono in gloria" abbiamo concluso il
tutto con una piacevole porzione di pizza e varie libagioni offertaci dal ristorante
locale.
Siamo grati al sindaco e agli enti locali di Brosso per la cordiale accoglienza
dimostrataci.
Jolanda Rastelli

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SERATE IN SEDE


   giovedì 13 febbraio - "Nepal e Yemen"


La guida alpina Marco Degani ci ha accompagnati prima nello Yemen
e poi nel Nepal attraverso immagini bellissime di panorami, architetture,
natura, scene di vita, volti, Ha commentato in modo esauriente, ma soprattutto
entusiastico, ogni inquadratura facendoci veramente partecipi
della vita e delle usanze di un popolo a noi lontano. Tanto sapiente è stata
la scelta delle immagini che pareva veramente di camminare a piedi nella
comitiva e senza fretta guardare lontano cime e pianure ma anche ai lati
del sentiero per vedere erbe e fiori; si sostava nei villaggi dove ci venivano
incontro volti sorridenti, si entrava nelle abitazioni e nei luoghi di culto, si
saliva sempre più su fino alle imponenti cime?
Non sono state solo belle diapositive ma un modo emozionante di partecipare
alla vita.
Laura Reggiani

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   giovedì 20 marzo - Le corde tengono?


La sera del giovedì non sempre capitano occasioni così ghiotte come
lo è stata questa breve "conferenza" tenuta dal socio Gigi Costa, al quale
vanno i ringraziamenti più sinceri. Dalla sua Gigi ci ha messo sia la passione
per l'alpinismo, che quella per il lavoro di ricercatore, portando alla nostra
attenzione un oggetto tutt'altro che trascurabile nelle nostre attività:
la corda! Curando bene di portarsi dalla sua altezza universitaria al nostro
ben più modesto livello, ci ha illustrato alcuni dei test, in parte da lui stesso
effettuati come membro della commissione materiali del CAI, i quali
hanno verificato le capacità delle corde in commercio in seguito ad un utilizzo
prettamente alpinistico. A testimonianza dell'interesse dei presenti ci
sono le numerose domande, che ovviamente hanno ricevuto una pronta risposta,
al termine della spiegazione.
Quello che ora i lettori si chiederanno è: "Tengono" Possiamo arrampicare
tranquilli; sono tentato di lasciarvi in balia dell'amletico dubbio?
Ebbene sì!! (fiuuu, sospiro di sollievo!); confidate, dunque, nella vostra fedele
compagna di ascensioni!
Pietro Bologna

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VITA SEZIONALE


   VITA SOCIALE


Il nostro socio Don Mauro Gaino ha raggiunto lo scorso 8 aprile
la sede della sua esperienza missionaria alla quale si è offerto
con generosità ed entusiasmo. Don Mauro, terminata la sua
preparazione con lo studio della lingua inglese, proseguirà in
Nairobi l'apprendimento della lingua di uso quotidiano che è lo
Swahili. La permanenza in questa città è prevista in circa 2-3
mesi.
L'indirizzo della Missione, dove don Mauro svolgerà la sua opera,
è il seguente:
father Mauro GAINO
Catholic Parish of LODOKEJEK
P.O.BOX 215, MARALAL
KENYA
Telefono satellitare (circa 2-3 euro/minuto) 00 871 7622 80041
(fax 00 871 7622 80043). Acceso dalle 18,30 h alle 21,00 h,
orario del Kenya: 1-2 ore in avanti rispetto all'Italia).

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   LUTTI


È mancato il padre di Ivana Prosdocimo Risatti: a lei e alla famiglia le più
sentite condoglianze di tutti i Soci ed amici.

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   FIORI D'ARANCIO


Claudia Vassallo e Stefano Risatti si sono sposati il 7 giugno: felicitazioni e
auguri.

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   CONSIGLI di PRESIDENZA SEZIONALE


Negli ultimi consigli si è ampiamente discusso sulla partecipazione dei soci
e amici alle varie attività sociali.
Lo sci in pista ha subìto, per vari motivi, un drastico calo di presenze nelle
varie occasioni proposte. Nel sondaggio fatto è emerso che non è dovuto
alla nostra organizzazione.
Buone o stabili le altre attività.
BIVACCHI - si decide, una volta esaminata la proposta della società assicuratrice,
di assicurare i nostri bivacchi contro la responsabilità civile verso
terzi, incendio e rischi accessori.
La Regione Piemonte, su nostra richiesta, ha messo a disposizione un contributo
per la manutenzione del rifugio Santa Maria al Rocciamelone, si decide
di acquistare materassi e coperte.
REVIGLIO - in attesa dei contributi della Regione Valle d'Aosta, si decide
di provvedere, con le forze economiche della nostra sezione, di ultimare i
lavori nel sottotetto, consistenti nel coibentare il soffitto, creare dei locali
per posti letto, piastrellatura del pavimento e l'impianto di riscaldamento.
Vengono ammessi i nuovi soci: Brunetto Daniela, Brunetto Federico, Viarengo
Livio, Boccardo Marisa, Robutti Giovanni Francesco, diamo loro il
benvenuto e gli auguri di buona montagna.
il Presidente

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   CONSIGLIO di PRESIDENZA CENTRALE


La Sezione di Milano ha accolto nella sua sede presso la parrocchia di
S.Nicola il giorno 05-04-2003 il Consiglio di Presidenza Centrale.
Presenti il Presidente con i due Vicepresidenti, tutti i Consiglieri eccetto
uno, i Presidenti di Sezione di Moncalieri e Pinerolo.
Dopo la lettura del verbale del precedente Consiglio del 18-01-2003 vengono
discussi i vari punti all'ordine del giorno.
A lungo ci si sofferma sulla Lettera del Presidente, da poco arrivata in tutte
le Sezioni. Tutti gli incontri intersezionali agonistici e no vanno vissuti con
grande spirito di coinvolgimento e di gruppo. Si invita a riflettere sullo spirito
del contenuto, anche in futuro e in altre occasioni al fine di far germogliare
nuovi frutti.
Ciascuna delle nostre Case Alpine verrà pubblicizzata su Internet.
Il Presidente della C.C.A.S.A. riferisce sugli ultimi sviluppi e sul progredire
ormai spedito della spedizione andina in Perù.
La guida "Il Sentiero del Pellegrino" sulla Francigena è sempre richiesta,
ma è indispensabile un continuo aggiornamento specie dei posti tappa, recapiti
telefonici, recezione ecc.
Le iniziative sezionali rivolte ai giovani, per un doveroso ricambio hanno
dato, purtroppo, un ritorno molto deludente. Bisogna creare quell'interesse
che la gente stenta a trovare, anche con qualche ammodernamento (nuove
specialità di punta, veste tipografica della Rivista, foto a colori, bacheca,
sito internet) per andare incontro ai gusti dei giovani d'oggi.
L'esame della situazione economica e di segreteria concludono i lavori del
Consiglio.
Carlo Allara

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   Lettera aperta del Presidente Centrale


Caro Socio,
scrivo questa e-mail (anche se lunga, ti prego di leggerla) al maggior numero
possibile di Soci della nostra Associazione (di cui conosco l'indirizzo), alla
mailing-list e, per conoscenza, al Direttore della Rivista, affinché siano
capillarmente diffuse alcune mie considerazioni che chiedo siano meditate
da tutti.
Sono di ritorno dal Raduno per il Rally Scialpinistico di Dobbiaco, organizzato
in modo egregio dalla Sezione di Vicenza, a cui, però, è purtroppo
mancata una buona partecipazione sia da parte dei "concorrenti" sia da
parte degli accompagnatori o "tifosi", che dir si voglia.
Pongo, con una certa amarezza, l'accento oltre che sull'esiguo numero
di squadre (6, di cui una con 2 soli elementi, in rappresentanza di sole 3
Sezioni ) anche sui pochissimi accompagnatori.
Come sai, il Rally è si una gara ma è soprattutto, come tutti i Raduni
della GM, un'occasione per incontrare gli amici, per stabilire un sempre
maggiore affiatamento tra le varie Sezioni, insomma, per riaffermare la nostra
appartenenza ad una Associazione nei cui principi e stile tutti (spero)
ci riconosciamo, pur con diverse sfumature variabili da Sezione a Sezione.
È mia impressione che a volte questo modo di intendere tali manifestazioni
non sia condiviso o forse ben compreso da molti di noi.
A questo punto sorgono alcune domande di portata molto più ampia,
a cui noi tutti dovremmo dare, per lo meno a noi stessi, una risposta sincera
e che sottopongo alla tua attenzione.
Come intendo la Giovane Montagna? Un'Associazione soltanto "erogatrice
di servizi", compresa l'organizzazione di belle gite in montagna e
non, oppure un qualcosa di ben più completo e importante, in cui i principi
cristiani, che stanno alla base, investono e permeano tutte le attività, facendo
si che l'amicizia e la disponibilità si accompagnino sempre o magari
superino il puro aspetto tecnico o ludico?
Pur privilegiando, per età, capacità tecniche o gusti personali, alcuni
tipi di attività, sono disposto, per vivere appieno il nostro associazionismo,
a qualche piccolo sacrificio o disagio per partecipare a manifestazioni significative,
sezionali o intersezionali?
Sono disposto a donare qualche cosa di me stesso all'Associazione o
pretendo sempre che mi venga dato, visto che pago una quota associativa?
Riesco qualche volta a mettere da parte antipatie o rivalità personali
(sempre ci sono, noi tutti siamo essere umani) anche verso Soci di altre
Sezioni, sentimenti che spesso impediscono una serena partecipazione o
una piena condivisione di intenti?
Infine, quale posto o parte nella mia vita riesco a ritagliare per la Giovane
Montagna, in concorrenza con altri miei interessi o attività, spesso
importanti ma a volte frivoli o secondari?
Probabilmente domande di questo tipo potrebbero essere molte di più
ma qui mi fermo: ho già scritto troppo. Il mio invito ad interrogarci vuole
essere un modo per chiarire a noi stessi, in maniera schietta ed onesta, la
nostra posizione di Soci della Giovane Montagna. Se poi da questo "esame
di coscienza" scaturiranno un dibattito o un confronto o una richiesta di
chiarimento, che potranno avvenire nelle Sedi più varie (Consigli Sezionali,
Consiglio Centrale, Assemblee Sezionali o dei Delegati), sarà, a mio avviso,
una cosa altamente positiva, che denota un interesse e un amore verso la
Giovane Montagna, magari sopito, ma sempre vivo.
Un abbraccio.
Luciano Caprile - Presidente Centrale

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