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Notiziario Sezione di Torino Giugno 2006



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.







ATTIVITÀ PREVISTA


   16 luglio - Rifugio Quintino Sella (3585 m) (E)


Località di partenza ... : Staffal (Gressoney-La-Trinité)
Dislivello in salita ...... : 888 m + 867 m
Tempo di salita......... : funivia + 3,15 h
Difficoltà ................. : E
Descrizione: Dal colle Bettaforca si segue, su pietraia, il sentiero n. 9 verso
nord. in direzione del Colle Bettolina Inferiore, passando vicino al m. Bettolina.
Avvicinandosi al colle il sentiero è gradualmente meno segnato. Dopo
l'Inferiore il sentiero sale verso il Superiore. Al Superiore si incontra il sentiero
10 che sale dal Pian di Verra Superiore. Superato il Colle Bettolina Inferiore
si inizia la lunga salita sulla pietraia che porta alla cresta. A volte
può capitare di incontrare alcuni nevai specialmente ad inizio stagione.
Cominciano ad apparire via via le cime più alte e più lontane, come il Gran
Paradiso, il Rutor, il Bianco. La cresta alterna continue piccole salite a piccole
discese. È presente una corda fissa che funge da mancorrente. Superata
una piccola passerella in legno ed un breve risalto si arriva al rifugio.
Tempo permettendo si possono ammirare tutte le cime del Monte Rosa fino
alla pianura ed agli Appennini.
Equipaggiamento ...... : Abbigliamento caldo (non dimenticare la giacca a
vento).
Ritrovo di partenza.... : C. Vercelli Via Ivrea - partenza alle 06,15 h
La prima funivia da Staffal è alle 08,15 h
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatori gita ....... : Marco RAVELLI tel. 3331872368
marco@cogeprimsrl.191.it
Termine prenotazioni . : giovedì 13 luglio in sede

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   2-3 settembre - Bivacco Pol (3179 m) - Lavori di manutenzione


Località di partenza ... : Valnontey 1660 m
Dislivello in salita ...... : 1520 m
Tempo di salita......... : 6 h
Difficoltà ................. : EE+
Descrizione: Lo scorso anno abbiamo provveduto alla manutenzione del bivacco
Rainetto, quest'anno tocca al bivacco Carlo Pol.
Tra tutti i bivacchi della sezione di Torino il Pol è probabilmente il meno
frequentato e quello con l'accesso più lungo ed impegnativo.
La mia intenzione è di provvedere ad un sopralluogo, durante l'estate, per
verificare le condizioni della struttura ed avere un'idea dei lavori da eseguire.
Se nel frattempo qualche socio avesse l'occasione di salire al bivacco o
fosse a conoscenza di qualcuno che voglia andare, lo pregherei di comunicarmelo,
in modo da poter usufruire di ulteriori informazioni.
Il programma dei lavori sarà ovviamente condizionato dal suddetto sopralluogo.
L'avvicinamento è molto lungo, gli zaini, con il materiale per i lavori, non
saranno certo leggeri: sicuramente non si può definire una gita di piacere...
In compenso posso testimoniare che l'esperienza dell'anno scorso è stata
eccezionale: fatica, lavoro e servizio per la nostra associazione, il tutto in
un clima di grande amicizia ed allegria. Questo, per me, è lo spirito della
Giovane Montagna.
Chi ha voglia di vivere un'esperienza come questa?
Equipaggiamento ...... : da alta montagna
Ritrovo di partenza.... : P. Rebaudengo alle 04,00 h di sabato 2 settembre
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Daniele CARDELLINO tel. 0118120681

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   10 settembre - Lago Ben Seya (2513 m) (E)


Località di partenza ... : Glassier (1549 m) valle di Ollomont
Dislivello di salita ...... : 1130 m
Tempo di salita......... : 4 ore
Difficoltà ................. : escursionistica
Descrizione: Gita di forte attrattiva per gli stupendi, grandiosi paesaggi che
si prospettano durante tutto il percorso. Raggiunta in macchina la borgata
di Glassier (1549 m), alla testata della conca di By, ci si avvia attraverso il
torrente Buthyer e si prosegue, prima nel bosco e poi in uno stretto vallone
su un sentiero a tornanti. La località Alpe Les Places (2149 m) nella conca
dell'Acqua Bianca ci accoglie con una stupenda vista del Mont Velan, della
Grande Tête de By, del monte Avic e del Monte Gelé. Deviando poi sulla
destra si raggiunge il lago Cornet (2354 m) con di fronte l'imponente mole
del Gran Combin. Si riprende il cammino verso il lago dell'Inclousia e poi
rimontando una dorsale si giunge al lago di Leitou sovrastato dal biv. Regondi
Gavazzi (2590 m). Di qui è possibile ammirare o, con breve discesa,
portarsi sulle sponde del lago Ben Seya, meta della nostra gita. La discesa
si svolge sul medesimo percorso salvo una deviazione che permette di
giungere più rapidamente al punto di partenza.
Equipaggiamento ...... : escursionismo
Ritrovo di partenza.... : C. Regina Margherita C. Potenza alle 06,30 h
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Lodovico SOLERA tel. 011757331

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   17 settembre - Denti di Cumiana (R)


I Tre Denti di Cumiana sono uno storico "sito" d'arrampicata dove i
grandi alpinisti torinesi si allenavano ed affinavano la tecnica in vista delle
grandi sfide alpine.
Con il passare degli anni l'interesse degli scalatori si è spostato su altre
zone. Recentemente i Tre Denti sono stati "riscoperti", gli itinerari classici
ripuliti dalla vegetazione ed attrezzati con soste e protezioni, aperte
nuove vie. Le difficoltà sono molto varie: troviamo monotiri e vie lunghe,
facili o molto impegnative, dislocate in vari settori.
Sarà un'occasione per ripercorrere belle vie classiche in sicurezza.
Attrezzatura ............. : imbracatura, casco, scarpette, discensore, 2 moschettoni
a ghiera
Ritrovo di partenza.... : C. Regina C. Potenza (ex Maffei) alle 07,00 h
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Daniele CARDELLINO tel. 0118120681

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   22-23-24 settembre - Raduno Intersezionale Estivo - Monti Sibillini - Ascoli Piceno


È in fase di avanzata preparazione, da parte della Sez. di Roma,
l'organizzazione del nostro raduno.
Al fine di poter compilare un primo elenco di partecipanti è necessario che
i soci interessati a questa iniziativa prendano visione del programma in nostro
possesso e che comunichino le proprie intenzioni di aderirvi. Si prevedono
le seguenti escursioni:
la escursione di bassa difficoltà si svolgerà sul Monte Lieto (1944 m),
con un dislivello di circa 440 m
la escursione di media difficoltà ci porterà in vetta al Monte Vettore, a
2476 m, con un dislivello di circa 950 m
la escursione di alta difficoltà ci porterà a conquistare 2 vette: la Cima
del Redentore, che è la seconda cima del Vettore a 2448 m, e la cima
del Pizzo del Diavolo con un dislivello complessivo di circa 1400 m.
Al momento, la S. Messa è prevista il sabato sera in albergo (la struttura è
dotata di una cappella).
Per quanto sopra rivolgersi, in tempi brevi, alla nostra segreteria oppure a
Lodo Solera (011757331).

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   1 ottobre - Colle della Liretta (1100 m) (B)


Località partenza ...... : Villar S. Costanzo (CN)
Dislivello salita.......... : 500 m
Tempo salita ............ : 2 h
Difficoltà ................. : nulle
Descrizione: La salita al colle della Liretta da Villar S. Costanzo consente
un'interessante escursione iniziale ai "Ciciu del villar", caratteristiche colonne
di erosione sormontate da massi. Il percorso organizzato prevede la
visita ai Ciciu e la successiva salita al colle in circa due ore (circa 500 m di
dislivello).
Equipaggiamento ...... : normale abbigliamento da escursione
Ritrovo di partenza.... : P. Pitagora alle 08,00 m
Mezzi di trasporto ..... : auto proprie
Coordinatore gita ...... : Marco VALLE tel. 011390560 cell. 3476510744
Termine prenotazioni . : il giovedì precedente la gita in sede

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   8 ottobre - Testa di Garitta nuova (2385 m) (A)


Località di partenza ... : Colle del Prete (Sampeyre)
Dislivello di salita ...... : 665 m
Tempo di salita......... : 2,30 h circa
Difficoltà ................. : Escursionismo di quota
Descrizione: Il Colle del Prete (da dove si parte a piedi) si raggiunge in auto
su strada carrareccia, che può anche essere in non buone condizioni (ad
esempio dopo un acquazzone), della lunghezza 14 km da Sampeyre (120
da Torino); i primi otto sono asfaltati sin poco oltre Becetto (ameno paese
alpestre dotato di parco giochi, negozi, ristoranti-bar, campeggio con piscina).
La salita - su sentiero ben battuto - si snoda sul crestone sud-est. Il
panorama dalla vetta è pressoché a 360°. I detentori di "rampichini" possono
disporre - dal Colle del Prete - di ulteriori molti chilometri di strade
sterrate (al Colle di Gilba con proseguimento a Pian Muné, etc.).
Gli accompagnatori di "figlioletti" possono anche fermarsi a Becetto con
parco giochi.
N.B. Si ricorda che il Socio COORDINATORE non è, né può assumere la
veste di Direttore di Gita od Accompagnatore. I conSoci che liberamente
intendono unirsi a lui per effettuare la Gita proposta, DEVONO conoscere
la propria preparazione alla frequentazione dell'ambiente alpestre in relazione
allo sviluppo altimetrico e territoriale di quella determinata Gita che
possono controllare sulla Cartografia esistente nella Biblioteca sezionale.
Attrezzatura ............. : da montagna già in veste autunnale
Ritrovo .................... : P. Bernini alle 07,30
P. Pitagora alle 07,45
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatori di gita ... : PARI Ferruccio tel. 0114372589
RASTELLI Giovanna tel. 3335768973

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   22 ottobre - Giro della collina da Tonengo ad Aramengo (fraz. Masio)


Località di partenza ... : Tonengo, nell'Astigiano (circa 10 km a N di Castelnuovo
Don Bosco)
Quota...................... : 370 m circa
Tempo di percorrenza : 2,5 - 3 ore
Difficoltà ................. : nessuna
Descrizione: Si parte da Tonengo per un circuito panoramico di circa 4 km
attraverso le colline circostanti, per raggiungere la chiesetta romanica di S.
Michele. Dopo un percorso di circa 3 km su sentieri segnati si attraversa il
paese di Aramengo, per arrivare dopo poco più di 1 km alla frazione Maso,
con la chiesetta romanica di S. Giorgio.
Dopo la sosta pranzo, nel pomeriggio si potrà raggiungere Berzano S. Pietro,
dove si trova la chiesetta di S. Giovanni.
Equipaggiamento e attrezzatura: escursionistici
Ritrovo di partenza.... : P. Bernini alle 08,30 h
Mezzo di trasporto .... : autobus
Coordinatori di gita ... : Piera AGNELOTTI tel. 3480437923
Alessandro ANSALONI tel. 0114472657
Termine prenotazioni . : giovedì 5 ottobre

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 21 settembre - 21,30 h


Due nostri soci, che ci hanno dimostrato lo scorso anno di essere ottimi
fotografi, ci ripropongono una serata di sicuro interesse fotografico e culturale.
Andremo in Danimarca con Eugenio Gianotti e a Ssantiago di Compostela
con MariaRosa Carossa Castagneri.
Segnate fin d'ora questa data sul calendario perché, essendo settembre
ancora un mese di rilassatezze vacanziere, rischiamo di dimenticare una
data sicuramente importante!

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   Giovedì 12 ottobre - Trekking ai piedi degli 8000


Dopo decenni di libri e film visti sull'Himalaia, finalmente parto da
Malpensa con tre amici per la mitica Kathmandu. Breve volo a Lukla dove
incontriamo la nostra guida e due portatori e quindi, zaino in spalla, si parte (in discesa !) per il trekking. Un giorno di quasi riposo a Namche Bazar e
poi si prosegue per la valle di Gokyo.
Siamo a marzo, inizio di stagione, ed il vantaggio è camminare su sentieri
non affollati e spesso i lodge dove pernottiamo sono a nostra completa
disposizione.
Qualche giorno di cammino in ambiente splendido fino a Gokyo, poche
case sulla riva di un lago ghiacciato, per poi salire ai 5357 m del Gokyo
Ri con panorama mozzafiato e miglior punto per ammirare, fra molti 7
e 8000, sua maestà l'Everest.
Al lodge di Gokio una buona notizia: il Cho La Pass, colle a 5420 m, è
transitabile anche dai portatori e così una splendida "scorciatoia" ci permette
di arrivare nella vicina (si fa per dire !) valle del Khumbu per poi salire
verso il campo base dell'Everest fino a Kala Pattar 5545 m.
Si ritorna; facciamo una deviazione a Chhukung per vedere un po' più
da vicino l'Island Peak e dintorni e poi scendiamo a Namche; il lodge, deserto
nell'andata, è sovraffollato e la cena è su due turni.
Salutiamo con un po' di rimpianto l'Ama Dablam 6814 m, una montagna
splendida che per un paio di settimane abbiamo ammirato da varie
prospettive, e atterriamo a Kathmandu. Un po' di turismo ma poi scappiamo
in aeroporto; la città è paralizzata, sciopero dei trasporti compreso i risciò,
molti militari armati e mezzi corazzati, folla agitata negli incroci principali
bloccati da pneumatici in fiamme, comunque l'aereo decolla ed arriva
puntuale in Italia. Fine della storia!
Quattro amici affiatati, guida e portatori efficienti e molto disponibili,
pochi turisti e non un giorno di maltempo, solo sparatorie lontane a Kathmandu;
non si poteva desiderare di meglio. Senza retorica: un trekking
indimenticabile.
Spero che le foto riescano a trasmettervi parte del nostro entusiasmo.
Pier Massimo & C

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VITA SEZIONALE


   9 luglio-27 agosto - Soggiorno estivo 2006


9 l u g l i o / 2 7 a g o s t o - S o g g i o r n o e s t i v o 2 0 0 6
Sono ancora disponibili dei posti nel mese di luglio presso il nostro Rifugio:
verificate la disponibilità dei posti, venendo o telefonando in Sede, il giovedì
sera tra le ore 21,30 e le 22,45 h (tel/fax 011747978, oppure contattare
il responsabile sig. ROCCO Enrico (tel. 0114374598).
Il soggiorno è riservato ai Soci dell'Associazione in regola con la quota sociale
2006. I turni sono SETTIMANALI ed hanno il seguente calendario:
9 / 16 luglio (6 / 13 agosto)
16 / 23 luglio (13 / 20 agosto)
(23 / 30 luglio) (20 /27 agosto)
(30 luglio / 6 agosto)

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ATTIVITÀ SVOLTA


   15 gennaio...12 marzo - Fondo? che cos?è?


Uscite di Fondo assolutamente KO per scarsità di neve e inagibilità
delle piste. Solo il 12 marzo, (in concomitanza con la gara di pista, annullata
per maltempo) con condizioni proibitive causa vento, tre temerari sono
riusciti a salvare la giornata infilandosi nel bosco. Conserviamo la voglia
per l'anno prossimo.
Laura

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   26 febbraio - Cascata di Balma Fiorant (Valle dell'Orco)


Scriveva Giancarlo Grassi, autore della prima salita con Gianni Comino
il 23 febbraio 1979: "In una piccola grotta, mentre Gianni saliva su una
colonna verticale, osservai lo stillicidio che cadeva all'interno di una stalagmite
cava: nel pozzetto di ghiaccio inspiegabilmente l'acqua restava
sempre allo stesso livello, senza debordare perché ogni goccia che cadeva
formava una bolla d'aria che ingrandendosi progressivamente si spostava
lateralmente con sincronismo perfetto. Gianni saliva lungo la parete verticale
incrostata di stalattiti. Saliva delicatamente con lo stesso equilibrio esistente
tra l'aria e l'acqua del pozzetto. Mi convinsi nell'ansia dell'attesa
che se uno di quegli equilibri si fosse rotto anche l'altro avrebbe cessato di
esistere. ["] Fu un'esperienza dura....
Confesso di aver letto, distrattamente, queste righe prima di decidere
(comunque) di portare Dario e Stefano su questa bella cascata. Parlando al
telefono con Stefano sabato pomeriggio, lui mi dice: "Ho trovato un terzo
per la gita di domani: Dario. Non è mai stato su una cascata. Facciamo
qualcosa che sia adatto ad un principiante".... In effetti Balma Fiorant non
rientra nell'insieme delle cascate facili. In generale quando mi si chiede di
portare un novizio in cascata penso a tutte quelle colate che non sono mai
andato a fare perché, forse sbagliando, sono definite "troppo facili". Mi
viene in mente Torrette in Val Varaita e tante altre cascate "appoggiate".
Beninteso, ogni cascata è bella nel suo genere, ma ve ne sono alcune che
lasciano il segno più di altre. Balma Fiorant è una di queste: la stretta goulotte
iniziale, la prima sosta sotto lo strapiombo; il secondo tiro, più impegnativo,
incassato tra la stalattite strapiombante e la parete di roccia,
l'uscita delicata; e ancora il terzo tiro sempre verticale su piccoli cavolfiori,
con l'acqua che inizia a colare perché il sole è ormai giunto a lambire quei
ricami di cristallo. Certo il "classico" paretone di ghiaccio appoggiato da
più sicurezza, l'esposizione a nord rende la salita psicologicamente meno
provante, ma, io credo, non fanno la stessa impressione a chi sale per la
prima volta su di una cascata. Spero non me ne avrà male Dario se ho voluto
"osare" un po.... La sua risposta è stata ineccepibile: bravo!
Sergio Sereno

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   26 febbraio - Santa Margherita Ligure - Madonna di Nozarego - Paraggi


La neve imbianca le nostre belle montagne, si pensa alle gite con le
racchette o con gli sci?
Invece noi escursionisti accettiamo volentieri l'invito degli amici Bruna
e Gianni a percorrere un anello intorno a Santa Margherita Ligure. Il viaggio
in treno ci permette di ammirare il cambiamento di vegetazione e di conformazione
del paesaggio, spostandoci dal Piemonte alla Liguria. Ma già
dopo un quarto d'ora dall'inizio della nostra camminata siamo stupiti dal risveglio
della natura, in tutte le sue sfumature.
Il punto più alto della nostra escursione viene toccato giungendo al
Santuario di Nostra Signora di Nozarego, di cui ammiriamo lo splendido
portale ligneo.
Dopo la pausa-pranzo riprendiamo il cammino e in circa un'ora giungiamo
prima alla spiaggia di Paraggi e successivamente alla baia di Portofino,
che invita i fotografi a sbizzarrirsi per immortalare questo piccolo angolo
di paradiso.
Il ritorno a Santa Margherita Ligure ci permette di partecipare alla festa
del carnevale locale. Nonostante la stanchezza (quant'era lungo il lungomare
di Santa Margherita!), sul treno una parte di noi escursionisti riesce
ancora ad intonare dei canti. Evidentemente l'aria marina è una buona
Musa per i solisti del coro G.M.!!
Arrivederci alla prossima. Sabina

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   19 marzo - Cima Beccher


Siamo a marzo ma sembra novembre, nuvole basse, aria quasi piovigginosa
che fa pensare a caldarroste e vin brulé. Mentre ci incamminiamo
lungo la strada, sondiamo un po' la neve: quella che c'è, ha una faccia discreta.
La traccia inizia a seguire zigzagando pendii più ripidi dove ripassiamo
abbondantemente la tecnica delle inversioni in tutte le sue varianti:
con cespuglio di rododendri, a lato di un abete, sopra un pietrone.
Le nubi ci circondano, proseguiamo un po' a lume di naso (anche perché,
al di là del proprio naso, non si vede granché); o meglio, sfruttiamo
quell'intuito e quel sesto senso che sono sempre bagaglio prezioso dello
sci-alpinista. E l'intuito dice che forse siamo saliti troppo presto e troppo a
sinistra, e che quindi è meglio traversare un po' in discesa e risalire più in
là. Magari seguendo uno stretto e variegato fondo di torrente (e altrettanto
variegati sono i commenti dei gitanti).
Camminiamo con l'entusiasmo appena appena ammaccato quando, ad
un tratto, apriti cielo! Il materasso di nuvole galleggia nella valle sotto di
noi, il sole ci scalda e finalmente vediamo la punta! In effetti la punta non
è proprio quella, è un po' oltre; il gruppo si sgrana e si prosegue per
l'ultimo pendio con ritmi diversi, osservando il panorama che si va allargando.
La discesa riesce a far avverare le speranze degli sciatori, con neve
piuttosto bella su cui disegnare lunghe tracce serpeggianti. Più in basso
l'effetto combinato di cottura sole-nebbia ha reso la neve "un po" tecnica?,
ovvero disgustosamente marcia in alcuni punti. Per fortuna la strada con
neve compatta ci fa concludere in scioltezza, riportandoci velocemente alle
auto.

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   26 marzo - Mocchie Pratobotrile


Domenica 26 ci siamo ritrovati in 15 a Condove per una bella escursione
primaverile tra le borgate che sovrastano il paese. Dopo una breve
fermata per ritemprare lo stomaco a Siliodo, siamo giunti a Laietto in tempo
per la Messa.
Sfiorando la frazione Pratobotrile ci siamo fermati a Camporossetto
per il pranzo. Il percorso si è svolto costeggiando prati e muretti
dall'aspetto già primaverile: vari cespi di primule e di violette hanno più
volte attirato l'attenzione dei fotografi.
A Camporossetto il pranzo è terminato con dolci, biscotti, paste di
meliga ed una bottiglia di moscato. Si festeggiavano ben due compleanni,
quelli di Giovanna e di Laura: ad multos annos.
Ripresa la mulattiera, passando per case Bonaudi, siamo giunti a
Mocchie, un tempo sede di comune. Le varie frazioni sono ancora abbastanza
abitate e così, passando, abbiamo messo in allarme cani di tutte le
razze che si sono esibiti in concerti variamente modulati (cani che, per fortuna,
erano ben chiusi nei loro recinti). Prima di giungere a Condove c'è
ancora stata una pausa nei prati in omaggio al proverbio piemontese che
recita: «A la prima, tut lòn ch'a buta fòra testa, a l?è bon a fè mnestra».
Con i sacchetti colmi di erbaggi vari si è conclusa la gita.
Giorgio Maria Robatto

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   2-8 aprile - Ischia


Come concentrare in una breve relazione tutte le cose belle che abbiamo
visto, a partire dallo spettacolare panorama che abbiamo goduto
dall'Hotel "centottantagradidiemozioni" assegnatoci in sostituzione di un
altro nelle vicinanze del porto? Grazie Jolanda! la tua premura ed insistente
precisione sono state ampiamente ripagate. Quattro stelle, due piscine,
ampi terrazzi, vista incantevole, saloni spaziosi ed accoglienti, cucina ottima,
bagni termali e persino una serata di gala allietata da un vasto repertorio
di canzoni napoletane eseguite con talento e grande simpatia da un napoletano
verace. Cosa volete di più dalla vita? Non sono mancati neppure
alcuni canti piemontesi ed occitani eseguiti la sera precedente sottovoce
(l'ambiente distinto lo richiedeva) da un gruppetto di spregiudicati collocatisi
a debita distanza dai signori bene del gruppo, che non volevano
sfigurare! Ma noi ci siamo divertiti un sacco ed abbiamo riscosso anche un
discreto successo tra "i forestieri".
Lo staff dell'albergo è stato inoltre stupito e favorevolmente impressionato
nel vedere un gruppo di amici così affiatati, instancabili (secondo
loro), che si muoveva a piedi! (cosa per loro assai inusuale). La nostra guida
indigena e giovanissima non si stancava di dire: - ma come andate in
fretta, ma quanto camminate!?- E noi orgogliosamente a ripetere: - ma noi
siamo della Giovane Montagna!
Non intendo fare una relazione dettagliata di tutti gli splendidi luoghi
visti, solo qualche flash qua e la. Incantevole il penisolotto di Sant'Angelo,
visto dall'alto e attraversato poi fino a raggiungere la massima altura consentita!,
pareti di tufo dette piccionaie, ampi scenari, splendidi alberghi 5
stelle a Lacco Ameno, Casamicciola, Forìo, il famoso fungo di origine vulcanica
(masso che la leggenda dice essere precipitato dal monte Epomeo),
i multiformi fischietti (espressione della fervida fantasia degli ischitani, gemellati
tra l'altro con Moncalieri).
Un cenno particolare merita il museo archeologico di Lacco Ameno
scoperto quasi per caso ed aperto solo per noi. Molto originale
l'ambientazione negli ampi locali sottostanti la chiesa, che ci hanno rivelato,
in un unico colpo d'occhio, la cultura di epoche diverse evidenziate in
ordine cronologico su differenti livelli di profondità. E poi, cosa stranissima,
innumerevoli sepolture ancora conficcate nel terreno in anfore e altri tipi di
tombe lasciate lì ad affiorare. Veramente notevole, interessante ed inusuale
questo "fuori programma".
E cosa dire del fascino di Procida, soprattutto nella sua parte più antica
di Terra Murata! Suggestiva e colorata Marina Corricella, un po' rischiosa
la camminata lungo le strade strette che attraversano Procida per raggiungere
Marina Grande. Non per nulla qui le auto sono quasi tutte bollate!.
Fiore all'occhiello (secondo me) è stato il Castello Aragonese anche se
purtroppo quel giorno il cielo era coperto e inizialmente piovigginava. Ma
noi ce la immaginiamo col sole quella splendida rocca sovrastata
dall'imponente Maschio, le sue 13 chiese, il convento delle Clarisse (con i
macabri scolatoi), i resti della cattedrale e poi gli affascinanti viali degli ulivi
e dei palmenti, le stradine, le scalinate, i terrazzi panoramici e l'antica
galleria interamente scavata nella roccia.
In fine, a coronare il nostro soggiorno, la visita della Certosa di San
Martino a Napoli. Passando, con non poca fatica attraverso il movimentato
traffico di Napoli reso ancor più caotico dalla presenza di Berlusconi, raggiungiamo
la splendida Certosa appena pochi secondi prima dell'ultimo ingresso.
Una colta guida ci accompagna e ci aiuta a gustare le bellezze di
questo luogo: i suoi presepi antichi, le ricche sale, lo splendore della chiesa
satura di intarsi marmorei e ricchissima di dipinti "Meritava veramente
(grazie a Piera e Sandro che ce l'hanno suggerita). Appagati dalla vista a
questo scrigno di cultura monastica, ridiscendiamo alla stazione di Napoli
per il viaggio di ritorno, un po" stanchi ma assai soddisfatti.
Ed è dal profondo del cuore che parte spontaneo e caloroso il nostro
grazie sincero alle due organizzatrici (Jolanda e Maria Teresa - assistite da
Carlo Allara che ci ha affettuosamente accompagnati a distanza). La premura
con cui hanno organizzato e curato in ogni minimo particolare il viaggio
(basti citare alcune delicate attenzioni del tipo: caramelle durante il
viaggio, carnet personalizzato per gli appunti, ecc'), la grande democraticità
e elasticità mentale che hanno consentito (con le dovute precauzioni)
ad alcuni romantici di fare una puntatina a Capri, meritano tutta la nostra
riconoscenza. Per acclamazione possiamo proclamare Jolanda e Maria Teresa
"Tour operator" di grande professionalità che hanno saputo egregiamente
coniugare l'efficienza con li "cuore" e la simpatia. Bravissime, alla
prossima!
Olga Cardellino

Ischia - Una testimonianza di fede popolare
Venerdì 7 utilizzando la mattinata libera siamo ritornati con i mezzi
pubblici a Forìo per una visita più accurata. Mentre stavamo ammirando la
Basilica di Santa Maria di Loreto, la nostra attenzione viene richiamata da
un gragnola di botti simili a fuochi artificiali in pieno giorno. Incuriositi, usciamo
dalla Basilica e ci dirigiamo verso il luogo da cui provenivano i botti
e con grande stupore ci troviamo immersi in una marea di folla festante. Ci
informiamo e ci dicono che si festeggia la Madonna Addolorata, qui venerata
dalla popolazione più del Santo patrono. Vediamo in lontananza avvicinarsi
la processione preceduta da svariate confraternite, ognuna con le
proprie insegne, il Santissimo e la Statua della Madonna portata a spalle,
mentre dai balconi circostanti piovono petali di rose e ghirlande di fiori.
Man mano che la processione procedeva per le varie contrade, veniva accolta
da nuove esplosioni di fuochi d'artificio e dal suono di campane a festa.
Così siamo stati involontariamente testimoni di una manifestazione di
tradizione religioso-folcloristica a cui noi non siamo più abituati.
Franca e Piero Baretta

Gita al Monte Epomeo
Mercoledì, giorno della gita al Monte Epomeo (788 m), siamo partiti in
23 (poiché alcuni avevano optato per l'isola di Capri).
Il nostro percorso, nel complesso abbastanza breve, era simile ad una
piccola trincea scavata in parte nel tufo e in pare nella roccia ed in alcuni
tratti scalinata. Per fortuna non ha piovuto perché il tracciato si sarebbe
trasformato in un vero e proprio ruscello!!
In vetta abbiamo "goduto ed ammirato uno splendido panorama di
nebbie" che però si sono gentilmente diradate durante la recita della nostra
preghiera permettendoci di vedere non il mare, ma almeno un po' di azzurro. Nell'accogliente Rifugio che sorge in punta abbiamo atteso l'ora del
pranzo con qualche coro di montagna, rallegrando (o disturbando?) un
gruppo di turisti tedeschi (che però sono stati tanto gentili da applaudirci!!).
La giornata si è conclusa con la visita a Fiorio programmata per il
giorno dopo. Così visitando qualche bella Chiesa, facendo piccole compere
di prodotti locali o bighellonando abbiamo fatto arrivare l'ora del ritorno in
albergo.
Rosanna e Giovanna

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   9 aprile - Conoscere il Canavese


Come ogni anno la sezione di Ivrea propone una gita escursionisticoculturale
nel Canavese. Quest'anno eravamo più di 100 alla ricerca di incisioni
rupestri a Pian Bres sopra Andrate. L'uscita direi che è stata soddisfacente
sia per chi cercava archeologia sia per chi si accontentava di
compagnia ed ha toccato il culmine nella sede della GM di Ivrea per una
merenda-sinòira davvero eccezionale. Grazie Ivrea!
Laura

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   22-25 aprile Valle di Saas Fee


Sabato 22 ore 5: Mauro, che gentilmente ha accompagnato me e Dany al
ritrovo previsto, è piuttosto perplesso quando vede zaini, scarponi, sci,
piccozze, corde'e non crede ai suoi occhi quando tutto viene stipato
nell'auto. Tranquillo ci saluta e torna a dormire. Inizia il sogno: l'auto
sfreccia nel buio dell'autostrada deserta e d'un tratto'centro! Siamo nel
mega parcheggio di Saas Fee. E' una splendida giornata. L'Alpin Express
con due funivie ci fa prendere rapidamente quota e il Metro-Alpin, percorrendo
la lunga galleria scavata nella roccia, ci fa sbucare a quota
3500 m. Sci ai piedi, dopo circa mezz'ora, riteniamo indispensabile alleggerire
gli zaini. Scavata una buca lasciamo tutto ciò che non ci serve
per questa salita e, dopo aver ricoperto il tutto, ci avviamo per
l'evidente traccia. C'è gente che sale e scende in continuazione, sembra
quasi di essere in una cartolina di Samivel. L'ambiente è favoloso e il
breve dislivello ce lo fa apprezzare ancora di più. Poco sotto la vetta lasciamo
gli sci. Dai 4027 m dell'Allalinhorn lo sguardo corre libero e leggero
sulle cime che si perdono all'orizzonte. Recitata la nostra preghiera,
visto il via vai di gente, lasciamo posto ad altri. Stappiamo un piccolo
spumantino per festeggiare la prima conquista della quattro-giorni. La
discesa avviene su neve stupenda. Un po' meno divertente è rimettere
le pelli per risalire il centinaio di metri che ci riconducono al Felskinn; da
qui in meno di un'ora alla Britanniahutte 3030 m. Lungo il percorso ci
raggiunge l'amico Sergio S. partito nel pomeriggio.
Domenica 23 ore 5: fuori nevischia, salutiamo Dany e Sergio S. che hanno
in programma la salita al Rimpfischorn (4190 m). Alle 7 quando mi alzo
il cielo si è ripulito. Al sole che ormai splende seguiamo gli innumerevoli
puntini che salgono allo Strahlhorn: non c'è che dire, domani ci attende
una bella sfacchinata. Alla luce di ciò Sergio torna a riposare. Con Nicola
ci sgranchiamo le gambe raggiungendo il Felskinn, di ritorno saliamo sul
modesto cucuzzolo, nei pressi del Rifugio: ottimo punto panoramico.
Iniziano a far ritorno i grupponi partiti al mattino ed arrivano anche i nostri
amici soddisfatti della loro salita disturbata solo dal freddo vento. A
cena brindiamo al loro successo e a Nicola che oggi compie gli anni. Ci
raduniamo poi nella nostra camerata per trovare un po' di silenzio: ciascuno
legge una parte della liturgia che oggi in tutte le chiese è stata celebrata,
poi, dal cuore, nascono preghiere spontanee. Tutti, credo, conserveremo
un bel ricordo di questo intenso momento.
Lunedì 24 ore 5: la sveglia ci butta giù dal letto. Con le frontali accese
scendiamo sino a raggiungere il ghiacciaio. Il sole inizia a sorgere, mettiamo
le pelli ed iniziamo la lunga salita. Siamo soli ! l'ambiente è fiabesco,
le nubi si colorano dei riflessi dell'alba, poi il sole splende. Man mano
che si sale il pendio si fa più erto, mettiamo i coltelli e sbuchiamo al
Colle: panorama insuperabile. La dorsale si fa ora più ampia, la neve più
dura, noi continuiamo a salire. Poco sotto la cima lascio gli sci, altri procedono
(scelta poco azzeccata). In breve con picca e ramponi si guadagna
la cima: 4190 m. Ripreso fiato recitiamo la nostra cara preghiera poi
con la dovuta attenzione iniziamo la discesa. Sino al Colle, la neve battuta
dal vento in alcuni tratti è davvero dura, poi tra seracchi, crepacci e
pendii più dolci perdiamo rapidamente quota. Le nubi iniziano ad addensarsi.
Terminata la discesa ci fermiamo un po' per mangiare qualcosa e
brindare all'ultimo successo. Lo sguardo si volge alla Britanniahutte che
ci domina dall'alto. Messe nuovamente le pelli in circa mezz'ora risaliamo
al rifugio. La nebbia avvolge tutto, il vento si alza, inizia a nevischiare.
Martedì 25 ore 7: ci prepariamo e fatta colazione carichiamo i pesanti zaini
sulle spalle. Il tempo è decisamente brutto e le prime piste di discesa
sono quasi peggio. Arriviamo a Saas Fee con gli sci ai piedi. Caricati anche
questi sulle spalle ci affrettiamo a tornare alle auto. La pioggia cala
su di noi come un sipario: è tutto finito.
Le spalle un po' doloranti, le gambe un po' indolenzite, i volti bruciati dal
sole ci legheranno ancora qualche giorno a questa avventura ricordandoci
che non è stato tutto un sogno.
Partecipanti: Sergio Gaido, Sergio Sereno, Nicola Pesando, Daniele Cardellino
ed io (Marta).

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   7 maggio - Benedizione degli Alpinisti e degli Attrezzi delle sezioni Occidentali


È stata la giornata del "godimento":
prima di tutto il sole ed il bel tempo e così la vista sui boschi e sui monti;
una bella escursione per tutti, alcuni bravi sono saliti all'Alpe Roc e altri,
proseguendo al colle Crest (2000 m circa);
poi l'amicizia e la partecipazione di amici di Genova, Cuneo, Pinerolo ed Ivrea;
presso il Santuario di Prascondù la celebrazione dell'Eucarestia e la benedizione;
infine una merenda campagnola ben assortita organizzata dalla sezione di
Ivrea.
Molti hanno visitato l'Ecomuseo del Santuario di Prascondù compreso nel
Parco del Gran Paradiso, museo illustrato a mezzo diapositive e video in
modo originale ed insolito.
Un arrivederci a tutti il prossimo anno!!!
Maria Teresa Morello

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SERATE IN SEDE


   giovedì 16 marzo - Fotografie sull'attività sociale svolta


Si proiettano le foto dei soci (scattate in un anno di gite sociali) con
dovizia di proiettori, da quello classico per diapositive a quelli più moderni
per il digitale in immagini fisse ed in movimento.
Il movimento non è mancato neppure tecnicamente perché era un
continuo alternarsi di proiettori in base alle gite e alla più o meno "modernità"
dei fotografi partecipanti. Quello che più mi è piaciuto è stato il finale;
Gianni Antonucci ha presentato due filmini veramente curati e direi esilaranti:
uno sulle uscite di roccia delle famiglie con bambini e l'altro sulla
visita alla miniera di talco.
Complimenti ad attori e regista.
Laura

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   20 aprile - Serata sull'Africa


La serata del 20 aprile scorso, è stato dedicato all'Africa. Claudia,
Stefano, Davide, Silvia, Gianni, con un film ed una serie di immagini digitali,
ci hanno immerso per circa due ore, in questo continente da "sogno":
ecco cosa ci hanno raccontato. Il loro viaggio, durato quattro settimane e
4700 km, li ha portati ad esplorare la parte più a sud dell'Africa. Partiti
dalla città di Johannesburg, hanno attraversato Botswana, Zambia, Zimbabwe
per ritornare nella capitale del Sud Africa. Il mezzo scelto per i loro
spostamenti è stato il fuoristrada; il loro unico tetto una tenda; la loro doccia,
la prima oasi sul cammino.
Non è stato solo un "viaggio" il loro, ma un vivere ed assimilare i ritmi
di questo continente. Assistere al bagno di una mandria di elefanti oppure
un tramonto dai colori indescrivibili, ti azzerano la mente dalla frenetica vita
"occidentale". I primi giorni forse, sono stati i più duri per adeguarsi a
questo "frastuono", ma poi è stato solo un immedesimarsi ed amare quella
vita.
Assistere a serate come queste, viene da pensare che, un turismo alternativo,
non "mordi, depreda e fuggi" sia fattibile ed aiuta il paese in cui
si va, qualunque esso sia.
Un grazie allora a questi ragazzi, a come hanno trasmesso a tutti noi
le loro emozioni; ci sarebbe un posticino in un angolo della valigia?
Eugenio Gianotti

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VITA SEZIONALE


   LUTTI


È mancato il Padre della socia Beatrice Marchesa: a lei e famigliari il sostegno
delle preghiere dei soci.
Ernestina Rossetti, affezionata socia ed assidua frequentatrice delle nostre
gite fin che ha potuto, ha raggiunto la Cordata del Cielo: ai famigliari il ricordo
di quanti l'hanno conosciuta ed apprezzata.

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   26 ottobre - Assemblea dei soci - 21,15 h


Vi ricordiamo questo importante appuntamento della vita sociale: l'ordine
del giorno sarà esposto in sede. Vi aspettiamo numerosi e ricchi di proposte
e disponibilità per il buon funzionamento ed espansione della Giovane
Montagna.

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