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Notiziario Sezione di Torino Giugno 2008
ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
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ATTIVITÀ PREVISTA
19-20 luglio -Dômes de Miage (3676 m) (A)
Località di partenza ... : 1° giorno: Le Cougnon 1190 m
2° giorno: rif. Des Conscrits 2730 m
Dislivello.................. : 1° giorno: 1550 m 2° giorno: 950 m
Tempo di salita......... : 1° giorno: 5,30 h 2° giorno: 4,30 - 5 h
Difficoltà ................. : PD
Descrizione: I Dômes de Miage sono cinque sommità nevose situate sulla
cresta spartiacque che delimita il bacino del Glacier de Trélatête.
La traversata di queste punte è una gita classica, molto panoramica che
pur non presentando difficoltà richiede un buon allenamento e pratica nella
progressione su ghiacciaio.
Dal parcheggio della località Le Cougnon (1190 m, val Montjoie), si segue
la mulattiera che in un paio di ore porta all'Hotel de Trélatête 1970 m.
Da qui il sentiero si fa più impervio, affronta alcune placche con passaggi
delicati e si snoda sulla morena del ghiacciaio.
A quota 2250 m circa si attraversa il ghiacciaio per risalire una ripida rampa
sulla parete rocciosa a sinistra, si raggiungono le terrazze erbose soprastanti
il ghiacciaio, e si prosegue fino al rifugio.
Il giorno successivo, dal rif. Des Conscrits 2730 m, ci si porta sul ghiacciaio
che si percorre al centro, in direzione del Col Infranchissable 3344 m,
che si raggiunge in circa 2,30 h.
Si risale un ripido pendio da cui si possono raggiungere, a seconda delle
condizioni, o la cresta NE nevosa o la SE di sfasciumi, per toccare infine la
cima 3668 m (4,30 h dal rifugio).
Proseguendo lungo la cresta si può quindi compiere la traversata dei Dômes,
raggiungere le altre vette (3673 m, 3633 m, 3666 m, 3670 m), per
poi scavalcare l'Aig. de la Bérangère 3348 m, e ritornare al rifugio.
Attenzione: per la prenotazione del rifugio è necessario sapere il numero
dei partecipanti al più presto.
Chi fosse interessato alla gita è pregato di contattarmi.
Equipaggiamento ...... : da alta montagna
Attrezzatura ............. : piccozza, ramponi, imbracatura, corda, 2 moschettoni
con ghiera
Ritrovo di partenza.... : P. Rebaudengo alle 6,00 h
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Daniele CARDELLINO tel. 011 8120681
cel. 366 3247130
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13 luglio-31 agosto - Soggiorno estivo 2008
Sono ancora disponibili numerosi posti nella nostra Casa. Invitiamo tutti
coloro che desiderano trascorrervi una serena vacanza a prenotarsi. Vi
possono soggiornare TUTTI i Soci dell'Associazione in regola con la quota
sociale 2008.
Chi desidera parteciparvi deve attenersi al Regolamento Interno. Il Socio,
all'atto dell'iscrizione si impegna anche ad aiutare e collaborare con il responsabile
del turno, per il buon funzionamento della Casa.
I turni sono SETTIMANALI ed avranno il seguente calendario:
13 / 20 luglio 3 / 10 agosto
20 / 27 luglio 10 / 17 agosto
27 luglio / 3 agosto 17 / 24 agosto
24 / 31 agosto
PRENOTAZIONI - Le prenotazioni sono aperte.
Si ricorda che prima dell'invio della scheda di prenotazione, bisogna verificare
la disponibilità dei posti, venendo o telefonando in Sede, il giovedì sera
tra le ore 21,30 e le 22,45 h (tel/fax 011747978, e-mail torino@
giovanemontagna.org) oppure contattare il responsabile per le prenotazioni
sig. ROCCO Enrico (tel. 0114374598 e-mail enrico.rocco@unito.it).
L'assegnazione dei posti camera è a insindacabile cura dei responsabili.
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20 luglio - Colle di Nana (2775 m) (E)
Carissimi amici, anche quest'anno vi porto in Valle d'Aosta. Il luogo lo ritengo
molto bello, poiché si tratta di salire su un sentiero della poco battuta
valle laterale di Valtournenche.
La via che si percorrerà è quella dell'alta via n.1 che dalla Val d'Ayas, scavalca
lo sparti acque, per ridiscendere sul paese di Cheneil ove incrocia il
sentiero della Grande Balconata del Cervino (GB).
Arrivati al paese Valtournenche, si continua a seguire la statale fino a trovare
sulla destra (quasi al termine del paese) una segnaletica indicante il
paese di Cheneil. Ci si instrada su una comoda carrozzabile che, con una
serie di curve, termina nella su parte asfaltata, ad un grande parcheggio.
La strada continua su sterrato, ma è transitabile solo per i residenti del paese
di Cheneil.
Al parcheggio, una segnaletica gialla, indica alcune direzioni tra cui la nostra destinazione:
Colle di Nana. All'inizio, il sentiero, sale su gradinate artificiali fatte
con tronchi fino al paese che è posizionato in una splendida conca (20 min. circa).
Se la giornata è bella, è possibile ammirare lo splendido anfiteatro naturale
formato dalle cime che circondano il paese. Arrivati al paese, il sentiero prosegue
a destra dell'abitato (non si deve entrare nel paese), salendo per prati. Al termine
dei prati si arriva ad un ben tracciato sentiero e si piega a sinistra salendo in parte
nel bosco. Usciti dal bosco si arriva ad un grande pianoro ove il sentiero si dirama
in diverse direzioni. Prendere a destra per il Colle di Nana (alta via n.1) (45
min. circa). Il sentiero sale ben segnalato lungo un costone verde, in maniera dolce.
Alla località A. Champsed, il sentiero, con alcuni tornanti, un costone, per poi
tornare tranquillo. Sentiero, a questo punto, si sposta in modo deciso verso la
montagna per piegare, poi, in modo deciso verso destra per raggiungere il Colle
dei Croix (2 ore circa) (2697 m). Arrivare al colle vuol dire essere sul costone della
montagna e non un vero e proprio pianoro, ma di qua, lo spettacolo è mozzafiato.
Si può ammirare la catena montuosa della Val d'Ayas e Valtournenche. Da
qui si vede anche il C.lle di Nana, che si trova a pochi metri più basso alla nostra
sinistra. Dal C.lle dei Croix, si piega a sinistra scendendo per una piccola depressione
e si risale qualche metro per raggiungere il colle (2,30 circa in totale).
Attrezzatura ............. : alta montagna e pedule
Ritrovo di partenza.... : p. Bernini alle 06,30 h
Mezzo di trasporto .... : auto proprie
Coordinatore .. : Eugenio GIANOTTI tel. 0115682088 cel. 3384294314
Ettore BRICCARELLO tel. 0112734822 cel. 3338007651
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7 settembre - Ref. du Thabor (2502 m) (E)
Descrizione: La gita che propongo è la medesima dell'anno scorso, che fu
annullata a causa del mal tempo. Speriamo quest'anno!
La gita non è impegnativa ed adatta a chiunque. L'arrivo è previsto al Rif.
Du Thabor con una pausa pranzo di circa un'ora e mezza (tempo permettendo)
in modo da essere a casa propria per l'ora di cena.
Ritrovo .................... : P. Bernini alle 07,00 h Ferriere alle 07,25
Bardonecchia (stazione FS) alle 08,30
Attrezzatura ............. : escursionistica
Coordinatore ............ : Maria ALOTTO tel. 011/9366028
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6-7 settembre - Punta di Rabuigne (3261 m) (A)
Località di partenza ... : 1° giorno: Uselières (1778 m)
2° giorno: biv. Ravelli (2860 m)
Dislivello.................. : 1° giorno: 1082 m 2° giorno: 401m
Tempo di salita......... : 1° giorno: 3 ore 2° giorno: 3 ore
Difficoltà ................. : 1° giorno: E 2° giorno: A
Quest'anno faremo il sopralluogo al biv. Ravelli in Valgrisenche per verificarne
lo stato generale e valutare le eventuali necessità di interventi di
manutenzione. Abbiamo quindi programmato la salita al bivacco nella mattinata
di sabato, in modo da poter disporre del pomeriggio per le suddette
attività.
Il giorno seguente si risale il ghiacciaio di M. Forciaz in direzione NE e si
raggiunge la depressione quota 3183 m sulla cresta che congiunge la Punta
Nord della Grande Rousse con la Punta di Rabuigne. Si segue quindi il
filo della cresta Sud, di roccia buona ed abbastanza esposta, che presenta
tre salti successivi; la difficoltà è di III grado, con alcuni passaggi di IV.
Equipaggiamento ...... : da montagna
Attrezzatura ............. : imbracatura, casco, 1 moschettone con ghiera, alcuni
rinvii, corda
Ritrovo di partenza.... : sabato 6 settembre - p. Rebaudengo alle 07,00 h
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Giorgio ROCCO tel. 011.9359608
Termine prenotazioni . : giovedì 4 settembre
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20-21 settembre - Raduno intersezionale estivo - S. Anna di Vinadio (Sez. Cuneo) (E)
La località scelta per l'incontro è in un angolo delle Alpi Marittime tra le
valli Stura e Tinée. Un'ampia corona di vette gnessistiche, dai fianchi levigati
dai ghiacciai fa da corona ed in conche degradanti si raccolgono
laghetti pittoreschi.
In questo meraviglioso ambiente si staglia il complesso del Santuario, che
con i suoi 2010 m di altezza è il più alto Santuario d'Europa. Se saremo
fortunati e avremo giornate serene offrirà a ciascuno di noi "forti" emozioni
e un ricordo indimenticabile.
Curiosità sul Santuario. Il primo documento storico che indica la presenza di una
chiesetta nel vallone, detto dell'Orgials, è un atto di intesa sui confini di Vinadio e Isola,
redatto il 23 settembre 1307, che nomina l'ospizio di S. Maria di Brasca. Si trattava
di una piccola cappella affiancata da poveri locali per l'ospitalità dei viandanti e
pellegrini. Le testimonianze più antiche sulla vita dell'ospizio attestavano la presenza
di eremiti che si dedicavano al servizio dei viandanti. Con il tempo vi fu un custode
stabile detto "Randiere", tra i suoi compiti vi era quello di somministrare viveri ai viandanti
ed accompagnarli per un tratto di strada in caso di cattivo tempo.
PROGRAMMA
Sabato 20 - 15 / 16 h Arrivo dei partecipanti e sistemazione
18,00 h Santa Messa nel Santuario,
19,30 h Cena,
21,15 h Trattenimento serale,
22,30 h Buonanotte.
Domenica 21 - ore 7,30 Colazione
8,15 h Partenza del gruppo per l'escursione "A",
8,30 h Partenza del gruppo alpinistico,
9,00 h Partenza del gruppo per l'escursione "B",
14 / 14,30 h Rientro dei vari gruppi,
15,00 h Rinfresco e scioglimento dell'incontro.
La sistemazione dei partecipanti, nel Centro di Accoglienza Sant'Anna, è in
camere a due, tre o quattro letti, con servizi e biancheria, oppure in camerate
con letti a castello completi di coperte, in questo caso è necessario
portare il sacco lenzuolo o il sacco a pelo.
N.B. - La sistemazione nelle camere è di solo 62 (sessantadue) posti.
COSTI del soggiorno:
Per chi lo desidera è possibile anticipare l'arrivo per la cena di venerdì 19,
oppure posticipare la partenza a lunedì 22, dopo la colazione.
Giorni Camera Camerata
Venerdì 19 Cena, pernottamento, colazione, pranzo
di sabato 20
60 euro 50 euro
Sabato 20 Cena, pernottamento, colazione 60 euro 50 euro
Domenica 21 Cena, pernottamento, colazione di
lunedì 22
45 euro 35 euro
Sono a carico dei partecipanti i pranzi al sacco di sabato 20 (per chi arriva
in mattinata e non prenota il pranzo) e di domenica 21.
Costo del pranzo di sabato 20: 10 euro.
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4 ottobre - Lago di Malciaussia (1805 m) (E)
Località di partenza ... : Margone (1410 m)
Dislivello.................. : 400 m
Lunghezza ............... : 11/12 km in circa 3-4 h
Descrizione: Dal parcheggio auto di Margone, si seguono le indicazioni del
"Sentiero Italia" che portano all'Alpe Trappette e con un lungo traversone
in quota, al Rif. Albergo Vulpot in prossimità del lago di Malciaussia con
l'omonima diga.
Costeggiando il lago si raggiungono le caratteristiche baite di Pietramorta
(1842 m) sull'antica via del Colle dell'Autaret sulla dorsale di confine: Rocciamelone,
Colle Resta, P.ta Costan.
Il ritorno - tanto per onorare il vocabolo "anello" - può avvenire utilizzando
l'antica mulattiera in lato destro della Stura, ora sedime del GTA.
Orari permettendo, l'antico complesso ecclesiale di Usseglio con Museo,
potrebbe riservare motivi di interesse.
Mezzo di trasporto .... : Auto private
Orario di partenza ..... : P. Bernini alle 07,30 h
Coordinatore ............ : Ferruccio PARI tel. 011/4372589
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12 ottobre - Sacra di S. Michele (962 m) (B)
Località di partenza ... : Sant'Ambrogio (353 m) (Torino)
Dislivello.................. : 609 m
Da Sant'Ambrogio di Torino si imbocca, a destra della chiesa parrocchiale,
un'evidente mulattiera con segnavia bianco/rossi CAI. Con questa si sale
fino ad una prima cappella da dove ha inizio, sulla destra, una storica Via
Crucis caratterizzata da alcuni tabernacoli. La via, selciata per buona parte
del suo sviluppo, sale con numerosi tornanti lungo i versanti orientali del
M. Pirchiriano. Si sale quindi senza eccessivi strappi arrivando alle prime
case di S.Pietro. Qui si segue lo stradello che entra nell'abitato fino ad arrivare
al punto in cui si stacca, sulla destra, una larga mulattiera (cartello
dell'Oasi Canora Sacra S.Michele). Imboccatala, si continua a salire fino al
piazzale antistante l'abbazia. Da qui, andando a destra, si raggiunge il
grande complesso monastico.
Ritrovo di partenza.... : p. Pitagora (idrocentro) alle 08,30 h
Coordinatore di gita... : Marco VALLE tel. 347 6510744
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19 ottobre - Canavese insolito (E)
Ragioni organizzative c'impediscono, al momento della pubblicazione
di questo bollettino, di prevedere con esattezza la meta ed il percorso della
gita in programma.
Sarà comunque un percorso facile, prevalentemente pianeggiante, con
piccoli dislivelli, della durata di circa 3 - 4 ore ripartite nel corso dell'intera
giornata. Se possibile come di consueto sarà inserito anche un tema culturale
(visita a chiesa, museo, ?) ed un punto d'appoggio al coperto per il
pranzo in caso di maltempo.
La meta prevista sarà l'alto Canadese o, in caso d'impossibilità organizzative,
il Monferrato. Saremo più precisi nel prossimo bollettino.
Ritrovo di partenza... : p. Bernini alle 08,00 h
Mezzo di trasporto .... : bus (auto private in funzione del numero d'iscritti).
Coordinatori di gita ... : Piera AGNELOTTI tel. 348 0437923
Sandro ANSALONItel. 339 1531632
Termine prenotazioni . : giovedì 9 ottobre
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25-26 ottobre - Assemblea dei Delegati (Sez. Ivrea)
Volevo comunicare che all'uscita del giornale, non ho ancora alcuna notizia
in merito all'organizzazione. Appena la sede di Ivrea ci invierà il programma,
sarà esposto in sede.
Eugenio Gianotti
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PROSSIME SERATE IN SEDE
25 settembre Montagne ed altro ore 21,30
Gite a piedi, alpinismo classico, mountain bike, turismo: diapositive
scattate negli anni scorsi, dal livello del mare al Monte Bianco. Non voglio
dire di più per suscitare un poco di curiosità (in realtà perché sono tutte da
scegliere e non ho ancora deciso come presentarle).
Giorgio
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ATTIVITÀ SVOLTA
9 marzo - Gara sociale a Monginevro (P)
Mentre la mamma come al solito al sabato sera preparava la pizza,
mio papà ed io siamo andati in garage a mettere gli sci e gli scarponi in
macchina, perché al mattino dopo ci aspettava una giornata sulle piste, ma
non come tutte le altre, di più: ci sarebbe stata la gara!
Dopo cena l'ordine è perentorio: a letto presto perché domani ci si
deve alzare presto! E così niente televisione: come quando si va a scuola.
Mentre ero nel letto e sentivo la mamma che preparava i panini ed il
papà che trafficava con gli zaini e pensavo: "domani alla gara devo fare attenzione
a non saltare le porte, piuttosto andare più piano e piegare molto
....." finché non mi sono addormentato.
Al mattino mi sono svegliato con il rumore della caffettiera che sbuffava
e, mentre la mamma mi chiamava per fare colazione, sono saltato giù
dal letto velocissimo (non come quando devo andare a scuola....)
Sull'autostrada c'erano poche macchine ed in poco tempo siamo arrivati
al Monginevro.
Il tempo non era un granché: nuvole grigie coprivano il sole e le previsioni
non erano delle più consolanti, nonostante tutto, la mamma continuava
ad impiastricciarmi con creme e cremine (ma perché le mamme
hanno questa fissazione ?).
Poco alla volta sono arrivate le altre famiglie e noi bimbi abbiamo cominciato
a giocare, mentre i grandi organizzavano la giornata.
Dopo due piste di "riscaldamento" finalmente inizia la gara!
Intanto il sole è riuscito a bucare le nuvole (visto che la mamma ha
sempre ragione?)
I primi bimbi-concorrenti cominciano a scendere e noi al cancelletto di
partenza li spiamo cercando di intuire dove ci possa essere del ghiaccio o
altri punti difficili.
Le mamme all'arrivo fanno un tifo che si sente fino dalla partenza.
Finalmente parto per la 1ª manche: ricordo che devo piegarmi mentre
mio papà mi carica urlandomi "Yes I can !!" .
Poco alla volta scendono tutti i concorrenti sia bimbi che grandi.
All'inizio della 2ª manche mio papà mi fa osservare che il sole ha scaldato
la neve e che si può osare qualcosa di più: o la va? o la spacca! mi
butto a capofitto mentre sento il tifo delle mamme.
All'arrivo guardo il cronometro ma non riesco a rendermi conto della
possibile posizione in classifica.
Un bacio della mamma poi mi rilasso osservando lo stile impeccabile
di mio papà e di Gianni che fanno a gara a chi ha gli sci più lunghi!
La frenata finale di Daniele fa la doccia a tutti quanti tra le imprecazioni
dei fotografi e cineamatori del parterre.
Terminata la gara, mangiamo velocemente un panino con la promessa
che i grandi ci avrebbero accompagnato a fare la mitica "Valle dei Mandarini"!
Svelti che "la fiòca a ven mòla!" incita Guido mentre ci avviamo alla
seggiovia. Dal Colletto Verde iniziamo la discesa tra gli ululati di Marco e le
"benedizioni" di mia mamma. I papà ci fanno stare in fila indiana e dobbiamo
fare molte curve per poter controllare la velocità.
Alla fine della discesa, ricompattato il gruppo di mamme, papà e bambini
sentiamo Matteo che chiede: "la rifacciamo"?
Ma non c'è più tempo: dobbiamo andare alle macchine per poi poterci
radunare al bar del campeggio dove ci aspetta la merenda sinòira e finalmente
la premiazione!
Nella sala troneggia un tavolo con le coppe ed i premi; tutti li guardano,
ma nessuno conosce ancora la classifica finale.
Alla fine Daniele tira fuori dalla tasca il foglio magico e comincia a
premiare i partecipanti partendo ovviamente dai bambini.
La lettura della classifica parte dall'ultimo arrivato e man mano che il
cerchio si restringe, la tensione sale... terzo classificato: ...Vittorio, secondo
classificata......Monica !
Siii ho vinto !! "Yes you can" grida mio papà mentre Daniele proclama
il vincitore della gara: Lorenzo !!I miei amici si congratulano con me mentre
saltellando vado a ricevere la coppa.
Segue poi la premiazione dei grandi: per la cronaca vince, come sempre
Marco Ravelli; qualcuno, visto il tempo record, sospetta un black out
temporaneo del cronometro durante la sua discesa lampo.
Terminata la premiazione ci siamo avventati sui salami, formaggi ed
ogni ben di Dio che nel frattempo è stato servito.
Dopo esserci abbuffati ed aver ancora giocato a calciobalilla, stanco,
ma soddisfatto, mi avvio alla macchina seguito dal coro di Gianni e mio
papà che cantano "We are the Champion" dei Queen.
... meglio lasciar perdere e non commentare per non rovinare proprio
alla fine una storica giornata in montagna in compagnia dei miei amici.
Al prossimo anno, e state attenti....Yes I can!!
Lorenzo
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GRUPPO SCI DI FONDO
Annata fondistica caratterizzata da buon innevamento ed una inversamente
proporzionale partecipazione di "fondisti". Si, tra virgolette, perché
si tratterebbe soltanto di metterci quel po' di desiderio di muoversi per
fare quattro passi sulla neve in buona compagnia, (senza alcuna velleità
agonistica), in un ambiente alpino, in una stagione non sempre adeguata a
escursioni di altro genere; invece direi, che lo spirito pantofolaio ha avuto il
sopravvento sulle già pur leggere scarpette da sci di fondo.
GITA DEL 20 GENNAIO - PERIASC
Grazie al pulmino di Laura, si sono raccattate otto presenze, alcune
delle quali con valide giustificazioni mediche che sconsigliavano l'uso degli
attrezzi in questione. E' finita che, mentre un gruppetto andava alla disperata
ricerca di un bar (in zona quasi tutti scomparsi?!), mi sono fatto una
15° Kilometri in solitaria, per poi ritrovarci verso l'ora di pranzo al punto di
partenza, per condividere almeno il momento del ristoro (al sacco). Fine di
giornata poi a casa De Bono, dove la padrona di casa, febbricitante, ci ha
gentilmente offerto il the scaldato con le sue mani.
GITA DEL 3 FEBBRAIO - ENTRAQUE
Preceduto da una ricognizione tecnica del sito con Lodo e M. Teresa,
anche qui il lodato pulmino di Laura ci scarica sulle piacevoli piste della
Valle Gesso e qualche passetto in compagnia si è riusciti a fare, prima che
un leggero nevischio ci abbia invitati al rientro.
GITA DEL 9 MARZO - TORGNON
Si contava molto sul pullman dei discesisti della gara sociale dirottata
invece a Monginevro per questioni logistiche. Alla fine, il tempo incerto ha
demoralizzato i già scarsi fondisti e non se n?è fatto nulla. Uscita annullata.
CONCLUSIONE
Occorre rivedere per il futuro se riproporre o meno l'attività di cui sopra,
alla luce di una partecipazione decisamente in calo (sarà l'età?). Forse
occorrerebbe coinvolgere qualche elemento più giovane e determinato e
alcuni suggeriscono, eventualmente, di fare le uscite nei giorni di sabato:
potrebbe essere un'idea. Si accettano proposte.
Ugo Quaranta
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24 febbraio - Benedizione degli attrezzi a Finale Ligure
Il 24 febbraio, si è svolto il raduno intersezionale delle Alpi occidentali,
che ha visto una grande partecipazione. Arrivati in modi diversi (treno ed
auto) a Finale Ligure, ci spostiamo a piedi fino al borgo medioevale di Finalborgo,
ove è il ritrovo. Fatto un rapido appello, ci incamminiamo
all'interno del borgo, suscitando qualche curiosità da parte degli abitanti,
nel vedere tanta gente attrezzata da montagna....in riva al mare. Fuori dalle
mura del borgo, ci incamminiamo lungo un sentiero che porta al castello.
Da qui, il coordinatore gita Stefano, ci fa incamminare lungo un sentiero
che ci porta sui monti dietro il paese. Il programma, inizialmente, prevedeva
di dividersi in due gruppi, su percorsi diversi di cui uno poco impegnativo.
Vista la numerosa partecipazione, l'organizzazione ha poi deciso di unificare
i percorsi, modificando leggermente il percorso. Ne è così uscito un
cammino piacevole, fatto di saliscendi in mezzo al bosco. Dopo una lunga
discesa, siamo arrivati ad una grotta frequentata da speleologi. Pochi minuti
dopo, abbiamo raggiunto una grande radura, ove abbiamo fatto ?
pappa!
Verso le 15, riprendiamo il cammino, per arrivare alla chiesa ove verrà
celebrata la messa.
A fine celebrazione, la sezione di Genova, aveva organizzato un piccolo
rinfresco presso un'osteria, ove è stata servita la famosa focaccia ligure.
Dire che fosse buona è poco, visto che le varie sfornate, non riuscivano a
raggiungere il tavolo per la distribuzione poiché i vassoi venivano saccheggiati
lungo il percorso.
Dopo che, come cavallette, abbiamo spazzolato tutto il commestibile,
ci accomiatiamo per prendere il treno delle 17,00 a Finale Ligure che ci ha
riportato a casa.
Un grazie grande alla sezione di Genova, che ha accolto calorosamente
e ci ha fatto trascorrere una bellissima giornata in compagnia.
Eugenio Gianotti
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1 marzo - Sacro Monte di Varese e Capiago
La giornata trascorsa tra Varesotto e Brianza con ben 50 partecipanti
che riempirono zeppo il pullman, fu veramente gioiosa di fraternità e spiritualità.
Ottimo il proposito di ripetere anche quest'anno un giorno turisticospirituale
nel periodo quaresimale, come già l'anno scorso a Bose.
Lasciato l'autobus all'arco della Prima Cappella della Via Sacra iniziamo
a salire l'ampio acciottolato che via via passa accanto alle altre quattordici
cappelle, pregevoli opere d'arte dedicate a i Misteri del Rosario. Oltre
alle varie Cappelle la nostra preghiera diventa preghierina perché il percorso
si allunga e si fa un po' più erto.
Un piccolo disappunto: giungendo all'arroccato abitato di S.Maria del
Monte, il Santuario è chiuso e una leggera foschia cela i laghi di Varese e i
monti circostanti.
Nuovamente sul pullman, ciarlieri prima e affamati poi giungiamo al ristorante
che con un ottimo pranzo ci rimette in forma.
Il pomeriggio ci trova a Capiago alla Casa incontri Cristiani vera oasi di
spiritualità e accoglienza. Nella cappella, luminosa di sole, ci vengono presentati
gli splendidi mosaici dell'artista sloveno Marko Rupnik. Arte personalissima,
materiali vari, colori stupendi per creare affreschi di vita tratte
dai Vangeli. Indimenticabili per me la Samaritana, l'Annunciazione, la Natività
con Gesù piccino piccino che vorresti poter ninnare tra le braccia.
Quanti scatti dalle fotocamere!
Segue la S.Messa partecipata con devozione e forte commozione specialmente
nel ricordo dei familiari e cari amici che in Dio ci hanno preceduti.
La liturgia è stata animata splendidamente dalla nostra corale accompagnata
dalle note armoniose di Guido Risatti.
Una breve sosta nel parco e poi sul pullman per il ritorno dove un caro
amico da il via, con l'armonica a bocca, ai "vecchi" cori di montagna ai
quali ci siamo uniti tutti, intonati e no, per la gioia di cantare insieme. Momenti
preziosi!
Pensai alla preghiera della messa in latino a Dio che allieta la mia
giovinezza.... Giovinezza oggi e in Lui per sempre.
Grazie a tutti per la compagnia, grazie a chi ci ha offerto il caffè, e un
grande grazie a Jolanda, gentile accompagnatrice e ottima organizzatrice.
Rita Orsolano
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2 marzo - Testa Cordella (2663 m)
Ai primi di marzo si era ormai a poco più di un mese dalla data del
Rally. Tante cose erano ancora da fare, ed alcune di queste ci imponevano
di recarci in loco, nella valle del Gran S. Bernardo. Così, unendo l'utile al
dilettevole, invece della gita prevista a calendario, abbiamo deciso di andare
alla Testa Cordella.
Il percorso è praticamente lo stesso che avremmo poi seguito per il
tracciato del Rally, lungo tutta la Comba Flassin fino all'alpe Flassin superiore.
Poi, per raggiungere la Cordella, abbiamo proseguito fino al colletto
che la separa dalla Punta Flassin, ed infine, seguendo per un breve tratto
la cresta, siamo arrivati in vetta.
La giornata è stata fantastica, con un bel sole e, sorprendentemente
per la valle, senza un filo di vento.
Quella domenica, inoltre, si svolgeva nella Comba Flassin il Trofeo
Fiou, una gara di sci-alpinismo valida per il campionato italiano.
Arrancavamo ancora in salita ed attorno a noi sfrecciavano questi atleti;
che invidia vederli andare così veloci, ma sicuramente non hanno potuto
godere della giornata come abbiamo fatto noi.
Carola e Marta si sono fermate all'Alpe Flassin; con Mariateresa, Marco
B. e Marco V. siamo arrivati in punta e poi, velocemente grazie alla bella
neve, ci siamo riuniti alle amiche rimaste indietro. All'Alpe ci concediamo
un po' di riposo, ma i nostri impegni non ci permettono di poltrire troppo.
Così, con allegre serpentine, ci dirigiamo a valle ed in breve raggiungiamo
le auto.
Al Foyer de ski de fond ci incontriamo con il responsabile del Corpo
Forestale con il quale dobbiamo accordarci per l'assistenza al nostro Rally.
Poi, mentre gli amici tornano a Torino, Marta, Carola ed io abbiamo
ancora un paio di appuntamenti in valle, per concordare l'accoglienza e le
sistemazioni per il Rally.
Una bella gita; una giornata vissuta fino in fondo.
Daniele
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15 marzo -Pointe de la Tête Noire (2842 m)
Nella settimana che precede la gita le condizioni atmosferiche sono
"ottimali": in Valsusa prima piove fin quasi a 2000m e poi arriva il tipico
phoen. Risultato: la gita in programma, l'Argentier, è da rimpiazzare con
un'altra in quota (dove non ha piovuto), sul versante nord delle Alpi (dove
non c'è il phoen) e possibilmente non troppo lontano. Semplice, basta andare
dove la neve c'è sempre ed è sempre bella. E così ci ritroviamo alle
6,30 a Cesana in 10 soci e 2 vecchi amici per poi passare il Monginevro e
salire al Col del Lautaret.
Deciso di evitare l'affollato Pic Blanc du Galibier, puntiamo alla meno
nota Tête Noire. Sci ai piedi dalla macchina, saliamo i primi ripidi pendii su
neve duretta e poi proseguiamo nel bellissimo vallone, raggiungendo tutti
la punta con gli sci. L'atmosfera è gioiosa e allegra, il panorama straordinario,
con le grandi vette del Delfinato ad un tiro di schioppo. Durante la bella
preghiera della Giovane, penso al mio amico Renato (un altro pensionato
terribile) che di solito in punta recita una bellissima Ave Maria in Piemontese
e che avrebbe vissuto con grande gioia questo momento. È ora di scendere:
primi metri con un po' di prudenza, poi un tratto con neve bella ma
un po' disturbato da una leggera velatura che riduce la visibilità ed infine,
da metà in giù, in una visibilità tornata perfetta, il famoso firn che ci strappa
urletti di gioia e ci fa sentire tutti sciatori provetti.
Alle macchine un paio di torte e qualche bottiglia fanno riaffiorare tanti
ricordi, con Marinella e Sergio (i due amici ex-soci) che scoprono che Carola
e Marta sono le figlie di Gino (ma non erano due bambine?), che Silvana
è la figlia di Piermassimo (ma se quando sono tornati da Pordenone
era una ragazzina), che Marco è il figlio di Cesare (a rampia ancora?), che
Giorgio è sempre Giorgio (col che andasia già fòrt antlora) e se si apriva
ancora una bottiglia forse si scopriva anche qualche altra parentela!
Guido Bolla
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30 marzo - Comba Flassin
Domenica precedente il Rally SA organizzato dalla nostra sezione: sopralluogo
per valutare le condizioni della neve e confermare il percorso di
gara.
Giornata dal tempo incerto; saliamo discutendo e studiando dove sia
meglio far passare i concorrenti. Nei punti chiave Stefano rileva le quote
esatte con il suo GPS; la visibilità verso il M. Flassin e la Testa Cordella
diminuisce e così, raggiunto il termine del 3° facoltativo (circa 130 m sopra
le baite dove termina il percorso obbligatorio), rinunciamo a proseguire.
Terminiamo con una esercitazione ARVA, nella quale i componenti delle
nostre squadre provano e riprovano Il seguito - per loro - nel resoconto
della manifestazione e nella classifica.
Giorgio
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30 marzo - Pecetto in fiore
Non avevamo mai visto tanti ciliegi fioriti!
Veramente bella l'idea di Laura di abbinare una gradevole passeggiata
sulla collina di Pecetto con la fioritura dei ciliegi, che sono il simbolo e la
ricchezza del paese da quando la peronospera all'inizio del '900 ha danneggiato
i vigneti, che erano la principale produzione agricola.
Abbiamo iniziato la giornata con una visita dettagliata alla bella chiesa
di San Sebastiano: è una splendida costruzione, particolarmente interessante
per gli affreschi interni, che ci sono stati illustrati da un gentile amico
del la sig.ra Paola.
Quindi con la guida del Sig.Elio abbiamo attraversato il paese di Pecetto.
ammirando le sue belle case d'epoca, la sua piazza centrale con la
Chiesa bai rocca, la torre medioevale ed i muri del Ricetto, il campanile del
settecento.
Preso il sentiero n.32 siamo saliti tra castagni, roverelle e fioriture varie
sino alla "Pera del Tesor", così chiamata perché si riteneva fosse custode
di tesori e propiziatrice di fecondità. Abbiamo poi deviato per il Bric
San Viter, dove recenti scavi hanno messo alla luce un'antica fortificazione
medioevale e frammenti che risalgono al l'età del ferro. Solita sosta panini
e poi abbiamo proseguito verso la frazione Tetti Rasero, da dove abbiamo
goduto di una splendida vista tra colline, vigne appena potate, mucche al
pascolo ed in lontananza le Alpi Marittime.
Ritornati a Pecetto, il Sig.Elio ci ha nuovamente dedicato il pomeriggio
per erudirci sulla coltivazione delle ciliege ed è stato tale il suo entusiasmo
che molti di noi hanno espresso il desiderio di ritornare a raccogliere le ciliege
sul suo campo alla fine di maggio.
La nostra bella domenica è terminata in dolcezza grazie ai dolci preparati
da Giovanna e Laura, che festeggiavano il loro compleanno. Tanti auguri
da tutti noi!!!!
Marina e Gianfranco
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5-6 aprile - Rally SciAlpinistico (Etroubles)
Dopo aver temuto per la presenza di neve, finalmente i giorni del Rally
sono arrivati. È la prima volta che partecipo alla preparazione di questa
manifestazione. Dopo alcuni anni in cui ho vissuto la manifestazione più
come aiuto dell'ultima ora, sono stato coinvolto in prima persona. Sapevo
bene che organizzare questa manifestazione richiedeva tempo ed investimento
di forze, persone e molta disponibilità. L'organizzazione di mette in
moto molti mesi prima, con l'individuazione del posto. La scelta di Etrouble,
nella valle del Gran San Bernardo, è stata dettata dalla possibilità di
avere neve anche in stagione avanzata come la primavera. Decisa la zona,
siamo andati a prendere i contatti preliminari con le strutture di accoglienza
ed i possibili ristoranti ove fare il pranzo a fine gara. I mesi successivi,
sono stati dedicati ai non pochi dettagli organizzativi; dalla ricerca degli
sponsor, a quella dei gadget , ai contatti con le istituzioni del luogo e dei
supporti logistici come il Corpo Forestale dello Stato e la Croce Bianca.
Grazie all'esperienza ed all'entusiasmo di tutti tutte le difficoltà sono state
superate.
I partecipanti, sia in gara che ospiti, sono stati sistemati presso la Casa
Ospitaliera dei canonici del Gran S. Bernardo, a Château Verdun, e la
casa alpina delle suore del Sacro Cuore, ad Etroubles.
Assai sentita la messa a cui abbiamo partecipato il sabato sera, celebrata
a Saint Oyen da padre Francis ed animata dal coro della nostra sezione.
Molto piacere ci ha fatto la partecipazione delle numerose squadre,
quattordici, di cui tre fuori gara ed una femminile della sezione di Torino
(1° classificata!). Tutte hanno fatto una bella gara; per la cronaca la classifica
finale vede: 1° classificata GENOVA, 2° TORINO, 3° MONCALIERI.
Un grazie, lo vogliamo dire al Sindaco di Saint Oyen che ci ha onorato
con la sua presenza al pranzo al ristorante Le Relais du Pelerin (Loc. Predumaz
Falcoz), consegnando personalmente alle prime tre squadre le grolle
valdostane.
Un grazie finale lo porgo a quanti hanno reso possibile questi due giorni,
rendendosi disponibili come giudici di gara ed a tutti gli amici che da
Torino sono venuti il giorno di Domenica ed al Direttore di Gara Mariateresa
Bolla, finalmente, prima donna a sovrintendere al buon svolgimento della
manifestazione.
Eugenio Gianotti
Due parole del Presidente
Cari amici,
ho avuto bisogno di un paio di giorni per riprendermi dalle fatiche del Rally,
ma soprattutto per ripensarci con tranquillità ed apprezzarne l'ottimo svolgimento.
Nella frenesia della settimana precedente ed in quella del Rally ho avuto
soprattutto davanti i problemi e le variazioni da apportare a presenze,
prenotazioni, logistica, ecc..
Con la calma che segue la "tempesta" ho potuto finalmente gustare la
soddisfazione per il buon lavoro che abbiamo fatto.
L'impegno di tutti è stato fondamentale per coprire ogni aspetto
dell'organizzazione, ma mi sono reso conto che non sarebbe stato sufficiente
se non ci fosse stato qualcosa di più. Ognuno ha si svolto un compito,
ma vi ha messo tutta la disponibilità e passione che ci legano alla
GM, e questo, a mio parere, ha fatto fare un salto di qualità al Rally.
I problemi ci sono stati, è inevitabile, ma li abbiamo risolti serenamente,
grazie alla fiducia reciproca nelle capacità di chi lavorava con noi.
Per non diventare noioso, concludo le mie riflessioni.
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato, senza fare distinzioni
di ruoli; ognuno ha fatto egregiamente la sua parte, ed il risultato
è stato apprezzato da tutti.
Ho ricevuto i complimenti per l'organizzazione da parte delle Sezioni
presenti e dalla Presidenza Centrale.
Ci tengo a girare questi apprezzamenti a tutti voi.
In particolare voglio ancora aggiungere il mio personale Grazie a tutti.
A presto.
Daniele
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1-4 maggio - Oberland.............
Per sci-alpinisti ed alpinisti questo nome evoca un mondo fantastico,
grandi montagne ed immensi ghiacciai, ciò che di più simile all'Himalaya ci
sia vicino a noi.
......................... con il notevole vantaggio di essere in Svizzera!
Da Goppenstein (1216 m, località elvetica che raggiungiamo passando
per il Sempione, Brig, Visp) comincia la favola.
Treni accoglienti, che arrivano con tale puntualità da sembrare siano
loro ad aspettare noi e non il contrario. Attraversiamo il ventre delle montagne,
le gallerie specialità dei nostri vicini svizzeri, e ci gustiamo il viaggio
ed il paesaggio.
Spiez, il tragitto lungo le sponde del lago Thunersee, Interlaken, Lauterbrunnen,
Kl. Scheidegg: io potrei concludere il mio viaggio qui, sotto
queste pareti e questi spettacolari ghiacciai.
Ma le Ferrovie Svizzere non aspettano. Carichiamo sci e zaini e saliamo
sul famoso trenino della Jungfrau che percorre, tutto in galleria, le viscere
dell'Eiger e torna alla luce a 3470 m. In poche ore abbiamo percorso
un itinerario stupendo, dal fondovalle alla più alta stazione ferroviaria europea,
ma non possiamo perdere tempo perché le nostre mete sono più in alto
ancora; il pensiero di tornare a visitare con calma queste valli rimane nel
cuore. Sbucati sul ghiacciaio per alcuni minuti siamo abbagliati dal sole ed
ipnotizzati dalle vette che ci circondano.
Ci prepariamo, calziamo gli sci e ci incamminiamo verso il Mönchsjoch
dove si trova il rifugio Mönchsjochhütte (3650 m) che ci ospiterà il primo
giorno. Lo raggiungiamo verso le 14,00, ci sistemiamo nella camera e poi
decidiamo di provare a salire il Mönch. Le condizioni sono buone e si può
fare la salita senza rischi, anche se l'ora di partenza è in realtà un po' tarda.
Dal rifugio in poco siamo alla base dello sperone roccioso. Man mano
che ci alziamo il percorso si fa più delicato, fino a diventare, nel tratto finale,
un'aerea cresta che con spettacolari cornici, fino all'ultimo, nasconde la
vetta (4099 m). La sosta in punta è brevissima; il vento è forte, gelido,
tutto intorno stanno salendo le nubi ed è ora di rientrare.
Scendiamo velocemente, con attenzione, ed alle 19,00 siamo a cena.
Cosa si fa domani? Purtroppo la Jungfrau non ci pare in condizioni, ed
in realtà qualcuno di noi ha anche patito un po' la lunghissima giornata. La
sveglia sarà presto, poi valuteremo la situazione.
Il mattino successivo è terribile: vento fortissimo e visibilità zero. Facciamo
colazione, ci prepariamo ed alla prima schiarita iniziamo la lunga discesa
lungo lo Jungfraufirn in direzione della Konkordiahütten. Intanto il
tempo migliora. Le cime sono ancora sferzate da un forte vento, ma le nubi
si diradano e ci lasciano ammirare il liscio candore del ghiacciaio, le altissime
vette sovrastanti, gli spazi immensi di queste montagne..
Divalliamo tranquillamente fino a quota 2650 m circa, sotto lo sperone
roccioso sul quale sorge la Konkordiahütten 2850 m. Gli sci restano sul
ghiacciaio e noi affrontiamo l'ultima fatica della giornata: 200 metri di scale
metalliche aggrappate alla roccia. Poi, dalla terrazza del rifugio, possiamo
godere del sole e della vastità della Konkordiaplatz sotto di noi.
Durante la cena torniamo battaglieri: per l'indomani programmiamo il
Gross Grünhorn 4043 m.
Facciamo colazione, scendiamo le scale fino al ghiacciaio, mettiamo le
pelli ed iniziamo la lunga salita. Il primo tratto non è molto ripido, poi la
pendenza aumenta. Il percorso si snoda tra profondi crepacci e sotto spettacolari
seracchi; la meraviglia di queste bellissime montagne ci aiuta a dimenticare
la fatica, così, dopo più di 1200 m di salita, lasciamo gli sci.
Calzati i ramponi affrontiamo il tratto finale, circa 200 metri di roccette, ed
una bellissima ed aerea cresta nevosa, fino alla vetta. Lo sguardo spazia
intorno su una miriade di montagne, ed ancora una volta vorrei poter rimanere
quassù più a lungo.
Recitiamo la preghiera della GM, che ci lega tutti insieme, come in
un'unica cordata, poi iniziamo la discesa.
Nel frattempo le nubi si sono addensate, generando un'atmosfera lattiginosa
che rende ambigua la visibilità. Infine, un po' stanchi, risaliamo le
scale del rifugio e possiamo finalmente riposarci e rifocillarci.
La nostra "spedizione" in Oberland volge al termine.
Domenica 4 maggio scendiamo ancora una volta le scale e ci incamminiamo
lungo il Grosser Aletschfirn, quasi pianeggiante, ma non proprio,
con i nostri zaini pesanti, verso il Lötschenlücke.
Da questo colle a 3178 m, in prossimità del quale sorge
l'Hollandiahütte, il nostro percorso sarà una lunghissima discesa fino a
Blatten 1540 m, su neve a tratti non proprio sciabile.
In questo piccolo borgo il bus postale, con tanto di rimorchio per sci e
zaini, attende gli sci-alpinisti, e ci riporta a Goppenstein, da dove questa
nostra avventura ha avuto inizio.
Sarà la stanchezza, la malinconia o il piacere di fissare nella memoria
questi giorni? Il viaggio di ritorno è silenzioso, non c'è esigenza di sprecare
parole perché siamo felici di aver condiviso amicizia, fatiche e gioie.
Partecipanti: Silvana, Marta, Sergio, Giorgio, Daniele.
Daniele
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SERATE IN SEDE
6 marzo - Alpi dall'alto "Nella terza dimensione"
Esperienze entusiasmanti offerta dagli amici Alberto Guerci e Paolo Pari.
L'argomento molto interessante, era: "Il mondo visto da sopra". Riguardava
la proiezione delle immagini, raccolte e scelte, durante svariate
escursioni fatte a bordo di velivoli biposto, attrezzati con macchine fotografiche
speciali che non gelano in quota. Ben protetti dal freddo devono
essere pure i piloti all'interno di un abitacolo non dotato del conforto
dell'aria condizionata.
Una certa curiosità era suscitata in noi anche dal desiderio di conoscere,
da vicino, gli avventurosi personaggi, che si sono dimostrati simpatici e
coinvolgenti.
Le immagini aeree sono state belle ed emozionanti perché, se è vero
che tutti abbiamo volato sui grossi aerei, altro contro è vedere il mondo
sotto di noi, così come si presenta, stando a bordo di piccoli velivoli. Sembra
di realizzare il sogno della leggenda di Icaro.
Abbiamo visto, da sopra in giù, la punta del Monviso e la cima del
Monte Bianco. Abbiamo guardato i laghi, le planimetrie delle città, le albe
ed i tramonti da punti di vista completamente nuovi. Abbiamo avuto la
sensazione della libertà che si prova scavalcando monti senza dover percorrere
i tortuosi sentieri della valli. Abbiamo sperimentato il senso si ubiquità
che ti pervade quando, in un attimo, soli da un monte ad una pianura,
dalla pianura al mare ed in un batter d'occhio, ritorni in città (cosa erano
le code per il sentiero?)
Ma ci sono imprevisti? E se manca la benzina? Se si ferma il motore?
La risposta: "No problem!". I piccoli e leggeri velivoli, anche a motore
fermo, hanno tutta l'autonomia di tempo che consente di planare sugli aeroporti
amatoriali o su qualche campo sportivo.
Risolto questo dubbio, si è fatta strada, nella mente di alcuni tra i più
incalliti camminatori, la tentazione di semplificare gli itinerari escursionistici
percorrendo sentieri rettilinei, vicini alle nubi, a cavallo di questi leggeri
apparecchi.
Grazie.
Gianni e Bruna
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10 aprile - "SAHARA"
Giovanna e Ferruccio, grazie per averci portati ancora nel deserto, con
il suo niente ed il suo tutto, con la sua magia ed il suo fascino, con le luci
e le ombre, con l'aridità e con la vita.
Attraverso i vostri commenti abbiamo capito quanto grande sia stato
il vostro coinvolgimento emotivo nel "vivere" questa terra così particolare:
di riflesso ne abbiamo fatto esperienza anche noi. Grazie ancora.
Laura Reggiani
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VITA SEZIONALE
LUTTI
Il 4 maggio è mancata Maria Chiosso Adami: a Fiorenzo e alla famiglia le
più affettuose condoglianze di tutti i soci della Giovane Montagna.
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FIOCCO ROSA-AZZURRO
La socia Piera Quaranta è diventata mamma di Paolo il 4 aprile:
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FIORI D'ARANCIO
I soci Silvia Risatti e Francesco Villani si sono uniti in matrimonio il 3 maggio.
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CONSIGLIO di PRESIDENZA SEZIONALE
Il consiglio tenuto conto degli impegni stabiliti durante la riunione precedente del
03-03-2008, riassume i progetti in corso e procede all'analisi dell'andamento delle
attività sociali.
Le attività sociali riguardanti sci di fondo, sci in pista e corso di sci per bambini
compresa la gara di sci del 06/03/2008 hanno avuto un buon riscontro di partecipanti
anche grazie al buon innevamento di questo inverno. Molto apprezzate visto
il numero considerevole di partecipanti le gite riguardanti l'escursionismo.
L'impegno più importante ha riguardato di sicuro l'organizzazione del 37° Rally
sci - alpinistico che si è svolto il 5-6 aprile 2008 nella valle del Gran San Bernardo.
In particolare la scelte delle strutture logistiche, la designazione dei responsabili
e la ricerca di volontari ha impegnato buona parte dei consiglieri e dei soci
che si sono resi disponibili affinché questo importante appuntamento avesse un
buon successo. Successo apprezzato dal fatto, che il Presidente della sezione di
Torino Daniele Cardellino alla fine della manifestazione, ha ricevuto numerosi
complimenti da parte delle altre sezioni della Giovane Montagna che hanno partecipato
all'evento.
Altra priorità del consiglio è rivolta alla gestione e manutenzione del Natale Reviglio
in previsione della stagione estiva 2008. Come da accordi presi nelle precedenti
riunioni e anche in occasione della riunione dei soci del 24 gennaio 2008,
vengono approvati i primi lavori di ristrutturazione dei servizi igienici in modo da
renderne più confortevole l'accesso. Ulteriori lavori di ristrutturazione e approvazione
di essi sono legati ai costi che essi comportano e che verranno decisi prossimamente.
Essendo il Natale Reviglio una risorsa importante per la sezione di Torino, ma che
comporta costi di gestione e manutenzione sempre più alti e che incidono sul bilancio
del Reviglio e della sezione di Torino, il consiglio ritiene opportuno approvare
e deliberare un aumento generale dei prezzi del 2% ivi compresa la quota
settimanale per il soggiorno; ciò è legato anche al continuo rincaro delle materie
prime e all'aumento dell'inflazione. La scelta si è resa necessaria anche per poter
ottenere a chiusura della stagione estiva, un utile di gestione che porti un sostanziale
pareggio per il bilancio finale, come già avvenuto nella passata stagione.
Tra le proposte future, viste le potenzialità che la casa per ferie può dare in termini
economici alla sezione di Torino, il consiglio prevede di valutare la possibilità
di effettuare aperture straordinarie anche a non soci e coordinati comunque da
responsabili della sezione.
Ancora un particolare ringraziamento va fatto alla direttrice del Rally, Maria Teresa
Bolla che ha saputo ben coordinare tutti i volontari che come il sottoscritto erano
impegnati per la prima volta in un evento così importante.
Gianluca Rosso
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ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI - 16 ottobre alle 21,15 h
L?Assemblea ordinaria dei Soci è convocata presso la Sede Sociale, per
discutere e deliberare in merito al seguente:
O R D I N E D E L G I O R N O
1) Relazione del Presidente
2) Esame ed approvazione del bilancio consuntivo 2007/2008 e del
bilancio preventivo 2008/2009
3) Quote sociali 2009
4) Attività sociali del 2008
5) Cinquantennio del Reviglio - proposte e suggerimenti per festeggiare la
ricorrenza
6) Varie ed eventuali
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