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Notiziario Sezione di Torino Ottobre 2008
ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
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VITA SEZIONALE
ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI - 16 ottobre alle 21,15 h
L?Assemblea ordinaria dei Soci è convocata presso la Sede Sociale, per
discutere e deliberare in merito al seguente:
O R D I N E D E L G I O R N O
1) Relazione del Presidente
2) Esame ed approvazione del bilancio consuntivo 2007/2008 e del
bilancio preventivo 2008/2009
3) Quote sociali 2009
4) Attività sociali del 2008
5) Cinquantennio del Reviglio - proposte e suggerimenti per festeggiare la
ricorrenza
6) Varie ed eventuali
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ATTIVITÀ PREVISTA
23 novembre - Santa Messa al Monte dei Cappuccini
Alle 09,30 h del 23 novembre ci troveremo al Santuario di Santa Maria
del Monte, o Monte dei Cappuccini, per il consueto incontro annuale. Ci
sarà la Santa Messa in suffragio dei soci deceduti ed al termine ci ritroveremo
per celebrare i soci a noi fedeli da 20, 50 e più anni, e cioè:
20 anni: Cesare BONFANTE, Luciana CAVALLIATO, Chiara CELLINO, Lorenza
CELLINO, Andrea LAJOLO, Beatrice MARCHESA, Irene
MONTANARO, Stefano RISATTI, Fulgido TABONE;
50 anni: Maria ALOTTO, Vincenzo CLERICI, Clelia DEGIOVANNI, Mario
LAJOLO, Ferruccio PARI;
60 anni: Vittoria CAPIETTI.
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16 novembre - Gita di chiusura Forte di Bard e Museo delle Alpi
Le Alpi? Le conosciamo bene!
In lungo ed in largo, a bassa, media o alta quota, ci vedono presenti
nei diversi appuntamenti fissati nel nostro fitto calendario.
Questa volta non vi proponiamo una "gita" bensì un momento di sosta
per cercare di capirle, per osservarle con un occhio un po' diverso.
Con l'aiuto di una serie di ascensori panoramici si guadagna la sommità
della rocca di Bard dominata dall'omonimo Forte, al cui interno è stato
allestito il Museo delle Alpi.
Attraverso un affascinante ed inconsueto percorso espositivo siamo
condotti a scoprire leggende, volti, suoni, parole, eventi, contraddizioni e
trasformazioni che hanno caratterizzato le Alpi, la montagna, e l'uomo nel
loro continuo e progressivo interagire ed evolversi.
Per la visita delle 29 sale, ove quasi tutti i nostri sensi verranno stimolati,
sono previste un paio di ore.
Pertanto il programma, che sarà disponibile in sede con ulteriori dettagli,
prevede:
ore 9 Santa Messa nella Parrocchiale di Bard
ore 10,15 Inizio visita Museo
discesa a piedi per la panoramica strada del Forte (~1 km)
ore 13 pranzo al ristorante Les Caves situato nella vicina Donnas
a seguire, per chi interessato, possibilità di visitare l'adiacente cantina
Cave Coopératives de Donnas
Ritrovo di partenza.... : ex Maffei alle 07,00 h
Mezzo di trasporto .... : pullman e/o auto private
Coordinatore di gita... : Marta RAINETTO tel. 011.8120681
Prenotazioni ............. : entro giovedì 30 ottobre
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PROSSIME SERATE IN SEDE
13 novembre alle 21,30 h
Vi invito a partecipare con me per un viaggio tra le nuvole con la
serie di diapositive:
N come NUVOLA
e di seguito VIVALBANIA , un tuffo in una diversa dimensione del
vivere, in una terra che pochi di noi conoscono se non per sentito dire o
per pregiudizi più o meno fondati.
Ho ricevuto parecchie richieste di persone che vorrebbero vedere (erano
assenti il 15 maggio) oppure rivedere la serie presentata allora con il titolo
MEDITAZIONI. Se ci saranno le persone interessate non ho niente in
contrario a riproporre quel programma in termine di serata.
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Pomeriggio in sede 14 novembre alle 15,00 h
Dopo l'esperimento riuscito il pomeriggio del 16 maggio si ripropone
l'apertura pomeridiana della sede per coloro che amano vedere qualcosa di
piacevole ma anche chiacchierare in un clima più disteso di quello un po'
caotico delle serate dove a volte si riesce a malapena a salutarsi.
Il programma può essere lo stesso della serata precedente oppure diverso
a seconda delle preferenze dei presenti (la volta scorsa qualcuno ha
espresso il desiderio di vedere la Bretagna). Vi aspetto numerosi!
Laura Reggiani
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ATTIVITÀ SVOLTA
13 aprile - Terre Ballerine
Questa volta le sezioni di Torino e Ivrea della Giovane Montagna propongono
una "gita geologica" nel nostro bel Canavese, con partenza da
Montaldo Dora.
Nella prima parte della nostra escursione ammiriamo il cedro
dell'Atlante, piantato in loco nei primi decenni del'Ottocento in occasione
della progettazione del giardino della Villa dei Baroni Cesana. È interessante
notare che il cedro dell'Atlante viene introdotto in Italia come specie ornamentale.
Più avanti visiteremo la Chiesa di San Rocco, che nel Seicento
veniva invocato come guaritore della peste bubbonica, e la Cappella di
Santa Croce.
Il nostro percorso è indicato da un cartello recante la dicitura "quello
del lago Pistono", un lago di origine glaciale: le acque provenienti dalle aree
circostanti si sono raccolte in una depressione derivata dall'azione di
scavo operata dal ghiacciaio sulle zone a minor resistenza della roccia durante
il Quaternario. Continuando l'escursione ci portiamo sulla sponda orientale del lago Sirio, dove si può ancora notare l'antico sistema di viticoltura,
che prevedeva pali di sostegno delle viti scolpiti a mano nella roccia.
Ma troviamo più avanti due cartelli misteriosi: "alla ricerca del lago
Coniglio" e "terre ballerine". Questo curioso nome deriva da un singolare
fenomeno: in un lembo di bosco situato nei pressi del lago Pistono il terreno
è così elastico che facendo un piccolo salto si rimbalza come su un materasso
e le piante vicine si muovono a tempo. Si tratta di una torbiera colonizzata
dalla vegetazione che ha formato un fitto intreccio radicale sotto
la quale di trova una massa spugnosa impregnata d'acqua. Torbiera che
occupa un lembo del famoso lago Coniglio. Nel 1895 il lago, già in fase di
eutrofizzazione, fu prosciugato quasi completamente per ricavare la torba
necessaria per far funzionare le industrie siderurgiche Mongenet di Pont
St.Martin.
La nostra escursione ad anello ci riporta nuovamente al lago Pistono,
dove la comitiva si divide in due gruppi: alcuni ritornano a Montaldo Dora,
altri scelgono di proseguire fino al lago Nero e osservare la "linea insubrica",
un'importante "cicatrice" della crosta terrestre. Si tratta
dell'intersezione tra la superficie terrestre e un piano di scivolamento, presente
nell'arco alpino, lungo il quale si è verificata la collisione tra due zolle
continentali, la Zolla Europea (a nord) e la Zolla Africana (a sud) in un arco
di tempo compreso tra 135 e 25 milioni di anni. Tra i due piani di frattura
affiorano le rocce della Zona del Canavese.
La giornata purtroppo volge al termine, ma siamo contenti di aver
"ballato" in compagnia dei nostri amici di Ivrea che ci hanno fatto da guida,
e speriamo che anche a chi leggerà queste poche righe venga la curiosità
di andare "alla ricerca del lago Coniglio".
Sabina e Argentino Cesaretto
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19-20 aprile - Château des Dames (3488 m)
Place Moulin. La stradina che costeggia il lago, ancora completamente
vuoto, alterna tratti ancora innevati con altri ormai scoperti e fangosi.
Quindi sci sugli zaini e, un passo dopo l'altro, raggiungiamo l'accogliente
rifugio Prarayer.
Cena.
Sveglia, colazione, si parte ai primi chiarori, sci ai piedi. Piccoli saliscendi
avvicinandosi al torrente, ponte di legno, ci si innalza progressivamente
sulla destra, un breve strappo più ripido, poi un valloncello secondario
porta all'Alpe Deré la Vieille. La pendenza aumenta, con un semicerchio
da sinistra a destra ritorniamo verso il centro del vallone; il vento ha lavorato
molto ed ha creato un avvallamento dal bordo verticale: tolti gli sci,
un salto nella neve profonda risolve il problema. Tutte le punte sono rimaste
sempre nelle nuvole, qualche fugace squarcio lascia intravedere saltuariamente
la Tour du Creton, ma sono illusioni di breve durata. Un centinaio
di metri al di sotto del Col des Dames arrivano le prime folate di tormenta,
la visibilità diminuisce e così decidiamo di fermarci e tornare indietro.
Sosta al rifugio. Uno spuntino e poi ci aspetta la solita ora e un quarto
per percorrere a ritroso il lungolago.
Giorgio
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11 maggio - Gita Bimbi al M. Freidour
In 18, di cui 10 bambini, ci troviamo domenica 11 Maggio con tempo
un po' incerto al solito ritrovo di p.za Pitagora. La destinazione è Talucco
di Pinerolo per il M.te Freidour (1445 m).
Procediamo in auto fino al colle del Clo? dal quale parte una carrareccia
in direzione della nostra meta. La strada, prima nel bosco e poi in cresta,
diventa un sentiero al colle Colletto e offre tratti panoramici sul pinerolese.
Proseguiamo fino al colle Sperina da cui un tratto finale più ripido,
che sovrasta la bastionata di roccia di Rocca Sbarua, conduce in vetta.
Sulla cima ci accoglie il monumento a ricordo degli aviatori anglo americani
caduti nella seconda guerra mondiale con un aereo che portava aiuti
ai partigiani sulle montagne del pinerolese.
Dopo un adeguato pranzo iniziamo la discesa decidendo di scendere
verso il colle Ciardonet; dopo circa mezz'ora troviamo una placca di roccia
adatta per l'arrampicata dei bambini e decidiamo di fare una sosta. Tutti i
bambini hanno potuto provare, sia chi ripassava la lezione che chi provava
per la prima volta. Infine riprendiamo il cammino ma il temporale, che ci
aveva graziato fino ad allora, ci sorprende e ci costringe ad una fuga precipitosa
verso le automobili. Bella gita con panorama vario vicino a Torino.
Guido Valle
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18 maggio - Ferrata di Caprie
La scarsità di iscritti e soprattutto le piogge insistenti della tarda
primavera ci hanno costretti ad annullare l'uscita a questa facile e divertente
ferrata. Contiamo comunque di riproporla il prossimo anno, sperando
in un tempo più favorevole e in partecipanti più numerosi.
Silvana Ponsero
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8 giugno - Alpe di Mera
Molti anni fa?, il famoso alpinista e critico musicale Massimo Mila
scriveva "l'ostinazione dei Piemontesi rasenta, talvolta, la testardaggine".
Tale sentenza viene quanto mai a proposito ripensando alla gita prevista
dal nostro calendario come escursione all'Alpe di Mera.
Domenica 8 giungo, pioggia fin dal giorno precedente e fallimento del
1° tentativo. Riproviamo la Domenica successiva con tempo incerto; il
piccolo gruppo rimasto decide, comunque, di partire per verificare sul posto,
e giunto ad Antagnod ha la fortuna di constatare che "piove"!!
A questo punto direte che 2 tentativi potrebbero bastare, ed invece,
poiché non è sufficiente essere ostinati, stiamo programmando, per il
prossimo anno, il 3° tentativo. Fidatevi, i testardi saranno premiati!!!
Lodo
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22 giugno - Alpe Berrier
Finalmente dopo una primavera davvero bagnata è prevista la 1ª domenica
di sole e di alta pressione su tutta l'Italia.
A dire la verità sulla Valle d'Aosta erano preannunciati brevi temporali,
ma i 6 soci iscritti alla gita programmata partono impavidi verso questa
valle. E invece proprio imboccando l'autostrada il cielo si fa sempre più
plumbeo e dopo alcuni chilometri inizia una pioggia torrenziale che ci fa
dubitare di poter continuare.
Ad Aosta avremmo dovuto incontrarci con una coppia di soci, i quali
dopo alcuni vani tentativi per contattarci con i cellulari riescono infine a
sentirci e ci propongono di dirottarci verso l'alto Canavese dove sono apparsi
vasti sprazzi di sereno. Così anche se eravamo già arrivati a Quincinetto,
facciamo dietrofront per dirigerci verso Ceresole dove ci uniamo ai
soci Laura ed Enrico.
Qui c'è davvero il sole e decidiamo insieme di salire alla diga del Serrù
dove parcheggiamo. Intanto sono già le 10,30 e pensiamo di fare una breve
passeggiata costeggiando a mezza costa il lago verso il Pian della Ballotta.
Per raggiungere questa meta bisogna però attraversare alcune placche
di neve e la sottoscritta (molto coraggiosamente?) si rifiuta di farlo.
Così il paziente capogita Ettore si accontenta di fermarsi con me in una
zona ben soleggiata dove però possiamo ammirare alcune marmotte e un
piccolo camoscio un po' malconcio sdraiato sulla neve.
Dopo un breve spuntino, Ettore riesce "a mo" di gru a tirarmi su? perché
qualche "piccolo" problema alle mie ginocchia non mi permette di rimettermi
velocemente in posizione eretta (piccola nota sugli anni che passano?).
Così ci ricongiungiamo alla comitiva dei 6 che sdraiati in riva al lago
stanno facendo la pausa "caffè" (immancabile e gradita tutte le volte che
Laura è presente.
Ritornati alle macchine ci viene proposta la visita alle cascate di Nasca.
Accettiamo tutti e così riusciamo ad ammirarle nella loro forma più
smagliante, grazie alla potenza dell'acqua di questo particolare periodo.
La conclusione di questa giornata così ricca di varie emozioni è stato il
graditissimo rinfresco offertoci dagli amici Prinetto nella loro confortevole
casa di Busano. Poi tutti a casa ad affrontare le prime giornate di afa.
Jolanda
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Gite alpinistiche 2008
Brutta estate per le nostre gite.
Non mi era mai capitato di dover condensare in poche righe la relazione
di tutte le gite alpinistiche della stagione.
A volte ne sono state annullate o rimandate alcune, in altri casi si è
variata la meta: quest'anno è stato veramente un "disastro".
Dalla metà di maggio (ferrata di Caprie), a tutto giugno (Punta Roma,
Becca di Montandayné), ed anche a luglio (Dômes de Miage), le condizioni
meteorologiche sono state cattive, in alcune zone, come ben sappiamo, i
danni sono stati ingenti; ovviamente non era il caso di parlare di gite.
Come leggerete in altre relazioni questi week-end di maltempo sono
stati sfruttati per svolgere alcuni lavori allo Chapy.
Mi auguro che si sia trattato solo di un anno sfortunato e che il prossimo
si possano fare le gite che verranno proposte.
L'autunno ci aspetta, con ancora diversi appuntamenti sociali, buone
prossime gite a tutti.
Daniele e Marta
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5-13 luglio - Soggiorno bimbi al Natale Reviglio
Incominciamo dalla fine. E la fine sono le parole dei bimbi che dicono:
"Il prossimo anno si rifà"? e addirittura "Facciamo un mese intero".... Insomma,
entusiasmo assoluto per questo primo esperimento di settimana
autogestita per famiglie con bimbi al Natale Reviglio (e mi sforzo di chiamarlo
così, ma già mi scappava di chiamarlo solo "Chapy"). Intendiamoci,
primo esperimento del ventunesimo secolo, perché non ci siamo certo inventati
nulla e, anzi, abbiamo attinto abbondantemente all'onda del ricordo
dell'analoga esperienza vissuta trenta e più anni fa da alcuni di noi.
Undici bambini, una nonna cuoca a tempo pieno (Franca), una direttrice
di settimana nonché aiuto cuoca, perno insostituibile di tutta la gestione
del rifugio e, fra le altre cose, anche nonna (Laura), un nonno tuttofare
(Cesare), un gruppetto di genitori volenterosi, con un po' di avvicendamenti
dovuti alla necessità di far quadrare gli impegni di lavoro, qualche visitatore
occasionale. Un mix che ha funzionato molto bene grazie alla disponibilità
e allo spirito di collaborazione di tutti.
Prima di lasciarvi alle emozioni raccontate da uno dei papà partecipanti,
voglio ancora fare un grande ringraziamento a tutti e, soprattutto, a
Laura, Franca e Cesare, senza i quali questa settimana non si sarebbe potuta
fare.
Mariateresa Bolla
Dal diario di un papà
Eccola infine giunta, la settimana sperimentale per i bimbi.
Dopo le riunioni per la logistica, i dubbi sui partecipanti poco numerosi,
la lotta per difendere i giorni di ferie dalle invasioni del lavoro, eccoci
imboccare l'autostrada per la Valle d'Aosta carichi di bagagli, vettovaglie e
aspettative. Il sabato passa a scaricare e sistemare le camere; domenica la
pioggia ci accoglie abbondante e insistente e l'atmosfera tipo "rifugio" si
anima con la presenza di accompagnatori e ospiti in transito; alla sera dopo
l'allegra cena, tutte le mamme tranne una abbandonano la scena (senza
particolari pianti, a dire il vero...) scortate in città da Gianni in formato autista/
intrattenitore.
La comitiva rimasta si appresta ad affrontare la settimana.
Dopo un lunedì ahimé ancora piovoso, che spegne sul nascere il primo
tentativo di gita (poi recuperato in parte nel pomeriggio con una bella passeggiata
a Plampincieux e relativo gelato), il martedì viene messo nel mirino
il Monte Chetif.
La mattina è soleggiata, fresca e frizzante; l'acqua che sgorga dal rubinetto
è gelata come sempre, da non riuscire a togliere il sapone dalla
faccia; dalla finestra si scorge il profilo dell'Aiguille Noire stagliato contro il
cielo azzurro, insomma, è rimasto tutto come ricordavo.
Partiamo in auto per raggiungere il Pre Pascal dal quale con una strada
sterrata dapprima agevole e carrabile si prosegue poi su un sentiero che
rapidamente si inerpica ripido sulle pendici della cuspide sommitale dello
Chetif. Superata qualche vertigine dovuta all'inconsueta prospettiva, tutta
la comitiva raggiunge la cima, dove dopo la preghiera e le foto di rito possiamo
gustare il panorama sublime che la posizione centrale e dominante
sul Monte Bianco lo Chetif da sempre regala ai suoi salitori.
Il giorno successivo replichiamo indirizzandoci verso il rifugio Bonatti,
recentemente costruito nel vallone del Malatrà; raggiuntolo in meno di
un'ora, decidiamo di proseguire non senza avere assistito ai volteggi
dell'elicottero che scaricava i rifornimenti con molteplici viaggi rombanti.
Tra mugugni crescenti, soste agognate e congetture sul percorso ancora
da fare arriviamo al bellissimo colle d'Entre deux Sauts a 2540 m. La giornata
è splendida, senza una nuvola, con un cielo azzurro e limpido che raramente
capita di godere; la vista sulla catena del Bianco è mozzafiato.
Ora sono i grandi ad attardarsi col naso per aria e il binocolo inforcato per
individuare le cime e le vie più famose che per anni ci hanno appassionato,
anche solo con la loro fama e scia di suggestione. Dopo il lauto pranzetto,
si scende dal versante dell'Arminaz, chiudendo un bellissimo anello che ci
riporta alle auto. Mentre i bimbi procedono agli ormai consueti giochi
d'acqua preserali sul greto del torrente, c'è chi fugge tentando di ritornare
agli impegni di lavoro (senza successo?) e poi pentito fa ritorno il giorno
dopo.
Le sere trascorrono tra giochi vari, osservazioni della volpe, spettacoli
autogestiti e gli immancabili racconti dell'orrore con tanto di comparsa dello
spettro della morte ... brrr!!!
In conclusione, l'esperimento ... è perfettamente riuscito, al prossimo
anno! Un grazie di cuore agli organizzatori e ai volontari che hanno profuso
energie e tempo per la riuscita della settimana.
Marco Valle
Per dovere di cronaca: mentre il papà di cui sopra vagava per pianure
e aeroporti con ventiquattrore e vestito buono, senza riuscire a decollare
per nessuna destinazione utile, tutti gli altri si dedicavano ad alcune tipiche
specialità olimpiche: falciatura dei prati, taglio della legna, risalita di corde
fisse e corda doppia. A proposito: si può ufficialmente dichiarare che nei
cinquant'anni di vita del rifugio Reviglio almeno tre generazioni diverse si
sono appese come salami al balcone (e la famiglia Barbi le rappresenta tutte!).
Infine, gli ardimentosi rimasti più qualche rincalzo, incuranti del tempo
non molto promettente, riescono a mettere a segno un'ultima gita, raggiungendo
il rifugio Bertone e i Monti della Saxe, senza quasi bagnarsi, fra
nebbioline autunnali e qualche mugugno.
Dimenticavo: è tutto documentato nel video del nostro regista!
(MTB)
o avuto la fortuna di essere invitata quest'anno a collaborare alla settimana
autogestita di famiglie con bambini. E dico Fortuna, anche se
non ho messo il naso fuori dalla casa, perché è stata un'esperienza veramente
unica nello spirito più genuino della Giovane Montagna.
Ho avuto l'opportunità, rara di questi tempi, di veder convivere in armonia
tre generazioni e quindi sperimentare la gioiosa vivacità dei bimbi, la
fermezza e l'entusiasmo dei genitori, la saggezza e l'esperienza dei nonni. I
bimbi, con la guida degli adulti, hanno vissuto veramente la montagna e
hanno scoperto che si può vivere senza TV e videogiochi godendo della
compagnia degli amici; i nonni hanno gioito nel vedere l'esuberanza della
gioventù e, pur lavorando, si sono sentiti paghi della loro soddisfazione.
Ho ricevuto tanto, in umanità, da tutti i partecipanti e nel bilancio della
mia vita scrivo questa esperienza tra le cose altamente positive. Spero
che l'anno prossimo si possa ripetere qualcosa del genere e, se mi vorranno
ancora, mi prenoto fin d'ora.
Grazie a tutti, grandi e piccoli!!
Laura
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7 settembre - Bivacco Ravelli
La gita, causa il brutto tempo di sabato, è stata ridotta alla sola giornata
di domenica: fortunatamente le previsioni si sono rivelate precise, e
fin dalla mattina abbiamo goduto di una bella giornata di sole. Valgrisenche:
Usellières è ancora nell'ombra e l'aria frizzante non ci lascia indugiare
lungo il bel sentiero che, attraversando un maestoso lariceto, permette di
raggiungere l'alpeggio di M. Forciaz evitando la maggior parte della strada
interpoderale. Finalmente sbuchiamo al sole sugli ultimi dossi erbosi prima
di prendere piede sulla morena, sovrastati dalla mole della Grande Rousse,
imbiancata fino a circa 3000 m. Eccoci al bivacco: l'ultima volta che sono
salito risale a quasi 20 anni fa, e la differenza sull'estensione dei ghiacciai
si vede!
Dopo un veloce spuntino, schiacciati contro la parete del bivacco illuminata
dal sole alla ricerca di un po' di riparo dalla brezza fresca che non
accenna a smettere, ci mettiamo al lavoro. Pulizia interna ed esterna, ma
soprattutto controllo e verifica della struttura per valutare se e quali interventi
di manutenzione sono necessari.
In estrema sintesi: ripristinata la corretta tensione di tutti i tiranti (rimane
da sostituire un anello di collegamento tra un tenditore e
l'ancoraggio); deve essere rinnovata la protezione con impregnante della
facciata, in legno a vista; la porta di ingresso non chiude più correttamente
(batte contro il gradino inferiore ed il sistema di chiusura ha già danneggiato
lo stipite di legno). Infine sarebbe da completare la segnaletica di accesso:
dopo la prima indicazione ad Usellières il nome del biv. Ravelli manca in
corrispondenza dei principali bivi della strada interpoderale e del sentiero. Il
ripristino della porta è indubbiamente il lavoro più impegnativo da mettere
in cantiere: studieremo il da farsi e torneremo il prossimo anno per effettuare
la riparazione.
Giorgio Rocco
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7 settembre - Ref. du Thabor
Alle 7:30 partiamo da Ferriera con gli altri amici della Giovane Montagna
per l'escursione al ref. du Thabor. Alle 9,20 - in undici - con zaino in
spalla e felici per la splendida giornata che si preannuncia partiamo dalle
Grange di Valle Stretta.
Un po' "ciacolando", un po' faticando, un po' ammirando le belle
montagne che dalle Quattro Sorelle ai Serù ci fanno da cornice, stanchi e
affamati raggiungiamo il Rifugio alle 13,00 e dopo esserci rifocillati con
panini e dolcetti proseguiamo per i Laghi Margherita (solo uno perché per
raggiungere il secondo, a giudizio degli esperti il più bello, bisognava camminare
ancora un po').
Ritorno in tre ore con sosta al Pian de Tavernette per la nostra preghiera,
soddisfatti per aver visto una valle così bella, con tante montagne
frastagliate come pizzi , praterie ricche di acqua, e tante marmotte che fischiando
si rintanavano dopo il nostro passaggio. Gratificati dalla bella
giornata, ritornati al parcheggio è giunta l'ora dei saluti, baci e arrivederci
alla prossima gita.
Un ringraziamento speciale a Maria, che ha proposto questa gita, ad
Alberto Zenzocchi nostra ottima guida; insieme ci hanno fatto conoscere
un posto nuovo, poiché nessuno di noi era stato in questa zona della Valle
Stretta.
Annita
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VITA SEZIONALE
Notizie dal Natale Reviglio - 2008
Cari amici, vi voglio raccontare come sta la nostra Casa allo Chapy.
Nei mesi di giugno e luglio, approfittando, purtroppo, del brutto tempo
che non ha permesso lo svolgimento delle gite sociali in programma, siamo
andati tre volte al Reviglio, per fare alcuni lavori di manutenzione e di miglioria,
come già era stato programmato.
L'intervento principale è stato quello di sostituire, in un bagno per
piano, la turca con un wc, nell'ottica di rendere più confortevole il soggiorno,
soprattutto ai meno giovani.
Contemporaneamente abbiamo provveduto ad una numerosa serie di
piccoli interventi (tinteggiatura dei bagni, riparazioni idrauliche, lavori di
muratura, ecc) ed alla pulizia, in modo da mantenere la Casa sempre in
buono stato e disponibile a tutti.
L'apertura estiva ha contato un numero di presenze sostanzialmente
simile all'anno passato; durante le sei settimane ci sono stati alcuni turni
con poche presenze (10 - 12 persone), mentre altri hanno registrato il tutto
esaurito.
Da segnalare, in positivo, l'esperienza della settimana bambini, che si
è svolta dal 6 al 13 luglio.
Un soggiorno abbastanza favorito dal tempo meteorologico, che ha
entusiasmato i piccoli ed ha fatto rivivere ai grandi molti piacevoli ricordi.
Il prossimo anno ricorre il Cinquantesimo anniversario
dall'inaugurazione del Natale Reviglio (29 giugno 1959): un'importante data
nel "cammino" della Giovane Montagna di Torino.
Per festeggiare questo evento la Presidenza Centrale ha già programmato
lo svolgimento, allo Chapy, dell'incontro intersezionale estivo 2009.
Io so che molti di noi sono particolarmente affezionati al Reviglio; credo
che sarebbe bello, anche a livello sezionale, organizzare qualche manifestazione
o incontro per questa ricorrenza.
Vi invito quindi tutti alla prossima Assemblea del 16 ottobre, con proposte
e suggerimenti.
Daniele
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SERATE IN SEDE
15 maggio - La mia Torino e Meditazioni di Laura Reggiani
La prima riflessione è: ancora Torino? La conosciamo fin troppo bene!
È vero, ma fotografata da Laura riesce ad essere ancora nuova e più misteriosa
che mai.
Il suo occhio esperto ci presenta immagini e scorci inediti della nostra
città e la colonna sonora messa a punto da Guido Risatti (tastiera) e Renato
Casalicchio (armonica a bocca) con musiche prettamente piemontesi
rende ancor più suggestiva la proiezione.
Nella seconda parte della serata Laura, ricordando il marito scomparso,
ci parla della sua sofferenza, del suo cammino per uscirne e sublimarla,
dedicandosi alla famiglia ed agli amici.
Noi la ringraziamo molto per aversi coinvolto delle sue emozioni e per
l'amore che ci dimostra costantemente con la sua grande disponibilità.
Bruna Riccabone
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Cronaca del Pomeriggio del 16 maggio
Come da programma ci siamo trovati in sede il pomeriggio del 16
maggio in pochi ma buoni!!
Per me è stato un incontro veramente positivo con alcuni soci che da
tempo non avevo la gioia di vedere e con altri per me sconosciuti che, abitando
fuori torino, hanno difficoltà a raggiungerci nelle ore serali.
Abbiamo visto le diapositive e fatto merenda insieme ma tutto è stato
occasione per parlare, rinvangare il passato con ricordi più o meno felici,
condividere gioie e malinconie in uno scambio veramente umano.
Chi non è venuto si è perso l'occasione di un pomeriggio in amicizia
ma può rifarsi partecipando al prossimo, il 14 novembre.
Laura
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5 giugno - Canti e poesie
Un altro anno è passato e ci si appresta ad affrontare la pausa estiva,
con mille idee di fantastiche vacanze oppure, più semplicemente, con
l'augurio di ritrovarci tutti a Settembre vispi, in salute e riposati.
Come da tradizione, l'associazione Giovane Montagna di Torino organizza
una serata in sede di tipo conviviale.
Quest'anno, grazie all'iniziativa dell'inesauribile ed instancabile operosità
della consociata Laura Reggiani, è stata organizzata una serata in amicizia,
con cena fredda, canti vari e recita di poesie in dialetto piemontese;
è mancato il tempo per le barzellette di Franco.
In questa circostanza, si è vissuto un aggregante spaccato di vita
conviviale, in armoniosa allegria. Alla cena fredda, predisposta con gradevole
cura culinaria, sono seguiti i canti, eseguiti dal coro locale magistralmente
diretto e accompagnato alla tastiera dai fratelli Risatti: Rodolfo e
Guido. Il programma musicale, predisposto dal maestro Rodolfo, comprendeva
musiche di G.Verdi con il famoso "Va Pensiero", giusto per iniziare
alla grande, a cui sono seguite: La Montanara, Amici miei, Montagne dal
me Piemunt, Vecchio scarpone e, per finire, il canto preghiera dedicato alla
montagna, Signore delle cime.
Il fattore che ha molto contribuito a rendere la serata per alcuni versi
toccante e a dare un certo tono culturale, è dato dalla lettura di alcune poesie
in piemontese tratte dalla raccolta di un nostro associato: il poeta
Beppe Sinchetto. Tali poesie sono state lette dallo stesso Sinchetto coadiuvato,
efficacemente, dal prof. Notario.
La serata, presentata con equilibrata maestria dall'amico dott. Allara,
si è svolta alternando la lettura delle poesie ai vari canti in programma.
L'alternarsi dei canti e delle poesie ha creato, in alcuni momenti, gradevoli
emozioni, grazie anche ai sottofondi musicali prodotti da Guido Risatti e
dall'armonica a bocca di Renato.
Complessivamente è stata una gradevole serata trascorsa insieme. Si
può quindi dare un giudizio positivo, con l'augurio di poterla riproporre in
futuro.
Giuliano Santero
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VITA SEZIONALE
CONSIGLI di PRESIDENZA SEZIONALE
Il Consiglio Sezionale, nel periodo da maggio a settembre, si è riunito tre
volte (12 maggio, 21 luglio, 15 settembre) per poter occuparsi al meglio di
tutte le sue incombenze.
Archiviato con successo il discorso Rally, come ben sapete, l'impegno
principale è stato il Reviglio.
In primo luogo i lavori che sono stati svolti per rendere più comodi e confortevoli
i servizi igienici e quelli di manutenzione varia; poi la programmazione
dell'apertura estiva.
I nodi da affrontare sono sempre molti, ma uno dei più difficili da risolvere
è stato trovare i Direttori delle settimane.
Il Consiglio è veramente preoccupato al riguardo, vi pongo la domanda che
ci siano fatti noi: è possibile che tra tutti i nostri soci non si riesca a trovare
almeno sei persone disponibili a dedicare una settimana alla conduzione
del Reviglio?
(Vi ricordo che per questa mansione non sono necessarie particolari doti
fisiche o un curriculum alpinistico, ma, questo sì, tanta volenterosa disponibilità).
In compenso si sta muovendo il settore dell'autogestione che, dopo le ormai
consuete aperture per il Capodanno, ha visto una riuscita settimana
bambini.
Per il resto la Commissione Reviglio sta seguendo: il progetto di rinnovamento
della funivia di Punta Helbronner, che in parte potrebbe interessare i
nostri terreni; le normative di legge che riguardano le strutture come la nostra;
l'inserimento di una pagina dedicata sulla Rivista ed una sul sito internet;
la pubblicazione di un pieghevole per far conoscere meglio la nostra
casa per ferie, la bellezza del luogo e le molte possibilità di gite.
Per l'anno prossimo, inoltre, si comincia già a pensare al modo migliore
con cui festeggiare un importante ricorrenza: il Cinquantennio
dall'inaugurazione del Natale Reviglio.
Tutto ciò non è che una piccola parte degli impegni del Consiglio.
- Fondamentale è la verifica che viene costantemente fatta sull'attività sociale:
le gite svolte e quelle, purtroppo per vari motivi, annullate; i commenti
ed i suggerimenti per migliorare; l'organizzazione di incontri e corsi.
Ormai prossima è la stesura del Calendario Gite 2009; invito tutti i soci a
portare in sede le loro proposte di itinerari e la disponibilità a condurre
qualche gita, in modo che anche il prossimo calendario sia ricco ed interessante.
- La gestione economica è puntuale e dettagliata, sia per quanto riguarda
la Sezione che il Reviglio.
- Il Notiziario: il tramite per sentirci legati anche con chi meno viene in gita
o non può più partecipare alle attività. Non sempre siamo solleciti nel contribuire
alla sua pubblicazione ed è un peccato.
Oltre ad essere piacevole leggere le relazioni delle gite svolte, il Notiziario è
lo strumento principale per proporre ed illustrare le gite in programma, le
serate ed i vari appuntamenti; inoltre è un documento che farà parte della
nostra storia. Vi invito perciò a contribuire puntualmente alla sua pubblicazione.
Molti altri sono gli argomenti affrontati dal Consiglio, e ci sarà sicuramente
occasione per parlarne.
In conclusione vorrei però ricordare a tutti i soci una realtà fondamentale,
cioè che tutto il lavoro del Consiglio Sezionale è per loro e per la Giovane
Montagna.
Ma non esiste solo il Consiglio per mandare avanti la Sezione, anzi. Ogni
sforzo sarebbe inutile se poi non incontrasse l'interesse e la partecipazione
dei soci.
Vorrei che, se vi fa piacere, vi sentiste parte importante della nostra Associazione,
anche contribuendo con proposte, entusiasmo e disponibilità a
collaborare per gite, attività o necessità della Sezione.
Un grazie a chi collabora con impegno ed un saluto a tutti
Daniele Cardellino
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