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Notiziario Sezione di Torino Ottobre 2013



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.








VITA SEZIONALE


   Cari amici, cari Soci


A breve terminerà il mandato di questo Consiglio di Presidenza Sezionale.
In questi due anni, oltre a quella che si può considerare la "normale
amministrazione" (gite sociali, serate, Reviglio, sede, gestione economica,
ecc.), si è intrapreso il cammino che ci porterà, nel 2014, a festeggiare il
Centenario della Giovane Montagna.
I Consiglieri si stanno impegnando su diversi fronti per concretizzare i
progetti che più volte sono stati illustrati ai soci in occasione dei vari incontri
sociali, e per i quali ho ripetutamente chiesto anche la vostra collaborazione.
Purtroppo queste richieste sono rimaste totalmente inascoltate, e con
grande dispiacere devo constatare una generale indifferenza da parte dei
soci: l'opportunità di festeggiare questo storico traguardo non entusiasma
e non stimola la voglia di darsi da fare.
Vorremo fare in modo che il Centenario possa essere non solo un evento
auto-celebrativo, ma una vetrina che consenta di mostrarci anche a
chi non ci conosce con la ricchezza delle nostre attività, con la nostra storia
e gli ideali che animano questa Associazione.
So che rischio di ripetermi, ma sono convinto che con un po' di impegno
da parte di tutti, collaborando insieme, mettendo ognuno a disposizione
le proprie competenze e conoscenze, potremo veramente organizzare
belle cose.
Al momento i nostri sforzi si stanno concentrando sull'organizzazione
del concerto del coro dei Crodaioli che si svolgerà a Torino il 24 maggio
prossimo.
A settembre, come ultima tappa del Cammino del Centenario, ci sarà
la salita al Rocciamelone, a cui saranno invitate a partecipare tutte le sezioni.
Poi, a fine ottobre, a Torino, si terrà l'Assemblea dei Delegati; verranno
organizzati un convegno e una mostra filatelica al Museo della Montagna;
sarà presentato il volume edito per il centenario GM.
Su un altro fronte, ma sempre per valorizzare la nostra storia e cultura,
si sta lavorando per creare un sito che raccoglierà tutti i Notiziari della
Sezione di Torino pubblicati in questi 100 anni.
Sarà possibile consultarli e fare ricerche per argomenti e categorie, in
modo da consentire a tutti, soci e non, di scoprire il nostro affascinante
passato.
A tutto ciò si sommeranno gli appuntamenti Intersezionali e tutte le
attività solite del Calendario gite.
Io credo che dovreste essere fieri della Vostra Sezione e mi farebbe
piacere che la realizzazione di tutti questi progetti fosse merito anche della
vostra collaborazione.
In particolare vi rinnovo una richiesta urgente: cerchiamo documentazione
storica e soprattutto fotografie, per poter ricostruire, tramite le immagini,
il cammino associativo di questi 100 anni.
Ci attende un 2014 speciale, ricco di soddisfazioni ma anche impegnativo!
Per questo voglio ringraziare ancora una volta tutti i soci che dedicano
il loro tempo ed impegno alla nostra Sezione, sperando che possano essere
sempre più numerosi, e soprattutto voglio fare un caloroso augurio di buon
lavoro al prossimo Consiglio, che verrà eletto dall'Assemblea ad ottobre.
Daniele Cardellino

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ATTIVITÀ PREVISTA


   24 novembre - S. Messa al Monte dei Cappuccini


Alle 09,30 h di domenica 24 novembre ci troveremo al Santuario di
Santa Maria del Monte, o Monte dei Cappuccini, per il consueto incontro
annuale. Ci sarà la Santa Messa in suffragio dei soci defunti che come
l'anno passato sarà celebrata nella chiesa. Al termine ci ritroveremo per
festeggiare i soci a noi fedeli da 20 e 60 anni, e cioè:
20 anni: Claudio BERNARDI, Maria Teresa Cecilia PALOMBIERI
60 anni: Rita FINELLO ORSOLANO

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   10 novembre - Moncuni (MTB)


Località di partenza ... : Castello di Rivoli 250 m
Arrivo...................... : 642 m
Dislivello.................. : circa 400 m, per uno sviluppo di circa 25 km (eventualmente
accorciabile partendo da Reano)
Descrizione: Dal Castello di Rivoli si segue la pista che si inoltra nella collina
morenica tra Rosta e Villarbasse, sino a Reano; da qui l'itinerario prosegue
con alcune rampe più ripide e tratti più riposanti, sino a sbucare in
cresta e poi in cima da dove con giornate limpide si può godere un vasto
panorama sui laghi di Avigliana e sulla pianura. L'itinerario non presenta
difficoltà particolari; in ogni caso il giovedì precedente in sede saranno valutate
eventuali variazioni di percorso in funzione delle condizioni. Ragazzi,
partecipate numerosi e portare un amico!
Attrezzatura ............. : bicicletta da montagna, guanti, caschetto (chi ne
fosse sprovvisto lo segnali, qualcosa si può recuperare).
Ritrovo di partenza.... : P. Pitagora alle 08,30 h
Coordinatore gita: ..... : Marco VALLE (cell 347 6510744)
Mezzo di trasporto .... : vetture personali

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   17 novembre - Gita di chiusura


PROGRAMMA
Ore 7,45 - Ritrovo: Corso Bolzano davanti all'ingresso del parcheggio sotterraneo
(Porta Susa)
Ore 9 - S.Messa alla chiesa Madonna delle Grazie (S.Stefano Roero) animata
dalla nostra corale.
Ore 10 - Raggiungiamo il Santuario dei Piloni di Montà d'Alba, interessante
esempio di "Sacri monti" piemontesi. È composto, oltre al Santuario,
da 13 cappelle (o Piloni) del XVIII sec. che rappresentano le stazioni della
Via Crucis con statue policrome a grandezza naturale. Qui faremo una
passeggiata tra le cappelle con proseguimento, per chi lo desidera, fino
a S.Stefano Roero (in tutto ore 1,30 circa) dove raggiungeremo chi
giunge con il pullman e potremo vedere il borgo e "le rocche", tipiche
formazioni geologiche erose dagli agenti atmosferici.
Ore 12,30 - Pranzo presso l'Agrihotel Roero
Ore 14,30 - Ci spostiamo a Magliano Alfieri, pittoresco paesino dal quale
si gode uno splendido panorama (tempo permettendo!) Qui potremo visitare
il Borgo Medioevale e il Castello che ospita, al suo interno, il Museo
del gesso. (Chi l'avesse, ricordi di portare la Tessera Musei).
N.B. In caso di pioggia il programma potrà subire variazioni e al posto della
passeggiata si proporrà un museo o una cantina sociale.
È necessario iscriversi in sede, con acconto di 10 euro, non oltre il 31 ottobre.
Coordinatore: Giovanna RASTELLI PARI 011 4372589 \ 333 5768973

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   8 dicembre - Colle della Maddalena - Superga (E)


Descrizione: Mi sembrava bello fare una gita con la Sez. di Cuneo, dal
momento che in questo caso, venivano proprio'a casa nostra. Dopo la
"preparatoria" però ho scoperto che, ahimè!?, i cuneesi camminano molto
più di noi (beati loro) e che per il gruppo attuale di escursionisti torinesi,
quel percorso non è proponibile nella sua completezza. Propongo pertanto
di dimezzare la gita e di raggiungere la comitiva di Cuneo a Pino Torinese
e, di qui, continuare con loro fino a Superga. Si salirebbe quindi a Pino con
il bus n. 30 (fa capolinea in C. San Maurizio) e si tornerebbe con la Dentiera
o con il bus di linea. Il percorso si snoda tra boschi abbastanza fitti su
sentieri comodi ( se non è piovuto nei giorni precedenti) con pochi tratti di
salita ripida.( Mi riprometto di fare un nuovo sopralluogo per vedere di evitarne
una!!) Così dimezzata, la gita dovrebbe essere di due ore e mezza, o
forse tre; se però qualcuno si sentisse di farla completa si può studiare il
modo di chiedere un passaggio in salita, fino al faro della Maddalena, al
pullman di Cuneo. Quando Cuneo avrà definito itinerario definitivo e orario
sarò più precisa anche per i nostri orari e programmi. Tenetevi in contatto
con la sede!
Coordinatore di gita... : Laura REGGIANI 011388859 / 335 6814056

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   Capodanno 2014 a l Reviglio


100 anni sono un gran bel compleanno, che merita di essere festeggiato,
e quindi vi invitiamo a condividere insieme quest'importante traguardo della
GIOVANE MONTAGNA, cominciando dal primo dell'anno....
Anzi, anche prima....
Il Reviglio sarà aperto per tutti i soci dal 29 dicembre 2013 al 6 gennaio
2014 (ovviamente con un minimo di 15 presenze); sia per chi ama lo sci di
pista che lo sci di fondo, ma anche semplicemente per i soci che vogliono
godere della nostra Casa anche nel periodo invernale e non hanno paura di
affrontare quei pochi disagi che inevitabilmente ci sono in inverno.
La capienza invernale è ridotta (per motivi di riscaldamento) a 35 posti e le
prenotazioni devono arrivare:
in sede: tel: 011 747978 torino@giovanemontagna.org
a Daniele CARDELLINO: tel: 366 3247130 daniele.cardellino@tin.it
Entro giovedì 12 dicembre 2013.

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 24 ottobre alle 19,30 h - "Serata di ricordi della gita Friuli-Venezia-Giulia


? uno spuntino insieme, un bicchier di vino, quattro chiacchiere, la
visione del DVD e la consegna del "quaderno di viaggio" ?

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   Giovedì 7 novembre alle 21,30 h


Serata dedicata al socio
Graziano CARDELLINO ...... uno di noi ...?
La moglie Olga desidera condividere, con coloro che lo hanno conosciuto,
un "video artigianale" che ripercorre alcuni momenti significativi
della sua esistenza.
Se vi fa piacere, partecipate.

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   Giovedì 28 novembre - CENA E SERATA A SORPRESA!!!!


Proponiamo di nuovo una cena in compagnia a cui farà seguito una serata
sicuramente interessante, anche se non ancora del tutto definita, in attesa
di conferme da parte dei personaggi invitati. Potrà essere un intrattenimento
poetico-musicale sulle nostre tradizioni popolari oppure un concerto di
Natale. Informazioni più certe saranno reperibili in sede.
Quello che è certo è l'orario:
ore 19 accoglienza e aperitivo
ore 19,30 cena (per chi avrà prenotato)
ore 21 (E NON 21,30!!!!!) serata per tutti.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   2013 - Friuli-Venezia-Giulia


È stata la più "nordica" delle gite effettuate finora. Ed abbiamo anche
sconfinato in Austria e Slovenia.
Non vuole essere un passo avanti verso l'Europa, perché l'Italia offre
ancora tante cose da vedere; ma eravamo proprio lì, e le bellezze non erano
da meno, anche se un tocco di diversità è innegabile.
È una Regione (tripla) FVG che merita di essere vista e vissuta; e noi
l'abbiamo vista e vissuta in tutte le sue bellezze naturali con atmosfere di
tutte le stagioni (mancava solo la sciata?). Quindi, caldo, freddo, sole,
pioggia, neve, vento ecc', ma da "buoni Alpinisti" abbiamo affrontato ed
accettato tutto. Ci siamo divertiti, ci siamo commossi, abbiamo riso, mangiato
(tanto !), bevuto ottimi vini (con moderazione ! !!), passeggiato, pregato,
viaggiato, ecc. ecc.
La gente friulana è piacevole, allegra, aperta e cordiale. Ovunque ci ha
fatti sentire a nostro agio e di tutto ciò che abbiamo visto, vorremmo che il
ricordo non si perdesse mai: il Santuario del Frassino, Redipuglia, il castello
di Duino, la Grotta Gigante, Trieste, Aquileia, Gorizia (così così...) San
Giovanni d'Antro, Cividale del Friuli, Venzone, Udine, la Malga Pramosio, il
Lago di Fusine, Villach in Austria, il Lago di Bled in Slovenia con la tortuosa
passeggiata lungo il torrente, ed infine, Soave. Gli Alberghi(ospitali), i
ristoranti (eleganti), gli Agriturismi (che mangiate !!! ) e le Guide. Tutte cose
che potremo elencare e ricordare scioltamente per anni.
Eravamo in tanti, 58, ma un tutt'uno, Soci e non. Come se ci fossimo
sempre conosciuti. Chi aveva già partecipato ad altre edizioni, era già di
casa, i nuovi si sono trovati subito come a casa loro. Vorremmo davvero
che tutta la Giovane Montagna vivesse sempre con noi i momenti belli,
intensi e vivi come queste giornate?
Tutto ciò invoglia a pensare "mete future"? Speriamo ci siano....!!!!!!
Intanto, ci incontreremo tutti per una "serata di ricordi" del viaggio
friulano il giovedì 24 ottobre presso la Sede di via Rosolino Pilo 2 bis, alle
19,30 per uno spuntino insieme, un bicchier di vino, quattro chiacchiere,
la visione del DVD e la consegna del "quaderno di viaggio" preparato per
portare in modo tangibile il ricordo di questi giorni trascorsi insieme.
Ovviamente sono invitati a partecipare alla festa tutti i Soci della Giovane
Montagna, parenti ed amici, e, se possibile, daremo qualche accenno
ai programmi del prossimo anno?
In attesa di incontrarvi, un abbraccio a tutti da Franco

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   2 giugno - Rocca Moross


In considerazione dell'innevamento ancora abbondante a fine Maggio
in alta quota invece della gita prevista P.ta del Lago Sud abbiamo deciso di
puntare alla Rocca Moross (a quota più bassa ed esposizione sud) che due
settimane prima era stata annullata per maltempo. Una dozzina di escursionisti,
1 cane e 1 ciclista in MTB costituiscono i partecipanti alla gita. La
giornata ci offre un tempo abbastanza bello e dal punto di partenza in località
Pian Asciutti sopra Viù la cima è subito ben evidente e non troppo lontana:
l'ottimismo serpeggia nel gruppo, anche tra i giovani "sfaticati".
L'itinerario segue inizialmente una strada sterrata che si snoda ancora sul
pianoro e poi inizia a salire sempre più ripida fino a una malga; da qui su
sentiero si guadagna quota rapidamente per ritrovare un'altra strada sterrata
(quella del ciclista) che porta al Col Pian Fum. Il colle e il versante Nord
risultano ancora ben innevati. La pausa è d'obbligo e, visto che è quasi ora
di pranzo, qualcuno ne approfitta per apparecchiare tavola decretando che
la meta è raggiunta. Un piccolo gruppo invece prosegue in cresta per roccette
e neve fino alla vetta. Il vento inizia a salire e le nubi ci coprono un
po' la visuale per cui rientriamo veloci al colle; al sole e al riparo dal vento
diamo fondo alle cibarie (per alleggerire gli zaini, mica per golosità ?) vino
e dolce inclusi.
Rientro per lo stesso itinerario dell'andata per una bella e facile gita
con una vera "punta".
Guido Valle

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   9 giugno - Anello della Certosa di Montebenedetto - Rifugio Geat Val Gravio


Parafrasando una nota canzone popolare piemontese, potremmo cominciare
il racconto di questa bella gita "Giovane Montagna" (anche se i
giovani ormai si contano sulla punta delle dita) con il seguente : "Pellegrini
che andate a Montebenedetto, pregate che Giove pluvio abbia pietà di
voi!".
Sì, perché dopo esserci preparati, zaino in spalla e via, alla borgata
Adret di san Giorio di Susa il dilemma è proprio questo: rinunciare alla gita,
passare nel bosco salendo direttamente al rifugio del Gravio o effettuare il
previsto anello?
Due di noi, saggiamente, rinunciano al giro e pregustano la fumante
polenta che ci aspetta a mezzogiorno al rifugio. Gli altri arriveranno alla
meta bagnati come pulcini, dopo aver vagabondato per il vallone del torrente
Gravio, ammirando la superba vegetazione rappresentata da faggi.
betulle, felci e muschi. Qualcuno di noi ha anche acquistato del formaggio
che una gentile signora ci ha venduto presso la foresteria adiacente alla
Certosa, dopo averci ristorato con un buon caffè.
Rimane comunque il bel ricordo di una giornata trascorsa in amicizia in
rifugio, e ringraziamo di cuore Vittorio per aver proposto questa bella escursione.
Sabina Gianasso

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   9 giugno - Introduzione all'Alpinismo


La Punta Basei sarebbe stata, da calendario, la meta della nostra gita
di introduzione all'alpinismo, dedicata ai ragazzi più grandi ed a quanti avessero
voluto avvicinarsi ai primi rudimenti dell'alpinismo.
A causa dell'innevamento particolare di quest'anno, ancora troppo
abbondante, la nostra meta era già stata cambiata con la Punta Valfredda,
nel vallone di Rochemolles.
Purtroppo anche questa destinazione ha dovuto subire un'ulteriore
modifica, poiché le previsioni del tempo erano decisamente brutte.
Abbiamo quindi deciso di andare ad arrampicare alla falesia di Caprie.
Essendo vicino, e con vie alla portata anche dei principianti, si è rivelata
la soluzione migliore per cercare di salvare la giornata. Un primo gruppetto
si è trovato presto; siamo stati i primi ad arrivare alla base delle pareti.
Successivamente altri amici ci hanno raggiunto. La tregua concessaci
dal meteo dura però poco; alla fine della mattinata un violento temporale ci
costringe a scappare.
nessuna paura! Per chi vuole avvicinarsi all'alpinismo ci saranno
ancora molte altre occasioni; bisogna solo avere un po' di passione e di
voglia.
Daniele

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   23 giugno - Punta Il Villano


Da molti anni non si vedeva un mese di giugno con tanta neve così a
bassa quota. Quindi la programmata salita al Rocciamelone dalla valle di
Viù non ha potuto essere effettuata (i gestori del Tazzetti non avevano ancora
neppure potuto aprire il rifugio ...).
Così domenica mattina per comodo sentiero passiamo di fianco al rif.
Amprimo, alla bergeria Balmetta inferiore (consiglio la toma al genepy) ed
al rif. Toesca. Rimangono resti di slavine nel torrente; lingue di neve arrivano
quasi al bivio colle del Sabbione - Porta del Villano. Il largo canalone
che conduce a quest'ultima è ancora quasi tutto di neve, molle ma non
troppo sfondosa. Purtroppo si stanno già addensando i primi nuvoloni che
limitano il panorama, fino a quel momento spettacolare.
Più faticosamente superiamo il successivo ripido tratto che tra zolle
erbose, scivolosi canaletti terrosi scavati dall'acqua e roccette permette di
arrivare in vetta. Alcuni squarci nelle nuvole ci regalano ancora un poco di
sole; a tratti si vede la Cristalliera, oggi affollatissima (gita 150 anni CAI).
Al ritorno la neve molle non ha permesso le lunghe e veloci scivolate
che speravamo di poter fare; ripreso il sentiero scendiamo ammirando la
fioritura di anemoni, rododendri, genziane, botton d'oro, maggiociondoli,
incontrando sempre più escursionisti e turisti vicino ai due rifugi ed al parcheggio.
Giorgio

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   23 giugno - Case Bianche (Ceresole Reale)


Ci siamo ritrovati in 16 a casa Prinetto e, in una bella giornata di sole,
siamo saliti sino a Ceresole. Lasciate le auto nella frazione Garsines, abbiamo
preso il sentiero n. 542 del GTA: bello, comodo, in pineta e con
tanti rivoletti a rallegrare i nostri passi. Ci faceva da guida Diego, il nipotino
di Laura ed Enrico, particolarmente vispo e interessato alla gita.
Il gruppo però si è un po' frazionato: qualcuno è tornato indietro e si è
fermato vicino alla diga, i più veloci hanno staccato i più tranquilli, tuttavia
siamo arrivati tutti alle Case bianche e al vicino laghetto con una splendida
vista sulle Levanne. Tre coraggiosi (Monica, Maria Rosa e Vittorio) hanno
poi raggiunto il Colle della Sià, mentre il resto del gruppo, dopo un bel riposo,
riprendeva lentamente la discesa.
È stata una bella giornata terminata a casa Prinetto per una bella merenda.
Marina

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   7-14 luglio - Settimana Bimbi e Ragazzi al N. Reviglio


La settimana dedicata ai ragazzi ha vissuto quest'anno una doppia
dimensione: al gruppo dei ragazzi, ormai cresciuti e arrivati al sesto appuntamento
consecutivo con il nostro Rifugio, si è unito un gruppo di piccoli e
piccolissimi, in una sorta di ideale passaggio di testimone che ci si augura
possa portare buoni frutti nei prossimi anni.
Bimbi, ragazzi, genitori, nonni e qualche gradito ospite: alla fine eravamo
una quarantina di allegre persone e bisogna ammettere che il carico
di lavoro è stato piuttosto elevato, soprattutto in cucina, dove nonna Franca
non si è risparmiata e ha sfornato le sue solite delizie in quantità industriali.
Ancora una volta grazie, grazie, grazie!!
Senza dilungarci oltre, lasciamo parlare una delle ragazze del gruppo
dei grandi per scoprire le emozioni e i pensieri scaturiti dalla gita più "devastante"
(parole sue!!) che abbia mai fatto!
(dal libro del Rifugio Reviglio)
È già praticamente terminata la settimana qui a Chapy e, come ormai
ogni anno, è passata in un attimo.
In questi 7 giorni abbiamo fatto 3 gite: la prima è stata ai nevai sopra
il rifugio Elisabetta in cui ci siamo esercitati ad utilizzare i ramponi e le piccozze;
la seconda è stata al rifugio Dalmazzi dove abbiamo avuto modo di
mettere in pratica quanto appreso nella precedente gita.
Ma è la terza che vale la pena di raccontare, la gita più lunga e devastante
che io abbia mai fatto, ma anche la più spettacolare e soddisfacente.
Avevamo la possibilità di scegliere se andare al Bivacco Rainetto o al
lago d'Arpy. Per quanto i tritoni provocassero un certo fascino e interesse
per la maggior parte di noi, ha prevalso l'istinto suicida di quasi tutti, optando
per 1300 metri di dislivello, arrivando così a più di 3000 metri di altezza:
allucinante!
La sveglia puntata alle 6 ha fatto sì che potessimo partire alle 7,30
dal parcheggio di la Visaille e che ci incamminassimo di buona lena verso
la nostra meta. La giornata era spettacolare, non una nuvola macchiava
l'azzurro limpido che colorava il cielo sopra di noi.
Dopo la solita strada asfaltata ormai conosciuta, abbiamo cominciato
a prendere un sentiero che costeggiava l'acquitrino collocato nella valle. In
seguito siamo saliti su una pietraia molto ripida e scivolosa, fino ad arrivare
ad un nevaio: ghette e piccozza alla mano, era ora di applicare al meglio
l'allenamento delle due gite precedenti.
E qua iniziarono le complicazioni il sentiero, essendo ricoperto dalla
neve, era difficile da rintracciare e così abbiamo dovuto tracciare una via
sul nevaio per cercare di arrivare al bivacco, che iniziava ad intravedersi.
Ad un certo punto bisognava passare dal nevaio alle rocce e tra l'una
e l'altra cosa si era formata una spaccatura dovuta allo scioglimento della
neve. È stata la prima volta in cui ho avuto davvero paura. Il pensiero di
dover essere concentrata e di prestare la massima attenzione non solo a
dove mettevo i piedi io ma anche ad aiutare in qualche modo gli altri, mi
ha messo addosso un senso di responsabilità inaspettato, che è venuto però
spontaneo.
È proprio questa una della cose belle della montagna, in qualche modo
sei guidato da una forza naturale che ti spinge a non pensare solo a te
stesso, ma ad aiutare chi cade perché ha messo male un piede e scivola e
rincuorare chi ha paura o chi si sente mancare le forze. Ed è un'atmosfera
splendida, che riesco a sentire solo in queste occasioni.
Dopo due ore di camminata sulla neve eccolo lì il bivacco, sulla sinistra
a mezz'ora di distanza e davanti a noi un magnifico panorama, degno
dei migliori film, comprendente il Monte Bianco. Un panorama capace di
mozzarti il fiato ma allo stesso tempo di ripagarti di tutte le forze spese per
arrivare fino lì. Dopo aver scattato qualche foto riprendiamo a camminare
sulla neve e alle 12.35 eccoci arrivati finalmente al Bivacco Rainetto.
All'una circa decidiamo di ripartire per scendere e, dopo più di una
ventina di scivoloni sulla neve da parte mia, rieccoci alla pietraia, che ci ha
deliziati con un'eterna discesa capace di farti dire "ma siamo davvero saliti
di qua"!....
Alle 16.30 arriviamo finalmente alle macchine, stravolti ma contenti di
aver accantonato i tritoni e di aver partecipato a questa gita densa di fatica,
emozioni e forte unità.
Da notare: noi ragazzi NON ci siamo mai lamentati durante tutto il
tragitto e, anzi, eravamo molto attenti e talvolta addirittura zitti. A quanto
pare certe volte la montagna riesce a fare miracoli.
Questa lunga gita di quasi 9,30 ore oltre a far sì che il mio corpo sia
completamente invaso dall'acido lattico e che io sia dannatamente raffreddata,
è riuscita a trasmettermi una grandissima soddisfazione che ha colmato
enormemente tutta la fatica impiegata.
Detto ciò vado a godermi l'ultima giornata, sperando che non passi
troppo in fretta.
Un arrivederci al prossimo anno,
Francesca
P.S. Raga, le piccozze TUTTI!!! (NdR: Grido di battaglia adottato dai ragazzi)

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   13-14 luglio - Tour Ronde... e non solo


Dover riscrivere la relazione della gita in fondo ha un risvolto positivo:
per un momento ritorni con la mente all'esperienza vissuta e ti sforzi di ricercare
anche quei piccoli dettagli che il corri e fuggi quotidiano, velocemente,
spazza via.
Ma partiamo dal principio. Strano avvio questa gita alpinistica....alle 8
con Daniele ci troviamo alla Metro: e già, oggi è il sabato in cui occorre
anche fare la spesa per gli approvvigionamenti al Natale Reviglio. Con il
gruppo ormai consolidato (Maria Rosa, Rosangela, Enrico, Ettore, Carola,
Mauro e mamma) carichiamo gli innumerevoli carrelli e intasiamo per un
po' la cassa. Poi finalmente usciamo. Fuori ci aspetta Giorgio per le faticose
operazioni di carico. Verso le ore 11,30 partiamo alla volta del Reviglio:
io e Daniele sul furgone noleggiato per l'occasione e Giorgio con la sua auto
bella carica.
Su ci attendono per le operazioni di scarico, al finire della loro settimana
di soggiorno, i nostri giovani con alcuni dei loro baldi genitori a cui si
uniscono Carmen e Giacomo.
Come un perfetto ingranaggio svizzero in circa 1 ora è tutto scaricato.
Scambiamo ancora due chiacchiere e poi via verso nuove avventure, carichi
degli auguri di buona gita da parte di tutti.
Come Superman aveva la sua cabina per vestire gli abiti del supereroe
così noi sfruttiamo il furgone per vestire gli abiti dell'alpinista e, baldanzosi,
raggiungiamo la funivia.
Arrivati al Rif. Torino ci sistemiamo. Per non molto riusciamo a goderci
il sole, poi, il cielo si annuvola. Daniele decide di continuare a sognare il
sole e si rintana sotto le coperte. Io e Giorgio restiamo fuori a chiacchierare
dinanzi a un Bianco sempre più nero e con la Tour Ronde che gioca a
nascondino tra le nuvole. Poi arriva un po' di nevischio ma sarà solo
portato dal vento!
Finalmente la lunga giornata trova un ottimo pasto caldo e poi il meritato
riposo.
Domenica la sveglia suona presto: ore 4 colazione (la successiva delle
6 ci pareva tardi?).
Con calma ci prepariamo e alle ore 5,15 siamo pronti a partire. Il cielo
stellato lascia presto spazio al chiarore dell'alba. C'è parecchia gente in giro
ma nessuno, eccetto noi, si dirige al Colle d'Entrèves. Noi abbiamo infatti
deciso di salire per la cresta Sud Est.
È presto, non abbiamo premura e così ci concediamo svariate foto.
Giunti al colle breve tappa, poi ci prepariamo e attacchiamo la cresta.
Mi sento tranquilla tra Daniele e Giorgio e procediamo senza problemi fino
a quando un nut non rimane incastrato e non c'è verso di farlo venir via.
Decidiamo di non perdere tempo'vedremo al ritorno.
L'itinerario è molto bello, si snoda prevalentemente sul filo di cresta
passando poi talvolta da un versante all'altro e regalandoci passaggi aerei;
le punte dei ramponi sfiorano la roccia e sono contente quando trovano
qualche traverso di neve.
L'ultimo ripido nevaio ci conduce alle rocce sommitali. La madonnina
della vetta ci accoglie ai 3798 m della cima e per un attimo siamo solo noi
tre e l'infinito che ci circonda.
Un brevissimo spuntino e poi, prima di scendere, la nostra preghiera.
Mentre ci apprestiamo a percorrere a ritroso le rocce della punta due alpi
nisti, forse stimolati dalla recita della ns. preghiera, intonano il canto Signore
delle Cime.
Sono le ore 9,45 qualcuno attacca solo ora la "nostra" cresta. Buttiamo
un occhio giù dal ripido canale della via normale e, vedendolo sgombro
da cordate, decidiamo di passare di lì.
Con cautela ed attenzione perdiamo rapidamente quota. Ad un tratto
un masso sotto di noi precipita fermandosi alla base del canale. Giunti anche
noi sul ghiacciaio guardiamo l'ora: siamo più che a tempo e tutti
d'accordo decidiamo di risalire al Colle di Entrèves per andare a recuperare
il nut lasciato in salita. Al Colle mi slego e, al riparo delle rocce, mi godo il
sole e un po' di riposo.
Daniele e Giorgio risalgono. In meno di un'ora sono di ritorno con il loro
trofeo! Riprendiamo la discesa contenti ed appagati dalla splendida giornata
che il Buon Dio ci ha voluto regalare. Nell'ultimo tratto di discesa troviamo
una piccozza: risaliti al Rif. Torino la affidiamo al gestore sperando
che lo "sbadato" alpinista la possa così recuperare.
Scesi dalla funivia risaliamo al Reviglio per salutare Don Lorenzo e
Don Giuseppe che anche quest'anno hanno accompagnato il gruppo dei
ragazzi della loro parrocchia di Milano a soggiornare una settimana nella
nostra Casa.
Augurato un buon lavoro a Vittorio e Carmen e salutato Laura, Dario e
famiglia che si godono ancora qualche ora in coda alla loro vacanza, rientriamo
a Torino con un po' di stanchezza e tanta gioia.
Marta

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   28 luglio - Prali - Sentiero del centenario


Prali ore 7.30: un piazzale pieno di auto e di gente che si saluta e si
abbraccia, nella felice attesa di un giorno speciale. Ecco la bellezza egli incontri
intersezionali, oggi per far festa con la sez. di Pinerolo per il loro
Sentiero del Centenario che ci porterà in vetta al monte Cornour.
Nella bellissima natura della conca di Prali, Cattedrale del Signore, una
Santa Messa all'aperto davvero calorosa, che ci ha fatti sentire "una cosa
sola con il Signore". Siamo stati invitati a considerare la montagna non solo
come una palestra in cui esercitare attività sportive bensì come una palestra
in cui vivere veri rapporti umani nel pieno rispetto di persone e ambiente,
da accettare come un dono che ci viene dall'alto.
Così corroborati, siamo saliti in seggiovia e, ammirando la fioritura ancora
primaverile, ci siamo portati in alto senza fatica. I più arditi hanno
puntato alla cima, altri ai laghi, altri alle caserme, ma tutti in un clima di
grande amicizia. Purtroppo il tempo incerto ci ha fatto temere la pioggia e
ci ha impedito la vista delle vette. Chi è salito in alto si è tuffato nella nebbia,
in basso si è anche fatto vedere un po' di sole. Gita riuscita comunque
per tutti i partecipanti che si sono ritrovati alla Capannina per una ricca
cena in compagnia. Ringraziamenti sentiti alla sez. di Pinerolo e al suo Presidente Renzo Tealdi che riceve dai suoi soci una targa ricordo per essersi
tanto dato da fare affinché la Croce di vetta (posta nel 1948 e divelta da
vandali) fosse di nuovo posizionata al suo posto. Lassù è stata lasciata
oggi una targa ricordo. Stefano Vezzoso, in veste di vicepresidente centrale,
esprime la soddisfazione per la piena riuscita della celebrazione e per la
presenza (per la prima volta in tanti anni) di tutti i presidenti delle sez. occidentali
con cui si congratula. Tra i sette presenti della sez. di Torino c'era
Laura Amerio che oggi ha compiuto il suo "battesimo": la sua prima gita
da "socia ufficiale" della Giovane Montagna. Complimenti a lei e "un arrivederci
a tutti al prossimo appuntamento di settembre per il Sentiero del
Centenario della sez. di Cuneo!!!!
Laura

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SERATE IN SEDE


   6 giugno - Serata con il "Coro Subalpino"


Una serata con tanti amici in più e alcune sorprese.
La sera del 6 giugno è iniziata proprio così: alle 19,15 tanti visi nuovi
si sono presentati alla porta della G.M. di Torino. Tutti rigorosamente uomini
più o meno brizzolati, con barba o senza, e tutti con quella inconfondibile
fisionomia di amanti del canto e della natura. E così, in breve tempo,
la sede si è animata, mescolando i soci con i non soci, le nostre vecchie e
nuove amicizie con volti diversi e con amici del tempo passato, . persi di
vista. Dopo un graditissimo aperitivo che è servito per rompere il ghiaccio,
anche ravvivato dal primo canto del "Coro Subalpino" siamo tutti passati
nella sala sottostante dove alcune nostre solerti e validissime socie avevano
preparato per tutti una squisita cenetta estiva servita in modo inappuntabile
e veloce per non farci tardare all'appuntamento delle 21 che ci attendeva.
E qui lascio la parola a chi ci racconterà la seconda parte della serata.
Grazie davvero a quelli che hanno pensato e organizzato questo gemellaggio
così gioioso.
Iolanda Rastelli

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   6 giugno - ...una Serata particolare


?Metti una sera a cena?: una combriccola di arzilli ultra ?-enni che,
dopo aver aggiustato le papille con i deliziosi manicaretti (fatti - confermo -
proprio con le sue mani) di Laura, e lubrificato le ugole con qualche, e anche
più, bicchierozzo di buon vino (pochi gli astemi - a giudicare in seguito!),
quasi per sdebitarsi, si mettono in cerchio e attaccano a sgranare una
sequela di "vecchi" canti popolari rigorosamente piemontesi, alpini, della
grande guerra, altri friulani, franco-occitani, e così via, che mi hanno fatto
tornare indietro col pensiero ai begli anni quando pure io, con gli amici di
allora, poi dispersi dalla vita, solevamo riempire di note, in coro, con molte
di quelle stesse canzoni, le ore che seguivano una gita ben riuscita o che
riempivano di calore una domenica piovosa passata insieme in compagnia.
E non solo: i canti, ognuno con la sua breve spiegazione per gli "extra-
torinesi", venivano intercalati con rara maestria da brevi poesie sempre
in vernacolo piemontese, sempre toccanti per il loro spirito e per il loro
semplice disegno, che però arrivava dritto al cuore di ognuno fino? alla
pelle d'oca!
Per non parlare di alcuni "intervalli" decisamente buffi di un "fine dicitore"
di raccontini, per smorzare a tratti la seriosità degli argomenti delle
canzoni alpine che come si sa sono quasi sempre tristi perché narrano
spesso di morte e di amori non corrisposti? proprio come nella vita.
Inutile dire che in questo modo la serata si vorrebbe non terminasse
mai, ma il solito tempo tiranno consiglia tutti a un certo punto di rinviare
comunque ad un futuro incontro con questi garbati e simpatici "cantastorie"
di antiche tradizioni popolari, che veramente meriterebbero di essere
trasmesse ai più giovani, ma forse non ne siamo più capaci, purtroppo'!
u.q.

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VITA SEZIONALE


   CONSIGLIO DI PRESIDENZA CENTRALE


In questi ultimi mesi la Presidenza Centrale sta concentrando tutti gli sforzi
nell'organizzazione dei vari eventi in programma per il Centenario del prossimo
anno.
L'impegno principale è rappresentato dalla pubblicazione che racconterà la
storia della GM.
Poi ci saranno gli incontri Intersezionali: il Rally, la Benedizione degli Alpinisti
e degli Attrezzi (che si svolgerà a Roma), la salita al Rocciamelone (come
tappa conclusiva del Cammino del Centenario), l'Assemblea dei Delegati
a Torino, la mostra filatelica al Museo della Montagna, e tutti gli appuntamenti
gestiti dalla Commissione Centrale di Alpinismo e Sci-
Alpinismo (aggiornamenti ghiaccio e roccia, Settimana di Pratica Alpinistica,
ecc.)?
Il filo conduttore di tutti questi appuntamenti sarà, ovviamente, il Centenario.
Si cercherà di sfruttare le potenzialità del sito internet e di valorizzare al
meglio la Rivista.
Tra le altre idee a cui si sta lavorando c'è anche quella dell'emissione di un
francobollo celebrativo con relativo annullo postale, di una cartolina, di un
logo per il Centenario e delle magliette.
La scadenza però più prossima sarà l'Assemblea dei Delegati del 19 - 20
ottobre, organizzata dalla Sezione di Padova, durante la quale si svolgeranno
anche le elezioni per il rinnovo del Consiglio Centrale.
Il segretario nazionale
Eugenio Gianotti

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