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Notiziario Sezione di Torino Marzo 2016



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
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ATTIVITÀ PREVISTA


   3 aprile - Centrale Stroba, Pont canavese


Località di partenza : Sparone e Pont canavese
Tempo di percorrenza : 2,30 ore complessivamente, escluso pausa pranzo.
Dislivello : pochi metri
Descrizione: arriveremo a Sparone dove lasceremo le nostre auto nel parcheggio, saliremo quindi alla rocca, qui una guida volontaria ci aprirà le porte della chiesa di Santa Croce per poter ammirare affreschi risalenti al 1300 - 1400 . Completata la visita ci sposteremo a Pont nel piazzale della Sandretto, da dove inizieremo la nostra passeggiata percorrendo una valle stretta e aspra, dopo un oretta arriveremo a Stroba, qui un incaricato ci accompagnerà nella visita della centrale elettrica.
Dopo aver consumato il pranzo al sacco ritorneremo a Pont e verso le 15 saremo accompagnati alla visita del museo della plastica (unico in Italia) e dell'ex stabilimento Sandretto.
Come consuetudine concluderemo la gita a casa Prinetto per un tè o un caffè.
Ritrovo di partenza : P. Bernini ore 8,10 casa Prinetto ore 9
Coordinatore di gita : Laura e Enrico PRINETTO tel. 012448403

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   3 aprile - Gran Vaudala (3272 m) (SA)


Località di partenza : Rhêmes-Notre- Dâme(AO) 1723 m oppure Thumel 1878 m
Dislivello in salita : 1550 m (1400 circa da Thumel)
Tempo di salita : 4,5 h
Difficoltà : BS
Descrizione: Da Rhêmes-Notre-Dâme si raggiunge - in auto o sci ai piedi a seconda delle condizioni - la frazione Thumel (1878 m). Di qui si scende a sinistra per attraversare il ponticello della Dora di Rhêmes e si segue la sponda destra idrografica del torrente fino ad arrivare all'imbocco del vallone Gran Vaudala. Dopo il primo tratto ripido nella pineta, si raggiunge con un breve traverso la Montagna Gran Vaudala (2338 m) dove finalmente il vallone si apre. Tenendo la destra orografica del torrente (o la sinistra in caso di scarso innevamento), si prosegue verso S e, dopo un tratto semipianeggiante, si arriva alla base di un ripido ma largo canale (attenzione in caso di neve non sicura) che si risale per arrivare su pendii più ampi e dolci, con la vetta ormai ben visibile. Sempre con direzione S, si punta alla base dei ripidi pendii finali, risalibili direttamente in caso di condizioni di neve sicure, oppure ci si dirige verso la ripida ma larga cresta NE, che si segue fino in vetta.
DISCESA: per l'itinerario di salita.
Equipaggiamento : da scialpinismo
Attrezzatura : ARTVA, pala, sonda, coltelli, ramponi
Ritrovo di partenza : C. Regina Margherita (ex Maffei) ore 5.00
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita : Mariateresa BOLLA tel. 011 3472307 cell. 335 7750213

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   17 Aprile - Punta Cerisira (2822 m) (SA)


Località di partenza : Giordano (Prali, TO )
Dislivello : 1320 m
Tempo di salita : 4 h
Difficoltà : BS
Descrizione: Da Giordano o da Bout du Col 1702 m (se la strada è sgombra di neve), seguire l'itinerario estivo per il rifugio Lago Verde fino al ripido pendio detto Eitrangoulou: attenzione all'attraversamento dei pendii della Costa Viaforcia ripidi e valangosi.
Si perviene così ad un ampio pianoro sotto la parete est della Gran Guglia; sulla sinistra si aprono i ripidi pendii del vallone che porta alla Cerisira e al Baraccone di San Giacomo. Mantenersi sulla sx in pieno nord, verso la cresta che sale dalla Costa di Viaforcia alla Cerisira. Un breve canalino permette di portarsi sui pendii della parte finale, che si risalgono puntando all'evidente baraccamento posto sulla cima.
Per i più ardimentosi sono possibili diversi "facoltativi": ad esempio il concatenamento Cerisira - Baraccone di S. Giacomo, aggiungendo circa 250 m di dislivello.
Discesa: per l'itinerario di salita.
Attrezzatura da scialpinismo (obbligatorio: ARTVA + pala + sonda)
Ritrovo di partenza : Corso Orbassano, parcheggio di Lentini's
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita : Marco BARBI 3351078079

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   17 aprile - Gita Parco Montano di Rorà (1168 m)


Località di partenza : Piossasco (piazzale COOP) ore 9
Località di arrivo : Rorà Parco Montano circa 45 km
Mezzo di trasporto : auto privata
Descrizione: Dal luogo di partenza si prende l'autostrada per Pinerolo, si prosegue per la Val Pellice fino a Luserna San Giovanni. alla rotonda si svolta a sinistra verso Rorà. Superato il paese si prosegue diritto verso il parco montano e si parcheggia in prossimità del ristorante Koliba in una area attrezzata per pic-nic.
Lasciando la macchina si possono fare delle passeggiate nei boschi, chi vuol camminare può raggiungere la punta Cornur (1447 metri) da cui si gode un bel panorama sulla pianura. Il percorso è di circa un'ora.
Tornando verso il parco montano verso le ore 13 si potrà pranzare presso il ristorante Koliba oppure nell'area attrezzata adiacente.
Nel pomeriggio si scende a Torre Pellice per visitare il museo valdese di notevole interesse (orario 15-18). Quindi si rientra a casa.
Chi desidera pranzare presso il ristorante lo dovrà indicare sul foglio della prenotazione che si troverà in sede il giovedì precedente la gita.
Coordinatore : Livio VIARENGO (tel. 3394385166)

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   30 aprile (Sabato) - Alpe Bianca Colle Pian Fum (E)


Località : Alpe Bianca
Quota : 1500 m
Dislivello : 500 m
Descrizione: Volendo sciogliere l'enigma topografico inserito nel Calendario gite, si deve precisare che la programmata dizione: Alpe Bianca deve intendersi solo come località di partenza in quanto alla stessa si giunge in auto e quindi non rappresenta la meta.
Intendendo sfatare - presso vari Amici - la falsa credenza che le Valli di Lanzo (le più vicine ed amate montagne di Torino, con cui condividono addirittura la Diocesi) siano: strette, dirupate, incombenti, ho pensato di riproporre la visione di un'altra ampia ed amena conca in quota.
Giunti a Viù si abbandona la strada provinciale di fondovalle per Usseglio (impianti di risalita ed anello di fondo) imboccando la tortuosa e stretta strada comunale per: Polpresa, Tornetti, ALPE BIANCA, Colle Pian Fum. Questa strada, in parte asfaltata, in parte sterrata con presenza anche di buche, ci permette di dare una piacevole occhiata alla Chiesetta della Borgata Tornetti da cui proseguendo con una serie di tornanti e relativo chilometraggio, ci permette di raggiungere i ruderi dell'ex stazione sciistica denominata appunto Alpe Bianca. In questa località - dotata di ampio parcheggio - una sbarra blocca il percorso automobilistico che si deve collocare tra quelli che le attente Amministrazioni delle valli di Lanzo definiscono sui cartelli stradali con: "ATTENZIONE! Strada di alta montagna, priva di segnaletica regolamentare e di barriere di protezione. Procedere con prudenza."
Salutate le auto, il percorso pedestre non presenta difficoltà sviluppandosi sulla carrareccia - chiusa al traffico meccanico non autorizzato - che con varii chilometri permetterebbe di raggiungere il Colle di Pian Fum ai piedi dei Ròc Moross e che si affaccia sulla parallela Valle di Ala (che porta al Pian della Mussa). Il condizionale "Permetterebbe" è stato usato per far fronte alle limitazioni di percorso che un eventuale residuo di manto nevoso potrebbe imporre.
Mezzo di trasporto : auto private
Ritrovo di partenza : P. Bernini alle 08,15 h ex Maffei alle 08,30 h
Coordinatore di gita : Ferruccio PARI tel 0114372589 cel 3896999126

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   1 maggio - Via Ferrata Carlo Giorda - Sacra di San Michele


Località di partenza :Sant'Ambrogio (TO) 350 m
Difficoltà : PD
Dislivello : 600 m
Tempo di salita : 4 h
Descrizione: La via ferrata, intitolata all'alpinista Carlo Giorda, si svolge sul versante nord del Monte Pirchiriano (962 m), sulla cui vetta sorge l'Abbazia della Sacra di San Michele. L'itinerario non presenta grosse difficoltà tecniche o lunghi tratti verticali ma ha un dislivello significativo, per cui richiede un minimo di allenamento.
La via attacca poco oltre l'abitato di Sant'Ambrogio in direzione Susa (località Croce della Bell'Alda) e segue per la prima parte lo sperone che costeggia l'enorme cava in disuso poi, a metà percorso, traversa decisamente a destra, andando a prendere lo sperone più evidente che scende dalla cima. Ci sono due vie di fuga, la prima dopo circa 300 m a livello di "Pian Cestlet", da dove un comodo sentiero riporta in paese, una seconda dopo circa 500 m di dislivello, all'altezza di "U Saut du Cin" da dove si può raggiungere la borgata San Pietro.
Dalla sommità della via ferrata, che termina contro il muro dell'Abbazia, si prosegue a destra per un sentiero che con alcuni saliscendi raggiunge la strada asfaltata a pochi metri dall'ingresso della Sacra.
Discesa: dalla stradina asfaltata si percorre l'antica mulattiera che, passando per la borgata San Pietro, ritorna in paese a Sant'Ambrogio (1 h).
Attrezzatura personale obbligatoria: casco, imbrago, kit da ferrata omologato.
Ritrovo di partenza : C. Regina Margherita (ex Ist. Maffei) ore 08:00
Avigliana Ovest ore 08:20
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita : Mariateresa BOLLA tel. 011 3472307 cell. 335 7750213

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   8 Maggio - Col du Frejus (2547 m) MTB


Località di partenza : Bardonecchia Borgo Vecchio (1365 m) Val di Susa
Dislivello in salita : 1750 m
Distanza : 30 km circa
Difficoltà : TC; MC+
Descrizione: Partenza da Bardonecchia ultimo ponte sul torrente Frejus proseguire per asfalto sul versante destro idrografico fino al bivio per Grange della Rho 1450 m, mantenere la destra entrando nella Valle del Frejus per poi arrivare a quota 1750 m all'altezza dei Camini del Frejus. Da qui inizia il sentiero per il colle da effettuarsi tutto in portage su sentiero (800 m di dislivello). Arrivati al colle discesa su strada sterrata passando per le Pas du Roc, a quota 2050 m. prendere a sn. bivio con indicazione col de la Rho, seguire la sterrata fino al suo termine e iniziare gli ultimi 400 m circa di portage fino al colle. Scendere verso Bardonecchia prima su bel single track, poi dalla caserma piano dei morti, sterrata fino al bivio incontrato all'andata 1450 m di qui su asfalto fino alla macchina.
Il giro al contrario (in senso orario), è sicuramente più pedalabile in salita, la discesa dal col del Frejus però credo abbia una ciclabilità ridotta. Itinerario nel complesso piuttosto lungo e impegnativo.
Coordinatore di gita : Guido VALLE tel. 3292305458

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   18 giugno - Moncenisio - Forte Roncia (2294 m) (E)


Località di partenza : Lago del Moncenisio
Dislivello : circa 300 m
Tempo di salita : 1 h
Difficoltà : E
Descrizione: La gita proposta va dal lago del Moncenisio al forte Roncia e volendo può essere prolungata fino al lago Clair nel vallone della punta Lamet. Il percorso è una facile escursione che si snoda lungo la vecchia strada militare italiana di accesso al forte dalla quale si può ammirare il sottostante lago del Moncenisio.
Il forte è il più piccolo di quelli realizzati al valico del Moncenisio e venne costruito tra il 1877 e il 1880 su un pianoro del monte Lamet. Caratteristica del forte è la sua forma circolare; per entrare ci si serve di un intaglio nel terrapieno che circonda l'opera e di un ponte levatoio oltrepassato il quale si accede all'ingresso principale. Attualmente la costruzione è in buone condizioni di conservazione, anche grazie ai lavori di restauro ed è perfettamente visitabile al suo interno. Sono anche stati collocati dei pannelli illustrativi relativi ai vari manufatti bellici sia del colle del Moncenisio che delle zone adiacenti.
Ritorno: per l'itinerario di salita.
Ritrovo di partenza : Piazza Bernini ore 8
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita : Laura REGGIANI 011 388859 cell. 335 6814056

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   26 giugno - Rocca Meja (2831 m) via normale (EE)


Località di partenza : colle di Valcavera 2416 m
Dislivello di salita : 500 m
Tempo di salita : 3 h
Difficoltà : per escursionisti esperti (EE)
Meja, oronimo di formazione medioevale (dal latino medianus), corrisponde al provenzale mianméano, con il significato di elevazione emergente e ubicata in posizione mediana, centrale di un territorio.
Slanciata struttura di rocce sedimentarie (calcari dolomitici) a stratificazione verticale. La Meja è sicuramente la montagna più attraente degli altipiani pascolivi Gardetta- Margherita-Bandia.
Descrizione: Pur non presentando alcuna difficoltà alpinistica seria, comunque di difficoltà alpinistica si parla, (due soli passaggi su roccia con appigli numerosi), il percorso richiede un minimo di dimestichezza con l'approccio di avanzata su roccia.
Dal colle di Valcavera (2416 m) si segue la strada sterrata per la località Bandia fino a raggiungere il Passo di Ancoccia. Salendo verso nord e costeggiando due laghetti, si scende nelle ampie praterie seguendo tracce di sentiero fino alla base della rocca che si costeggia in direzione ovest fino a quando la traccia inizia a salire in mezzo a campanili rocciosi dove si incontra il segnavia giallo che ci accompagnerà alla vetta.
Il sentiero sale agevolmente tagliando il detrito delle pietraie fino ad una cengia che incide in diagonale (direzione ovest-est) la parete sud della montagna che con una comoda rampa, non troppo esposta, e con un deciso innalzamento ci porta ad un colletto panoramico sulle valli occitane (2556 m).
Qui si piega a sinistra e si risale un evidente canalino, generato dall'erosione degli strati di origine vulcanica. Superato il canalino, si risale ancora per traccia di sentiero fino alla vetta. Quest'ultimo tratto è di tipo alpinistico, con grado di difficoltà valutato in F, ed alcuni passaggi di arrampicata; in particolare, nel canalino sommitale si deve superare un masso incastrato con un passaggio di II grado.
Bellissimo panorama dalla vetta sull'intero arco alpino occidentale, dalle Alpi Liguri e Marittime sino al Monte Rosa.
Equipaggiamento : Da alta montagna
Attrezzatura : scarponi
Ritrovo di partenza : parcheggio Eurospin (corso Orbassano) - ore 7,00
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita : Alberto ZENZOCCHI tel. 338 8825148
Termine prenotazioni : giovedì 23/06/2016

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   26 giugno - Clue de la Maglia (Torr)


difficoltà : v3, a5, III
località partenza : Breil-sur-Roya
Tempi : 10' avvicinamento + 4h discesa + 30' rientro
Descrizione: Bellissima forra scavata nel bianco calcare della Valle Roya. La Maglia è un percorso spettacolare, molto acquatico, che propone senza interruzione salti, calate e toboga. L'acqua scava e deposita concrezioni sulle pareti della gola, che ad un certo punto si uniscono sopra le nostre teste, formando una grotta in cui provare l'emozione di calarsi in un'impressionante cascata nel buio. Le calate su corda non sono mai problematiche, ma in caso di portate notevoli la progressione risulta impegnativa. Imperdibile, unico neo l'affollamento nei weekend di alta stagione.
Coordinatore di gita : Dario FRANCO - 3318126912

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   2 - 3 luglio - Bivacco Pol (3179 m) (A)


Località di partenza : 1° giorno: Frazione Valnontey 1660 m
Dislivello in salita : 1° giorno: 1520 m
2° giorno: 600 m (circa, a seconda della meta)
Tempo di salita : 1° giorno: 5-6 h
2° giorno: 2,5-3 h
Tempo di discesa : 2° giorno: 3-4 h
Difficoltà : EEA per il Bivacco Pol / PD per eventuali ascensioni
Il bivacco Pol è situato alla sommità dell'alto ed imponente sperone roccioso, inserito fra le colate meridionale e centrale del ghiacciaio della Tribolazione che, con il passare degli anni, si stanno progressivamente ritirando.
È dedicato a Carlo Pol, valente alpinista, responsabile delle pubblicazioni della Giovane Montagna per oltre 10 anni ed uno dei migliori interpreti degli ideali dell'Associazione: scomparso nel settembre del 1944 a seguito di un bombardamento aereo.
Inaugurato nel 1947 si appresta a festeggiare settant'anni, ma non li dimostra, grazie anche alla necessaria manutenzione che si è sempre provveduto a svolgere.
La sua posizione è una delle più spettacolari dell'intera cerchia alpina. Dallo sperone ove è ubicato si può godere dello stupendo scenario che, a valle, abbraccia tutta la Valnontey; a monte incombe il Gran Paradiso.
L'accesso è lungo ed impegnativo; anche per questo motivo non è diventato meta di "escursionismo di massa" e quindi la poca frequentazione ha sicuramente contribuito alla sua buona conservazione.
Ormai in nostro ultimo, importante intervento di manutenzione risale al 2006 ed è tempo di pensare al prossimo.
Questa gita, quindi, ha anche la finalità di effettuare un sopralluogo per verificare le condizioni del bivacco e rilevare tutte le criticità, in vista di un successivo intervento.
Descrizione: Di per se la salita al bivacco è già una gita di soddisfazione: l'itinerario nella prima parte percorre il fondovalle con comodo sentiero, poi, dopo aver attraversato i torrenti che scendono dal ghiacciaio, si inerpica sulla morena con percorso più impervio e faticoso.
La seconda parte della salita si compie su balze rocciose, in parte attrezzate con catene, con percorso esposto e delicato.
In base alle condizioni del ghiacciaio ed al livello dei partecipanti, dal bivacco, si potrà valutare anche la salita ad una delle cime più accessibili (Punta di Ceresole, Testa della Tribolazione o Testa di Valnontey).
È indispensabile, per la salita al bivacco, un buon allenamento e la capacità di procedere su terreno esposto e delicato.
Per l'eventuale cima si richiede capacità di progressione in cordata su ghiacciaio e di superamento di facili passaggi su roccia.
Attrezzatura : imbracatura, longe o fettuccia, casco, discensore, 2 moschettoni a ghiera, abbigliamento idoneo alla quota, sacco lenzuolo, pila frontale. (corda, piccozza e ramponi).
Ritrovo di partenza : Piazza Rebaudengo h. 7,00
Coordinatore di gita : Daniele CARDELLINO tel.0118120681 / 3663247130
Iscrizioni : entro giovedì 23 giugno in sede o contattando il Coordinatore di gita.

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   2-9 luglio - Settimana bimbi


Per un insieme di cause e per provare posti nuovi quest'anno non andremo al Reviglio.
Ho contattato le altre sezioni per avere disponibilità e, probabilmente, andremo nella casa ai Folchi (Vernante) della sezione di Cuneo; più piccola, un po' più spartana ma carina e accogliente.
Troveremo ugualmente la gioia di stare insieme, di condividere una bella settimana e di andare in montagna.
Vi manderò maggiori dettagli sulla mailing list Bimbi.
I posti sono ridotti, datemi una adesione ipotetica il prima possibile.
Coord: FRANCO Dario - mail: francodar@tiscali.it - cell. 331-8126912

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   C.C.A.S.A. - 16-20 aprile: Randonn&ecute;e di Scialpinismo - Alpi Occidentali, Valpelline-Vallese


La traversata Haute Route: Cabane de Chanrion - Zermatt è organizzata dalla CCASA con la seguente articolazione (provvisoria):
1° giorno: Aosta/Bionaz arrivo Cabane de Chanrion
2° giorno: Cabane de Chanrion arrivo Cabane de Vignettes
3° giorno: Cabane de Vignettes arrivo rifugio Nacamuli
4° giorno: rifugio Nacamuli arrivo Schoenbielhuette
5° giorno: Schoenbielhuette arrivo a Zermatt
L'obiettivo è proseguire con un appuntamento annuale di attività scialpinistica in ambiente, dedicato ai soci che partecipano agli aggiornamenti, hanno buona preparazione e collaborano alle gite in ambito sezionale.

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   21/22 maggio: Alpinismo d'Ambiente in ghiaccio


Nell'ambito di un percorso di formazione, crescita e aggiornamento progressivo (verosimilmente triennale), questo primo appuntamento è orientato a acquisire e consolidare l'uso delle tecniche di progressione con ramponi, sicurezza su terreni glaciali facili ed autosoccorso. Lo svolgimento è previsto al Ghiacciaio dei Forni, Santa Caterina Valfurva, con organizzazione a cura della Commissione Centrale di Alpinismo e Scialpinismo.
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   16-19 giugno: GM Giovani - La Montagna per i Ragazzi


L?idea iniziale che ha spinto la C.C.A.S.A. a impegnarsi in questa proposta così particolare, è stata quella di creare una iniziativa importante nell'ambito delle varie manifestazioni pensate per celebrare nel 2014 il Centenario della Giovane Montagna, intesa anche come uno stimolo e incipit per altre iniziative analoghe rivolte ai giovani e il loro coinvolgimento nel mondo della montagna.
Lo scorso anno l'iniziativa è stata ospite del Natale Reviglio, a Entrèves, con grande soddisfazione di tutti i partecipanti e della nostra sezione. Per il 2016, la quattro giorni dedicata ai giovani si svolgerà a Penia di Canazei, in Val di Fassa, dal 16 al 19 giugno.
Rinnovo l'invito a partecipare e a diffondere l'iniziativa. Seguiranno altri dettagli non appena sarà predisposto il programma definitivo.
Marco Valle

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   APERTURA ESTIVA DEL RIFUGIO NATALE REVIGLIO


17 luglio / 29 agosto - Soggiorno estivo 2016
La Casa riapre ad una nuova estate, per accogliere i Soci della Giovane Montagna e permettere loro di trascorrervi una serena vacanza. Vi possono soggiornare TUTTI i Soci dell'Associazione in regola con la quota sociale 2016. Chi desidera parteciparvi deve attenersi al Regolamento Interno.
Il Socio, all'atto dell'iscrizione, si impegna anche ad aiutare e collaborare con il responsabile del turno, per il buon funzionamento della Casa.
I turni sono SETTIMANALI ed avranno il seguente calendario:
17 / 24 luglio 7 / 14 agosto
24 / 31 luglio 14 / 21 agosto
31 luglio / 7 agosto 21 / 28 agosto
PRENOTAZIONI - Le prenotazioni si accettano da
GIOVEDÌ 31 marzo 2016 per i soci della sezione di Torino
GIOVEDÌ 21 aprile 2016 per i soci di TUTTE le altre sezioni
Si ricorda che prima dell'invio della scheda di prenotazione, bisogna verificare la disponibilità dei posti con una delle modalità seguenti:
Contattando telefonicamente il responsabile per le prenotazioni sig. Luca BORGNINO, tel. 011-4525777 - ore serali;
Inviare un mail a natalereviglio@gmail.com;
Passando o telefonando in sede il giovedì sera tra le 21:30 e le 22:30, tel. 011747978
L'assegnazione dei posti camera è a insindacabile cura dei responsabili.

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 7 aprile alle 21,30 - A spasso in montagna tra i Monasteri del Tibet e la Valsesia


Il neo socio Giulio Veggi: architetto, fotografo dal 1971, professionista presso una casa editrice con la quale ha pubblicato numerosi libri fotografici, Maître della Federazione Mondiale Associazioni Fotografiche (FIAP), Vice Presidente di Image Sans Frontières, presenterà le sue foto relative a:
Trekking "Anello da Lasa a Lasa" tra i principali Monasteri Tibetani
50 fotografi di tutto il mondo invitati dal Governo della Repubblica Cinese per festeggiare la "Liberazione !!!" del Tibet:
I monasteri, i paesaggi e gli abitanti.
La Valsesia, le montagne del "Cuore"
Le tre valli principali della Valsesia, da Varallo alla vetta del Monte Rosa, fotografate con tutte le luci: cercate ed attese:
La sua gente, i paesaggi, la natura, l'arte e la architettura.

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   Giovedì 12 maggio alle 21,30 h - Il Massiccio d'Ambin ed il Tour d'Ambin


Gestore del rifugio Vaccarone da diversi anni, Nino Malavenda ci presenterà la sua visione di questo gruppo di montagne alle porte di casa nostra. Ecco le sue parole:
"Un viaggio fotografico all'interno delle diverse facce di questo gruppo montuoso che regala ancora angoli selvaggi e poco frequentati.
Un vero terreno d'avventura per chi ama l'alta montagna e sa apprezzare gli aspetti naturalistici e paesaggistici di un luogo.
Il gruppo d'Ambin promette scorci impareggiabili e incontri unici con gli abitanti delle alte Terre.
Molteplici sono gli itinerari di escursionismo e alpinismo classico, tanto da poter offrire numerose varianti di itinerario senza trascurare una grande accoglienza nei suoi rifugi su tutt'e due i versanti, italiano e francese.
Questa presentazione nasce dall'aver vissuto per quattro anni in mezzo alle fantastiche luci di questi luoghi."
Fotografie di Nino Malavenda - www.ormelievi.it

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   Giovedì 9 giugno alle 21,30 h - Il rifugio Quintino Sella sui Rochers


A cura di Luigi Costa.
La prima via di salita italiana al Monte Bianco passava lungo la cresta sud ovest dei Rochers (nota anche come via dello Sperone della Tournette) sulla quale nel 1865 è stata costruita la capanna Sella alla quota di 3370 metri.
Negli ultimi anni la capanna, la più antica come costruzione tra i vari rifugi, capanne e bivacchi del gruppo del Bianco che si trovava e si trova ancora nello stato originario di realizzazione, si era ridotta in condizioni precarie in particolare per il disgelo del permafrost della cresta su cui poggiava.
Il Club 4000, che ne era il custode, si è fatto carico della sua ristrutturazione. Nell'estate del 2015, recuperata una parte consistente del budget necessario, si sono iniziati e terminati i lavori esterni di ristrutturazione, che termineranno nella parte interna nel 2016.
Dopo una brevissima introduzione del club 4000 con un po' di foto dei 4000, la presentazione riporterà la storia della capanna, i lavori di ristrutturazione, la via di salita alla capanna ed al Bianco, via che nell'estate del lontano 1990 è stata percorsa durante la settimana alpinistica della Giovane di Torino organizzata con il compianto amico/guida Giancarlo Grassi.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   22 novembre 2015 - S. Messa al Monte dei Cappuccini


Nella ormai tradizionale cornice della Chiesa di S.Maria del Monte abbiamo celebrato la S.Messa in ringraziamento delle attività sociali felicemente svolte e in suffragio dei Soci che ci hanno lasciati per la Cordate del Cielo.
Successivamente nella sala sotto il Coro si è svolta la premiazione dei Soci fedeli, e riportiamo l'intervento di Sergio Marchisio che ha festeggiato i suoi 70 anni di GM:
due parole ?
Un accorato ricordo di Faustina Castelli, mancata pochi mesi fa.
Ora, brevemente, la mia storia... Mi iscrissi, nel 1947, alla storica "Giovane Montagna di Torino" con la presentazione di Fiorenzo Adami.
Era responsabile della RIVISTA il dottor Aldo Morello che suscitò subito la mia fiducia e la mia simpatia. Ospitavo nella mia mente e nel cuore, il tarlo dello scrittore e gli presentai il racconto di una ascensione. A quei tempi il mio modello di racconto era quello roboante di Lammer, sempre sull'orlo della morte... ma il dott. Morello mi convinse di usare un realismo più sereno e ricco della bellezza dei monti.
Gli anni trascorrono... la RIVISTA è passata sotto la guida di Giovanni Padovani, scrupoloso e buon conoscitore dell'alpinismo: degno successore di Morello (esemplare, sul recente ultimo numero della Rivista il suo difficile articolo "Laudato sì"). Anche lui è diventato per me un vero e grande amico che mi tratta come fossi un vero... scrittore!?
E la "Vita" va! la Giovane Montagna è nel mio cuore anche perché vi trovai (67 anni fa) Irma: ottima seconda di cordata e poi consorte per la vita.
E non dimentichiamo mio fratello Giovanni che fu Presidente di questa Sezione per alcuni anni.
Mi fermo qui. Auguro lunga, lunga, lunga vita alla mia Sezione di Torino!

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   4 ottobre 2015 - Passeggiata nel Chierese


Sempre numerosa la comitiva presente all'appuntamento con la camminata autunnale che ogni anno ci viene proposta da Piera e Sandro. La pioggia torrenziale di ieri ci faceva temere il peggio ma oggi un sole smagliante illumina una natura che ancora non indossa i colori autunnali ma brilla per la doccia recente. Non così le stradine: qua e là un fango spesso e appiccicoso mette alla prova il nostro equilibrio e le nostre calzature: Sandro ne viene catturato ed è costretto ad abbandonare una suola (nelle gite di quest'anno è il terzo paio di pedule che se ne va....non sono più gli scarponi di una volta che accompagnavano il proprietario per una vita intera!!). Ma niente ci ferma se non qualche grappolino dimenticato nelle vigne, qualche mela e molte noci: c'è chi, tra un passo e l'altro, imitando gli scoiattoli, ne fa una buona scorta prima del letargo.... Tutto finisce (bene!) con i piedi sotto la tavola per una buona mangiata e con l'acquisto di mele, zucche e prodotti locali.
Laura

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   8 novembre 2015 - Gita bimbi


Che dire della gita di domenica 8 novembre organizzata da Dario tra Cinzano e Vezzolano?
Tutto molto bello!!!
Bellissima la giornata di sapore quasi estivo
Bellissimo il percorso che si snoda tra vigneti, boschetti e prati con suggestivi scorci sulle colline circostanti
Bellissimi i colori autunnali che la natura ci ha regalato a larghe pennellate in tutto il suo fulgore
Bellissimo e simpatico il cicaleccio dei bimbi che (senza accusare alcuna stanchezza) ci hanno rallegrati con i loro racconti di scuola, di festicciole con gli amici, con osservazioni curiose? (ad esempio, voi lo sapevate il nome "scientifico" di un fungo violaceo, commestibile, che si trova in questa stagione, il "Rhodopaxillus nudus"? Io no, ma Paolo- di otto anni- lo conosceva benissimo!!!!)
Bellissimo l'arrivo all'abbazia di Vezzolano che ci è apparsa ad un tratto in tutta la sua maestosa bellezza
Bellissima la visita alla chiesa e al chiostro che abbiamo potuto effettuare grazie alla disponibilità di alcuni volontari
Bellissimo e dolcissimo il canto cosi lieve e delicato che Silvia e la Mamma hanno intonato sotto le volte della chiesa?
Peccato essere stati cosi poco numerosi: solo cinque bimbi (perché alcuni erano ammalati..) con quattro genitori e noi quattro "soci adulti".
Mentre le famiglie con i bimbi concludevano la giornata a casa di Dario per festeggiare con una merenda il compleanno di Irene, noi siamo saliti al Castello di Moncucco dove è allestita una stupenda mostra fotografica e abbiamo ancora goduto di tutti i colori del tramonto da un posto assolutamente magico.
Giovanna

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   11 novembre 2015 - Mondovì: Gita di chiusura


Il gruppo è nutrito, nonostante la meta di Mondovì sia vicina e già altre volte messa in calendario. Arriviamo in orario all'appuntamento con la guida del posto che troviamo simpatica e molto ben preparata.
Iniziamo la visita da Mondovì -piazza e la sua storia: fu fondata nel 1198 dagli abitanti di Vico, Vasco e Carassone ribellatisi al vescovo di Asti, loro signore, e rifugiatisi sul Monte (ben difeso da alte mura) che fu detto di Vico poi Mondovì. L'indipendenza fu breve: nel 1200 venne espugnata del Vescovo, ma dopo alterne vicende tra distruzione e ricostruzione nel 1290 ( pagando naturalmente) divenne città a tutti gli effetti. Gli ampi diritti e privilegi della città diedero origine al nome con cui fu chiamata nel medioevo: Mons Regalis, donde il nome dei suoi abitanti Monregalesi e del coro Montis Regalis tuttora molto rinomato. La città divenne anche sede Vescovile e sede dell'Università degli studi: vi insegnarono Teologia, Giurisprudenza e Medicina dal 1560 al 1719, solo nel 1814 tornò ai Savoia.
I più significativi monumenti di Mondovì - piazza sono la Chiesa della Missione, la Cattedrale e la Chiesa della Misericordia. La Chiesa della Missione fu fatta costruire dai gesuiti nel 1664 -79 e dedicata a S. Francesco Saverio. L'interno maestoso è ad una sola navata con giochi di colonne, archi, decorazioni e affreschi alle volte, inquadrati in finte prospettive, dipinti da Andrea Pozzo.
La guida ci fa osservare tanti curiosi particolari, tante bellezze che non si possono descrivere, andateci e vedrete, noi siamo stati parecchio tempo a testa in su, a bocca aperta e con tanta gioia nel cuore.
Lasciamo la chiesa e sotto i portici medioevali ci portiamo a Palazzo Fauzone di Germagnano per la visita al museo della Ceramica disposto su due piani. Al I piano si fa un viaggio all'interno della fabbrica della ceramica mentre al secondo si vede la storia del fenomeno industriale con tanti e svariati oggetti in ceramica. Molto interessante e curiosa è l'esposizione interattiva che coinvolge i visitatori.
Proseguendo, poco distante, raggiungiamo il Palazzo Vescovile già sede dell'Università nella quale tra l'altro si trovano esposti quattro grandiosi arazzi di scuola fiamminga. Salendo ancora si raggiunge il Belvedere dove si gode uno splendido panorama a 360° e svetta la Torre dei Bressani con i suoi molteplici orologi. Il tempo stringe, dobbiamo scendere, facciamo ancora una breve visita alla cattedrale ed infine, con la funivia, raggiungiamo Mondovì Breo per arrivare al ristorante I Tre Limoni entro le ore 13. Troviamo una sala tutta per noi e dopo il gustoso e ricco pranzo, ci portiamo al pullman per l'ultima tappa: il Santuario di Vicoforte con la S.Messa alle ore 16.
Il ritorno, all'inizio sull'autostrada, è stato un po' lento ma il gruppo, così ricco di meraviglie viste, di cibo buono, di amicizia goduta è arrivato a Torino fin troppo in fretta.
Ancora un grande grazie agli organizzatori e arrivederci, se Dio vorrà, alla prossima gita di chiusura anno.
Lidia

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   30 dicembre 2015 - 3 gennaio - 2016 Capodanno al Reviglio


Al momento in cui va in stampa il Notiziario siamo tutti al corrente dell'anomala situazione di quest'inverno. La neve non si è fatta vedere; si parla, in Piemonte, di quasi 3 mesi di siccità?
In Valle d'Aosta le cose non sono state molto migliori.
A dicembre i panorami erano desolanti; boschi e montagne nude, senza un filo di neve. Impianti di sci e pista di fondo rigorosamente chiusi.
Questa situazione si è concretizzata, per noi, con una totale mancanza di richieste, da parte dei soci, di trascorrere il Capodanno al Reviglio.
Abbiamo atteso, speranzosi, fino a Natale, poi è stato inevitabile annullare tutto: l'esiguo numero di interessati (8/10 soci) non giustificava il lavoro ed i costi di apertura.
Speriamo che si sia trattato solo di un anno anomalo e che il prossimo si possa nuovamente trascorrere il Capodanno, felicemente e "nevosamente".....
Daniele

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   24 gennaio - Crête de Baude (SA)


Nevache, sci e ciaspole, ore 9:30 circa: -12 °C e poca neve.
Perché? Per quale ragione?
Perché sì, è la prima gita del 2016, oggi la neve c'è, domani chi sa? In fondo lo sci alpinismo è fatica, sofferenza e anche un po' di rassegnazione! Si prende quello che c'è! E va bene così.
Dopo un'ora di salita lungo la strada dipartimentale fino agli Chalets de Lacou, il tempo è splendido, la temperatura è salita sopra lo zero e abbiamo fatto pochi metri di dislivello! Questo vuol dire che pure al ritorno dovremo faticare e soffrire!
Lungo la strada ho messo anche alla prova l'immenso cuore (senza dimenticare gambe, polmoni e frattaglie) del nostro amato Presidente che si è immolato per andare alla ricerca della mia radio che avevo perso lungo il tragitto (in fondo è tutto allenamento per il Rally!)
I ciaspolatori si fermano poco oltre il Refuge de Buffere, gli scialpinisti invece proseguono. Dal rifugio fino al colle la salita è costante e non ci sono "munta e cala" così dopo 4 ore per fare 850 m (!!!) siamo al colle. Anche se non sembra, questa è la parte bella.
Dopo aver sbocconcellato qualcosa, inizia la discesa: per chi sa sciare è passabile, per me inizia la sofferenza, neve pesante e crostosa, qualche pietra almeno fino al rientro sulla strada dipartimentale che ai mie occhi (e piedi) è una pista da discesa perfettamente battuta, dove finalmente scio!
Valutazione della gita: 3 vista la situazione nivometeorologica italiana, ma la valutazione oggettiva è 2.
La prossima gita sarà sicuramente migliore! Ad maiora!
PS: abbiamo fatto anche un'esercitazione di ricerca ARTVA e con viva e vibrante soddisfazione possiamo annunciare che tutti i sepolti sono stati rinvenuti (chi prima chi dopo ?).
PS2: a breve vedrete anche il reportage della gita
Gianni (il regista)

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VITA SEZIONALE


   LUTTI


Nel mese di novembre è mancata la socia vitalizia Chapy Adelina Cornagliotto; una preghiera.
Le nostre preghiere anche per la socia Agar Pogliano, deceduta il 16 febbraio.

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   CONSIGLIO DI PRESIDENZA CENTRALE


Nella seduta di sabato 30 gennaio 2016, che ha affrontato in dettaglio il tema della comunicazione, il nostro socio Marco Ravelli è stato nominato Direttore della Rivista di Vita Alpina della Giovane Montagna, in sostituzione di Giovanni Padovani.
A lui le nostre congratulazioni per questo prestigioso incarico, con i migliori auguri di buon lavoro.
Per tutti noi questo avvicendamento costituisca motivo di stimolo a una collaborazione più attiva con la redazione.

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   CONSIGLI DI PRESIDENZA SEZIONALE


16/11/2015 - Si incomincia a imbastire l'organizzazione del Rally: presi i primi contatti con il Villaggio Olimpico di Bardonecchia per la sistemazione dei partecipanti.
Si stabiliscono alcuni gruppi di lavoro:
a) PERCORSO E ORGANIZZAZIONE GARA: Mariateresa Bolla, Stefano Risatti, Alberto Guerci
b) LOGISTICA E COMUNICAZIONE: Luca Borgnino, Marco Barbi, Marco Valle
c) SPONSOR e PACCHI GARA: Sergio Gaido
Si evidenzia la necessità di trovare idonei cronometristi.
Al più presto verrà inviato alle Sezioni il programma dettagliato.
Per il supporto tecnico si propone di contattare una guida alpina.
Per quanto riguarda le altre attività sociali in programma si discute in merito a:
S.Messa ed incontro al Monte dei Cappuccini, Natale in Sede, apertura invernale del Natale Reviglio.
Viene approvato il Calendario gite 2016 con maggior attenzione all'escursionismo più avanzato, allo scialpinismo e alle ciaspole, finalizzando queste due attività ad una più cospicua partecipazione al Rally; per l'alpinismo si fa riferimento alle attività gestite dalla C.C.A.S.A.
Si decide di organizzare una Serata Coordinatori Gita al fine di aggiornare tutti i coordinatori in merito ad adempimenti ed incombenze nell'ambito della programmazione e conduzione di una gita
Infine viene definito ed approvato l'ordine del giorno della Assemblea dei Soci del 21/01/2016
18 gennaio 2016 - Dopo la lettura ed approvazione del verbale della seduta del 16/11/2015, Mario Leone ha illustrato le diverse voci del bilancio preventivo per il 2016 che è stato approvato all'unanimità.
Laura Reggiani ha rassegnato le dimissioni da Consigliere, garantendo comunque la sua disponibilità a collaborare all'organizzazione delle diverse attività e/o iniziative sezionali. Automaticamente è subentrato nel Consiglio Alberto Zenzocchi.
Sono stati approvati i seguenti nuovi soci: Giulio Veggi, Ada Brunazzi, Donatella Simonetti, Alessandro Baietto.
Si è a lungo discusso in merito all'organizzazione del Rally. Essenziale sollecitare le sezioni a comunicare il numero dei partecipanti, anche perché occorre versare la caparra al Villaggio Olimpico.
Vengono infine valutate alcune proposte per le prossime serate sociali.
Viene fissata la data per il prossimo consiglio: 21 marzo 2016.
Marta Rainetto

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   Assemblea Ordinaria dei Soci - 21 gennaio 2016


Il consueto appuntamento annuale con i soci ha visto come primo punto la presentazione del nuovo Consiglio di Presidenza Sezionale, eletto in esito alle votazioni dello scorso ottobre. Il presidente Marco Valle, riconfermato per altri due anni nella carica, ha presentato gli altri componenti il nuovo direttivo della sezione, tra cui si segnala l'ingresso di Mario Leone, subentrato a Giancarlo Destefanis nell'incarico di Economo, di Anna Faletti e di Alberto Guerci, anch'essi neo eletti.
Oltre al ringraziamento ai consiglieri uscenti Giancarlo Destefanis e Marco Ravelli, il presidente ha aggiunto quelli rivolti a Laura Reggiani, che ha presentato le proprie dimissioni per ragioni personali successivamente al rinnovo del consiglio, con contestuale subentro del socio Alberto Zenzocchi, primo escluso nelle votazioni di ottobre.
Mario Leone ha quindi rassegnato il preventivo 2015/2016, nel quale non ci sono sostanziali differenze rispetto al consuntivo appena chiuso. Le previsioni risultano in linea con l'anno precedente per quanto riguarda la gestione dei soci; a fronte di una diminuzione di imposte gravanti sulla sede per l'intervenuta esenzione IMU, sono peraltro previsti minori introiti dalla gestione Chapy, a seguito della non ripetibilità di alcuni eventi straordinari occorsi nella passata estate. L'assemblea riunita approva all'unanimità il bilancio presentato.
Con riferimento alla designazione dei Revisori dei conti per la gestione in corso, su suggerimento del presidente viene proposta la conferma dei Revisori uscenti, Giovanni Riccabone, Mariateresa Morello e Lidia Traverso, che accettano l'incarico.
Le quote sociali vengono mantenute invariate per quest'anno e confermate in: 40 euro per i soci ordinari, 27 euro per i soci aggregati e 18 euro per i ragazzi aggregati fino a 15 anni di età.
Il presidente ha quindi illustrato il calendario gite per l'anno 2016, che in considerazione della ricca proposta di iniziative alpinistiche da parte della Commissione Centrale di Alpinismo e Scialpinismo, è stato pensato con un orientamento prevalente verso l'escursionismo avanzato, anche in ottica di richiamare interesse verso il trekking in quota previsto a fine luglio. Sono comunque previste gite che spaziano su tutti i fronti di attività, nella speranza di accontentare tutti i soci e di attrarne di nuovi.
Il presidente ha inoltre segnalato che lo scorso 26 novembre si è tenuta una riunione per i coordinatori di gita, allo lo scopo di informarli su tutti gli aspetti legati alla responsabilità ed alla sicurezza che sono necessari per coordinare al meglio ogni gita sociale.
È stata infine richiamata l'attenzione dell'Assemblea sull'organizzazione del prossimo Rally Scialpinistico e Racchette da neve, assegnata alla nostra sezione. La manifestazione si terrà Bardonecchia al Monte Jafferau i prossimi 12 e 13 marzo, e avrà come base logistica e di accoglienza il Villaggio Olimpico.

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   QUOTE SOCIALI 2016


Hanno già rinnovato la quota associativa 2016 soltanto il 50,3% degli ordinari, il 41,1% degli aggregati e il 69,2% degli aggregati ragazzi.
Come da Statuto della Sezione, è necessario pagare la quota associativa entro il 31 MARZO dell'anno in corso.
INVITIAMO quindi tutti coloro che non hanno ancora rinnovato la loro iscrizione alla Giovane Montagna a farlo al più presto, preferibilmente venendo in sede al giovedì sera (21,15÷22,30 h) - se no che ci sta a fare? -, oppure mediante versamento sul seguente Conto Corrente Bancario:
"ASSOCIAZIONE GIOVANE MONTAGNA SEZIONE DI TORINO"
IBAN: IT53 J 0200801171000103068902
presso UNICREDIT TORINO CROCETTA
indicando chiaramente il motivo (Nome Ordinario, eventuali Aggregati)
In caso contrario questo è l'ultimo Notiziario che verrà loro inviato, sarà sospeso l'invio della Rivista e non usufruiranno della copertura assicurativa. Il pagamento oltre la data indicata inoltre potrà comportare dei ritardi nella regolarizzazione della posizione del socio rispetto alla Sede Centrale.
Vi ricordiamo le quote 2016: SOCI ORDINARI 40,00 euro
SOCI AGGREGATI 27,00 euro
SOCI AGGREGATI RAGAZZI 18,00 euro
Coloro che nel frattempo si fossero già messi in regola non tengano conto di questa comunicazione.

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