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Notiziario Sezione di Torino Giugno 2024



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.








VITA SEZIONALE


   Una vita puntando in alto


All'indomani di alcuni passi nuovi che con il Consiglio ci apprestiamo a compiere per la
nostra sezione, voglio condividervi alcune riflessioni che mi paiono importanti per il nostro
futuro associativo.
Da tempo nelle assemblee annuali autunnali nella mia relazione, così come in quella di chi
mi ha preceduto, viene ribadita l'attenzione al tema della gestione del Natale Reviglio, la
nostra casa per ferie a Chapy, che dopo tanti anni di frequentazione assidua vede ormai da
tempo una fruizione estiva sempre più scarsa. Grazie all'impegno di Renzo Maina e mio in
particolare abbiamo ora davanti la possibilità di avviare una collaborazione per la gestione
da parte di un professionista, con cui provare il rilancio della casa dalla prossima stagione.
Credo si tratti di un'opportunità da non perdere, non vedo francamente alternative a questa
scelta e le premesse di collaborazione sono valide, anche se gli adeguamenti richiesti ci
impegnano finanziariamente in modo importante. Vi chiedo di assicurare il vostro supporto
(braccia e tempo=partecipazione!) per l'avvio della gestione di questa estate, ancora in carico
a noi; inutile dire che eventuali donazioni pro - Reviglio per questa delicata fase saranno
assolutamente bene accette!
Voltando pagina, il 4 luglio 2025 ricorrerà il centenario della morte di Piergiorgio Frassati,
e come forse saprete, la Diocesi di Torino ha lanciato un'iniziativa che coinvolge le principali
realtà associative che, purtroppo per poco tempo, Piergiorgio ha frequentato; tra queste ovviamente
anche la sezione di Torino della GM di cui Piergiorgio per un breve ma intenso
periodo ha fatto parte.
A tale scopo Marta Rainetto e Marco Valle hanno preso parte nelle scorse settimane ai primi
eventi organizzati, ed è stato lanciato un progetto volto a coinvolgere i giovani - in primis
degli oratori torinesi - nel ripercorrere i principali itinerari descritti da Piergiorgio nelle sue
relazioni (alcuni di questi calcati proprio con i soci della GM, con Piergiorgio coordinatore).
A questo scopo Marco è in contatto con don Luca Ramello, che fa parte del Coordinamento,
e con l'associazione Frassati di Torino; l'idea è quella di effettuare insieme una gita "Frassati"
in ciascun mese da qui al 4 luglio 2025. Avendo noi già un calendario definito per il 2024,
abbiamo deciso - ove possibile - di riorientare alcune delle gite escursionistiche in calendario
da qui a fine anno sulle mete "frassatiane" che saranno concordate nel comitato, mentre
per il 2025 il nuovo calendario potrà più facilmente essere stilato tenendo conto dell'iniziativa
in parola.
Al recente Salone del Libro di Torino
la Giovane Montagna di Torino è stata
invitata all'incontro "Piergiorgio Frassati:
una vita puntando in alto" organizzato
dalla casa editrice Effatà: è stato
importante per me esserci e rappresentare
la nostra associazione portando
le testimonianze delle esperienze
di Piergiorgio in montagna con
la nostra associazione (un grazie speciale
ad Anna che ha scavato in archivio).
Erano presenti la responsabile
dell'Azione Cattolica Giovani di Torino
e il Rettore del Seminario Maggiore
di Torino e c'è una gran voglia di rilanciare lo spirito di partecipare e di introdurre
giovani generazioni alla montagna, la voglia di vivere pienamente e "non vivacchiare" come
Piergiorgio amava ripetere.
Credo che questa occasione sia propizia per aprirci verso altre realtà associative, e che tale
apertura sia benefica (oltreché doverosa per rinvigorire la nostra sezione), soprattutto perché
si rivolge ai giovani, che rappresentano il futuro di qualunque comunità, dalla famiglia
alle realtà associative e fino ai popoli e alle nazioni. Se abbiamo a cuore il futuro della nostra
sezione, credo che i due ambiti che ho richiamato - il Reviglio e il progetto Frassati - meritino
grande attenzione e debbano essere supportate in ogni modo, in primis partecipandovi.
Vi ringrazio fin da ora per il supporto che darete alla nostra sezione e voglio qui esprimere
la mia gratitudine a tutti i soci che si dedicano con tenacia e cura alle piccole e grandi cose
che sono necessarie ogni giorno per la nostra comunità, proprio come nelle nostre famiglie.
"UNA VITA PUNTANDO IN ALTO" può valere anche per la nostra associazione.
Grazie, davvero!
Guido Valle

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ATTIVITÀ PREVISTA


   Apertura estiva del Natale REVIGLIO


Vi comunichiamo che quest'anno la casa per ferie Natale Reviglio (Chapy) aprirà
dal
21 luglio all' 11 agosto
prossimi effettuando, come di consueto, turni settimanale di pensione completa.
Nella circolare allegata troverete tutte le indicazioni per procedere, attenzione però
che le ultime due settimane di agosto non sono più prenotabili in quanto complete.
- Circolare Reviglio: Cliccare qui
- Listini prezzi: Cliccare qui
- Regolamento: Cliccare qui
- Scheda di iscrizione: Cliccare qui
Se siete interessati a un soggiorno nel fresco clima alpino con un panorama unico al
mondo al cospetto del Monte Bianco la nostra casa è pronta ad accogliervi poco sopra
Courmayeur all'inizio della Val Ferret.
Potete scaricare la documentazione allegata... Affrettatevi a prenotare!
Qualsiasi informazione ulteriore potrete richiederla inviando una mail all'indirizzo:
natalereviglio@gmail.com o telefonando il giovedì sera, dalle 21.20 alle 22.45,
al numero di telefono: 351 3366657.

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   29-30 Giugno 2024 - Aiguille de l'Argentiere (3902m) (A)


L'ascensione all'Aiguille de l'Argentière, attraverso il Glacier du Milieu, inizia da
Chamonix e prosegue fino al Rifugio de l'Argentière.
Dal Rifugio de l'Argentière, si scende sul Glacier d'Argentière per poi risalire direttamente
attraverso il Glacier du Milieu.
Si proseguirà lungo il ghiacciaio fino a raggiungere la sponda sinistra sotto il Casque,
che si supera preferibilmente sulla sponda destra del ghiacciaio.
Qui, la pendenza diventa più ripida (35° e poi 40°) e gradualmente aumenta fino ad
un canalone stretto dove si toccano i 45° alla fine del quale si trova la crepaccia terminale.
Superata la terminale si procede raggiungendo la cresta sommitale e da questa
alla vetta.
La discesa avviene per lo stesso itinerario.
È richiesta un'ottima preparazione atletica ed esperienza alpinistica visto l'ambiente
circostante e le difficoltà tecniche che la salita prevede.
La partecipazione è limitata a 8 persone (al momento già confermate).
Ci riserviamo la possibilità di cambiare itinerario in caso in cui le condizioni non
consentano una salita in sicurezza.
Note logistiche : da definire il giovedì precedente.
Coordinatore di gita: Matteo VALLE
mattevalle5@gmail.com
Cell. 346 3354043

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   1/7 Luglio 2024 - Settimana famiglie in Val Roya


Quest'anno abbiamo cercato una nuova destinazione che ci permettesse di portare
di nuovo i ragazzi a fare Torrentismo.
In val Roya è più facile trovare e affittare mute e attrezzatura specifica: alloggeremo
quindi al Roya Bien-étre. Sarà possibile così tornare a fare il facile torrente Audin,
spingerci a provare il bellissimo Torrente Barbaira che presenta qualche calata e
pozze cristalline. O addirittura arrivare a fare il torrente Maglià con un tratto quasi
speleo.
Parlando di speleologia stiamo cercando di incastrare un giro in grotta, magari sulla
via del ritorno.
Faranno da corollario attività di arrampicata e escursioni nella Valle delle Meraviglie.
Note logistiche : da definire il giovedì precedente.
Coordinatore : Dario FRANCO
francodar@tiscali.it
Cell. 338 8126912

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   3/7 Luglio 2024 - XV Settimana di PRATICA ESCURSIONISTICA


"La formazione dei Soci della Giovane Montagna che praticano escursionismo ha sempre rivestito
una particolare importanza e costituisce una priorità in questo periodo storico che sta registrando un
notevole aumento dei trekking proposti dalle nostre sezioni a beneficio di soci che si affacciano per
la prima volta su sentieri attrezzati o esposti.
Consci che la trasmissione delle nozioni tecniche e culturali utili per pianificare ed affrontare delle
uscite passa attraverso i coordinatori di gita, pensando a loro riproponiamo la Settimana di Pratica
Escursionistica e quindi quel momento destinato a ingrossare lo "zaino delle competenze" che poggia
sulle spalle di coloro che conducono le uscite sociali o che sono disponibili a condurle.
La Settimana che, seguendo la numerazione progressiva, giunge alla XV edizione, non si configura
quindi come un corso di escursionismo, ma punta a migliorare, tramite lo scambio di conoscenze, il
livello di esperienza e di autonomia di ciascuno, nell'ottica di diffondere all'interno del nostro corpo
sociale le buone pratiche indispensabili per affrontare con piena consapevolezza i vari "terreni di
gioco" che un'escursionista affronta.
Il nostro campo base sarà il Rifugio Natale Reviglio a Courmayeur (loc. Chapy d'Entreves) della Sezione
di Torino e saranno quindi le vallate del Monte Bianco, con i loro itinerari spettacolari e di
grande fascino, a regalare ai partecipanti soddisfazioni a non finire.
Vi aspettiamo!"
Questo è l'invito alla "XV settimana di Pratica Alpinistica" che la C.C.A.S.A rivolge
ai soci interessati.
Rivolgetevi in sede per qualsiasi informazione.

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   13-14 Luglio 2024 - Zumstein (4563m) (A)


La gita alla Zumstein ci vedrà pernottare la sera di sabato 13 luglio in rifugio (Mantova
o Gnifetti, a seconda della disponibilità dei posti letto) e salire la mattina del 14
luglio lungo la via classica del Ghiacciaio del Lys che porta alla Capanna Margherita.
Giunti al Colle del Lys, dunque, ci staccheremo dalla via per la Capanna e devieremo
sulla sinistra per raggiungere la vetta Zumstein.
Meteo e ghiaccio permettendo, sarebbe bello, al ritorno, optare per un passaggio alla
Margherita e/o, (se non tutti magari un buon numero di persone che abbiano voglia/
allenamento /esperienza), scendere per Parrot e Ludwingshoe, pensando magari di
fare un saluto al Cristo delle Vette.
Il numero di partecipanti confermati è al momento già buono, composto interamente
da soci GM con una solida esperienza alpinistica di base: alla chiusura definitiva del
gruppo si valuteranno già in partenza le cordate e gli itinerari, vedendo pertanto se
sarà possibile salire qualche altra vetta oltre alla destinazione prefissata di partenza.
Note logistiche : da definire i giorni precedenti.
Coordinatore : Umberto LEPORE
leporeumberto98@gmail.com
Cell. 340 5005285

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   21 Luglio 2024 - Punta Basei (3338m) (E)


Località di partenza : piani del Nivolet - 2530 m
Dislivello in salita : 810m
L'ascensione alla Punta Basei si svolge in circa 2-3 h su sentiero, pietraia e terreno roccioso
(alcuni passi un po' esposti, attrezzati) per terminare con una facile cresta e un salto di roccia
facilitato da una breve corda fissa (ca. 5m, II).
Descrizione gita:
Dal Rifugio Savoia (dove porta la navetta dal lago del Serrù, essendo la strada per
il Nivolet chiusa al traffico dalle 9 alle 18 nei fine settimana estivi) si sale, lasciando
a dx il sentiero per il Col Leynir e il Taou Blanc, verso il lago Leytà dove una freccia
a sx indica il Colle di Nivoletta e la Punta Basei.
Si supera un tratto ripido e per pochi metri leggermente esposto, raggiungendo un
pianoro e successivamente una pietraia che si attraversa in semicerchio verso SW,
fino a una zona più rocciosa. Seguendo i molti ometti si sale al Col Basei 3175 m
(grande ometto). Il sentiero prosegue a sx, percorrendo l'ampia dorsale della cima
fino alle rocce sommitali (in caso di neve potrebbero essere utili i ramponcini).
Dopo qualche svolta sul versante W, la traccia scavalca la cresta portandosi sotto
l'ultimo salto roccioso, alto circa 15 m, che si affronta dal versante E. Le rocce hanno
molti appoggi, e la salita è facilitata da una corda fissa. Superata la paretina con
passaggi di II, si giunge sulla cresta finale a poca distanza dalla vetta, piuttosto
aerea, da percorrere con un minimo di attenzione per la presenza di detriti, ma senza
difficoltà.
La vetta è molto panoramica sul Gran Paradiso e sulle montagne della Val di Rhemes
oltre che sulle cime canavesane, savoiarde e valdostane.
Attrezzatura: Scarponcini, abbigliamento da escursionismo, ramponcini
se residui di neve.
Mezzo di trasporto: Auto private + navetta (in funzione dell'orario)
Logistica: Verrà definita la settimana precedente
Coordinatore di gita: Gianni SILETTO
silettog@gmail.com
Cell. 340 23 66 185

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   29 Agosto/1 Settembre 2024 - Trekking delle Orobie occidentali (E/EE)


Difficoltà : E/EE
Dislivello complessivo : circa 3000 m D+, 2000 m d-, 40km
Il Sentiero delle Orobie occidentali si sviluppa a quote mediamente intorno ai 2000
lungo i monti della Provincia di Bergamo, lungo la dorsale che separa le valli bergamasche
dalla Valsassina a W e dalla Valtellina a N, e offre scorci suggestivi e occasioni
per ammirare flora e fauna. Il Sentiero non presenta difficoltà ed è accessibile
a tutti purché allenati (i pochi tratti con catene possono essere affrontati senza l'utilizzo
di attrezzatura particolare).
Il percorso parte da Cassiglio, un piccolo comune della Valtorta, e ci porta, in quattro
giornate, a Passo S. Marco, storico valico tra la Repubblica di Venezia e i Grigioni,
lungo il sentiero 101.
Per chi volesse aggiungere dislivello (e qualche difficoltà), sono possibili diverse varianti,
che consentono di raggiungere diverse cime.
Il primo giorno è dedicato al trasferimento da Torino (e alla logistica per portare le
auto a Passo S. Marco) e alla (lunga) salita ai Piani di Artavaggio lungo la val Cassiglio
e le pendici dei monti Aralalta e Sodadura per pernottare al rifugio Nicola.
Il secondo giorno si raggiunge il rif. Grassi alla Bocchetta di Camisolo, attraverso i
piani di Bobbio e quindi la dorsale che sovrasta la Valsassina, di fronte alle Grigne.
Il terzo giorno è possibile salire al Pizzo dei Tre Signori (2554 m, EE/EEA), altrimenti
se ne attraversano le pendici meridionali (sentiero dei Solivi), per raggiungere il rifugio
Benigni al lago Piazzotti.
Il quarto giorno è possibile salire il M. Ponteranica (2372 m, EE) e scendere sul lato
nord per risalire al Passo del Verrobbio (resti della Linea Cadorna), oppure raggiungere
più direttamente il Passo S. Marco, dove troviamo le auto.
1
Giovedì 29 agosto:
Torino --> Cassiglio --> Rifugio Nicola ai Piani di Artavaggio Circa 1300 m D+ (4h30'-
5h), ca. 10,5 km
2
Venerdì 30 agosto:
Piani di Artavaggio --> Rifugio Grassi
Circa 800 m D+, ca. 700 m D-, 12,5 km
3
Sabato 30 agosto:
Rif. Grassi --> (Pizzo dei 3 Signori) --> Rif. Benigni
Circa 600 m D+, ca. 400 m D-, ca. 7 km.
Con salita al Pizzo 3 Signori, tratto attrezzato EE/A, circa 1100 D+. ca. xxxx D-
4
Sabato 30 agosto:
Rif. Grassi --> (Pizzo dei 3 Signori) --> Rif. Benigni
Circa 600 m D+, ca. 400 m D-, circa 7 km.
Con salita al Pizzo 3 Signori, tratto attrezzato EE/A, circa 1100 D+. ca. xxxx D-)
5
Domenica 1 settembre:
Rif. Benigni --> (M. Ponteranica --> L. Pescegallo --> P.so Verrobbio) -->
--> Ca' S. Marco
Circa 350 m D+, circa 750 m D-, circa 9 km.
Con salita al Ponteranica, discesa al L. di Pescegallo e risalita al P.so Verrobbio:
circa 650 m D+, circa 1000 DIl
numero di partecipanti è vincolato alla capienza massima dei rifugi (max 20 posti),
gli interessati sono pregati di mettersi in contatto con i coordinatori per ulteriori
informazioni ed iscrizioni.
Attrezzatura: Scarponcini, abbigliamento da escursionismo, necessario
per pernottamenti in rifugio (sacco letto, asciugamano,
...)
Mezzo di trasporto: Auto private
Logistica: Verrà definita la settimana precedente
Coordinatore di gita: Gianni SILETTO
silettog@gmail.com
Cell. 340 23 66 185

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   13/15 Settembre 2024 - Raduno Estivo Vernante Sez. Cuneo


A settembre si svolgerà il consueto raduno intersezionale estivo a cura delle sezioni
di Cuneo e di Genova.
È importante manifestare adesso il proprio interesse alla partecipazione in modo
da avere un'idea dei posti da prenotare ci sono interessanti possibilità turistiche
escursionistiche e alpinistiche al link sotto trovate informazioni e iscrizioni il giovedì
sera o scrivendo a torino@giovanemontagna.org
- Lettera alle Sezioni: Cliccare qui
- Programma Raduno: Cliccare qui
- Gite Raduno: Cliccare qui

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   7-8 Settembre 2024 - Lavori di manutenzione bivacco Pol (3173 m) (EE/A)


Località di partenza: Valnontey 1660 m
Dislivello in salita: 1520 m
Tempo di salita: 6 h
Il bivacco Pol è situato sulla sommità dell'alto ed imponente sperone roccioso, inserito
fra le colate meridionale e centrale del ghiacciaio della Tribolazione che, con il
passare degli anni, si stanno progressivamente ritirando.
Tra tutti i bivacchi della Sezione di Torino è probabilmente il meno frequentato e,
sicuramente, quello con l'accesso più lungo ed impegnativo.
Sono ormai trascorsi quasi otto anni dall'ultimo intervento di manutenzione.
Infatti, nel 2017, eravamo saliti 2 volte per riparare la porta, sostituire i copri-materassi
e le federe, dare l'impregnante e fare tutta una serie di altri lavori necessari.
Poi, negli scorsi anni, complice anche il periodo del Covid, lo abbiamo un po' trascurato...
Al momento non ci è stata segnalata nessuna particolare criticità, ma è necessario
andare a fare almeno un po' di pulizia ed un sopralluogo per verificarne le condizioni.
(Se nel frattempo qualche socio avesse l'occasione di salire al bivacco o fosse a conoscenza
di qualcuno che voglia andare, lo pregherei di comunicarmelo, in modo da
poter usufruire di ulteriori informazioni.)
L'avvicinamento è molto lungo, gli zaini, con l'eventuale materiale per i lavori, non
saranno certo leggeri però la salita al bivacco è già una gita di grande soddisfazione!
L'itinerario, nella prima parte, percorre il fondovalle con comodo sentiero, poi, dopo
aver attraversato i torrenti che scendono dal ghiacciaio, si inerpica sulla morena con
percorso più impervio e faticoso.
La seconda parte della salita si compie su balze rocciose, in parte attrezzate con catene;
con percorso esposto e delicato.
......Il tutto per giungere in uno dei luoghi più spettacolari dell'intera cerchia alpina.
Dallo sperone ove è ubicato si può godere dello stupendo scenario che, a valle, abbraccia
tutta la Valnontey; a monte incombe il Gran Paradiso.
Chi ha voglia di vivere un'esperienza come questa?
Per la salita al bivacco è indispensabile un buon allenamento e la capacità di procedere
su terreno esposto e delicato.
Termine iscrizioni: giovedì 5 settembre
Attrezzatura : imbracatura, longe o fettuccia, 2 moschettoni a
ghiera, casco.
abbigliamento idoneo alla quota, sacco lenzuolo,
pila fontale.
Ritrovo di partenza : Piazza Rebaudengo h. 5.00
Coordinatore di gita : Daniele CARDELLINO Cell. 366 3247130
daniele.cardellino71@gmail.com

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   8 Settembre 2024 - Buco del Viso (2950m) (E/EE)


Località di partenza : Pian del Re - 2020 m
Dislivello in salita : 930m
Percorso facile fino al Buco di Viso. Porre attenzione nel tratto tra il Buco di viso ed
il colle delle Traversette sul versante italiano soprattutto in caso di maltempo. Difficoltà
EE solo per questo tratto.
Al colle bel panorama sull'alta valle Po e sul versante francese.
Nel periodo estivo il parcheggio di Pian del Re è a pagamento, è possibile aggiungendo
250 m di dislivello, partire da Pian della Regina.
Raggiunto Pian del Re e imboccare il sentiero su versante Dx seguendo indicazioni
"Colle delle Traversette" .
Si inizia una lunga salita a tratti con ripidi tornanti; si lascia sulla sinistra il bivio
per il sentiero ex-militare (segnavia V21 o "Sentiero del Postino") che porta nuovamente
verso il Rifugio Giacoletti, e si continua con una lunga serie di tornanti. Giunti
ad una conca detritica ai margini di Pian Mait, si contorna la conca con percorso a
semicerchio sulla destra; quindi, ci si sposta sul versante destro orografico per salire
a tornanti il ripido pendio detritico ove si trovano i ruderi della casermetta posta a
difesa del colle.
Subito dopo la casermetta, si lascia a destra il sentiero (segnavia V22) per il Passo
del Luisas e si sale a tornanti, tra sfasciumi, alle spalle dell'edificio militare. Si raggiunge
in breve la diramazione, sulla destra, per il Buco di Viso (2882 m).
Con qualche precauzione ed una torcia elettrica si attraversa la galleria, sbucando
sul versante francese .
Sulla sinistra si trovano subito le tracce (marcate da segnavia gialli) del sentiero che
risale il pendio detritico fino al Colle delle Traversette.
Dal colle si scende lungo un aereo sentierino che, con percorso tra rocce e creste,
riporta al bivio per il traforo e quindi alla casermetta.
Da qui si ritorna a Pian del Re lungo il percorso di salita.
Coordinatori di gita: Michele SCHIAVONI
Dario FRANCO
francodar@tiscali.it
Cell. 331 8126912

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   21 Settembre 2024 - Rio Claretto (TR)


Bellissimo percorso molto verticale e impegnativo con una spettacolare vista sulla
conca di Novalesa.
Forra riservata a chi ha già esperienza soprattutto di calate su corda ed è in possesso
dell'attrezzatura.
Si prende il sentiero che porta alla base della cascata finale del Claretto e si attraversa
il greto. Con una marcia di circa 30 minuti sul versante destro orografico si
arriva ad una baita con il nome "La mojun de parein Steu" e poco oltre ponticello di
legno dove inizia la discesa.
La discesa è una sequenza quasi continua di 11 calate di cui le ultime tre sono praticamente
sulla stessa verticale proprio sopra il paese (calate C7-C16-MC-C20-C16-
C7-C15-C12-C10-C22-MC-C70-MC-C60).
Si "atterra" praticamente alla macchina.
Coordinatore di gita: Dario FRANCO
francodar@tiscali.it
Cell. 331 8126912

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   22 Settembre 2024 - Punta Tre Vescovi (2503m) (E)


Località di partenza : Niel (fraz. Gaby)
Dislivello in salita : 900 m circa
Carissimi, il calendario gite prevede per il 22 settembre l'escursione alla Punta Tre
Vescovi.
Si parte da Niel, frazione di Gaby, nella Valle di Gressoney. Siamo a circa 1,30 ore
da Torino.
La gita raccoglie in sé un po' tutte le peculiarità delle nostre montagne:
una vecchia mulattiera lastricata, gli alpeggi, dei laghi, la possibilità di raggiungere
la punta oppure di fermarsi ad un colle.
Il percorso previsto è un anello che presenta un dislivello di ca. 900m, che diventano
1.100m se si effettua la salita opzionale alla punta.
In base alle condizioni meteo ed all'allenamento dei partecipanti si potranno però
considerare delle alternative. L'obiettivo è comunque avere il gruppo unito nel momento
del pranzo e per tutta la discesa.
E potrebbe anche esserci una sorpresa per chiudere la gita nel migliore dei modi.
Spero possiate partecipare numerosi.
Attrezzatura: Scarponcini, abbigliamento da escursionismo
Mezzo di trasporto: Auto private
Logistica: Verrà definita la settimana precedente
Coordinatore di gita: Maurizio BALZELLI
Cell. 335 757 1203

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   28 Settembre 2024 - Parco delle Vallere (E)


Per settembre vi propongo il Parco delle Vallere.
Non è una novità, ci siamo già stati anni fa quando, a causa di una alluvione, era in
condizioni non proprio ottimali. Sono passata in aprile e l'ho trovato molto curato
quindi penso valga la pena farci un giro.
L'appuntamento è alle ore 10 in corso Trieste presso la passerella pedonale (che attraversa
il corso proprio nei pressi dell'ingresso) raggiungibile in auto o con il bus
45.
Come sempre chiederei una vostra conferma per l'adesione qualche giorno prima.
Coordinatrice di gita: Laura REGGIANI Cell. 335 68 14 056
Tel. 011 38 88 59

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   5 Ottobre 2024 - Miniera di Herin (E)


La visita alle antiche miniere di Herin sfruttate per l'estrazione della calcopirite da
cui si ricava il rame ha più uno scopo turistico ed è adatta a tutti. Situate sul versante
sinistro orografico della bellissima valle di Champdepraz permettono di scoprire
un angolo della val d'Aosta poco noto, un vero balcone da cui ammirare la parte
centrale della val d' Aosta e i ghiacciai del Monte Rosa.
L'escursione con un modesto dislivello ci permetterà di raggiunge gli edifici della
miniera rimasta attiva fino al 1957, e ormai ridotti a ruderi.
Sono visibili gli alloggiamenti dei minatori, il frantoio del minerale, la vecchia teleferica
per il trasporto a valle del materiale estratto: le condizioni di conservazione
dei fabbricati sono molto precarie e la prudenza è d'obbligo. La galleria di scavo è più
a monte della zona di lavorazione del minerale e non facilmente raggiungibile, pertanto,
non la includo nel programma.
Il piazzale dove veniva caricato il minerale è caratterizzato dal tipico colore giallognolo
dovuto all'ossidazione del ferro presente nel minerale preponderante rispetto
al rame decisamente più scarso. Caratteristico è anche l'odore tipico di zolfo che
viene emesso da residui di minerale ancora presenti sul piazzale e ormai ridotti a
terriccio.
Un luogo nascosto del Parco Naturale del Mont Avic dove, dopo lo sfruttamento per
decenni da parte dell'uomo, la natura si riprende ciò che le era stato sottratto.
Attrezzatura: Scarponcini, abbigliamento da escursionismo
Mezzo di trasporto: Auto private
Logistica: Ritrovo in Piazza Rebaudengo ore 8.00
Coordinatore di gita: Alberto GUERCI Cell. 329 9774628

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   6 Ottobre 2024 Uscita in falesia (A)


Per questa uscita, vista anche la stagione, si propone di fare una trasferta in provincia
di Cuneo, in Val Pennavaire.
Negli ultimi anni in questa zona sono state scoperte e riscoperte più di 1500 vie suddivise
in svariate falesie, tra questa abbiamo scelto la falesia Telematica, che permetterà
a chiunque abbia un minimo di braccia di divertirsi e di trovare pane per i
suoi denti. Una volta tanto non conterà così tanto l'abilità di "spalmo" dei piedi, piuttosto
verrà richiesta una minima dimestichezza con la "posizione laterale"
L'avvicinamento inferiore ai 15 minuti e il terreno in strapiombo permettono l'utilizzo
della falesia anche in caso di tempo non propriamente soleggiato.
La difficoltà delle vie parte dal 4 per cui è adatto anche ai neofiti.
L'attrezzatura è la solita: casco, scarpette e imbrago.
Chi è sprovvisto di uno o più dei componenti base, lo segnali e vedremo di procurare
loro il materiale.
Mezzo di trasporto: Auto private
Logistica: Ritrovo all' Eurospin di Corso Orbassano 470,
ore 07,30
Coordinatore di gita: Marco BARBI Cell. 335 1078079

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   12 Ottobre 2024 - Parco di Villa Genero (E)


La meta questa volta sarà Villa Genero che si trova qualche tornante oltre l'ingresso
di Villa della Regina. Non è un parco tanto grande ma molto panoramico e, questa
primavera, l'ho trovato molto curato e poco frequentato. Prima di allora farò ancora
un sopralluogo, anche per accertarmi che sia stato ripristinato il servizio di bus.
Per orari e ultime notizie ci sentiamo qualche giorno prima.
Coordinatrice di gita: Laura REGGIANI Cell. 335 68 14 056
Tel. 011 38 88 59

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   13 Ottobre 2024 - Punta delle Serene (2645m) (E)


Località di partenza : Pian della Mussa - 1767 m
Dislivello in salita : 878 m
La punta delle Serene è una bella meta alla portata della maggior parte degli escursionisti:
con un dislivello abbastanza contenuto, si raggiunge infatti un ottimo punto
panoramico transitando in un ambiente severo ma molto suggestivo. Il canale che
scende dal colle delle Pariate è spesso frequentato da un branco di stambecchi.
Il rifugio Città di Ciriè, situato al fondo del Pian della Mussa, è un utile punto di
appoggio.
A piedi si oltrepassa un primo ponticello verso sud raggiungere le tre bianche casette
della Villa Sigismondi; imboccare a sinistra l'EPT-219 che sale sveltamente nel ripido
pendio cespuglioso. Si raggiunge il vasto Pian Saulera (2050 m). Proseguendo
verso poco sopra si passa fra i due casolari dell'Alpe Saulera Superiore (2095 m). La
traccia si sposta a destra e s'innesta nel sentiero EPT-218.
Seguendo l'evidente sentiero si giunge ad un falsopiano a 2300 m a sinistra si vedono
i placconi lisci della Punta delle Serene, a destra non è raro vedere gli stambecchi al
pascolo.
Con pendenza moderata si raggiunge un secondo ripiano. Qui, abbandonato il sentiero
del segnavia EPT-218, si piega a sinistra raggiungendo il vicinissimo circo acquitrinoso
del Pian degli Alamant (2426 m) dove si trova l'ultima acqua.
A sinistra individuare un valloncello-canale ben evidente che ha, come punto culminante,
lo spuntone di roccia viva, aguzzo, quotato 2602 metri da risalire (dx orografica)
per sbucare al Colle delle Pariate (2580 m).
Si piega a sinistra per raggiungere una depressione con bel colpo d'occhio sullo scivolo
di placconi ondulati che scende in Val Saulera. Da questo colletto la cresta si
alza bruscamente: aggirare sul fianco destro (erba e roccette), facile ma alquanto
ripido (cautela nella tarda primavera, e nel tardo autunno, quando è coperto di neve
dura). Senza difficoltà si guadagna la quasi aerea cima.
Attrezzatura: Scarponcini, abbigliamento da escursionismo
Mezzo di trasporto: Auto private
Logistica: Ritrovo in Piazza Rebaudengo
Coordinatore di gita: Marco VALLE
Cell. 347 6510744
Nota bene: siamo impegnati insieme ad altre associazioni in un progetto lanciato dalla Diocesi di
Torino per il centenario della morte di Pier Giorgio Frassati; questa gita, che si svolge dal Pian della
Mussa, luogo caro a Frassati e nel quale fu da lui fondata la Compagnia dei Tipi Loschi nel maggio
1924, sarà verosimilmente inserita nel progetto degli itinerari Frassatiani, lungo questo o altro itinerario,
da definire in seguito in base alle condizioni e ai partecipanti. È pertanto necessario informarsi
in sede o contattando direttamente il sottoscritto per conferma della meta e per tutti i dettagli
organizzativi.
Vi aspetto numerosi!

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ATTIVITÀ SVOLTA


   17/18 Febbraio 2024 - XLVII Rally sci-alpinistico e IX gara racchette da neve - Auronzo di Cadore


Anche quest'anno le condizioni dell'innevamento hanno permesso lo svolgersi di
questa importante manifestazione per la nostra Associazione; a pochi giorni
dall'evento, sulla newsletter della Giovane Montagna, la Presidenza Centrale augurava
a tutti i partecipanti ed agli organizzatori di trascorrere insieme due magnifiche
giornate.
Siamo così giunti al mattino del 17 febbraio e ci ritroviamo in 5 della sezione di Torino
a partecipare, 1 squadra di scialpinismo e 2 accompagnatori ... forse un po' pochini
per una sezione come la nostra!
La strada per raggiungere
Auronzo di Cadore è decisamente
lunga, ma appena arrivati
la calorosa accoglienza
degli amici vicentini e dei soci
delle altre sezioni che sono già
arrivati sono un "bel ristoro".
Dopo esserci sistemati, alle
ore 18.00 viene celebrata la
Santa Messa da mons. Melchor,
sempre un momento
particolarmente importante
per tutti i soci. A seguire l'illustrazione
del percorso e
l'estrazione dell'ordine di partenza delle
squadre.
Domenica 18 febbraio il tempo è bello nonostante
le previsioni. Alle 7,30 parte la 1.ma
squadra di scialpinismo e a seguire tutte le
altre di scialpinismo e di racchette da neve.
La gara si svolge su un percorso con un dislivello
di 1000 metri per le squadre di scialpinismo
con l'arrivo in salita alla Forcella
del Nevaio e su un percorso di 500 metri di
dislivello per le squadre di racchette da
neve; le non ottimali condizioni della neve
mettono a dura prova tutti gli atleti, ma alla fine tutti giungono soddisfatti al traguardo.
La sezione organizzatrice primeggia vincendo sia con la squadra di scialpinismo
sia con la squadra di racchette da neve.
Un ringraziamento alla sezione di Vicenza e a tutti coloro che hanno permesso lo
svolgersi di questa bella manifestazione che ha visto la partecipazione di più di 120
persone e un arrivederci al prossimo anno.
Carola e Marta RAINETTO

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   9-10 Marzo 2024 - Aggiornamento Ghiaccio


L'Aggiornamento Ghiaccio 2024, organizzato dalla Commissione Centrale di Alpinismo
e Scialpinismo (C.C.A.SA.), si è svolto nella zona dell'Appennino Tosco-Emiliano,
precisamente con base al Rifugio Vittoria, ai piedi del Monte Giovo.
"Qui neve, ghiaccio e vento scolpiscono le creste, le pareti ed i canali, creando un
vero e proprio luna-park appenninico per appassionati di piccozze e ramponi."
Queste sono le premesse che hanno ingolosito ed attratto ben sei soci di Torino; la
realtà è però stata un po' diversa dalle aspettative.
Il prologo ci ha visti in apprensione per le condizioni del clima: carenza di neve e
temperature alte (prima), improvvise ed abbondanti nevicate (poi).
Nonostante tutto, dopo un paio di defezioni per motivi di salute ed un ripescaggio in
extremis, sabato 9 marzo di buon'ora, partiamo in 5 da Torino: Marta, Igi, Lorenzo,
Mattia ed io.
Umberto invece, poiché si trova a Milano, farà il viaggio insieme ad altri soci milanesi.
Al parcheggio del rifugio Vittoria ci sono una decina di centimetri di neve fresca, ed
un bel sole sembra far capolino proprio al nostro arrivo.
Ci prepariamo ed in pochi minuti raggiungiamo il rifugio, dove tutto il gruppo si
riunisce; in tutto siamo 16.
Alex, coordinatore dell'Aggiornamento per conto della CCASA ci presenta le tre
Guide che si occuperanno della didattica: Fabio, Luca e Raffaele.
Seguendo le indicazioni delle Guide prepariamo il materiale necessario, lasciando al
rifugio tutto il resto; poi ci incamminiamo verso il Lago Santo.
Il Primo momento didattico è dedicato alla ricerca
ARTVA ed a varie nozioni inerenti
all'attività in ambiente innevato: infatti non
tutti i partecipanti sono abituati a muoversi
in questo tipo di condizioni
Successivamente ci dividiamo in due gruppi,
con percorsi, differenti.
Purtroppo, a causa dell'abbondante neve fresca
non ci sono le condizioni favorevoli per effettuare
la salita di alcuni dei numerosi canaloni
della zona.
La scelta delle Guide ricade sugli ampi pendii, con pendenza varia, che conducono
alla dorsale che collega il Monte Giovo con il Monte Rondinaio
Lungo la salita vengono affrontati gli argomenti previsti:
Cramponnage e sue basi fisiche e motorie, uso della piccozza per progressione ed
emergenza, legature di base, scelta della traccia e valutazione del percorso e del tipo
di progressione (corda corta, tiri, modalità miste, conserva lunga protetta).
progressione su terreno misto, ancoraggi, gestione della cordata in salita e discesa,
e molto altro...
Nel pomeriggio il tempo peggiora e ci
ritroviamo tra le nubi in cima al Monte
Rondinaio; qualche squarcio di visibilità
ci consente però di affrontare la
traversata di cresta fino al Rondinaio
Lombardo.
Iniziamo la discesa proprio mentre
l'altro gruppo arriva in punta.
Quando arriviamo al rifugio inizia a
nevischiare, poi si trasforma in pioggia
gelata e nuovamente in neve; i nostri
amici di rientro giungono un po'
zuppi.
Il rifugio è piccolo ma accogliente e
noi siamo gli unici ospiti.
Il gestore è rude e un po' burbero,
ma ci trattano molto bene: la cena
è gustosa ed abbondante, poi si va
tutti a riposare.
Fuori, intanto, non ha mai smesso
di nevicare e nella notte sentiamo
anche forti raffiche di vento.
Al mattino la nevicata continua e
la visibilità è pressoché nulla, non
è possibile svolgere nessuna attività
all'aperto.
Noi però non ci rassegniamo e facciamo
di necessità virtù!
Occupiamo il piccolo salone con
corde, moschettoni, discensori e
carrucole e, sotto la precisa e stimolante
supervisione delle nostre
Guide ci dedichiamo "a secco" ad
imparare o ripassare paranchi e
manovre di corda varie.
Verso mezzogiorno la nevicata
termina, finalmente, ma è ormai
troppo tardi per poter fare qualche
attività.
Arriva così il momento dei saluti e
del ritorno.
Nonostante il cattivo tempo ci abbia
impedito di svolgere tutto il programma
e di fare la salita di qualche
bel canale di neve, da parte dei partecipanti
all'Aggiornamento il bilancio
è stato positivo; sicuramente ci
sarà occasione per integrare e recuperare
quanto è mancato.
Personalmente sono stato molto contento
di vedere che un bel gruppo di
soci della nostra Sezione abbia voluto
dedicare tempo ed energie per approfondire
ed accrescere il proprio bagaglio
tecnico e la propria formazione.
Daniele CARDELLINO

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   7 Aprile 2024 - Ciarm del Prete


La prevista scialpinistica alla Rocca la Marchisa per le condizioni termiche sfavorevoli
ha dovuto essere cancellata.
Infatti, nella prima settimana di aprile le temperature erano schizzate a livelli quasi
estivi tali da richiedere una gita il cui attacco fosse raggiungibile nel più breve tempo
possibile per approfittare delle prime ore del mattino notoriamente più fresche. La
scelta è caduta sul Ciarm del Prete sopra i Tornetti di Viù, punta di 2390 m.
Sempre per approfittare delle ore più fresche il ritrovo per i 15 partecipanti era fissato
alle 5 del mattino.
Raggiunta l'Alpe Bianca alle 6,40 dopo un breve tratto di portage si calzano gli sci
su una neve che ricordava più una granita siciliana. Verso Torino si cominciava a
vedere il sorgere del sole.
Si sa che salendo di quota la temperatura scende e ci si aspettava una neve un po'
più compatta, invece, complice una velatura del cielo e l'assenza di vento le condizioni
sono rimaste immutate e dopo circa tre ore di salita tutti sono giunti in punta.
In vetta, con il termometro ben al di sopra dello zero, dopo una breve sosta e la consueta
preghiera si è affrontata la discesa che a me personalmente è sembrata più
una specie di sci nautico data la quantità di acqua che impregnava la neve divenuta
pesante.
Si riusciva anche a fare delle curve, ma la discesa non è stata un gran divertimento.
Raggiunte le auto ci siamo dedicati ad un meritato spuntino con vini e colomba, sodisfatti
per essere arrivati tutti sani alle auto; l'allegria è subito tornata e con questa
un sano buonumore.
Ps. Per fortuna il caldo è poi cessato altrimenti poteva essere l'ultima gita in sci della
stagione.
Alberto GUERCI

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   20 Aprile 2024 - Quattro passi nei parchi: La Certosa di Collegno


Oggi, 20 aprile, quindici soci un po'...stagionati, ma arzilli e pimpanti, più tre amici
incontrati per caso abbiamo camminato con sole, nuvole e vento nel Parco della Certosa
a Collegno.
La giornata prometteva bene e, cercando il sole, ci
siamo incamminati lemme lemme...chi a passo lento
chi più spedito. I più veloci hanno fatto un giro più
lungo capitanati da Silvana e si sono pure lanciati a
fare ginnastica con gli attrezzi di un'area sportiva.
A mezzogiorno si stava bene al sole: in un bel prato abbiamo
preso possesso di tavoli e panche per consumare
il nostro pranzo al sacco: sembravamo tanti scolari in
un'aula all'aperto.
Dopo la cura del sole abbiamo cercato l'ombra nella
zona ristoro per un caffè, un gelato, un po' di chiacchiere...
(come se prima fossimo stati zitti..!!)
Il vento, infine ci ha convinti a muoverci e abbiamo terminato
il giro alla "Fiera della Puglia" che aveva montato
le bancarelle appena fuori del Parco e che prometteva
delizie dolci e salate a chi avesse ancora appetito.
Le nostre cosiddette GITE non sono niente di speciale.
Non più cime da scalare, rifugi da raggiungere, orizzonti
lontani in cui perdere lo sguardo, ma se si impara
a guardare vicino anziché lontano si può comunque trovare il bello anche nelle piccole
meraviglie della natura e negli altri.
Ho sempre amato la preghiera della Giovane Montagna ma per me, ora, suona meglio
così:
GRAZIE SIGNORE
Per le gioie che ricevo dalla bellezza del creato,
per la fatica che è scuola
per la soddisfazione che si ha quando si raggiunge la meta
(qualunque essa sia),
per quel senso di contemplazione che prende poi a guardarsi intorno
e leggere la gioia negli occhi di chi ha camminato (e riposato) con me.
Grazie Signore, perché il cammino mi ricorda che ho bisogno degli altri.
Ti prego perché il camminare insieme non sia un altro possibile momento di egoismo.
Ti prego perché la cordialità, l'amicizia, la disponibilità
Che nel cammino diventano un fatto spontaneo
Lo siano nella vita quotidiana.
Ti ricordo gli amici scomparsi
E chi non può più camminare con noi
E ci segue col pensiero.
E se dono vuoi concedermi, Signore misericordioso,
questa grazia ti chiedo: finché ti piace tenermi in vita
fammi camminare in compagnia, sognando le montagne. Amen
Laura REGGIANI

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   21 Aprile 2024 - Punta Salancia e Punta Costabruna


Domenica c'è la gita sociale...mmmhh! 11 soci iscritti, scelta difficile per le condizioni
della neve, una nuova perturbazione in arrivo nel pomeriggio, il vento forte in
alta quota e di tutto un po' ma poi troviamo un meraviglioso spunto: Salancia e Costabruna,
affacciate alla pianura torinese, partenza a bassa quota ma con lingue di
neve che permettono di arrivare fino al parcheggio... doppia punta da prendere al
volo perchè raramente è una gita che si trova in buone condizioni!
Sole, aria fresca, neve dura in salita
tanto da costringere all'uso
dei coltelli poco dopo la partenza
e anche dei ramponi per chi preferisce,
delizioso "firn" (neve parzialmente
compattata, dalla
forma granulare con un'alta densità
N.d.R.) in discesa.
Dalla punta del Salancia,
m.2088, conquistato per primo,
discesa a quota 1850 per poi ripellare nel
vallone sotto al Colle del Vento. Raggiunta
la cima Costabruna, quota 2408
m, qualche foto, anche al maestoso gipeto
che ci sorvola, una preghiera e via in discesa.
Sono le 12,30 ma la neve, sulla pala del
Costabruna, è ancora molto dura, poi sul
versante sud ed est, bellissima neve trasformata
e grandissimo divertimento.
Da quota 1850m siamo rientrati a piedi lungo il sentiero a mezza costa, sotto i torrioni
rocciosi, pestando pochi nevai e salutando un branco di camosci. Da qui di nuovo
una bella discesa sulla pala del Salancia fino a neve un pochino sfondosa in basso
che permette comunque di arrivare fino in fondo.
Maria Luisa DEBERNARDI

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   25 Aprile 2024 - Monte Ormelune (Punta Ovest)


Penso siano in pochi a sapere che la GM aveva un piccolo conto aperto con l'Ormelune:
dall'archivio storico dei notiziari risulta infatti che a maggio 1987 era stata
effettuata una gita sociale assai travagliata, la cui relazione terminava con l'affermazione
perentoria che la gita "verrà riproposta quanto prima". Invece di anni ne
erano passati addirittura 36 prima di rimetterla in calendario - l'anno scorso - ma di
nuovo le condizioni meteo e della neve avevano fatto desistere gli sparuti partecipanti,
che naturalmente si erano ripromessi di riprovarci. Questa volta però Daniele
è ben determinato a non far passare altri 36 anni, così coglie la prima occasione (la
cancellazione per maltempo del tour in Oberland) e lancia la proposta. Le condizioni
sembrano buone, il meteo pure, unica nota dolente la strada non completamente
aperta ma un'abile opera di persuasione fa superare anche questa perplessità. Si
parte, siamo in 8 e stiamo tutti, comodissimi, nel pulmino di Dario.
Come temevamo, gli ultimi due chilometri abbondanti della strada asfaltata non
sono percorribili con le auto e così, un po' sci a spalla e un po' ai piedi, dobbiamo
sorbirci una passeggiata di riscaldamento prima di iniziare a salire verso le baite di
Grand'Alpe. Di qui ci si porta sul lato sinistro del vallone attraversando il ponte, in
questa stagione ridotto alla sola struttura metallica, il che costringe ad un'andatura
assai poco convenzionale.
Nevischia appena appena e tira
un po' di vento, ma le previsioni
dicono che più tardi migliorerà.
Altro falso piano e poi si attaccano
i pendi via via più ripidi
che permettono di raggiungere il
ghiacciaio di Ormelune, dove la
salita si addolcisce nuovamente.
Il tempo effettivamente è migliorato,
il vento qui non si sente più
e l'ambiente è semplicemente
spettacolare.
L'ultima salitina ripida ci deposita sulla cresta di confine, dove scopriamo che il
vento non se n'è affatto andato ma anzi è rinforzato. Il gruppo si è ormai sgranato e
fa troppo freddo per aspettarci tutti, così cambiamo assetto e partiamo per la parte
alpinistica a gruppi di due, man mano che siamo pronti. La cresta che porta alla
punta Ovest (denominata anche Pointe d'Archeboc) è molto estetica e la salita resa
severa dal vento e dal freddo. Qualcuno rinuncia a salire, alla fine in quattro
raggiungiamo la vetta e ridiscendiamo il più velocemente possibile.
La discesa in sci ci regala lunghi tratti di neve farinosa un po' pesante ma assai
divertente, intervallati da qualche tratto appena meno bello. Alle grange ci ricongiungiamo
con chi aveva iniziato a scendere un pezzetto per cercare un punto riparato
e ... si era fermato solo dopo oltre mille metri di discesa!
Rimane solo da rimettersi gli sci a spalle per rifare la strada al contrario e infine
concludere la gita gustando una dolcissima colomba. Il GPS segna più di 1500 metri
complessivi di dislivello e 18 chilometri abbondanti di sviluppo. Noi il conto lo consideriamo
chiuso, chissà se altri vorranno riaprirlo!
Mariateresa BOLLA

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   5 Maggio 2024 - Rochemolles (Bardonecchia)


Nonostante il tempo incerto un bel gruppo di diciannove aspiranti naturalisti si è
trovato alle 9,30 a Rochemolles , piccolo villaggio a NE di Bardonecchia alla quota di
1616 s.l.m..
Alcuni di noi erano armati di macchine fotografiche ed altri di binocoli con la speranza
di poter ammirare e magari fotografare un po' di animali selvatici nel loro
ambiente naturale.
Appena partiti dal piazzale, a pochi metri dal paesino, ci siamo imbattuti in un bel
branco di circa 45-50 stambecchi maschi intenti a brucare l'erba in prossimità degli
orti.
Dopo questo primo fortunato incontro ci siamo inerpicati sul ripido ma comodo sentiero
che porta alle Ca' del Vallone e più oltre al colle delle Rocce Verdi.
Salendo verso le Ca' del Vallone abbiamo prima incontrato molti stambecchi femmine,
di cui alcune gravide, e tanti timidi cuccioli che al nostro, non sempre silenzioso,
arrivo si sono inerpicati sulle ripide rocce dandoci prova delle loro capacità di
salire dove noi avremmo avuto sicuramente più problemi.
Più in alto ancora abbiamo incontrato diversi camosci, che timorosi, non si sono lasciati
avvicinare molto, mentre dall'alto alcuni rapaci non riconoscibili perché troppo
alti, ci tenevano d'occhio.
Arrivati alle Ca' del Vallone 2397 m s.l.m. abbiamo raggiunto il fronte della neve e
dopo un frugale spuntino abbiamo iniziato la nostra strada del ritorno per lo stesso
sentiero di salita.
Durante la discesa siamo stati avvicinati
da una bellissima aquila che alcuni
di noi sono anche riusciti a fotografare.
Ovviamente in discesa abbiamo incontrato
in ordine inverso camosci stambecchi
femmine e cuccioli ma non siamo
più riusciti a rintracciare il grosso
branco di maschi che quasi per magia è completamente scomparso senza lasciare
traccia.
Soddisfatti degli incontri fatti e delle belle fotografie scattate ci siamo rintanati in
piola per una merenda di saluto.
Marcello BADIALI

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   10/12 Maggio 2024 - Benedizione degli alpinisti e attrezzi - Gruppo A


Quest'anno il consueto appuntamento ha avuto una nuova formula.
Promosso dalla Presidenza Centrale l'evento è stato realizzato con il grosso contributo
della Sezione di Roma, che ci ha accolto nella Città Eterna con calore ed allegria.
Da Torino abbiamo partecipato in 8, partendo nel pomeriggio di venerdì.
Sabato mattina la sveglia suona presto e alle 6 siamo già a colazione.
Dopo una mezz'oretta a piedi, alle 8,00, ci ritroviamo in Piazza San Pietro, dove un
bel gruppo di soci di altre sezioni è già presente ed altri, man mano, arriveranno.
Mentre ci si scambiano gioiosi saluti, gli amici romani srotolano il grande striscione
creato ad hoc ed iniziano a distribuire gustosissimi tranci di pizza farcita.
Siamo circa 170 soci e pertanto ci dividiamo in gruppi di 20/30 persone, ognuno
contrassegnato da un bollino di diverso colore. Ciascuno inizia il percorso scelto, seguendo
le proprie guide. Noi cinque (Carola, Mauro, Marco V., Daniele ed io) non
potevamo che scegliere il percorso più lungo (Km 20 poi risultati 23/25...) e così, sotto
un cielo terso, lasciamo alle nostre spalle il Cupolone per dirigerci di buon passo al
Gianicolo. Da qui dominiamo sulla città ancora un po' addormentata e ci godiamo
fantastici panorami. Attraversiamo la porta San Pancrazio per raggiungere il cosiddetto
Fontanone e in testa risuonano subito le note Vendittiane...poi scendiamo a
Santa Maria in Trastevere, all'isola Tiberina per risalire all'Aventino. Proseguiamo
per San Paolo fuori le Mura, la Garbatella, il parco Scott, la chiesa del Quo Vadis,
San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme. Qui un sacerdote conosciuto
da Angela, socia romana e nostra accompagnatrice, ci accoglie e ci fa da guida.
Concludiamo il trekking urbano con la visita di Santa Maria Maggiore e della splendida
Santa Prassede.
Rispetto al giro originario delle 7 basiliche maggiori ne abbiamo visitate solo 5, aggiungendo
comunque altre Chiese minori.
Prendiamo poi la metro, stipati come acciughe, e rientriamo a Casa Tabor.
Dopo una doccia rigenerante siamo pronti per un'altra mezz'oretta a piedi per raggiungere
Villa Aurelia dove ceniamo insieme a tutti gli altri.
Fortunatamente Laura, Maria e Maria Piera, un po' provate dal loro giro risultato
più lungo del previsto, vengono accompagnate in auto da Stefano Vezzoso sempre
molto disponibile.
La cena si svolge in piacevole armonia rivivendo, finalmente seduti, la giornata trascorsa
ed organizzando la prossima. Un'ultima mezz'oretta a piedi e poi il meritato
riposo.
Domenica mattina il ritrovo è nei pressi di Piazza San Pietro, dove l'amico Monsignor
Melchor ci attende per farci accedere, dopo i dovuti e accurati controlli, nella Città
del Vaticano.
La Santa Messa viene celebrata nell'accogliente Chiesetta di Santo Stefano degli
Abissini, in un clima di grande raccoglimento. La benedizione finale è più per gli
Alpinisti che per gli Attrezzi, visto che i rigidi controlli non ci hanno consentito di
portarli con noi; quale simbolo sono stati portati solo due gilet della ormai prossima
spedizione in Bolivia.
Il saluto finale del Presidente Centrale Stefano Vezzoso ci ricorda, tra le altre cose,
l'importanza di quest'incontro per il nostro sodalizio.
Tramite un corridoio, normalmente non percorribile dalla gente comune, accediamo
alla Basilica di San Pietro, che attraversiamo a fatica tra la folla che la visita, per
giungere nella gremita Piazza.
Riusciamo a ritagliarci il nostro spazio proprio sotto la finestra del Santo Padre, a
srotolare lo striscione ed innalzare il nostro gagliardetto (con qualche stratagemma
visto che l'asta non è stato possibile farla entrare).
L'affacciarsi di Papa Francesco alla finestra emoziona ed infiamma i pellegrini giunti
da ogni parte del mondo; la festa dell'Ascensione, che viene celebrata proprio questa
domenica, fa sì che le sue parole siano particolarmente gradite a tutti noi.
Quando, nei saluti finali, si rivolge alla Giovane Montagna anche da noi si alza un
grido di saluto, ricco di commozione e gioia.
Al termine, dopo le foto di rito,
il pranzo tutti insieme, i saluti
finali, certo non poteva mancare
uno stornello interpretato
dall' ormai consolidato duetto
di Serena Peri e Carlo Nenz.
Ciascuno farà poi ritorno alle
proprie sezioni con nello zaino
una bellissima esperienza condivisa
con gli amici delle proprie
ed altre sezioni. Sono momenti
che fanno proprio bene.
Marta RAINETTO
Per chi desidera ecco il collegamento per rivivere il momento in Piazza San Pietro,
dove eravamo in circa 200 soci:
https://www.youtube.com/live/IRJB63MHqQM'si=B1-KTIxlG3KZpDpl

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   10/12 Maggio 2024 - Benedizione degli alpinisti e attrezzi - Gruppo B


Quest'anno la " nostra" benedizione è stata davvero diversa dal solito: niente attrezzi
(in Piazza S. Pietro non entrano neppure le chiavi di casa...), niente ascensioni
e arrampicate ma ricca di religiosità, storia, arte, curiosità e compagnia.
Il "percorso B" previsto di 15 Km è poi diventato di 20 e noi tre di Torino (M. Piera,
Maria ed io), che ci eravamo ripromesse di farne una parte, l'abbiamo invece effettuato
tutto e siamo...sopravvissute.
Sorvolo su quello che riguarda la visita alle sette chiese che qualcuno del gruppo A
racconterà meglio di me e mi soffermo su alcune piacevoli o curiose chicche del nostro
itinerario.
Abbiamo iniziato con un
tratto di ciclabile che costeggia
il Tevere tra argini altissimi
per arrivare a Trastevere,
borgo caratteristico con
i suoi vicoli, locali tipici, cappelle,
negozietti e la bellissima
chiesa di S. Maria in
Trastevere.
Le nostre preparatissime guide ci hanno poi introdotti nel magnifico chiostro di
S. Battista dei Genovesi (molto "usato" dalla sezione per i loro incontri) che prende
il nome dall'antico ospedale dove venivano accolti e curati i marinai genovesi sbarcati
nel vicino porto di Ripa Grande. Qui abbiamo ammirato una magnifica piccola
cappella tutta affrescata.
Altro borgo curioso è Testaccio, un tempo porto
mercantile in cui venivano raccolte le merci anche
alimentari. Nel corso dei secoli i cocci delle anfore,
in cui si trasportavano le derrate alimentari, si accumularono
fino a diventare una collinetta alta 45
metri formata da circa 25 milioni di cocci (o testi,
da cui il nome del borgo) disposti ordinatamente a
strati sovrapposti.
Vicino alla porta S.Paolo altra curiosità: la Piramide
Cestia : è una antica tomba romana che svetta
con i suoi 36 metri di altezza nel perimetro del cimitero
acattolico.
Percorrendo la via Ostiense verso la Basilica di S.
Paolo, all'altezza del civico 106 ci sono un bassorilievo
ed una epigrafe che ricordano l'ultimo saluto
tra Pietro e Paolo prima di essere separati per andare
incontro al martirio.
Curioso anche camminare nel quartiere Garbatella
che pare debba il nome a tale ostessa "garbata
e bella" molto amata dai frequentatori della sua
osteria.
Troppo lungo raccontare le curiosità con cui le nostre
magnifiche guide Marta, Serena, Chiara e
Chiara (che ringraziamo di cuore!!!) hanno rallegrato
la nostra interminabile passeggiata: informazioni
serie e amenità che, insieme ai passi, alla fatica
e al sole resteranno nei ricordi di questa giornata sensazionale.
Riguardo all'esperienza di domenica in Vaticano con la S. Messa e il finale i Piazza
S, Pietro dico solo: esperienza eccezionale e indimenticabile: un bagno di folla
che...se non lo vivi non lo puoi immaginare !!!!
Laura REGGIANI

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SERATE IN SEDE


   11 Aprile 2024 - Serata "Fauna delle nostre montagne"


Nella serata in sede abbiamo potuto apprezzare le belle fotografie a tema faunistico
proposte da Marcello.
Abbiamo visto animali che possiamo incontrare nelle nostre escursioni in montagna:
i cervi eleganti, le marmotte impegnate in animate conversazioni, i caprioli curiosi,
gli stambecchi imponenti e combattivi mentre i piccoli giocano e affrontano le prime
difficoltà della vita.
Ci siamo anche un po' stupiti per la ricchezza faunistica che si trova perfino nelle
aree urbane: il parco del Meisino ospita svassi, aironi, germani reali, garzette... forse
ci manca un po' la calma e l'occhio attento per cogliere questi momenti di vita "casalinga"
dell'avifauna.
Il racconto di Marcello ha accompagnato le
immagini descrivendo gli elementi tecnici e
qualche "trucco del mestiere", ma soprattutto
ci ha permesso di conoscere la storia
che c'è dietro le foto: è bello vedere gli animali
"in posa" ma è molto più interessante
sorprendere espressioni ed atteggiamenti
curiosi.
Il 5 maggio, per cimentarsi sul campo, è
stata programmata, sempre a cura di Marcello,
una gita a tema fotografico nella zona
di Rochemolles.
Per chi volesse più comodamente guardare le
sue fotografie sui social, può andare all'indirizzo:
https://www.instagram.com/badiali59/
Silvana PONSERO

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   13 Aprile 2024 - "Compleanni del primo trimestre"


Sabato 13 aprile si è svolta in sede la prima "sessione" di compleanni a cui partecipano
di solito quei soci che di candeline da spegnere ne hanno veramente molte:
infatti non le accendiamo più.
I più puntuali alle ore 12 sono quelli che vedete nella foto: forse perché sono i più
veloci avendo, oltre le gambe, anche le ruote.
Tra festeggiati e amici eravamo in diciotto: tutti arzilli e pieni di appetito abbiamo
dato il via all'aperitivo e poi a due infornate di pizza mille gusti portata a domicilio
dall'amico pizzaiolo.
Il pomeriggio è passato veloce con video, merenda, regali e tante chiacchiere( la lingua
non invecchia...!!) e, tra saluti e arrivederci direi che la giornata è stata molto
positiva.
A proposito di compleanni il giorno 12 marzo un gruppo di 20 persone si è trovato
con il nostro Don Ezio (sempre disponibile, che ringraziamo...!) nella RSA di Nichelino
dove era ospite la nostra Maria Rosa, per festeggiare i suoi 90 anni con una
Santa Messa e una merenda: è stato un momento commovente, piacevole e molto
partecipato.
Festa ripetuta in sede il 16 a cura dei partecipanti al Gruppo Famiglie G.M. che le
sono molto affezionati per la lunga e fattiva collaborazione in cucina durante le loro
settimane di soggiorno estivo
Un arrivederci alle prossime
candeline virtuali !!!!
Laura REGGIANI

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   16 Maggio 2024 - Serata "Una serata sull'Africa"


L'africa da sempre suscita un particolare fascino per i suoi spazi e i suoi segreti e
nella serata a tema proposta da Stefano la folta presenza di pubblico ha dimostrato
quanto l'argomento fosse di particolare interesse. Divisa in due tematiche la prima
parte ha riguardato il deserto tunisino con le sue piccole dune di sabbia finissima,
queste affrontate come onde immobili hanno messo a dura prova gli automezzi attraverso
piste appena tracciate nella vastità del nulla.
La seconda parte ha riguardato l'africa australe con Johannesburg come punto di
partenza. Ciò che mi ha colpito a differenza dei documentari proposti abitualmente
in rete è stata la prevalenza delle immagini e dei filmati sulle spiegazioni e sui commenti.
L'Africa non è un museo ricco di dettagli, ma un continente da vivere respirandone
lo spazio; non si tratta di elencare nomi di parchi anche famosi e di località,
ma di immergersi nell'insieme e godere di visioni uniche come l'antica città abbandonata
di Gran Zimbabwe presentata con una inedita ricchezza di dettagli. Le riprese
con il drone e le musiche di sottofondo hanno completato la magnifica serata
conclusasi con un'interessante serie di foto di primi piani di animali.
Un grazie a Stefano per la magnifica serata in attesa della sua prossima avventura.
Alberto GUERCI

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