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Notiziario Sezione di Torino Giugno 2025



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.








VITA SEZIONALE


   Estate, attività e solidarietà


Cari soci, conclusa una bella stagione primaverile (a meno delle ultime gite scialpinistiche
in alta quota) eccoci ad affrontare la stagione estiva con l'escursionismo e le altre
attività che ci accompagnano in questa stagione.
Le iniziative a calendario sono numerose e sono da cogliere al volo. Il trekking ha visto
la prima riuscitissima gita in Sardegna lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara a
fine aprile con una bella e numerosa partecipazione e proseguirà con altre due interessanti
appuntamenti. Avremo ancora gite escursionistiche e alpinistiche, mtb e altro ancora.
Partecipate e coinvolgete i vostri amici!
Abbiamo completato la raccolta offerte per il progetto dello spazio espositivo permanente
su Piergiorgio Frassati (nei locali della chiesa di Santa Maria di Piazza in centro a
Torino) che la Diocesi di Torino ha ideato e iniziato a costruire per il centenario della
morte.
È stata raccolta tra tutte le sezioni della Giovane Montagna la cifra di 2.250 € e sarà inviata
alla sottoscrizione della Diocesi. Grazie per la vostra generosità!
Abbiamo anche un'altra importante iniziativa di solidarietà di cui leggerete più avanti
nel notiziario i dettagli: l'adesione al progetto "Una Casa per la Montagna a Peñas" che
supporterà la missione che lo scorso 2024 ha ospitato la spedizione in Bolivia.
Per i soggiorni estivi al Rifugio Natale Reviglio, ribattezzato Rifugio Chapy Mont Blanc
con la nuova gestione, è ancora possibile prenotarsi per una vacanza, trovate il dettaglio
con le indicazioni più avanti nel notiziario.
Infine, un appello per un aiuto materiale per migliorare la fruibilità della nostra sede di
via Rosolino Pilo 2 bis a Torino. Stiamo recuperando gli spazi del seminterrato dopo la
rimozione della palestra di arrampicata anche per ampliare l'archivio della nostra associazione.
È tempo di dare una rinfrescata di bianco ai muri per cui i pittori e i decoratori
si facciano avanti, diventerà uno spazio più accogliente e fruibile per noi! Vogliamo completare
le attività entro giugno, per avvisare circa la propria disponibilità avvisare in
sede il giovedì sera o scrivere a torino@giovanemontagna.org.
Grazie e buona montagna solidale!
Guido Valle

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ATTIVITÀ PREVISTA


   22 Giugno 2025 - Escursione fotografica Parco del Gran Paradiso (E)


L'escursione fotografica di quest'anno sarà nella valle di Locana all'interno del
Parco del Gran Paradiso.
Il dislivello totale dell'escursione è 600-650 m, su un versante esposto a sud, speriamo
di spendere tanto tempo a fotografare "gli indigeni".
Attrezzatura : da Escursionismo
Logistica : Da definire la settimana precedente
Coordinatore di gita: Marcello BADIALI Cell. 348 0909868

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   22 Giugno 2025 - Torrente Pacoulla (TR)


Lunghezza : Circa 800 m
Dislivello : 180 m
Località di partenza : Fontainemore (AO), 920 m
Difficoltà : v3 a3 II
Tempi : 0' avvicinamento, 2h discesa, 5' rientro (navetta 4
km)
Il torrente Pacoulla è formato dalle acque del lago Balma (Punta Lei Long, m
2389) e del lago Vargno (Monte Rosso, m 2374) ed è un affluente di sinistra del
torrente Lys.
Torrente alpino dal fascino selvaggio, è una bellissima forra non molto lunga con
uno spettacolare toboga a metà percorso. Presenta una successione di 9 calate, la
più alta delle quali di 30 metri. Non esistono vie di fuga lungo il percorso.
Accesso a monte: Uscita autostrada di Pont-Saint-Martin, risalire la valle per
Gressoney e superare il paese di Fontainemore. Attraversato il ponte sul Lys in
breve si arriva alla frazione Niana dove si lascia l'auto. Si continua con l'altra
auto per Gressoney fino a svoltare a destra per Colombit-Planaz. Prendere la direzione
per Pillaz, dopo 2 km si parcheggia accanto al ponte del Pacoulla. La discesa
inizia direttamente con una calata dal ponte.
Rientro: Si esce direttamente sul Lys, lo si attraversa sullo sbarramento in cemento
e si risale sulla sponda opposta tramite una piccola scala a pioli nei pressi
del ponte ad arco.
Ritrovo di partenza : Pont-Saint-Martin ore 9.30
Mezzo di trasporto : Auto private
Coordinatore di gita: Emanuele BENA Cell. 340 8144909

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   28-29 Giugno 2025 - Monte Emilius (3559 m) (A)


Sabato 28/06 raggiungeremo il Rifugio Arbolle da Pila, un avvicinamento piacevole
che, sperando nel bel tempo, ci regalerà il solito panorama mozzafiato sulla
Valle d'Aosta che solo Pila riesce a fornire così a 360°.
L'indomani di buon'ora imboccheremo il Vallone di Comboè per tirar su verso il
Col Carrel, dove è posto il Bivacco Federigo. Breve sosta e si comincia la gita vera:
la ferrata che dal bivacco collega la vetta dell'Emilius.
Catalogata come una delle più impegnative della Valle d'Aosta, registra un tempo
di percorrenza di 4 ore abbondanti (da sommare alle 3 di avvicinamento dall'Arbolle
e le 4 per rientrare a valle):
una gita lunga e per nulla banale, che ci porterà in vetta al monte che spicca sulla
città di Aosta camminando lungo il suo tratto più stimolante, il versante ovest di
ferrata!
Attrezzatura : da Alpinismo
Logistica : Da definire la settimana precedente
Coordinatore di gita: Umberto LEPORE Cell. 340 5005285

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   2/6 Luglio 2025 - Trekking nelle Alpi Liguri - Parco Naturale del MARGUAREIS (Cn) (E)


Quest'anno la CCASA propone un nuovo format escursionistico: andremo nelle
Alpi del Mare, nel basso Piemonte, fra le vallate del cuneese, su itinerari spettacolari
e di grande fascino, dove l'escursionista avrà modo di avere grandi soddisfazioni.
I partecipanti si muoveranno in autonomia senza l'ausilio di guide alpine, con
l'obiettivo di favorire fra i soci lo scambio di esperienza e la crescita tecnica.
La proposta sarà itinerante e si svolgerà fra le pendici del Marguareis e del Mongioie,
spostandosi da rifugio a rifugio.
Destinatari:
Soci che praticano attivamente l'escursionismo anche in contesti difficili per lunghezza,
quota o difficoltà del tracciato (EE-EEA) o che volessero migliorare una
crescita della loro competenza.
L'appuntamento ha quindi come destinatari i soci che intendono mettere a disposizione
della propria Sezione le loro capacità, proponendosi come capo-gita o coorganizzatori
di appuntamenti intersezionali.
Programma di massima:
- mercoledì 2 luglio:
ore 14:00 ritrovo presso la Certosa di Pesio (859 m) e inizio del trekking con
meta il Rifugio Garelli (1970 m)
- giovedì 3 luglio:
traversata Rifugio Garelli (1970 m) - Rifugio Don Barbera (2079 m): lungo
l'itinerario, attraverso la Ferrata Sordella sarà raggiunto il Monte
Marguareis (2651 m)
- venerdì 4 luglio:
traversata Rifugio Don Barbera (2079 m) - Rifugio Mongioie (1550 m)
(presso il Rifugio sarà svolta attività didattica).
- sabato 5 luglio:
traversata Rifugio Mongioie (1550 m) - Rifugio Garelli (1970 m): lungo
l'itinerario saranno raggiunti la vetta del Monte Mongioie (2630 m) e per un
itinerario di cresta il Rifugio Havis De Giorgio Mondovì (1761 m)
- domenica 6 luglio:
Rifugio Garelli (1970 m) - Certosa di Pesio (859 m)
Partecipazione alla S. Messa festiva e scioglimento del gruppo per le ore 12:00
dopo un aperitivo di saluto
I posti disponibili sono diciotto (l'attività verrà attivata con un minino di 10
partecipanti). La domanda di iscrizione dovrà pervenire entro il 30 maggio 2025
Coordinatori della settimana: Roberto MAZZOLENI
Paolo TORRAZZA
Il Programma dettagliato verrà divulgato tramite la Newsletter Centrale,
per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Daniele CARDELLINO
e-mail: daniele.cardellino71@gmail.com
Cell. 366 3247130

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   5/13 Luglio 2025 - Settimana famiglie - Campodolcino (E)


Quest'anno la ricerca di una casa in autogestione adatta al nostro gruppo ci
porta in Valle S. Giacomo, sotto il passo dello Spluga. Alloggeremo a Ca' de Val
nella frazione di Campodolcino in provincia di Sondrio.
La scelta di questa località è stata guidata dal fatto che in zona ho trovato informazioni
per una ferrata, una falesia di arrampicata e un torrente percorribile.
Attività che caratterizzano le nostre settimane.
Per il resto è una valle a me quasi totalmente sconosciuta; quindi, sono ancora
alla ricerca di gite ed escursioni, ma la bellezza delle immagini trovate mi dà la
certezza di riuscita.
Coordinatore di gita: Dario FRANCO
e-mail: francodar@tiscali.it
Cell. 331-8126912

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   12-13 Luglio 2025 - Lavori di manutenzione al bivacco Pol (3173 m) (A)


Località di partenza : Valnontey 1660 m
Dislivello in salita : 1520 m
Tempo di salita : 6 h
Difficoltà : F+/PDIl
bivacco Pol è situato sulla sommità dell'alto ed imponente sperone roccioso,
inserito fra le colate meridionale e centrale del ghiacciaio della Tribolazione che,
con il passare degli anni, si stanno progressivamente ritirando.
Tra tutti i bivacchi della Sezione di Torino è probabilmente il meno frequentato
e, sicuramente, quello con l'accesso più lungo ed impegnativo.
Sono ormai trascorsi più di sette anni dall'ultimo intervento di manutenzione.
Infatti, nel 2017, eravamo saliti 2 volte per riparare la porta, sostituire i coprimaterassi
e le federe, dare l'impregnante e fare tutta una serie di altri lavori
necessari.
Poi, negli scorsi anni, complice anche il periodo del Covid, lo abbiamo un po' trascurato...
Al momento non ci è stata segnalata nessuna particolare criticità, ma è necessario
andare a fare almeno un po' di pulizia ed un sopralluogo per verificarne le
condizioni.
L'avvicinamento è molto lungo, gli zaini, con l'eventuale materiale per i lavori,
non saranno certo leggeri però la salita al bivacco è già una gita di grande soddisfazione!
L'itinerario, nella prima parte, percorre il fondovalle con comodo sentiero, poi,
dopo aver attraversato i torrenti che scendono dal ghiacciaio, si inerpica sulla
morena con percorso più impervio e faticoso.
La seconda parte della salita si compie su balze rocciose, in parte attrezzate con
catene; con percorso esposto e delicato.
......Il tutto per giungere in uno dei luoghi più spettacolari dell'intera cerchia alpina.
Dallo sperone ove è ubicato si può godere dello stupendo scenario che, a valle,
abbraccia tutta la Valnontey; a monte incombe il Gran Paradiso.
Chi ha voglia di vivere un'esperienza come questa?
Per la salita al bivacco è indispensabile un buon allenamento e la capacità di
procedere su terreno esposto e delicato.
Termine iscrizioni: giovedì 3 luglio
Attrezzatura :
Imbracatura, longe o fettuccia, 2 moschettoni
a ghiera, casco.
Abbigliamento idoneo alla quota, sacco lenzuolo,
pila fontale.
Ritrovo di
partenza :
Piazza Rebaudengo h. 5,00
Daniele CARDELLINO
e-mail:daniele.cardellino71@gmail.com
Cell. 366 3247130

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   19-20 Luglio 2025 - Dôme de Neige des Écrins (4015 m) (A)


Località di partenza : PrÉ de Madame Carle
Dislivello in salita totale : 2140 m
Quota di partenza : 1874 m
Uscita alpinistica di due giorni al Dôme de Neige des Écrins, vetta di 4015 m
situata nel massiccio degli Écrins (Hautes-Alpes). Considerato uno dei 4000
tecnicamente più accessibile, rimane una vera ascensione glaciale assai lunga,
panorama straordinario garantito dalla cima.
Programma
1° giorno: salita al Refuge des Écrins (3170 m) con 1300 m di dislivello positivo
(ca. 4 ore), attraverso il Glacier Blanc.
2° giorno: partenza all'alba per il Dôme (+914 m), passando per la Brèche
Lory. Discesa per lo stesso itinerario. Se le condizioni e il livello tecnico
dei partecipanti saranno adeguati si coglierà l'opportunità per il concatenamento
con la Barre des Écrins (4102 m PD+).
Difficoltà: F+ ma richiede esperienza su ghiacciaio (uso di ramponi, corda, progressione
in cordata).
Ambiente severo con crepacci e passaggi tra i sÉracs: preparazione fisica e
tecnica obbligatorie.
Attrezzatura : Completa da alpinismo
Logistica : Pernottamento al Refuge des Écrins
mezza pensione 70 EUR
Totale posti disponibili: 8
Coordinatore di gita: Lorenzo GAIDO Cell. 339 8020007

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   27 Luglio 2025 - Rio Prale (TR)


Un piccolo gioiellino a pochi km da Ormea, molto inforrato e spettacolare.
Vista la tendenza ad andare in secca, sarà da valutare in prossimità della data,
ma le precipitazioni di quest'anno dovrebbero aiutarci.
La possibilità di fare navetta riduce i tempi di avvicinamento quasi a zero in modo
da godersi a pieno le 2 ore della discesa.
Discesa non particolarmente difficile, il rio presenta 12 calate di cui la più alta
da 12 mt.
Attrezzatura propria, non è possibile l'affitto in zona.
Coordinatore di gita: Dario FRANCO
e-mail: francodar@tiscali.it
Cell. 331 8126912

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   27 Luglio/3 Agosto 2025 - XLIII Settimana di PRATICA ALPINISTICA Vallone di PIANTONETTO Rifugio Pontese (A)


Il vallone di Piantonetto, situato in un nascosto angolo delle Alpi Graie, nel
Gruppo del Gran Paradiso, è uno scrigno di tesori alpinistici che invita alla scoperta!
A Rosone, pochi chilometri dopo Locana risalendo la S.S. 460, sulla sinistra orografica
del torrente Orco, inizia il vallone di Piantonetto.
Si tratta di un'area geografico-paesaggistica degna di nota per la presenza di
gruppi montuosi imponenti come i Becchi della Tribolazione 3360 m, la Roccia
Viva 3650 m, la Becca di Gay 3621 m, la Testa di Money 3572 m, il Gran San
Pietro 3692 m, la Punta Ondezana 3492 m, il Becco di Valsoera 3369 m.
L'accesso avviene tramite la stretta e tortuosa strada che conduce fino al lago di
Teleccio (purtroppo attualmente chiusa nell'ultimo tratto a causa di danni alluvionali).
Dal lago l'anfiteatro si apre e mostra tutto il suo selvaggio splendore; svettano in
particolare il Becco Meridionale della Tribolazione ed il Becco di Valsoera, che
incombono maestosi.
Becco Meridionale della Tribolazione
Il rifugio Pontese è situato a 2217 m, proprio all'inizio del Pian delle Muande, ed
è la perfetta base di partenza per tutte le ascensioni della zona.
La roccia è quella della Valle dell'Orco, gneiss solido e rugoso; offre un'arrampicata
atletica e di grande soddisfazione.
Nonostante l'abbondanza di vie, molte delle quali in parte o quasi totalmente attrezzate
(ma sovente è necessario integrare le protezioni), l'arrampicata non si
può definire di tipo sportivo ma, al contrario anche a causa della quota e delle
condizioni ambientali, rimane di carattere alpinistico.
Le vette della Becca di Gay, Roccia Viva, Ondezana e Gran San Pietro si possono
raggiungere anche tramite le vie normali, di stampo classico, percorrendo canali
nevosi e tratti di misto.
Ovviamente la fattibilità di questi itinerari dipende dalle condizioni dei percorsi,
in particolare dalla presenza di neve, che sarà da valutare sul momento.
Obiettivi formativi:
In continuità con le settimane degli ultimi anni, la XLIII Settimana di Pratica
Alpinistica non si configura come un corso di alpinismo, ma punterà a favorire lo
scambio di conoscenze e a migliorare l'autonomia delle cordate.
Ha quindi come destinatari i soci attivi in ambito sezionale che sono in condizione
di condurre una salita alpinistica in sicurezza ed autonomia.
In particolare, durante la Settimana, si affronteranno itinerari di arrampicata
dai 250 ai 500 metri, con avvicinamenti lunghi e faticosi.
Le vie più frequentate sono abbastanza attrezzate, per quanto riguarda soste e
calate, ma spesso è necessario integrare le protezioni.
Quelle più classiche e meno battute, ovviamente, necessitano di maggiore attenzione,
sia per quanto riguarda la ricerca dell'itinerario, che per la progressione in
sicurezza.
Quindi gli obiettivi principali della Settimana saranno acquisire o perfezionare
l'organizzazione e la preparazione di una salita lunga in ambiente severo, buona
dimestichezza nell'utilizzo delle protezioni veloci ed eventualmente anche dei
chiodi, rapidità nelle manovre di corda, affiatamento delle cordate.
Nei pressi del rifugio si trovano delle formazioni rocciose attrezzate con monotiri,
di varie difficoltà, dove sarà possibile anche dedicarsi in modo mirato a manovre
di cordata e di autosoccorso.
Programma di massima
Domenica 27 luglio:
ore 10,00 ritrovo a Locana
ore 10,30 Santa Messa a Locana.
Trasferimento al rifugio Pontese. Strada chiusa in località Sernio:
dislivello 1000 m circa, tempo 3/4 ore.
Da lunedì 28 luglio a sabato 02 agosto:
preparazione delle uscite e attività alpinistica;
In linea di massima la giornata di lunedì sarà dedicata alla falesia per una prima
conoscenza reciproca e per un allineamento tecnico.
Nei giorni successivi si sceglieranno itinerari, prevalentemente su roccia, partendo
dalle vie attrezzate fino, eventualmente, ad arrivare a vie da proteggere,
almeno in parte.
Domenica 03 agosto:
In base alle disponibilità si potrà valutare di fare ancora una salita corta in mattinata,
oppure lasciare il rifugio e spostarsi a scalare in qualche zona di fondovalle.
Le serate saranno incentrate su: valutazione dell'attività svolta e ad approfondimenti
tecnici.
- preparazione delle gite del giorno successivo.
- socializzazione.
Il Programma dettagliato verrà divulgato tramite la Newsletter Centrale,
per ulteriori informazioni rivolgersi al Coordinatore della Settimana:
Daniele CARDELLINO
e-mail:daniele.cardellino71@gmail.com
Cell. 366 3247130

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   28-30 Agosto 2025 - Trekking Pale di San Martino (E)


Le Pale di San Martino, una delle più belle catene montuose delle Dolomiti, si
trovano nella Val Cismon, sopra San Martino di Castrozza, a cavallo tra Veneto
e Trentino.
Il trekking proposto è un itinerario di traversata che si svolge in 4 tappe, per gran
parte sul tracciato dell'Alta Via n. 2 delle Dolomiti, con direzione sud-nord, da
Passo Cereda a Passo Rolle.
Da Passo Cereda il percorso condurrà alla Forcella d'Oltro, per divallare al cospetto
del Sass Maor, Cima Canali e La Fradusta fino al Rifugio Canali Treviso.
Continuerà con l'attraversamento dello spettacolare Altopiano delle Pale di San
Martino dopo avere superato la Forcella Canali e il Passo del Miel per giungere
al Rifugio Pedrotti alla Rosetta.
Proseguirà da qui lungo il sentiero della Farangole fino al Passo omonimo e alla
Forcella Margherita, transitando sotto il Cimon della Pala, la Cima di Vezzana e
la Cima di Focobon, per discendere al Rifugio Volpi al Mulaz.
Si concluderà quindi con il giro del monte Mulaz, la salita al Castellaz e l'arrivo
al Passo Rolle.
Coordinatore di gita: Igi SALZA Cell. 333 9813808

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   Settembre-Ottobre 2025 - Gruppo Dislivello Zero (E)


Mi sembra difficile prevedere a distanza l'andamento climatico del prossimo
autunno ...come pure l'energia e la forza di camminare di tutti quei soci che
partecipano con slancio ammirevole alle passeggiate proposte. I parchi cittadini
che rispondono ai requisiti necessari al nostro variegato gruppo non sono purtroppo
infiniti, cercheremo di rivisitarli possibilmente in stagioni diverse. Faccio
alcune proposte che valuteremo più avanti.
Le date: 6 e 27 settembre, 11 ottobre
I Parchi:
Parco COLONNETTI
Parco CAVALIERI DI VITTORIO VENETO (Piazza d'armi)
Parco CARRARA (Pellerina)
Parco DELLE VALLERE
Parco CADUTI DEI LAGER NAZISTI (lungo il Po)
Quali sceglieremo? Decideremo insieme dopo l'estate.
Approfitto dell'occasione per chiedere informazioni a chi legge queste righe:
Chi conosce Parchi interessanti in città o nella prima cintura (possibilmente
raggiungibili anche con mezzi pubblici) ce lo fa sapere per favore?
A volte la conoscenza diretta vale più di internet...GRAZIE!
Coordinatrice di gite: Laura REGGIANI Cell. 335 6814056

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   7 Settembre 2025 - Arrampicata in falesia (A)


Largo ai giovani.
Sono coordinatore di questa giornata nella qualità di "Esperto", ma è mia intenzione
stimolare, e far provare ai nostri giovani cosa vuol dire organizzare una
uscita GM.
Saranno loro quindi a scegliere la destinazione, la difficoltà e il luogo in base al
meteo e ai partecipanti.
Tranquilli...sotto stretta sorveglianza!
Coordinatore di gita: Dario FRANCO
e-mail: francodar@tiscali.it
Cell. 331 8126912

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   13-14 Settembre 2025 - Uja di Ciamarella (3676 m) (A)


Uscita alpinistica di due giorni all'Uja di Ciamarella (3676 m), vetta più alta
delle Alpi Graie meridionali, situata sul confine tra Piemonte e Savoia. Ascensione
lunga e variegata che si sviluppa in ambiente glaciale e detritico, con passaggi
di misto facili ma tecnici. Panorami spettacolari dalla cresta sommitale.
Programma
- 1° giorno: salita al Rifugio Gastaldi (2659 m) da Pian della Mussa (1780 m),
circa 880 m di dislivello positivo - tempo stimato 2h30
- 2° giorno: partenza all'alba dal rifugio. Si risale la Moraine dell'ex ghiacciaio
della Ciamarella, entrando gradualmente nel bacino glaciale (oggi molto arretrato),
dove è ancora presente un piccolo nevaio o residuo glaciale.
Si prosegue su pendii nevosi e detritici fino a guadagnare la sella alla base della
cresta est.
Da qui inizia la parte più alpinistica: si percorre una cresta rocciosa/mista, con
passaggi esposti ma tecnicamente facili (I/II grado), che conduce alla vetta
dell'Uja di Ciamarella (3676 m).
La discesa sarà lungo lo stesso itinerario, con attenzione alle condizioni del nevaio
e alle pietraie.
Difficoltà:
PD- (Poco Difficile -). Richiesta buona esperienza alpinistica e familiarità con
ramponi, picozza, progressione su ghiacciaio e tratti di roccia/misto facile. Terreno
vario: ghiacciaio, roccette, cresta finale esposta.
Obbligatoria OTTIMA forma fisica.
Logistica
- Partenza da Pian della Mussa (1780 m)
- Pernottamento al Rifugio Gastaldi con trattamento di mezza pensione
(circa 65€)
Materiale richiesto
- Attrezzatura completa da alpinismo: casco, ramponi, picozza, imbrago,
abbigliamento da alta montagna, kit da ghiacciaio. La cordata verrà organizzata
in base ai partecipanti.
Coordinatore di gita: Matteo VALLE Cell. 346 3354043

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   28 Settembre 2025 - Buco del Viso (2950m) (E/EE)


Percorso facile fino al Buco di Viso. Porre attenzione nel tratto tra il Buco di viso
ed il colle delle Traversette sul versante italiano soprattutto in caso di maltempo.
Difficoltà EE solo per questo tratto.
Al colle bel panorama sull'alta valle Po e sul versante francese.
Nel periodo estivo il parcheggio di Pian del Re è a pagamento, è possibile aggiungendo
250 m di dislivello, partire da Pian della Regina.
Raggiunto Pian del Re e imboccare il sentiero su versante Dx seguendo indicazioni
"Colle delle Traversette" .
Si inizia una lunga salita a tratti con ripidi tornanti; si lascia sulla sinistra il
bivio per il sentiero ex-militare (segnavia V21 o "Sentiero del Postino") che porta
nuovamente verso il Rifugio Giacoletti, e si continua con una lunga serie di tornanti.
Giunti ad una conca detritica ai margini di Pian Mait, si contorna la conca
con percorso a semicerchio sulla destra; quindi, ci si sposta sul versante destro
orografico per salire a tornanti il ripido pendio detritico ove si trovano i ruderi
della casermetta posta a difesa del colle.
Subito dopo la casermetta, si lascia a destra il sentiero (segnavia V22) per il Passo
del Luisas e si sale a tornanti, tra sfasciumi, alle spalle dell'edificio militare. Si
raggiunge in breve la diramazione, sulla destra, per il Buco di Viso (2882 m).
Con qualche precauzione ed una torcia elettrica si attraversa la galleria, sbucando
sul versante francese .
Sulla sinistra si trovano subito le tracce (marcate da segnavia gialli) del sentiero
che risale il pendio detritico fino al Colle delle Traversette.
Dal colle si scende lungo un aereo sentierino che, con percorso tra rocce e creste,
riporta al bivio per il traforo e quindi alla casermetta.
Da qui si ritorna a Pian del Re lungo il percorso di salita.
Coordinatore di gita: Michele SCHIAVONI Cell. 347 9638303

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   5 Ottobre 2025 - Monti della Luna (MTB)


Itinerario di alta montagna che si sviluppa su strade bianche e bellissimi single
track tecnici ma mai eccessivi.
Dal parcheggio del ponte tibetano di Claviere scendiamo sulle piste e attraversato
il torrente saliamo verso Monginevro su sponda sinistra orografica costeggiando
i campi da golf. Una prima rampa ci obbliga ad un breve portage, poi
proseguiremo su facile sentiero che in breve diventa una strada forestale. Raggiunto
il colle del Monginevro costeggiamo il Front de Neige e andiamo a prendere
la strada che sale nel comprensorio del Gondrand. La seguiamo, superando
le partenze delle seggiovie Gondrand e Observatoire, fino a quota 2250 dove deviamo
a sinistra, sempre su strada adesso un po' più ripida, che conduce al col
du Gondrand est, 2315. Da qui, direzione est, parte un bellissimo sentiero che
rimanendo in quota, ma con qualche saliscendi che obbligherà a qualche breve
spinta, raggiungiamo il lago Gignoux o dei 7 colori. Dal lago, 2330, breve ma intensa
risalita su strada bianca in direzione nord-est con qualche tratto a piedi
fino alla caserma MVSN, 2370.
Da qui volendo è possibile con una breve deviazione salire in cima a punta Saurel,
2451. Salita a spinta, discesa ciclabile al 100% BC sostenuto, fondo smosso.
Dalla caserma inizia la discesa vera e propria. Seguiremo il sentiero che scende
nella valle Gimont dapprima in direzione ovest (qui qualche passaggio un po'
più impegnativo evitabile facendo due passi bici a mano), poi con semicerchio
verso nord percorre la sinistra orografica della valle con pendenze contenute e
fondo buono. Intercettata la pista 98bis, una brevissima risalita ci permetterà
di imboccare un ultimo tratto di sentiero nel bosco che riporta nei pressi dei
campi da golf di Claviere e da qui alla macchina.
In alternativa dalla caserma MVSN è possibile raggiungere il Colle Bercia e da
qui Claviere interamente su strada sterrata.
Complessivamente 850 m dsl+ (920 se si sale sulla punta Saurel).
Salita quasi interamente su strada sterrata, discesa interamente su sentiero
BC, con un paio di passaggi bici a mano. Grande ambiente e ampi panorami
Attrezzatura : Caschetto obbligatorio
Coordinatore di gita : Luca MARMO Cell. 339 1531629

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   12 Ottobre 2025 - Colle di Luca (2436 m) (E)


Località di partenza: Cappella Madonna della Neve
Sampeyre (1722 m)
Dislivello: 828 m
Esposizione: Sud
Da Costigliole Saluzzo si risale la Valle Varaita fino a Sampeyre. Proseguendo
oltre, si passa la borgata Calchesio e si svolta poco dopo a destra per Roccia. Si
tralascia un bivio a sinistra per Villar e, subito prima della borgata Roccia, si
prende a sinistra per Foresto. Si inizia una lunga salita che tocca le borgate
Ciampanesio e Pui ed infine raggiunge Colletto di Sopra, ove si lascia l'auto.
Dalla chiesetta della Madonna della Neve di Colletto di Sopra (1711 m) saliremo
verso i laghi Cibùo (2187 m), Louserot (2320 m) e Luca (2371 m) alternando sentieri
a tratti su sterrati e tracce
lungo pascoli di alta montagna.
Una volta arrivati al Colle di
Luca (2436 m), per chi volesse,
sarà possibile salire sulla punta
Rasciassa (2664 m).
Torneremo quindi alla Madonna
della Neve di Colletto di Sopra
(1711 m) scendendo lungo il vallone
del Rio Milanese.
Attrezzatura: da escursionismo
Mezzo di trasporto: Auto private
Logistica Verrà definita la settimana precedente
Coordinatore di gita: Alberto ZENZOCCHI Cell. 338 8825148
alberto.zenzocchi@alice.it

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   I prossimi appuntamenti e le serate in Sede


Attenzione alle prossime newsletter!
Verrà comunicato il programma delle attività in sede anche per i prossimi
mesi, con serate fotografiche ed esperienze di viaggi!

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ATTIVITÀ SVOLTA


   16 Febbraio 2025 - Briccas (da Crissolo) - 2426 m


Di questa gita ho un solo rimpianto: se il sabato avessi giocato al superenalotto, oggi
sarei ricco!
Invece la mia dose di fortuna me la sono giocata nella scelta della meta per la domenica.
In calendario era stato indicato lo Zerbion, ma il forte vento presente tra venerdì e
sabato aveva fatto danni notevoli alle condizioni già critiche indicate nelle ultime
relazioni.
Venerdì, in compagnia di altri tre compagni, siamo andati a verificare le condizioni
delle gite possibili nella zona di Prali: crosta in basso, poca neve inconsistente e senza
fondo nella fascia intermedia e niente neve in alto, portata via da un vento molto
forte, ci hanno sconsigliato di andare a proporre una gita sociale nei dintorni.
Il giorno prima della gita, è uscita la proposta di andare al Briccas, una classicissima,
con pendenze non esigenti e con un panorama sempre notevole sul Monviso.
Detto, fatto. Avvisato i partecipanti del cambio di programma e via, si parte!
Al ritrovo, dopo aver compattato le macchine riuscendo ad assecondare tutte le esigenze
di rientri frazionati, siamo partiti alla volta di Crissolo.
Giunti a Borgo di Crissolo, non appena scollinato sulla dorsale che ostruisce la vista
del percorso di salita, la grande delusione: il pendio dove si snoda la gita fa bella
mostra di sÉ in versione quasi estiva.
Prati brulli e niente neve in basso e neve
scarsissima in alto!!
Fermate le macchine e fatto un rapido consulto,
abbiamo deciso di proseguire lo stesso,
consci di doverci sobbarcare un portage non
indifferente.
Al parcheggio, normalmente strapieno, stranamente
abbiamo trovato tutti i posti liberi.
Partiti con gli sci a spalle, abbiamo fatto il
controllo Artva tra l'ilarità generale.
Il portage alla fine si è rivelato di soli 20 minuti,
permettendoci di concatenare lingue di
neve senza mai dover togliere gli sci dai
piedi.
A parte Lin, che si è dovuto arrendere alla febbre
e a suo papà Alessandro, tutti gli altri
sono arrivati in vetta, dove ci ha accolti un
vento freddo e gagliardo.
In punta, mentre ci si adoperava ad effettuare
in fretta le operazioni per predisporsi alla discesa,
ci ha raggiunti Teddy, un pensionato
mannaro di nostra conoscenza che stava compiendo
la sua quinta gita settimanale.
La discesa si è rivelata divertente, con neve
molto simile alla pista, che quindi ha permesso
a tutti di esprimersi al meglio, tracciando
sui pendii curve che si intrecciavano
con volute ed arabeschi.
Anche la parte bassa, affidandoci al
fiuto di Daniele per la scelta delle lingue
di neve nel bosco, è risultata divertente
e con solamente un "gava e buta"
siamo arrivati sci ai piedi a trenta metri
dalle macchine.
Un risultato sul quale solo poche ore
prima non avremmo scommesso neanche
un soldo bucato.
Alle macchine ci siamo ricongiunti a
Lin ed Alessandro per un momento
conviviale, condividendo focaccia, salame
torcetti e amaretti.
Nella speranza di nuove nevicate, ci
siamo dati appuntamento per la prossima
escursione.
Marco BARBI

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   2 Marzo 2025 - Monte Saron - 2681 m


Al ritrovo di domenica mattina ci ritroviamo solo in sei partecipanti, che diventeranno
poi nove quando altri ci raggiungeranno dopo aver dormito una mezz'oretta in
più.
La gita è stata scelta in base alle previsioni meteo, alle recensioni online e infine
confermata a seguito della prova sul campo che alcuni soci hanno fatto il giorno
prima. Sappiamo quindi di andare sul sicuro e non ci preoccupiamo minimamente
quando al parcheggio si vedono ampie zone di prato e davvero poco bianco: la neve
c'è, basta trovare il giusto raccordo tra le chiazze iniziali, poi una stradina innevata
ci accompagna verso i pendii superiori e la dorsale che conduce in vetta. C'è anche il
sole, peccato che nuvolaglie grigie avvolgano la nostra punta mentre il resto della
valle è sereno!
FinchÉ si può ci godiamo il panorama grandioso verso Monte Bianco e dintorni, ma
salendo ci avviciniamo alle nuvole e la visibilità peggiora, mentre i pendii si fanno
ripidi e le inversioni più scomode, con anche un po' di rocce affioranti.
L'arrivo in vetta viene interpretato in modi vari: sci ai piedi, a piedi senza sci, a piedi
con sci in spalla, ma alla fine arriviamo tutti e oggi la punta è tutta per noi!
Anche se sta tornando il sereno, le nuvole del mattino hanno impedito alla neve di
mollare e così la prima parte della discesa è un po' dura ma progressivamente diventa
sempre più morbida, fino a diventare quasi primaverile in basso, dove lo strato
di neve è più sottile.
Rimane da affrontare il giochino "unisci le chiazze di neve". Premio per tutti: bugie
e biscotti per festeggiare il Carnevale.
Mariateresa BOLLA

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   9 Marzo 2025 - Colle della Barma - 2257 m


Seconda gita del Progetto Frassati; le condizioni
meteo per domenica 9 marzo non sono
delle migliori, anzi si pensa che la gita debba essere
annullata. Sabato invece Alberto conferma
la gita e domenica mattina ci ritroviamo in nove
in Piazza Rebaudengo.
Giunti a Pillaz (frazione alta di Fontainemore)
il cielo sopra di noi è decisamente nuvoloso, ma
non piove e quindi ci incamminiamo; il primo
tratto lo possiamo percorrere tranquillamente
senza indossare le ciaspole, poi la neve aumenta
e le ciaspole diventano necessarie.
Salendo però il tempo peggiora, di tanto in tanto
nevischia; quindi giunti sul ripiano del lago
della Barma decidiamo di fermarci, un gruppetto
prosegue ancora fino in vista del Rifugio
Barma senza però raggiungerlo.
Dopo esserci rifocillati
ed aver recitato la preghiera
in ricordo di Pier
Giorgio Frassati, iniziamo
la discesa raggiungendo
le auto dove
terminiamo la gita gustando
un'ottima torta
di mele portata da Alberto,
un plum cake alle
pere portato dalla sottoscritta
e bevendo
dell'ottimo moscato.
Carola RAINETTO

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   16 Marzo 2025 - Pitre de l'Aigle - 2529 m


Meta decisa all'ultimo a causa di previsioni
meteo incerte e gita svolta sotto
un meteo volubile, ma in allegra compagnia
di ben 23 partecipanti.
Qualche sprazzo di azzurro alla partenza
ha fatto ben sperare nella famosa
"finestra" che invece si è ben presto richiusa,
nebbia totale verso la cima ma
infine il bel regalo di un'apertura con
ottima visibilità in discesa.
La neve leggera, appena caduta nei
giorni precedenti, donava finalmente
alla natura i contorni dell'inverno e ha
consentito una sciata di soddisfazione
per tutti e ancor più per chi, non sazio,
ha ripellato.
Igi SALZA

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   29 Marzo 2025 - Parco di Miraflores


Siamo in otto soci e nonostante il tempo molto incerto decidiamo di percorrere il
parco partendo dal Mausoleo della Bella Rosin.
Scendiamo verso il Sangone costeggiando alcuni ruderi del castello eretto nel 1585
dal duca sabaudo Carlo Emanuele I. Attraversiamo il torrente sul ponte pedonale e
ci inoltriamo nel "boschetto".
Dispone di aree attrezzate dove si possono fare grigliate o semplicemente tranquilli
pic-nic. C'è' un parco giochi, un'area attrezzata per attività' ginniche e un piccolo
campetto da calcio. Nota negativa è la poca cura del parco, molte zone sono selvagge,
forse troppo, e piante infestanti che soffocano gli alberi. Intanto inizia a piovere, non
possiamo fermarci e così ci trasferiamo in corso Traiano 180 nella casa della nostra
carissima Graziella.
È stata quindi un'esperienza nuova, ma tutto sommato simpatica ritrovandoci tutti
insieme a consumare i nostri panini nella cucina della nostra amica che naturalmente
ci ha offerto vini, dolci e caffè'.
Maria Piera LEONE

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   30 Marzo 2025 - Punta Valfredda - 3052 m


La gita sociale sci alpinistica alla punta Valfredda è stata illuminata da una giornata
di sole splendido, con clima mite e senza vento.
Ci siamo avventurati dapprima in auto lungo la strada del Sommeiller, fangosa e
ghiacciata, ma fortunatamente siamo riusciti ad arrivare tutti fino al parcheggio
previsto.
La gita si svolge nel vallone di Almiane, che inizia con un valloncello angusto e ripido
ma molto pittoresco, e poi si apre in un pianoro luminoso e panoramico, su cui si
affacciano a corona numerose belle gite: la Testa del Coin, la punta Valfredda, la
punta d'Almiane e la Cresta del Becco. Tra queste la nostra meta è la più alta, maestosa
proprio al centro del panorama.
Ci arriviamo salendo un bel pendio piuttosto ripido, su cui Daniele disegna la traccia
con prudenza e maestria. Dal colle poi raggiungiamo la punta con un breve tratto a
piedi dal sapore un po' alpinistico. Il panorama è splendido, si vedono il Monviso, il
Pic di Rochebrune, il Delfinato e la Meije, fino alla Rognosa di Etiache che ci guarda
da vicino.
La discesa ci regala ancora bella farina in alto, nonostante la giornata piuttosto
calda, mentre in basso ci divertiamo tutti sui bei pendii di neve primaverile.
Al termine della discesa ci ricongiungiamo con Feli e Gina che hanno fatto un'escursione
con le ciaspole.
Un'altra bella giornata di montagna in compagnia, peccato solo per l'infortunio di
Lorenzo, il giorno prima: avrebbe dovuto essere lui il capogita.
Gli auguriamo una veloce guarigione!
Paola CINATO

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   5 aprile 2025 - Museo Diocesano e Giardini Reali


Oggi 5 aprile il gruppo "dislivello zero" ha unito camminata e cultura. Ci siamo
incontrati al Museo Diocesano dove Rina, la nostra socia ci ha accolti e "consegnati"
ad una guida molto preparata che ci ha illustrato con competenza e passione i vari
settori del museo compreso il bellissimo pavimento in mosaico dell'antica chiesa che
è una vera novità espositiva.
Quindi, passo dopo passo siamo scesi nei giardini reali soleggiati e fioriti per una
bella passeggiata con pic-nic sulle panchine completato, come sempre, da uno scambio
di golosità tutt'altro che quaresimali,
Per finire, un ricco gelato e una mostra interessante che espone acquerelli davvero
splendidi del pittore Walter Tesio.
Tutti soddisfatti
Laura REGGIANI

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   6 Aprile 2025 - Testa di Cervetto - 2347 m


Domenica 6 Aprile abbiamo raggiunto la cima Testa di Cervetto, tra la Valle Po e
la Val Varaita.
Il cielo limpido della primavera ci ha accompagnati fin dalla partenza dalla piana di
Meire Bigoire. Messi gli sci e le ciaspole ai piedi, siamo partiti.
Mentre salivamo sugli scivolosi pendii, ancora leggermente ghiacciati dalla notte, il
sole faceva capolino dietro il dorso della montagna, illuminando la neve di meravigliosi
riflessi.
Più salivamo, più la tiepida temperatura stagionale si faceva sentire.
Una volta giunti in cima, ci siamo riposati tutti insieme al caldo del sole splendente.
Alcuni, però, mentre i ciaspolatori iniziavano ad incamminarsi verso valle, si sono
goduti una veloce ripellata.
Dopo un panino e una chiacchierata, è giunto il momento di discendere. La neve si
stava iniziando a sciogliere, ma fortunatamente ha retto per quasi tre quarti della
discesa. Nella parte più alta, sopra uno strato trasformato, se ne era creato uno sottile
e polveroso, quasi vellutato; tuttavia, in basso, il sole aveva ormai scaldato
troppo.
Infine, riuniti alle macchine, abbiamo allegramente condiviso il cibo portato da casa:
salame, grissini, salatini, focaccia e spumante.
In conclusione: una stupenda gita primaverile in ottima compagnia!
Anita MACCHI

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   12 Aprile 2025 - Poggio Frassati - 1961 m


Una giornata incerta tra il sole e la nebbia ci ha accolti in 9 (più Ash, il setter di
chi scrive) alla partenza del sentiero dalla strada provinciale del Trecciolino che dal
Santuario di Oropa conduce a Sordevolo.
È una stagione ancora un po' prematura per l'escursionismo a causa della neve ancora
presente in quota e infatti incontriamo pochi altri escursionisti.
Dopo una salita comoda tra strada sterrata e sentiero imbocchiamo un traverso a
mezzacosta e raggiungiamo località Alpetto, una malga/rifugio disabitata a questa
stagione; da qui il sentiero D41 dedicato a Piergiorgio Frassati segue la dorsale fino
in vetta, con tratti diretti anche abbastanza ripidi e neve nella parte finale.
Sulla sommità è eretto un grosso cippo con le targhe dedicate a Piergiorgio Frassati
e per brevi tratti godiamo di un bel panorama sulla pianura biellese e sulla vicina
cima del monte Mucrone.
Pranzo veloce e una preghiera della Giovane Montagna dedicata a Piergiorgio, poi la
nebbia ci avvolge per tutta la discesa in un grigio uniforme, ma riusciamo a non
perderci (anche se il buon Ash ci ha comunque provato!) e raggiungiamo le auto.
Certo sarebbe interessante ritornare qui in una giornata serena e tersa con buona
visibilità, ci penseremo!
Guido VALLE

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   25 Aprile 2025 - Cima di Collalunga - 2759 m


Nonostante l'avanzare della primavera continuiamo
a ricercare i pendii innevati!
Bisogna mettere in conto tratti più o meno
lunghi con gli sci a spalle, ma la sciata è ancora
di grande soddisfazione e divertimento.
Per il 25 aprile abbiamo scelto una meta nel
cuneese, al posto del Terra Nera precedentemente
indicato in Calendario: la Cima di Collalunga
dal vallone della Seccia, in Valle
Stura.
Ci ritroviamo in quattro a Borgo San Dalmazzo, per poi dirigerci
a San Bernolfo.
Il primo tratto della gita si svolge lungo una strada sterrata,
per circa mezz'ora senza neve, poi finalmente calziamo gli
sci.
Da questo punto in poi le condizioni di innevamento sono
ancora ottime, ed infatti ci sono molti altri sci-alpinisti incamminati
verso la nostra meta od altre della zona.
La giornata è splendida e ci permette di salire in tranquillità
e relax...
Si alternano tratti più ripidi a dolci e lunghi valloncelli,
mentre il cielo è di un blu intenso ed il sole comincia a scaldare.
La cima è ampia, accogliente ed il viavai di sci-alpinisti è
continuo, ma non fastidioso: c'è posto per tutti!
Dopo una breve pausa decidiamo di iniziare la discesa, per
evitare che i raggi del sole scaldino troppo la neve.
La scelta si rivela corretta: la neve è ancora perfetta, portante ma un po' morbida,
l'ideale per sciare eleganti e rilassati...
Dopo un primo tratto di discesa, trovata una "panchina" rocciosa su cui sederci e
godere di un po' di solitudine, ci concediamo una lunga pausa per rifocillarci.
Il resto della sciata è altrettanto gradevole, fino alle ultime lingue di neve.
Valeva la pena la levataccia ed un po' di fatica, quando si può godere di una giornata
strepitosa in montagna ed in buona compagnia!!
Daniele CARDELLINO

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   26 Aprile - 1 Maggio 2025 - La Sardegna lungo il Cammino di Santa Barbara


Il trekking si svolgerà lungo cinque tappe del Cammino di S.ta Barbara, con un'alternanza
di percorsi nella natura e visite culturali che ci faranno conoscere meglio
la Sardegna che fu.
Un bel compromesso che ha attratto numerose
persone: partiamo in 24! E fra i partecipanti
devo ringraziare Igi che ha raccolto in un bel
diario quello che abbiamo fatto, giorno per
giorno. Mi sono permesso di riportare alcuni
estratti dal suo testo.
Da subito si apprezza un elemento caratterizzante
di questo trekking: l'estrema flessibilità
dell'organizzazione che ha previsto molte alternative
che potessero incontrare gusti ed esigenze
di tutti: un trattamento di lusso! Due opzioni
anche in partenza: volo alla mattina e visita
di Cagliari oppure partenza con il volo
della sera e cena tutti insieme.
Il nostro cammino inizia la domenica mattina
a Montevecchio e termina il giovedì seguente
a Nebida, passando da Ingurtosu, Piscinas,
Portixeddu, Buggerru, Cala Domestica Porto
Flavia e Masua. A causa di una frana, non potremo
raggiungere Fontanamare, destinazione originaria del trekking.
Come già successo in altri trekking della GM, troviamo subito un cane che decide di
seguirci. Il diario di Igi riporta: "... un cane, una femmina di taglia media con una
medaglietta che riporta il nome "Polpetta" e la dicitura "sono di Montevecchio". Evidentemente
la bestiola è solita seguire i camminatori..." Riusciremo nel pomeriggio
ad indurla a seguire altri camminatori che procedono in senso inverso rispetto a noi.
Molti chilometri la separano da casa.
Nel primo pomeriggio visitiamo l'area mineraria di Ingurtosu. Qui la guida ci parla
delle condizioni di vita nel Sulcis negli anni in cui le miniere iniziarono l'attività.
Che la vita nell'Ottocento fosse difficile l'abbiamo studiato tutti, che il lavoro in miniera
non fosse fra i piacevoli è anche risaputo. Ma che le condizioni a cui doveva
assoggettarsi la manovalanza fossero così drammatiche non lo avevo capito. E mi
sembra di non esser stato l'unico... .
Nelle successive visite al Museo Minerario ed alla Galleria Henry a Buggerru ci
verranno poi forniti ulteriori informazioni che confermeranno quanto fosse difficile
la vita dei minatori. Dal diario di Igi: "A Buggerru i minatori, fino a 12.000 persone,
vivevano ammassati in una sorta di favelas, senza acqua corrente, mentre i proprietari
francesi, con gli amministratori e i tecnici, vivevano asserragliati in un quartiere
fortificato con tanto di teatro, cinema e ogni ben di Dio."
Mi ha colpito il fatto che si trattasse di una scelta volontaria quella che portava le
persone a lasciare l'attività in campagna per andare a lavorare in miniera, indice di
una condizione di vita nella campagna veramente disperata.
Fortunatamente i panorami lungo il percorso ci hanno distratti dai pensieri più tristi:
è notevole la bellezza di questi luoghi, soprattutto quando li puoi visitare nei
periodi di basso afflusso turistico. Tanto verde, tanti fiori, bel mare e nessun affollamento.
Tutti abbiamo giocato a fare i fotografi cercando di dare un tocco personale
ai ricordi che stavamo collezionando.
Comunque, la nostra percezione odierna di quei luoghi, fra bei panorami, risate in
compagnia, laute mangiate (i trekking non fanno dimagrire...) stride alquanto con il
passato. I promontori verdi ed il mare in cui ci siamo mossi erano ben diversi cento
anni fa: poveri di vegetazione, ma ricchi di polveri, rumore, con acque inquinate da
metalli pesanti e solventi.
La natura ha fatto un bel lavoro per cancellare parte delle tracce del passato anche
se ha, forse, esagerato con gli arbusti: "I sentieri costieri, che spesso sono varianti
del Cammino Minerario di Santa Barbara CMSB, oculatamente scelte dai nostri
organizzatori del trek Gianni e Feli, sono molto panoramici ma tagliati rudemente
nel fitto intreccio di cespugli mediterranei, a volte spinosi e comunque legnosi e coriacei.
Tanto che, prima o poi, tutti veniamo segnati da qualche profondo graffio da
qualche parte."
Non so se i nostri trekking designers abbiamo amicizie molto in alto ma abbiamo
avuto due momenti di pioggia forte in tutto il trekking e, combinazione, nel primo
caso stavamo per entrare nel museo della miniera e quindi eravamo al coperto. Invece
nel secondo caso "Al termine della spiaggia risaliamo lungamente prima su
strada e poi su sentiero i fianchi boscosi dell'entroterra fino a un colletto, il Belvedere,
sormontato dal rudere di una casermetta. Qui ci apprestiamo a consumare il
nostro picnic quando in un attimo il cielo si chiude completamente e inizia a piovere.
Fuggi-fuggi generale a ripararsi ammassati sotto al rudere, peraltro pericolante nonchÉ
ricettacolo di escrementi di capra. Il rovescio per fortuna si esaurisce in una
mezz'ora, di cui comunque approfittiamo per mangiarci il panino alla faccia delle
capre. Possiamo così riprendere il cammino praticamente asciutti, scampati fortunosamente,
per la seconda volta, all'acquazzone."
Ma il bagno lo si è potuto fare, su base volontaria, quando ci sembrava il momento
giusto; ad esempio, il mercoledì, lasciata alle spalle Cala Domestica, abbiamo seguito
il sentiero interno "fino a sbucare sulla fantastica baia del Canal Grande. Il luogo e
l'ora sono propizi per la sosta picnic ed eventualmente un bagno."
Ci sarebbero molte altre cose da raccontare ma chissà che non venga fatta una serata
a tema con il racconto più dettagliato e qualche migliaio di fotografie ...
Concludo con le ultime righe del diario di Igi del 1 maggio, ultimo giorno del trekking:"
Alle 17 transfer per l'aeroporto di Cagliari, poi cena in aeroporto, un'ora di
ritardo alla partenza che avviene alle 22, e rientro a Torino, termine di questa bellissima
trasferta in Sardegna, ottimamente organizzata da Gianni e Feli, che ci ha
donato un'immersione totale e ricca di emozioni nella natura e nella cultura di un
territorio bellissimo e selvaggio."
Ancora grazie a Felicita e Gianni per la "coccolosa" organizzazione!
Maurizio BALZELLI

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   1/3 Maggio 2025 - Campeggio a Finale Ligure


Un bel weekend assolato e un ottimo campeggio con piscina hanno fatto da cornice
al nostro ponte di tre giorni a Finale Ligure.
Il primo giorno ci troviamo direttamente alla falesia degli artisti a Toirano, palestra
che prende il nome dalla vicina cava abbandonata che è stata dipinta con gigantesche
figure umane.
Qui ci cimentiamo con una bella serie di vie, i ragazzi cominciano a voler aprire da
primi ma le gradazioni "finalesi" sono più dure del previsto. La famiglia Macchi invece
inaugura gli imbraghi nuovi con spiccata scioltezza!
A sera nel campeggio pieno di stranieri con costosissime MTB, ci distinguiamo subito
sfoggiando un'ottima organizzazione in cucina e due tavolate piene di bontà.
Siamo ben in 23!
Ripartiamo il venerdì con una ferrata, nuovamente "degli artisti" in una giornata
decisamente estiva.
Il cavo segue una lunga linea di cresta molto bella e in parte decisamente esposta.
Forse l'unica pecca è l' esagerazione di gradini artificiali.
Il terzo giorno, a ranghi ridotti per colpa dei compiti di fine anno e il timore del sotterraneo,
siamo solo in nove a scendere all' interno della grotta di Pollera.
In fondo al lungo antro in discesa comincia la ricerca del passaggio giusto in mezzo
agli enormi blocchi rocciosi.
Avendo già perso troppo tempo stamattina a cercare un parcheggio libero, non riusciamo
ad arrivare dove avremmo voluto.
Con la "top experience", cioè letteralmente l'esperienza da topo, sgusciamo attraverso
un paio di feritoie veramente minute e torniamo alla luce del sole.
Nel complesso è stato un bel ponte pieno di attività, di allegria e di condivisione.
Dario FRANCO

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   10 Maggio 2025 - Colle del Furggen - 3273 m


Viste le condizioni del meteo, la gita è stata prima rimandata a data da destinarsi.
Poi, con una finestra di bel tempo confermata da più siti, è stata spostata a sabato.
Arrivati in otto a Breuil-Cervinia, il Cervino ci ha dato il benvenuto con tutta la sua
magnificenza, la gran Becca svettava senza nuvole, con una spolverata di neve fresca
che sembrava un pandoro a Natale.
La salita è stata piuttosto faticosa a causa del calore che ha raggiunto picchi notevoli
vista l'esposizione e l'assenza di vento.
Non è stato possibile seguire la normale via di salita vista la forra che si è venuta a
generare con l'alluvione del 2023 che blocca il traverso da sinistra a destra sulle
piste, costringendo a una salita diretta sulla morena.
Arrivati in vetta il vento si è fatto sentire, abbattendo le temperature di almeno
30°C.
Il panorama e stato invece fantastico: tutte le vette del Monte Rosa facevano bella
mostra di sÉ in un cielo blu.
Purtroppo, le condizioni perfette non
sono durate molto, e le nubi di calore in
risalita dal fondovalle ci hanno raggiunti,
obbligandoci ad una discesa con
visibilità molto limitata.
Il calore della mattinata aveva anche lavorato
sul manto nevoso rendendo la discesa
una ricerca della salvezza delle
gambe più che un divertente finale di
una salita faticosa.
Arrivati comunque sani e salvi alle macchine,
il cielo si è nuovamente aperto, regalandoci
un ultimo sguardo all'itinerario
percorso.
Marco BARBI

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   17 Maggio 2025 - Parco Michelotti


Aria fresca e sole splendido: ideali per una passeggiata.
Lasciamo davanti alla chiesa della Gran Madre un grande traffico di veicoli e pedoni
per entrare nella calma e nella fresca ombra del parco tra alberi secolari e il mormorio
del Po.
Chi ha frequentato, nella ormai molto lontana infanzia, il Giardino Zoologico che
occupava quest'area, ricorda le emozioni di allora: qui c'erano le foche, là gli elefanti;
questo era il recinto degli struzzi, quella la vasca delle foche... io ricordo di aver
portato verdure all'elefante e frutta alle scimmie...
Purtroppo, le costruzioni e le gabbie, ormai fatiscenti, rovinano la bellezza dell'insieme.
Camminiamo fino al Motovelodromo Fausto Coppi completamente trasformato in
bellissimo centro sportivo completo di servizi, bar e ristorante.
Noi però ci accontentiamo di un pic-nic sulle panchine e tante chiacchierate sulla via
del ritorno, godendo della pace e del silenzio di questo polmone verde così tranquillo
e poco frequentato, in compagnia degli abitanti del fiume.
Laura REGGIANI

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SERATE IN SEDE


   20 Febbraio 2025 - Serata fotografica gite sociali 2024


Come di consueto anche quest'anno Daniele ci ha proposto la serata con il resoconto
delle attività svolte nell'anno passato.
La serata è iniziata con un filmato ad effetto del nostro "grande" Gianni Antonucci
che ha trasformato una gita in montagna in una esperienza diversa e
STRA...ORDINARIA nel vero senso del termine.
La gita originaria prevedeva ricerca, avvicinamento, osservazione e possibilmente
fotografia di animali selvatici in libertà. Gianni ha capovolto la situazione ed ha immaginato
che fossero gli animali a cercare, seguire e magari comprendere i movimenti
degli umani.
Questo ci ha fatto pensare a noi stessi nella nostra vita di branco: l'abbigliamento,
l'attrezzatura ma anche i nostri gesti, le parole, i commenti; entusiasmo e delusione,
attesa, fiato sospeso, stupore, reciproco studiarsi tra bipedi, quadrupedi e alati.
NOVITA' ASSOLUTA!!! Bravo Gianni!!!!
Da parte mia ho proseguito presentando le tranquille gite svolte dai ricchi ...di anni,
gite definite a dislivello zero o delle lumache stanche. È un'ottima scelta ricordare
quanto fatto da chi non può rivedersi in attività prettamente alpine, ma può ancora
ritrovarsi in compagnia per mantenere amicizie sempre preziose.
Il terzo momento della serata aveva come tema la SETTIMANA FAMIGLIE in Val Roya
e se qualcuno si era addormentato durante il precedente filmato (che rispecchia l'andatura
dei partecipanti...) sicuramente è stato risvegliato da qualcosa di giovane,
scattante in grado di catturare l'attenzione e di mettere alla prova la velocità di reazione.
Il montaggio è stato curato da Paolo (figlio d'arte di suo padre Dario) che per
la seconda volta si è cimentato nel consegnare alla storia le immagini della loro mitica
settimana di gruppo svoltasi quest'anno in Val Roya accompagnate dal ritmo incalzante
della musica.
Avendo partecipato, in modo marginale, al loro soggiorno e avendo visto "dal vero"
il loro entusiasmo e la loro giovanile gioia di vivere ho molto apprezzato rivivere le
loro esperienze tra pareti di roccia, sentieri, torrenti e grotte e la loro inesauribile
energia. Di anno in anno si vede la loro crescita non solo in statura ma soprattutto in
armonia, coraggio, amore per la montagna, tenacia, solidarietà, spirito di gruppo sia
tra i ragazzi che tra i genitori.
BRAVI !!! continuate così!!! La G.M. è tutto questo!!!!
Laura REGGIANI

Daniele ha poi concluso la serata con l'excursus fotografico di tutte le attività svolte
nel corso del 2024.
Termino col ringraziare la disponibilità e la pazienza di Daniele nel raccogliere selezionare
e organizzare il materiale per l'appuntamento annuale sull'attività della
sezione di Torino.
È un momento conviviale che permette ai presenti di rivivere tutte le attività svolte
e di rivedere i volti di quanti vi hanno partecipato.
Alberto GUERCI

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   1 e 22 Marzo 2025 - Carnevale e altri incontri in sede


Questo incontro sta diventando un'ottima occasione
per vederci più spesso in sede, con orario
molto adatto a noi soci...diversamente giovani. E
così il 1 marzo è stato molto bello trovarci per
festeggiare i vari compleanni dei mesi di gennaio
, febbraio, marzo.
Eravamo davvero un bel gruppetto e dovevamo
ricordare in modo speciale Ferruccio che in questo
periodo ha raggiunto la riguardevole età di
94 anni. Quindi dopo aver apprezzato le pizze
che Laura ha fatto arrivare in sede seguite da
alcuni dolci portati dai soci, è iniziato, con
grande sorpresa di tutti, un simpatico incontro
carnevalesco.
Infatti, la brava Maria Grazia Gandini è giunta
con un borsone misterioso, pieno di strani vestiti
variopinti e con originalissime maschere inglesi
di cartone che quando si indossano trasformano
completamente i connotati. Così è iniziata la
prova più impegnativa. In principio nessuno voleva
travestirsi, poi in molti abbiamo accettato il
gioco e alcuni di noi hanno pure fatto un po' di
buffo spettacolo. Il tutto è stato molto divertente seguito dalla votazione della maschera
più originale.
Allora abbiamo capito che noi soci anziani solo incontrandoci in sede e senza andare
in montagna o a camminare possiamo trascorrere una piacevole giornata.
Un grande grazie a Maria Grazia che ci ha fornito l'occasione di questo originale
incontro e, come sempre un grazie a Laura per tutta l'organizzazione.
Iolanda RASTELLI

Ieri, 22 marzo, avremmo avuto in calendario una passeggiata, in sostituzione di
quella del 15 marzo annullata per maltempo. Ma neppure stavolta il meteo è stato
clemente quindi, per consolarci, invece di un pic-nic sulle panchine di un parco ci
siamo trovati in sede per una polenta e tante tante chiacchiere. È sempre bello incontrare
gli amici e non ci mancano mai gli argomenti per trascorrere un po' di ore
insieme.
Questa volta abbiamo iniziato con una preghiera cantata pensando alle montagne
tanto amate e alle gite di un tempo, poi la condivisione di un momento quasi mistico
in una notte tra stelle e lucciole, infine la lettura di qualche pagina che ci ha fatti
ridere un po' e ripensare a noi bambini. Ed ecco riaffiorare i ricordi del nostro passato
ormai lontano ( alcuni addirittura in tempo di guerra) ai nostri giochi di bambini nei
cortili, in strada, in libertà...in confronto con la vita attuale dei nostri nipoti spesso
davanti ad uno schermo o un telefono: ci sembrano molto più soli anche se tengono
il mondo in tasca.
Quella che poteva essere una noiosa giornata di pioggia si è trasformata in un incontro
ricco di ricordi condivisi, di confidenze, di episodi che hanno lasciato il segno.
Ora ci conosciamo di più, siamo andati nell'intimo di noi stessi: è stata davvero una
bella esperienza.
Laura REGGIANI

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   20 marzo 2025 - Serata fotografica alle isole Lofoten o meglio come fare scialpinismo in mezzo ai fiordi norvegesi.


Per lo scialpinismo classico bastano due cose: la neve e un pendio, ma oltre questi
due elementi fondamentali si può aggiungere altro: il mare per esempio. E per abbinare
mare e scialpinismo le isole Lofoten sono una soluzione praticabile; anche se
non proprio semplice.
I nostri quattro partecipanti Mariateresa, Marco, Guido e Maurizio hanno avuto l'ardire
di spingersi a nord oltre il circolo polare per vivere un'esperienza che agli occhi
degli spettatori è subito apparsa fantastica oltre che originale. A quelle latitudini
neve e mare permettono di salire con gli sci e di ammirare panorami unici, proprio
perchÉ il mare è sempre presente e man mano che prendi quota l'orizzonte si allarga
su un arcipelago ricco di fiordi insenature e vette una miscela che la particolare luce
delle alte latitudini, con il sole ancora basso sull'orizzonte, crea effetti scenografici
fantastici. E poi raggiunte le vette si scende verso il mare e si arriva a livello zero,
Lì è tutto diverso, si parte col sole e arrivano rapidissime le nuvole, trovi neve durissima
e poi morbida, attraversi radi boschi di betulle poi la vegetazione scompare,
arrivi infreddolito e con una immancabile sauna ti rigeneri.
E per staccare ti dedichi al turismo e puoi viaggiare grazie ai collegamenti fra le isole
con ponti arditi e tunnel sottomarini e scoprire un mondo fatto di casette rosse e
locali notturni, porti con barche coperte di neve e distese di merluzzi stesi ad essiccare.
Con il filmato finale assemblato dal nostro regista Gianni i partecipanti sono stati
paragonati agli antichi Vichinghi, gente rude disposta ad affrontare battaglie pur di
conquistare gloria e onore. Le riprese delle discese in sci e delle bufere di neve affrontate
in auto hanno completato il quadro dei nostri eroi nordici.
Un grazie sentito ai partecipanti e al nostro regista per la ricca documentazione proposta
che ha permesso ai numerosi spettatori di gustare una serata veramente unica.
Alberto GUERCI

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VITA SEZIONALE


   Iniziativa di solidarietà "Una Casa per la Montagna a Peñas"


Dopo la bella e riuscita spedizione in Bolivia del 2024 basata nella Missione di Peñas per
questo 2025 la nostra associazione ha deciso di sostenere l'attività di formazione di guide e
accompagnatori che la Missione sta portando avanti a favore della giovane popolazione andina
tramite l'adesione al progetto "Una Casa per la Montagna a Peñas"; questo progetto
coinvolge la sezione CAI di Bergamo, la Diocesi di Bergamo con il Centro Missionario Diocesano
e l'Università degli Studi di Bergamo.
Come sezione di Torino abbiamo aderito donando l'attrezzatura della nostra palestra di roccia
che è stata smantellata, ma il successo dell'iniziativa dipenderà da quante risorse si riuscirà
a raccogliere per cui chi volesse contribuire personalmente può farlo con un'offerta in
contanti in sede o tramite Satispay e noi inoltreremo alla presidenza centrale, oppure direttamente
tramite bonifico bancario sul conto intestato a "GIOVANE MONTAGNA - Presidenza
Centrale " IBAN: IT98J0306909606100000112424 specificando nella causale "Pro Missione di
Penas".
Grazie per la vostra generosità.

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   Soggiorni estivi Rifugio Natale Reviglio - Chapy


Sono ancora posti disponibili per i soggiorni estivi al Rifugio Natale Reviglio oggi ribattezzato
Rifugio Chapy Mont Blanc con la nuova gestione affidata ad un gestore professionista; il
rifugio sarà aperto dal 6 Giugno al 27 Settembre.
Ricordo che ai soci Giovane Montagna in regola con la quota associativa è accordato uno
sconto del 20% sul prezzo di listino di pernottamento e mezza pensione.
Per informazioni e prenotazioni i riferimenti sono i seguenti:
https://www.rifugiochapymontblanc.it/
telefono: +39 375 842 9769
mail: info@rifugiochapymontblanc.it

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   Lutti


L'11 gennaio è mancato Secondo TENDERINI, socio che ha frequentato la nostra
associazione fino a 7 anni fa, quando purtroppo la malattia l'ha costretto a letto.
Persona amante della montagna, umile e generosa, che ha vissuto con rassegnazione
cristiana il lungo periodo di malattia.
Ai familiari che l'hanno amorevolmente assistito, giunga il nostro affettuoso ricordo.

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