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Notiziario Sezione di Torino Marzo 2021
ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.
VITA SEZIONALE
Cari soci e cari amici
abbiamo iniziato questo nuovo anno sperando di voltare pagina dopo un
2020 funestato così improvvisamente dalla pandemia, tuttavia siamo ancora
alle prese con le difficoltà nel conciliare il nostro desiderio di normalità e di
libertà con il rispetto delle norme di "distanziamento sociale".
E nonostante tutto, finalmente con il mese di febbraio abbiamo ripreso le
attività del calendario, anzitutto con gli sci e le ciaspole, ma non solo. La
chiusura forzosa degli impianti sciistici, più volte rinviata, ha creato polemiche e
accese discussioni, mentre crescono le istanze sulla necessità di ripensare al
modello di sviluppo delle aree montane, dando spazio ad iniziative sostenibili ed
eco-compatibili. La nostra attività è da sempre eco-compatibile! Camminare,
scalare, sciare in montagna sono da sempre nel DNA della nostra
associazione, e soprattutto lo è il farlo INSIEME! Non v'è dubbio che tornare
ad andare in montagna insieme tornerà ad essere normale, perché la socialità
è un'esigenza dell'uomo.
Credo quindi che in questo momento sia più che mai necessario guardare con
fiducia al futuro, non lasciandoci scoraggiare dalle difficoltà del presente. La
bella serata di fotografie che Laura Reggiani ci ha offerto (vedi più avanti il
dettaglio) ci ha ricordato con delicatezza che è dentro di noi che possiamo
trovare le risorse per affrontare le avversità, ad esempio il lock-down, anche
solo semplicemente alzando lo sguardo all'orizzonte per osservare la danza
delle nuvole in cielo. Alzare lo sguardo, è proprio questo il primo movimento
che ci occorre, lo stesso gesto che facciamo spontaneamente quando
raggiungiamo la cima per assaporare la bellezza dei panorami delle nostre
montagne.
Vi segnalo infine che il Consiglio sezionale sta approfondendo il tema della
trasformazione in ente del Terzo settore, di cui è già stato fatto cenno nelle
recenti assemblee dei soci. In particolare promuoveremo la discussione al
prossimo Consiglio di presidenza centrale, in modo da creare le condizioni per
una decisione finale nell'interesse di tutta l'associazione oltreché ovviamente
della nostra sezione. Sarete informati per tempo di tutti i passi che dovessero
rendersi necessari in questa direzione.
Marco VALLE
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Quote sociali
Il 31 Marzo, per chi non ha avrà ancora rinnovato la quota sociale, scadrà
la copertura assicurativa.
Invitiamo quindi tutti coloro che non hanno ancora rinnovato la loro
iscrizione alla Giovane Montagna a farlo al più presto.
La sede rispetta un orario di apertura ridotto (20.30 - 21.30), a causa
delle restrizioni dovute al Covid. Si consiglia quindi di effettuare il
versamento sul seguente Conto Corrente Bancario:
"GIOVANE MONTAGNA - SEZIONE DI TORINO"
IBAN: IT 09 T 02008 01112 000103068902
BIC/SWIFT: UNCRITM1AB2
Rammentiamo gli importi delle quote sociali 2021:
Soci Ordinari 40,00
Soci Aggregati 27,00
Soci Aggregati Ragazzi (*) 18,00
Soci Ordinari Anziani (**) 32,50
Soci Aggregati Anziani (**) 19,50
(*) Ragazzi - Soci che al 31/12/2020 NON HANNO compiuto i 15 anni;
(**) Anziani - Soci che al 31/12/2020 HANNO compiuto gli 80 anni.
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ATTIVITÀ PREVISTA
11 Aprile 2021 Rocher Charniers (3067m) (SA)
Dislivello : 1217 m
Quota di partenza: 1850 m
Esposizione: Ovest, Sud-SudEst,Ovest
Difficoltà : BS
Dal Village du Soleil itinerario in comune con la salita allo Chaberton lungo
la stradina che si inoltra nel vallon des Baisses. Primo tratto quasi
pianeggiante fino alla partenza di una seggiovia. Si prosegue lungo la valle
principale e un po' prima di giungere al colle des trois freres mineurs, si piega
a destra (quota 2600 ca, Est, senso di salita) risalendo un ripido pendio (30°
abbondanti in uscita, normalmente rampant) piuttosto largo in basso ma che
si stringe in alto.
In punta a tale pendio dirigersi sulla sinistra (unico passaggio altrimenti si
arriva alla base di alcune roccette), si attraversa un breve anfiteatro e si
imbocca, leggermente verso sinistra un altro canale meno ripido che conduce
in vetta(3067m, 1200 m dsl+ ca)
Giunti in punta si può naturalmente scendere lungo l'itinerario di salita ma
noi preferiamo, se le condizioni lo consentono, scendere i bei pendii esposti a
SS-E che portano nel vallone che conduce a Pra Claud.
Possiamo approdare al Pian dei Morti ad una quota di circa 2400 m, dove
ripelliamo (pelli in ordine) per risalire al Colle dello Chaberton (2674 m). Da
qui si scende su ampi pendii esposti a Ovest ritornando nel Vallone des
Baisses all'altezza della partenza della seggiovia, e poi lungo il vallone
all'auto.
Gita tecnicamente di medio impegno (il primo tratto ripido richiede un
minimo di attenzione e normalmente l'uso dei rampant) ma di discreto
sviluppo e grande respiro, con dislivello da non sottovalutare. La risalita al
colle dello Chaberton si effettua su un pendio expo Est di solito piuttosto
caldo.
Attrezzatura : completa da scialpinismo (obbligatorio:
ARTVA + pala + sonda)
Ulteriori dettagli : da concordare in sede
Coordinatore di gita : Luca MARMO cell. 339 1531629
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16 Aprile 2021 Passeggiata al Valentino (E)
Questa passeggiata-culturale era già stata pensata, ma non realizzata, lo
scorso anno in collaborazione con la nostra "guida" di fiducia , la prof. Rosalba
Fano (certamente ricorderete le due serate in sede sulla storia di Torino e la
passeggiata nel centro storico).
Questa volta, approfittando della primavera in un'area di natura
particolarmente bella e suggestiva in riva al fiume, la brava Rosalba ci
racconterà la storia del Parco e degli edifici che vi sono stati costruiti nei
secoli. Per godere ancora meglio la giornata si potrebbe pensare di portarci in
tasca un panino...e continuare a goderci parco e compagnia anche nel
pomeriggio.
Essendo la località servita da mezzi pubblici ognuno potrà "dosare" l'uscita in
base alle proprie forze e sentirsi libero di gestire al meglio la giornata.
Abbiamo scelto un giorno feriale per evitare gli affollamenti della domenica,
e, naturalmente, in caso di cattivo tempo verrà rimandata.
Ritrovo di partenza : Arco dell'Artigliere ore 10.30
(C.soVittorio Emanuele presso il Ponte Umberto I)
Coordinatrice di gita : Laura REGGIANI cell. 335 6814056
tel. 011 388859
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25 Aprile 2021 Madonna della Bassa (1152m) (E)
Dopo Monpellato (1096m) sulla destra prendere una strada e seguirla fino a
un posteggio detto Pilone delle Lance (1108m) nei pressi della Borgata
Pascaletto, dove si lascia l'auto. Si prosegue a piedi lungo la stessa strada
(circa 3 Km) fino alla Madonna della Bassa (ore 1.30) a quota 1152m.
(Da Torino al posteggio circa 37Km).
Ritrovo di partenza : piazza Bernini ore 9.00
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita: Vittorio GERMANO tel. 011 3091547
cell. 338 3773976
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25 Aprile 2021 Rognosa di Etiache (3382 m) (meta sciistica: la Gengiva 3270 m) (SA)
Dislivello : 1100 m
Punto di partenza: Rifugio Scarfiotti 2156 m (o alcuni tornanti più in
alto sulla strada per il colle Sommeiller, a seconda
della stagione)
Esposizione: Ovest, Sud-SudEst,Ovest
Difficoltà : BS (utili ramponi ed eventualmente la piccozza)
La Rognosa d'Etiache, una delle più belle montagne dell'alta Val di Susa, è
nota per le spettacolari pareti di quarzite rosso bruna che la caratterizzano e
la farebbero ritenere una meta inaccessibile con gli sci.
La salita alla Gengiva del Dente
orientale, o Punto nodale, della
Rognosa d'Etiache, rappresenta
perciò un'interessante sci
alpinistica di scoperta che
consente di portare
incredibilmente gli sci fino a un
centinaio di metri di dislivello
dalla cima. L'escursione, con
partenza dal Rifugio Scarfiotti,
comporta un dislivello contenuto
ma un non trascurabile sviluppo.
Dal rifugio si sale al Piano dei
Morti, 2400 m, tagliando i
tornanti della strada, poi, attraversato un colletto sulla sinistra, ci si immette
nel Piano di Fond, 2577 m. Dal fondo del piano si svolta in direzione Nord Est
e si sale verso il colle Sommeiller transitando per il piccolo Lago Patarè, 2739
m. In questo tratto si procede in un bellissimo ambiente dove ai dolci
valloncelli nevosi fanno da contrasto le sovrastati spettacolari pareti che
sostengono le quattro cime della Rognosa. Dai pressi del colle Ovest del
Sommeiller, 2993 m, si rimontano infine a sinistra i ripidi pendii che
conducono direttamente sulla cresta Est della Rognosa, ai piedi del Dente
Orientale, la Gengiva, punto panoramico d'eccezione sul vicino gruppo
Sommeiller-Ambin e fino alla lontana calotta del Monte Bianco.
La salita sulla cima del Punto Nodale richiederebbe un'arrampicata
impegnativa, che non viene qui proposta. La discesa si svolge lungo
l'itinerario di salita.
Coordinatore di gita: Igi SALZA cell. 333 9813808
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2 Maggio 2021 Ciclabili STouRing Lanzo Venaria (EB)
Lo STouring deriva da Stura-Tour-Ring ed è una rete di percorsi ciclabili
che unisce tutti i paesi compresi tra Venaria e Lanzo.
I molteplici itinerari danno la possibilità di riempire l'intera giornata
pedalando lungo il fiume Stura, dentro la Mandria, o scegliere di attraversare
i vari paesi che si incontrano. La lunghezza del percorso è facilmente
adattabile alle preferenze dei partecipanti.
Logistica : Orari da definire
Mezzo di trasporto : Auto proprie
Coordinatore di gita : FRANCO Dario
francodar@tiscali.it
cell. 331 8126912
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9 Maggio 2021 Eclogiti a portata d'auto (E)
Ovvero a spasso per orridi e forre
L'escursione proposta è alla portata di tutti. Visto il taglio naturalistico
l'obiettivo di base è quello di far vedere come la potenza delle forze in gioco
durante la genesi delle alpi abbia plasmato le rocce deformandole con evidenti
effetti estetici comprensibili anche per l'osservatore digiuno di geologia.
I diversi punti di osservazione proposti in giornata richiedono spostamenti in
auto per raggiungere le località situate tutte nella parte iniziale della Val
d'Aosta. Cominceremo con l'orrido di Guillemore in val Gressoney. Dopo aver
superato il ponticello in pietra si può risalire a lato della profonda fenditura
per apprezzare le rocce eclogitiche che sono state la ragione stessa che ha
portato alla formazione dell'orrido. Queste sono particolarmente interessanti
per i geologi perché portano la "firma" delle enormi pressioni che si sono
generate durante le fasi dell'orogenesi alpina e in questo punto particolare
risultano quasi indeformate cioè non sono state "stropicciate" come molto
spesso accade.
Per chi predilige gli aspetti estetici l'orrido fornisce anche scorci adatti a
fotografie d'effetto.
La meta successiva è poco distante dalla prima ed è situata presso l'area
verde di Niana dove andremo a visitare il "Giardino delle rocce" I grandi
massi (una dozzina di campioni mediamente con volume dell'ordine di 1
metro cubo) collocati in sequenza logica e corredati da pannelli esplicativi di
facile comprensione illustrano i principali eventi geologici occorsi alla Valle
del Lys. La sequenza di rocce esposte permette al visitatore in un viaggio
immaginario che, dalla Valle della Dora Baltea giunge fino al massiccio del
Monte Rosa. Le litologie appartengono ai sistemi geologici della Vallaise:
sistema Austro-Alpino, zona Piemontese, sistema Pennidico.
Ripresa l'auto nel primo pomeriggio ci trasferiamo alla terza meta
dell'escursione: l'orrido di Hone raggiungibile dal centro dell'abitato con breve
percorso a piedi. Qui geologia e paesaggio ci accolgono presentandoci una
forra dall'aspetto sinuoso quasi fiabesco, scavata in rocce chiare, compatte,
prive di fratture ma caratteristiche per il loro aspetto striato. Per non farci
mancare nulla ripresa l'auto ci trasferiamo a Ponboset per la quarta e ultima
delle nostre tappe: l'orrido di Ratus. A contribuire alla bellezza del luogo
concorrono ancora magnifiche rocce con una evidente striatura caratterizzate
da un alternanza di strisce bianche e azzurre. Queste come le pagine di un
libro scritto nel corso di milioni di anni ci raccontano come la formazione delle
nostre Alpi sia una storia estremamente affascinante e complessa, in buona
parte ancora misteriosa, ma degna di essere conosciuta.
Come ultimo consiglio per gli appassionati suggerisco di dotarsi di stivali di
gomma e perché no anche di un martello
Ritrovo di partenza : piazza Rebaudengo ore 7.30
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita : Alberto GUERCI cell. 329 9774628
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16 Maggio 2021 Cambrelle di Locana (E)
Località di partenza : Borgata Porcili di Locana
Dislivello : sui 50m con saliscendi
Difficoltà : nessuna
Descrizione:
si parcheggia in località Porcili sulla strada dell' Alpe Cialma da dove parte
una strada non asfaltata, che ci porterà a un recente e grazioso rifugio - il
SANTA PULENTA- in una cinquantina di minuti . La strada che
percorreremo è una parte di quella che è stata progettata e iniziata qualche
anno fa e non completata, che avrebbe permesso il collegamento diretto Valle
dell' Orco - Valle di Lanzo. Arrivati a Cambrelle (altezza m. 1400) chi fosse
stanco, può passeggiare nei dintorni e immaginare quale poteva essere la
vita del borgo quando agli inizi del 1900 poteva contare su un centinaio di
abitanti scesi a una cinquantina di persone, successivamente emigrati a
Locana, negli anni cinquanta. Proseguendo, in circa 2 ore si può arrivare al
lago di Pianfiorito (altezza m 1795) nelle cui acque, nelle giornate senza
vento, si specchia la cima della Bellagarda. Comunque la durata della gita
verrà calibrata in base alle nostre forze e alla voglia. Il ritorno sarà effettuato
sull'itinerario di salita.
Come da prassi consolidata, la conclusione sarà a casa dei Prinetto a
Busano.
Ritrovo di partenza : Piazza Bernini alle 8.45
Busano - Casa PRINETTO alle 9.30
Coordinatori di gita: Enrico e Laura
PRINETTO
tel. 0124 48403
cell. 333 1104109
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23 Maggio 2021 Punta Paradiso (o Frera) (1895m) (E)
Località di partenza : Ponte Romano - Castelnuovo Nigra (TO)
Quota di partenza : 779 m
Dislivello : 1130 m
Difficoltà : E
Facile escursione in Alto Canavese e più precisamente in Valle Sacra,
chiamata così per i numerosi e antichi edifici di culto presenti nella zona.
Nel periodo della fioritura, all'incirca a maggio, le praterie in quota diventano
enormi distese di narcisi che formano uno splendido manto bianco e
profumato.
Naturalmente non è detto che la natura sia sincronizzata con il nostro
calendario gite, però speriamo in un po' di fortuna e ci proviamo.
La zona è percorsa da molti sentieri e sterrate, che si possono combinare a
formare itinerari di varia lunghezza e dislivello. Qui ne proponiamo uno che
parte da Ponte Romano e segue un tratto del "Sentiero del Basilisco"
(percorso ad anello che riprende antichi sentieri che collegavano i paesi ai
pascoli di altura) fino alla baita Cavannone 1447 m, quindi prosegue su prato
e per tracce fino alle baite Valii-Bianc e da queste su ampio sentiero
raggiunge una sterrata a quota 1709 m. Seguendo la sterrata ci si porta ad un
colletto a quota 1866 e poi per facile cresta fino alla punta.
In funzione dei partecipanti e delle condizioni si potrà decidere di scegliere
altri percorsi nella stessa zona.
Ritrovo di partenza : piazza Rebaudengo - ore 7.30
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita: Mariateresa Bolla cell. 335 7750213
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29 Maggio 2021 Sacra di San Michele - M.te Pirchiriano (EEA) Ferrata Carlo Giorda
Località di partenza : Sant'Ambrogio - Croce della Bell'Alda (280m)
Arrivo : Sacra di San Michele - Monte Pirchiriano (962 m)
Dislivello : 650 m
Durata : 3.30/4 ore
Difficoltà : EEA (Escursionisti esperti con attrezzatura)
Attrezzatura: scarponcini e kit da ferrata più casco (eventualmente
noleggiabili nei soliti negozi di alpinismo),
eventualmente guanti da ferrata.
Costruito alla fine del primo millennio, il monastero benedettino della Sacra
di San Michele, sulla vetta del Monte Pirchiriano, accoglie i visitatori
all'ingresso della Valle di Susa.
La ferrata, di medio impegno complessivo, si sviluppa lungo il versante nord
del monte e offre due possibilità di fuga. Completamente ristrutturato nella
primavera del 2006, l'itinerario è ora dotato di due ponti tibetani (uno
lunghissimo e spettacolare circa a metà percorso, l'altro più breve ormai verso
la fine) che rendono la progressione ancora più divertente.
La via: si attacca direttamente sopra il parcheggio, prima lungo una cresta
che costeggia una cava in disuso, su rocce facili e brevi tratti di collegamento,
quindi si vincono una successione di muri strapiombanti guadagnando la
cima del primo pilastro al Pian Risulet (640 m circa). Qui un sentiero a
sinistra permette di uscire dalla ferrata e di scendere, in circa mezz' ora a
Sant' Ambrogio. Con un lungo traverso verso destra, su sentiero attrezzato
ma non difficile, anche se a tratti esposto, si arriva al primo e lungo ponte
tibetano, che consente di raggiungere il Pian Cestlet (690 m circa). Si risale
una parete verticale (staffe) per proseguire (rampa panoramica e cengette)
con una divertente successione di rampe, canalini e diedri-camini fino al
secondo e più corto ponte, oltre il quale, nei pressi del Saut du Cin (salto del
cane) si trova la seconda via di fuga, che in una ventina di minuti porta alla
borgata di San Pietro. Un ultimo ripido placcone e si giunge al termine della
ferrata, sotto il muraglione dell'abbazia
Discesa: raggiunta, con sentiero in parte attrezzato, la strada asfaltata, ci si
porta sul lato opposto e si prende l'antico sentiero che rientra al punto di
partenza, passando dalla contrada San Pietro (1h e 30 min).
Ritrovo di partenza : Da definire
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita : Da definire
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30 Maggio 2021 Rio S. Lucia Pornassio (TR)
Canyon interessante e ben attrezzato, in quanto inserito nel progetto Pro-
Canyon della AIC.
Ambiente suggestivo, ben inforrata, di difficoltà media (v3 - a3 - II), le calate
sono piuttosto bagnate e non banali. Sono possibili parecchi i tuffi e toboga.
Il dislivello è di 140 metri (540-400), con 15 calate di cui la più alta di 14
metri.
Tempi: 40' di avvicinamento + 3h di forra + 5' rientro
Dotazione personale da torrentismo (purtroppo non c'è in zona la possibilità
di affitto attrezzatura)
Logistica : Orari da definire
Mezzo di trasporto : Auto proprie
Coordinatore di gita : FRANCO Dario
francodar@tiscali.it
cell. 331 8126912
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5-6 Giugno 2020 Benedizione degli Alpinisti e degli Attrezzi (E)
Le indicazioni sottostanti sono da considerarsi provvisorie e soggette a
riconferma causa situazione della pandemia e relative restrizioni.
La Sezione di Venezia organizza per il prossimo 6 giugno 2021 l'incontro per
la BENEDIZIONE DEGLI ALPINISTI E DEGLI ATTREZZI a sezioni riunite.
La località scelta per il raduno è nelle Alpi Orobie in Val SERIANA, appena a
Nord di Bergamo, pensata in posizione centrale per agevolare l'arrivo a tutte
le nostre sezioni.
Il paese di VALCANALE (m. 986 slm) sarà la base di partenza per le nostre
escursioni, ed anche il luogo di ritrovo per la Celebrazione Eucaristica ed il
rinfresco finale, prima del ritorno alle proprie sedi.
Due ampi parcheggi (a pagamento) sono disponibili appena a monte del
paese: da qui si raggiunge a piedi (1 h e 15 min.), su facile carrareccia
forestale, il Rifugio Alpe Corte (m. 1410) del CAI di Bergamo, ottima base di
partenza per una ampia varietà di gite.
Per facilitare la partecipazione dei soci provenienti dalle Sezioni più lontane,
abbiamo organizzato la possibilità di arrivare in zona il giorno precedente,
pernottando nella località di Spiazzi di Gromo (m. 1200 circa s.l.m.) presso
l'Hotel Spiazzi di Gromo.
Per chi fosse interessato, è stata anche organizzata una visita guidata di
Bergamo il sabato 16 dalle 14.30.
Una bella occasione per visitare un'area poco conosciuta per noi torinesi!
Rivolgersi in sede : Laura REGGIANI cell. 335 6814056
Marco VALLE cell. 347 6510744
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12-13 Giugno 2021 Lavori di apertura Natale Reviglio
Chissà se le ansie e le preoccupazioni che ci hanno accompagnato nel 2020 ci
lasceranno, consentendoci di ritornare con serenità in montagna e quindi
anche al Reviglio!
Come infatti sapete, lo scorso anno, la nostra Casa è rimasta chiusa, a causa
dell'emergenza Covid ed all'impossibilità di applicare tutte le misure di
cautela necessarie per ospitare in sicurezza i Soci.
Ne abbiamo approfittato per eseguire un importanti lavori di manutenzione
straordinaria, come la riparazione del muretto esterno, la tinteggiatura dei
corridoi, la sostituzione di tutti gli arredi in cucina e nel locale lavastoviglie.
Il 12 e 13 giugno andremo ad aprire il Reviglio e ci saranno da svolgere i soliti
lavori: riordinare le stanze, pulire bagni e locali comuni, verificare l'impianto
idraulico, riordinare la cucina, ecc....
Tutto quanto è necessario per predisporre la nostra Casa ad accogliere
nuovamente tutti i soci che vorranno trascorrere in tranquillità le loro
vacanze.
Un caloroso ringraziamento va sin da ora a tutti i soci che aiuteranno.
Per ulteriori informazioni e per dare la propria disponibilità rivolgersi a:
Daniele CARDELLINO
daniele.cardellino71@gmail.com
cell. 366 3247130
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13 Giugno 2021 Rifugio Jervis (2.280m) (EB)
Tranquilla escursione in ambienti magnifici ai piedi delle Tre Levanne.
Partendo da Chiapili di Sotto si sale camminando su un bel sentiero in gran
parte nel bosco. Arrivati al rifugio (dislivello 600 mt circa) eventualmente si
può proseguire fino al lago e/o al colle di Nel per godere di un gran panorama.
Logistica : Orari da definire
Mezzo di trasporto : Auto proprie
Coordinatore di gita : FRANCO Dario
francodar@tiscali.it
cell. 331 8126912
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20 Giugno 2021 Monte Robinet (2.679m) (E)
Località di partenza : Case Agostino (1150m)
Dislivello : 1529 m
Difficoltà : E
Partendo da Case Agostino (1150m): si entra subito nel bosco di betulle e poi
di faggi, raggiungendo poi il rio della Balma dove si può o attraversare il
ponte incontrando poco sopra il sentiero proveniente da Molè, oppure
continuare a sinistra lungo il sentiero militare che più avanti si collegherà al
sentiero della sponda opposta con un altro ponticello.
Si risale quindi il vallone abbastanza dolcemente, uscendo dal bosco e
vedendo già da lontano il rifugio.
Si raggiunge il Rifugio Alpe della Balma
1986m e si prosegue sempre seguendo il
sentiero ottimamente tracciato, tralasciando
la deviazione per i laghi e superato un dosso
si traversa in piano verso destra, per
portarsi alla base del pendio che precede la
conca sotto il Colletto Robinet. Con tratto
più ripido e faticoso si arriva al colle 2635
m.
Per il Robinet si prosegue a sinistra, in
piano sul crestone o poco sotto sul lato Val Chisone, fino ad una zona rocciosa
che va invece aggirata sul lato Val Sangone.
Superata la fascia rocciosa si arriva alla cappella-bivacco posta in cima
2681m.
Discesa dal percorso di salita, oppure dal Robinet traversando alla Punta
Loson per poi scendere al Colletto Balma e da qui ai laghi e al Rifugio.
Ritrovo di partenza : Da definire
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita : Alberto ZENZOCCHI cell. 338 8825148
alberto.zenzocchi@alice.it
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PROSSIME SERATE IN SEDE
Giovedì 25 Marzo 2021
Il 2020... CHE ANNO !!!!
di Laura REGGIANI Alle ore 20.15 (il coprifuoco ce lo impone)
Laura ha già presentato l'11 febbraio scorso una bella serata in sede. (se
volete leggere una recensione - come va di moda oggi - potete accedere alla
sezione "Le serate svolte").
Viste le restrizioni i partecipanti non erano molti.
Per questo proponiamo di replicarla a fine marzo (restrizioni permettendo).
Il tema della serata riguarda la vita durante la chiusura in casa durante il
lock down e la successiva ripresa delle attività visto con gli occhi (e il
telefonino) di Laura. Costretta in casa ha pensato bene di documentare
questa inconsueta situazione trovando spunti per impegnare il tempo e dare
senso alla perduta libertà.
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ATTIVITÀ SVOLTA
Con ciaspole e sci intorno allo Jafferau 6 Febbraio 2021
Prima gita sociale del 2021, post passaggio del Piemonte in zona gialla, il che
concede finalmente la possibilità di qualche gita sia pur nelle limitazioni
imposte dalla normativa Covid-19.
Per accontentare il maggior numero possibile di partecipanti, l'uscita è
doppia: ciaspole + scialpinismo.
Per svariati motivi, la località è quasi ininfluente:
- L'importante è fare una gita, prendere una boccata di aria fresca
- Bisogna stare in Regione
- La nebbia è tale da non permettere di distinguerla da qualsiasi altra
destinazione
Se non fosse per Mariateresa, io avrei detto che la gita si è svolta
semplicemente a Bardonecchia mentre, per onor di cronaca, i ciaspolatori
Maria Grazia, Marta, Chiara, Antonella, Marco V., Alberto e Gianni (il
sottoscritto, NdR) hanno percorso la strada dai Bacini Frejusia al forte Foens,
mentre gli scialpinisti Mariateresa, Marco B. e Daniele sono saliti lungo le
piste del comprensorio sciistico dello Jafferau (chiuso).
Come ho già detto, la nebbia è tale da
non consentire il godimento del
panorama ... ma non è una nebbia
qualsiasi, è una nebbia carica di
sabbia del Sahara che lascia sulla
neve (e non solo) una patina tra il
giallognolo e il rosato. Gli scialpinisti
segnalano anche che la neve, qualunque colore avesse, non era certo
divertente da sciare (da brutta a pessima). Però lo avevamo chiarito fin
dall'inizio: l'importante è fare una gita, prendere una boccata d'aria!
Che altro aggiungere ... ah sì! 2 cose importanti:
1. Marta e Daniele ci hanno
ricordato l'avvicinarsi del
Carnevale offrendoci squisite
bugie.
2. A fine gita siamo andati al bar a
prendere tutti insieme, ma
debitamente distanziati, un bel
caffè. Un'azione che un anno fa
era routine ma che oggi assume
un significato più profondo.
Ad majora! (ci vuole poco ... )
Gianni ANTONUCCI
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Clot della Soma 14 Febbraio 2021
Il termometro come da previsioni non fa sconti, -16 °C al punto di partenza
della gita a Pattemouche, all'imbocco della Val Troncea. Se non altro la neve,
caduta in modica quantità 2 giorni prima sopra lo strato arancione di sabbia
sahariana della precedente precipitazione, è garantita polverosa invernale.
Siamo in 9 e i preparativi, per
avviarsi sci ai piedi sono
rapidissimi. La prima parte
del percorso è in un bosco
fiabesco con i pini e i larici
coperti di brina e neve, la
giornata è splendida.
L'itinerario, meta di gite
sociali in anni passati, è
conosciuto a molti dei
partecipanti e in ogni caso
parecchi altri gruppetti di
scialpinisti ci accompagnano
sulla traccia.
Nella parte superiore fuori dal bosco sale un'aria gelida e in vetta ci si ferma
giusto il necessario. La prima parte della discesa fino al limitare del bosco è
molto bella e un gruppetto di irriducibili non si fa sfuggire l'occasione di
risalire gli ultimi 150 metri fino in vetta e ridiscendere (la famigerata
"ripellata"), mentre altri aspettano sotto.
Solo gli ultimi metri
di discesa sono al
limite per lo scarso
spessore del manto
nevoso ma comunque
si arriva alla partenza
senza problemi, e
finalmente il sole
scalda a dovere.
Rapidi saluti e ci si
mette in macchina per
il rientro; una gita
piacevole con bella
neve per una stagione anomala ancora da decifrare viste le restrizioni legate
pandemia Covid-19.
Guido VALLE
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Monte Tivoli 21 Febbraio 2021
Purtroppo, a volte, aspettative e realtà non vanno di pari passo e questa è
una di quelle volte.
La mèta, il monte Tivoli, viene proposta, non essendo stato possibile svolgerla
nella sua data originale, a causa dei ben noti motivi.
Raggiungiamo il piccolo comune di Oncino, in un'ampia e luminosa vallata
che lascia la Valle Po pochi chilometri prima di Crissolo. Da qui il nostro bel
gruppo (8 amici), lasciate le
macchine, inizia a "scaldare" i
muscoli sulla strada asfaltata
che lo condurrà a quella che,
fino a una settimana prima,
era l'inizio di un bella pista
innevata; quest'oggi invece
l'asfalto continua... la neve è
sempre più scarsa.
Solo dopo aver attraversato
una faggeta e una borgata
fantasma il percorso ci conduce
a un ampio anfiteatro dove
finalmente troviamo quella neve che sarebbe dovuta essere la protagonista,
ma soprattutto ci mostra il Monviso che ci accompagnerà per tutto il percorso.
La gita non è propriamente sconosciuta, infatti sono molte le persone che
incrociamo e con le quali condividiamo l'ampia vetta.
Di qui dopo un veloce pranzo
ammirando il panorama a 360°,
iniziamo la discesa prima che la
neve diventi troppo molle.
Prima dei saluti facciamo ancora in
tempo a rinfrancarci con caffè,
cioccolata o birra al bar centrale di
Crissolo, sognando uno zabaione
che, purtroppo, non arriverà.
Qualcuno si potrà domandare:
"e le ciaspole?"... Beh, quelle le
abbiamo conservate appese agli
zaini, o addirittura gelosamente
custodite nelle loro borse in modo
da mantenerle intonse fino alla
prossima stagione.
Alberto ZENZOCCHI
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SERATE IN SEDE
Il 2020... che anno!!! (di Laura Reggiani) 11 Febbraio 2021
Una bella serata con due sorprese:
1ª La Giovane Montagna riapre la sede con una serata dedicata alla
fotografia.
2ª Le fotografie sono state scattate da Laura tramite telefonino.
Ne sono scaturiti tre video incentrati su:
- la vita durante la chiusura in casa con il lock down
- la ripresa di vita ed attività alla fine del lock down
- il fantasticare dell'autrice davanti al variare continuo della forma e
dei colori delle nuvole nelle diverse ore della giornata e delle stagioni.
La serata è stata gradevole e coinvolgente. Le riflessioni, sia pratiche che
poetiche, sono state accolte con grande attenzione da tutti i presenti.
I richiami alle parole di Calabresi ed alle poesie dell'autore piemontese Nino
Costa, grande ammiratore dei giochi delle nuvole nel cielo, ci hanno indotti a
ricordare che anche situazioni difficili e di disagio, possono generare momenti
di crescita e miglioramento dei nostri atteggiamenti di vita.
Grazie Laura.
Gianni e Bruna RICCABONE
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VITA SEZIONALE
Fiocco rosa in sezione
Buongiorno a tutti!
Vi comunico con immensa gioia che l'11 Gennaio 2021 è nata Maddalena.
Ci farebbe piacere farlo sapere ai soci della sezione di Torino tramite il
notiziario della G.M..
Viste anche le belle nevicate e il freddo di questi giorni speriamo possa nel
futuro amare la montagna!!
Gianluca, Elisa e Maddalena
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Negli ultimi mesi alcuni nostri amici ci hanno lasciati...
Negli ultimi mesi alcuni nostri amici ci hanno lasciati, negli articoli che
seguono, il loro ricordo.
Come sapete lo scorso dicembre è mancato Giovanni Padovani, figura di
spicco della Giovane Montagna e riferimento della Rivista di Vita Alpina, che
ha diretto per alcuni decenni.
Personalmente non ho avuto molti contatti con Giovanni, ma nelle rare volte
in cui mi è capitato ho sempre avuto la sensazione di avere di fronte una
persona di grande sensibilità e con una visione chiara. Alla moglie e a tutti gli
amici veronesi rinnoviamo la nostra vicinanza per questa grave perdita.
Pubblichiamo volentieri un ricordo personale di Giovanni Padovani scritto
dalla nostra socia Lucia Sorrentino.
MarcoVALLE
... Giovanni PADOVANI
Conobbi Giovanni Padovani nel lontano 1990 a Verona, tramite mio cognato
Fiorenzo, che lavorava come scenografo all'Arena e conosceva Padovani per
ragioni di lavoro. Quando nacque suo figlio (e mio nipote) Lorenzo, Giovanni
Padovani fu scelto come padrino di battesimo. Da allora nacque la nostra
amicizia; Giovanni era premuroso nei confronti di mio nipote, soprattutto
quando purtroppo rimase orfano del papà. Più di una volta ci ospitò nella sua
bellissima villa sulla collina veronese, di cui ricordo la splendida vista sui
vigneti. Ci invitò più volte a manifestazioni e fiere su tematiche inerenti alla
montagna sulle colline veronesi e sui monti Lessini.
Giovanni Padovani aveva un fisico imponente, proprio come un vero
montanaro, sempre in ottima salute; aveva un carattere gioviale ma allo stesso
tempo severo, ad esempio in tema di disciplina negli orari. Come socia della GM
ebbi modo di conoscere i suoi articoli sulla Rivista della Giovane Montagna, di
cui fu per lungo tempo Direttore.
Durante la scorsa estate soffrì di insufficienza cardio-respiratoria, per il quale
fu ricoverato in ospedale per un paio di mesi; dopo il rientro a casa, il suo cuore
generoso purtroppo ha ceduto l'11 dicembre 2020.
Ho partecipato al funerale nel duomo di Verona, a cui sono convenuti
commossi amici della GM, rappresentanti delle istituzioni e quanti hanno
percorso un tratto di cammino con Giovanni. Sul piazzale le ambulanze della
Croce Verde e i volontari in divisa con gli stendardi (Giovanni è stato per vari
anni presidente della locale sezione della Croce Verde). Un'interminabile fila di
persone scorreva lenta per apporre la firma sul registro funerario. La chiesa era
gremita, pur nel rispetto delle limitazioni di distanziamento; la moglie, signora
Rosa, in prima fila, attorniata dai suoi due fratelli.
La bara, deposta in terra di fronte all'altare, era ricoperta da un grosso fascio di
rami verdi, simbolo della montagna. Ad accompagnare la funzione il suono
toccante dell'organo e le voci soliste di Bepi de Marzi e di alcuni coristi dei
Crodaioli, il coro la Falia e Alessandro Anderloni. Padovani è stato definito
benefattore per le molte iniziative che ha sostenuto, tra cui anche la nascita
della baita di Versciaco, trasformata da vecchia stazione ferroviaria in val
Pusteria all'attuale bellissima casa alpina estiva ed invernale della GM di
Verona.
Il giornale l'Adige di Verona del 12 dicembre scrive: "con discrezione Giovanni
Padovani ci ha lasciato. Se n'è andata una persona per bene, un veronese per
bene che ha amato la sua comunità e che ha lavorato per essa, con fede e
coerenza. Amava moltissimo le sue montagne, adesso le potrà ammirare più da
vicino."
Lucia SORRENTINO
... Mario SALASCO
Come annunciato nel precedente notiziario ci ha lasciati, dopo lunga
malattia, Mario Salasco. La sua scomparsa ha risvegliato in me molti ricordi
di momenti trascorsi in sua compagnia, escursioni e collaborazione al Reviglio
e nella Sede di via R. Pilo.
Appassionato ed esperto alpinista era iscritto alla Giovane Montagna dagli
anni cinquanta. Ho avuto modo di conoscerlo nei soggiorni estivi al Reviglio,
come Amico era piuttosto riservato. Al termine di uno di questi soggiorni
Mario esprime il desiderio di trattenersi volentieri ancora per una settimana.
E' un'estate particolarmente frequentata al Reviglio, comunque rivedendo la
sistemazione degli ospiti riesco a confermare la disponibilità per la settimana
richiesta. In quel momento non potevo fargli regalo migliore.
Così nasce una bella collaborazione tra di noi; Mario mette a disposizione la
sua manualità di "modleur" (modelli in legno per fonderia) nelle varie
necessità della Casa (erano iniziati i lavori di adattamento alle nuove
normative) e della nuova Sede Sociale.
In seguito abbiamo percorso altre strade della vita e ci siamo un po' persi.
Grazie Mario, per la tua amicizia e per tutto quello che hai fatto per la
Giovane Montagna.
Cesare ZENZOCCHI
... Ettore BRICCARELLO
L'otto di dicembre scorso è mancato Ettore Briccarello.
La notizia ci ha addolorati in modo particolare, perché lo abbiamo saputo solo
a metà gennaio (a sepoltura già avvenuta) e soprattutto perché il nostro
amico se n'è andato in solitudine, in ospedale.
La sua presenza, dall'iscrizione alla GM nel 1994, è stata sempre costante ed
ha contribuito molto sia alle attività sociali che alla gestione
dell'Associazione.
Negli ultimi anni si è un po' isolato; presenza costante il giovedì in sede, ma
quasi solitaria e nascosta!
Se torniamo però indietro con la memoria e scorriamo le pagine del Notiziario
Lo ritroviamo in tantissime attività.
Consigliere Sezionale dal 1989 al 2011 ha collaborato con la Commissione
Gite, tenuto i rapporti con la Rivista e seguito le manifestazioni e le serate in
sede.
Capo-gita di alpinismo prima ed escursionismo poi.
Perfetto organizzatore dello sci in pista e delle gare di sci dagli anni '90 fino al
2005: attento alle esigenze di tutti e un po' permissivo con le esuberanze dei
più giovani!
Spesso le recensioni, puntuali ed
entusiaste, delle serate in sede (proiezioni,
conferenze ed altro), hanno portato la sua
firma.
Quando poi è stato lui a presentare le sue
foto è sempre stato apprezzato per la
bellezza delle immagini e la sua bravura
nel catturarle.
Il contatto con i frati del Monte dei
Cappuccini era l'importante incarico di cui
si è ancora occupato.
Al di la di tutto questo, soprattutto, Ettore
è stato una persona gentile ed attenta agli
altri, schivo e rispettoso, ma con una
grande passione per la montagna, che alla
GM ha trovato la sua "casa"
Daniele CARDELLINO
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Infernale PANDEMIA
Nel mezzo del cammin di PANDEMIA
Ci ritrovammo tutti sulla stessa via
Con la vita travolta in modo eccezionale
In un 2020 molto speciale.
Molte amicizie si sono rafforzate
Con telefonate, incontri e passeggiate;
alcuni amici si sono dileguati
Per paure, ansie o aiuti non appagati.
Tutto l'uomo credeva di possedere
Scienza, ricerche, salute e potere
E invece, un piccolo virus è arrivato
E ancora nessuno lo ha del tutto fermato.
E per i soci della Giovane Montagna
Sempre alla ricerca di cose nuove e belle
Sarà l'impegno, per quelli che vorranno,
lavorar di fantasia per "riveder le stelle".
Iolanda
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